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La transferrina

La transferrina è una glicoproteina prodotta dal fegato e rappresenta la più importante proteina per il legame e il trasporto del ferro nell'organismo. Il ferro assunto con l'alimentazione è assorbito a livello intestinale, si lega alla transferrina e a seconda delle necessità viene trasportato dal sangue a vari organi e principalmente al midollo osseo, dove circa il 70% del ferro assunto con l'alimentazione viene incorporato per sintetizzare l'"eme" dell'emoglobina. Il restante 30% viene immagazzinato nei tessuti sotto forma di ferritina. L'emivita è di circa 8 giorni e riflette le perdite e il recupero del patrimonio proteico (220-350 mg/dl).

Proteina legante il retinolo è la proteina che ha la funzione di trasporto della vitamina A (retinolo). L'emivita nel siero è di 12 ore; una concentrazione sierica diminuita può pertanto essere un'indicazione di un...

ridotto apporto proteico (3.0-6.0 mg/dl).

EMOGLOBINA

L'emoglobina è una proteina solubile che troviamo all'interno dei globuli rossi ed è responsabile del trasporto di ossigeno ai distretti corporei. La misurazione dell'emoglobina individua la capacità di trasportare ferro e la funzione di ossigenazione del sangue (Uomini: 14.0-17.5 g/dL; Donne 12.3-15.3 g/dL).

LA CREATININA

La creatinina è una sostanza che deriva dalla creatina. Viene liberata nel sangue a seguito di lavoro muscolare o di un danno muscolare e il suo valore è un indicatore del funzionamento della filtrazione renale. La creatinina viene prodotta in maniera costante dall'organismo, ma diete ricche di proteine e carne e intenso esercizio fisico possono sovraccaricare il lavoro del rene e aumentare i valori della creatinina.

BILANCIO DELL'AZOTO

Bilancio dell'azoto è un parametro che calcola la differenza tra l'azoto introdotto e quello eliminato tramite

Le urine. Consente di valutare sia le perdite proteiche che la quantità di proteine che sono utilizzate per la sintesi proteica. L'ideale è un bilancio di azoto positivo di 2-3 g.

FATTORI O CAUSE DEL DISTURBO DELLO STATO NUTRIZIONALE

L'accertamento deve identificare anche le fattori/cause probabili dei problemi dello stato nutrizionale.

  • Fattori sociali: risorse sociali ed economiche scarse soprattutto anziani, persone che possono avere difficoltà a procurarsi e/o prepararsi i pasti.
  • Influssi culturali: modelli alimentari dettati dalla religione, o dalla cultura o preferenze personali.
  • Fattori legati allo stile di vita: tipo e quantità di esercizio fisico, attività lavorativa, consumo di alcool o droghe.
  • Fattori legati allo stato di salute e malattia: alterazioni cognitive/limitazioni fisiche, disturbi psicologici, patologie croniche, patologie intestinali, disturbi del cavo orale e delle alte vie digestive.

LEZIONE 9 ALTERAZIONI DELLO STATO

NUTRIZIONALE

Quando l'apporto globale di nutrienti è significativamente aumentato o ridotto o quando uno o più nutrienti non vengono assunti, digeriti o assorbiti completamente, si possono verificare alterazioni dello stato nutrizionale:

  • Problematiche conseguenti a ipernutrizione.
  • Problematiche conseguenti a iponutrizione.

ALTERAZIONI DELLO STATO NUTRIZIONALE: OBESITÀ E SOVRAPPESO

L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l'obesità come una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto ad un accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute.

Esistono DUE MAGGIORI FENOMENI DI OBESITÀ che si differenziano per la distribuzione del tessuto adiposo:

  • GINOIDE: Accumulo preferenziale nella regione gluteo-femorale più frequente nelle donne. Rischio elevato di sviluppare malattie ernie, osteoartrite e stasi venosa.
  • ANDROIDE: Accumulo preferenziale nella regione addominale.

più frequente negli uomini. Rischio elevato disviluppare malattie cardiovascolari e metaboliche.L’obesità può essere diagnosticata usando la forma di BMI.L’Italia è tra i paesi europei a più alta prevalenza di obesità e sovrappeso, seppure con segnali di lieve de essione.1 persona su 10 è affetta da obesità (9.8%), mentre più di un terzo della popolazione adulta (35,3%)è in condizioni disovrappeso, ma il fenomeno interessa sempre più anche le fasce giovani della popolazione.fl fi fi fi fi fi fi fl fi fi fi fifl flL’OBESITÀ’ E’ UNA PATOLOGIA CON CAUSE MULTIFATTORIALE- Fattori genetici : è dif cile distinguere chiaramente quando incidono rispetto a fattori ambientali e metabolici.Implicata nella siopatologia dell’obesità sembra sia una ormone proteico denominato LEPTINA , prodotta daltessuto adiposo e trasportata agli organi bersaglio dal torrente ematico. I

I suoi recettori sono localizzati soprattutto nell'ipotalamo. La leptina arriva nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) attraverso la barriera ematoencefalica mediante un meccanismo di trasporto mediato da specifici recettori. Questo segnale di natura ormonale ha lo scopo di informare il SNC sullo stato di riserve energetiche dell'individuo. Agisce regolando l'apporto alimentare attraverso l'inibizione della sintesi e del rilascio del neuropeptide Y (NPY), sostanza stimolante l'appetito.

