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Estratto del documento

COSA FARE?

Identi cazione dei fattori di disturbo prima e durante il riposo notturno

Organizzazione delle attività notturne

Informazione dei pazienti (avvisare i pz quante volte circa andremo da lui)

Favorire il comfort

IMPORTANTE RICORDARE

Il pz ha una sua soggettiva percezione di qualità ed ef cacia del sonno.

PROBLEMI DEL SONNO NELL'ANZIANO

Particolare attenzione per alta prevalenza, complessità e implicazioni sulla salute.

Disturbi del sonno ———— malattie cardiovascolari e neurovascolari.

Fattori:

  • Contesto ambientali, strutture residenziali.
  • Problemi clinici come dolore, parestesie, tosse, dispnea,( dif coltà respiratoria) nicturia,( stimoloalla minzione) malattie neurologiche, farmaci.
  • Limitate interazioni sociali, scarsa esposizione alla luce naturale( ostacolo alla ritmicitàcircadiana)
  • Trascorre molto tempo a letto e inattività sica.

LEZIONE 3

IL DOLORE

Il dolore è un’esperienza sensoriale ed

emozionare spiacevole associata a danno tessutale in atto opotenziale…Tutto quello che una persona che lo prova dice che sia, esistendo ogni qualvolta si affermi cheesista. (La eroina ci dice di provare dolore).

DOLORE: 5 SEGNO VITALE (American Pain Society, 1996)
Se viene accertato con la sistematicità dei segni vitali ci potrà essere una più probabile chance chesia trattato prontamente e seriamente. 6fi fi fi fi

CARTA DEI DIRITTI SUL DOLORE INUTILE,2005
1 Diritto a non soffrire inutilmente.
2 Diritto al riconoscimento del dolore.
3 Diritto di accesso alla terapia del dolore.
4 Diritto ad un’assistenza quali cata .
5 Diritto ad un’assistenza continua.
6 Diritto a una scelta libera e informata.
7 Diritto del bambino, dell’anziano e dei soggetti che non hanno voce.
8 Diritto a non provare dolore durante gli esami invasivi e non.

OSPEDALE SENZA DOLORE 2001
Il presente documento contiene linee guida che consentono la realizzazione, a livello regionale, indirizzati al miglioramento del processo assistenziale speci camente rivolto al controllo del dolore di qualsiasi origine. : obbligo di riportare la rilevazione del dolore all'interno della cartella clinica. All'interno della cartella clinica, nella sezione medica e infermieristica, in uso presso tutte le strutture sanitarie, devono essere riportate le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la terapia antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito. Le strutture sanitarie hanno facoltà di scegliere gli strumenti più adeguati, tra quelli validati, per l'valutazione e la rilevazione del dolore da riportare all'interno della cartella clinica ai sensi del comma 1. : l'infermiere PREVIENE, RIELVAE DOCUMENTA, il dolore dell'assistito durante il percorso di cura. Si adopera applicando le buone pratiche per la gestione del dolore e dei sintomi ad esso correlati, nel rispetto della volontà della persona.

LA PERCEZIONE DEL DOLORE

Il sistema nocicettivo si estende dalla periferia attraverso il midollo spinale, il tronco celebrali e il talamo alla corteccia cerebrale, dove la sensazione dolorosa viene percepita.

Il dolore nocicettivo è causato da stimoli di diversa natura, chimica, termica o meccanica, che attivano i nocicettori, che sono anche chiamati recettori per il dolore.

http://www.jove.com/science-education/10873/nociception.

MODELLI DI DOLORE

- Acuto da malattia: (trauma, appendicite, infarto)

- Dolore post operatorio

- Dolore da procedura

- Oncologico

- Cronico - ricorrente (cefalea, artrite reumatoide)

Può essere classificato anche IN BASE ALLA DURATA

1) ACUTO (post operatorio; processuale, traumatico da altre cause)

2) CRONICO (non oncologico,

del tipo di intervento chirurgico- Può essere controllato con farmaci analgesiciDOLORE CRONICO- Persiste per un lungo periodo di tempo (almeno 3 mesi)- Può essere di intensità variabile- Può essere causato da malattie croniche come l'artrite o il cancro- Può richiedere un approccio multidisciplinare per il trattamento- Può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente

dell'ansia e dal vissuto del paziente- Il trattamento riduce la mortalità e morbilità

DOLORE ACUTO PROCEDURALE

È un dolore acuto, transitorio, collegato alle procedure, definito stressante; presente nella quotidianità clinica.

  1. Rimozione del drenaggio toracico
  2. Rimozione drenaggio da ferita chirurgica
  3. Inserzione catetere arterioso
  4. Aspirazione endotracheale
  5. Aspirazione tracheale
  6. Inserzione catetere venoso periferico
  7. Prelievo ematico
  8. Cambio posturale
  9. Esercizi respiratori
  10. Posizionamento del paziente
  11. Medicazione della ferita
  12. Mobilizzazione

Il dolore ha sempre un incremento, durante la procedura, di due volte rispetto al dolore basale.