  • Aumento introito e ridotta attività fisica
  • Alcune patologie come:
    • L'insulinoma è un raro tumore pancreatico delle cellule beta che iperproduce insulina. Il sintomo principale è l'ipoglicemia a digiuno. Spesso i pazienti aumentano di peso a causa dell'iperalimentazione.
    • Disfunzioni ipotalamiche del sistema di controllo di sazietà e della fame (tumori, traumi o infiammazioni)
    • Ipotiroidismo (riduzione dell'attività tiroidea).
CONSEGUENZE NEGATIVE SULLA SALUTE:
  • Diabete di tipo II: l'insulino-resistenza causata da depositi di grasso intraaddominale, associata ad altri fattori predisponenti il diabete, porta al danno progressivo delle cellule che producono l'insulina
  • Malattie cardiovascolari: soprattutto l'obesità androide o addominale è un fattore di rischio per l'incidenza di malattia coronarica, vasculopatie cerebrali e scompenso cardiaco
  • Alterazione della funzione respiratoria: aumento del lavoro respiratorio, ridotta distensibilità della gabbia toracica, ridotta capacità polmonare totale, apnea ostruttiva durante il sonno
  • Aumentata mortalità per cancro: esofago, colon, retto, pancreas, mammella
  • Malattie delle ossa, delle articolazioni e della cute: osteoartrite, gotta, infezioni cutanee come es fungine
  • Alterazioni del sistema riproduttivo: riduzione del testosterone negli uomini, ovaio policistico con oligomenorrea e assenza
dell'ovulazione nella donna. - Complicanze psicosociali a causa di pregiudizi e discriminazioni; alterata immagine corporea con riduzione delle interazioni sociali GESTIONE ASSISTENZIALE DELL'OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO - L'infermiere aggrega i dati dell'accertamento - Definisce le caratteristiche di un'alterazione dello stato nutrizionale - Definisce la causa o le cause per pianificare e attuare interventi efficaci. ACCERTAMENTO MIRATO (OLTRE ALL'ACCERTAMENTO DELLO STATO NUTRIZIONALE) - Osservare la forma del corpo e la distribuzione del tessuto adiposo - Profilo lipidico come colesterolo, trigliceridi - Profilo glicemico INTERVENTI ASSISTENZIALI Orientati a: - Educare ad un regime dietetico e all'esercizio fisico. - Prevenzione e gestione delle complicanze quali ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia. - Approccio interdisciplinare che vede coinvolti infermiere, medico dietologo, la dietista e lo psicologo. Impostare e/o educare il

Per seguire un regime ipocalorico, è importante collaborare con un dietologo o dietista. Si consiglia di ridurre inizialmente l'apporto calorico di 500-1000 kcal al giorno rispetto alla dieta abituale, riducendo le porzioni di cibo. Alcune strategie utili includono pesare i cibi a crudo, utilizzare piatti più piccoli e evitare di mangiare davanti alla televisione. È importante ridurre il contenuto calorico della dieta, aumentando il consumo di frutta e verdura, cereali integrali e carni bianche e magre, e riducendo l'assunzione di cibi fritti e condimenti grassi. È consigliabile bere acqua al posto di bevande zuccherate.

Educare il paziente a svolgere un esercizio fisico costante è fondamentale. L'attività fisica regolare e intensa aiuta a ridurre la glicemia e l'insulina, favorendo l'attivazione degli enzimi lipasi che scindono i trigliceridi in acidi grassi liberi e glicerolo. L'esercizio muscolare aumenta la capacità delle fibre muscolari di utilizzare gli acidi grassi come fonte di energia e stimola il metabolismo basale. Si consiglia di camminare come attività fisica.

la corsa, il pedalare, il nuotare e altre attività simili.

MONITORARE L'INTROIDTO DI CIBO E/O EDUCARE IL PAZIENTE A FARLO

Diario alimentare in cui il paziente registri quotidianamente la qualità, la quantità, l'ora e la modalità di preparazione di tutti i cibi e bevande consumate.

MONITORARE IL PESO E/O EUDUCARE IL PAZIENTE A PESARSI REGOLARMENTE

Perdita ottimale 0,5-1 kg alla settimana rilevato alla stessa ora con la stessa bilancia

SOMMINISTRARE E/O FAVORIRE. L'ADERENZA ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA ADIUVANTE

Quando la dieta e attività fisica non portino a risultati. Valutare l'eleggibilità del paziente a interventi di chirurgia bariatrica del tratto gastrointestinale come bendaggio gastrico.

RISULTATI ATTESI

  • Riduzione del 10% del peso corporeo a una velocità di 0,5-1 kg alla settimana
  • Riduzione progressiva del BMI fino a valori inferiori a 30
  • Riduzione progressiva della circonferenza addominale minore di 102 cm negli uomini e

di 88 cm nelle donne

Mantenimento e stabilizzazione del peso stabilito

Assenza /riduzione di patologie associate all'obesità

MALNUTRIZIONE

Definita come uno stato nutrizionale in cui un deficit, un eccesso o uno squilibrio di energia, proteine e altri nutrienti causa effetti indesiderati misurabili sulla composizione corporea, sulla funzionalità degli organi e tessuti.

Generalmente si indicano gli aspetti relativi alle forme per difetto: le forme per eccesso sono identificabili in PATOLOGIE come l'obesità.

MALNUTRIZIONE

Stato morboso che si instaura quando non sono soddisfatte le esigenze nutrizionali qualitative e/o quantitativi.

PRIMARIA: conseguenza diretta di carenza di nutrienti in assenza di altre patologie, ma che può favorire la comparsa di patologie.

SECONDARIA: conseguenza di una o più condizioni patologiche (malattia causata da malnutrizione).

Deficit nutrizionale: può essere globale (proteico-energetico) o selettivo (proteine, vitamine,...

Formattazione del testo

sali minerali...)PARAMETRI PER FARE DIAGNOSI E CLASSIFICARE LA SEVERIT&

Dettagli
A.A. 2022-2023
47 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinapasetto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia clinica infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Allegrini Claudia.