FATTORI DI RISCHIO

I SI INCREMENTO DEL DOLORE PROCEDURALE

  • Elevato dolore di base e stress
  • Procedura già eseguita in passato
  • Analgesia viene eseguita frequentemente solo per le procedure considerate dagli operatori particolarmente dolorose.

DOLORE ACUTE: ALTRE CAUSE

  • Alterazioni muscolo-scheletriche
  • Inflammazioni

.- Traumi accidentali

.- Malattie viscerali

.- Cefalee

.- Ustioni

DOLORE CRONICO (af igge il 20 della componente europea)

.- Da più di tre mesi

.- Spesso la causa non è de nita

.- E considerato un dolore inutile

.- Forte impatto sulla qualità di vita

.- Associo ad astenia, anoressia, perdita di peso, ansia e rabbia

DOLORE CRONICO NON ONCOLOGICO (15 % popolazione Italiana)

.- Patologie reumatologiche

.- Lombalgia

.- Cefalea o emicrania ricorrente

.- Neuropatia periferica

DOLORE CRONICO ONCOLOGICO (30 40 % dei pazienti)

.- Sintomo che fa più paura alle persone

.- Presente nel 30 40 % dei soggetti con diverse intensità

DOLORE EPISODICO (BREKTHROUGH PAIN). PAGINA 990

- Caratterizzato da momenti di aumento dell’intensità del dolore in pazienti ià in trattamento perdolore

- Insorgenza rapida

- Durata media 30 minuti

- Da 1 a 6 episodi al dì

LEZIONE 4ACCCERTAMENTO DEL DOLORE

Prima tappa dell’accertamento :Riconoscere la

presenza di dolore:

  • Credere al pz.
  • Educare il pz e la famiglia a riferire il dolore.
  • Considerare che la percezione del dolore è soggettiva
  • Valutare la presenza di dolore a riposo e durante il movimento.

QUALI ELEMENTI CONSIDERO

  • Le dimensioni del dolore
  • Modello temporale: quando è iniziato? Da quanto dura? Compare sempre alla stessa delgirono?
  • Localizzazione o sede: dove? Quale area è dolente?
  • Intensità: quanto forte è il dolore?
  • Descrittori del dolore: com'è il dolore? Descrizione del dolore attraverso le parole dei pazienti.
  • Fattori allevianti e aggravanti: quali strategie mette in atto per alleviare il dolore? Sono efficaci?
  • Effetti del dolore sulle attività quotidiane: ci sono stati cambiamenti nello svolgere le attività quotidiane? Influisce sul mantenimento delle reti sociali?
  • Aspettative del paziente: per esperienze precedenti. Interventi che sono stati efficaci.

QUALI STRUMENTI UTILIZZO?

  • Continuità
delle facce sorridenti che rappresentano diversi livelli di dolore. - MULTIDIMENSIONALI: analizzano più dimensioni del doloreAspetto positivo: forniscono una visione più completa della situazioneAspetto negativo: richiedono più tempo e impegno cognitivo da parte del pazienteEsempi:• McGill Pain Questionnaire: valuta l'intensità, la qualità e l'impatto emotivo del dolore• Brief Pain Inventory: valuta l'intensità del dolore e il suo impatto sulle attività quotidiane• Pain Catastrophizing Scale: valuta il livello di catastrofizzazione del dolore da parte del paziente È importante scegliere lo strumento più adatto in base alle esigenze del paziente e agli obiettivi della valutazione.il dolore, è possibile utilizzare strumenti di valutazione indiretta come: - Osservazione di indicatori comportamentali, come espressioni facciali, verbalizzazioni, vocalizzi, movimenti del corpo, cambiamenti nelle interazioni personali, cambiamenti nelle attività abituali/routine e cambiamenti dello stato mentale. - Proxy-report, che coinvolge i caregiver e i familiari che possono fornire informazioni sul dolore del paziente. Inoltre, per valutare il dolore in persone con declino cognitivo, è possibile utilizzare lo strumento PAINAD (Pain Assessment in Advanced Dementia), che è specificamente progettato per pazienti non collaboranti con il dolore.

Importante deterioramento cognitivo, veloce e utilizzabile dai caregiver; 5 paramenti fondamentali:

  • Respirazione
  • Vocalizzazione
  • Espressione del volto
  • Linguaggio del corpo
  • Consolazione

NOPPAIN- Basata sul comportamento non verbale, compilazione veloce, utilizzabile dai caregiver, valuta il dolore durante le attività assistenziali, tre dimensioni (punteggio totale da 3 a 35):

  • Scheda di controllo delle attività
  • Comportamento da dolore
  • Inte
Dettagli
A.A. 2022-2023
18 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinapasetto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Camoglio Francesco Saverio.