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Riassunto esame Metodi e tecniche del servizio sociale 2, Prof. Di Salvo Angela, libro consigliato Il lavoro sociale individuale, Andrenacci, Sprovieri Pag. 1 Riassunto esame Metodi e tecniche del servizio sociale 2, Prof. Di Salvo Angela, libro consigliato Il lavoro sociale individuale, Andrenacci, Sprovieri Pag. 2
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La seconda fase del processo d’aiuto è la valutazione e progettazione del sistema

d’intervento in cui l’assistente sociale elabora un’ ipotesi di funzionamento della

famiglia attraverso l’analisi del contesto in cui il problema inserito.

Il progetto d’intervento scaturisce dal processo di costruzione delle ipotesi è contiene

il problema ossia le aree cruciali della situazione problematica, il contesto con cui si è

manifestato,la sua evoluzione e i tentativi di soluzione .

La realizzazione dell’interveto è accompagnata anche dall’’azione dell’as tesa a

sostenere l’impegno dell’utenza, e a coordinare gli interventi dei vari soggetti.

c)Il modello unitario centrato sul compito

La relazione tra assistente sociale ed utente è triadica perché si sviluppa all’interno

delle regole e del campo d’intervento di un servizio ed in uno specifico ambito

territoriale non è esclusiva ma deve consentire alla persona di acquisire una crescente

autonomia. Le risorse dell’ambiente sono rappresentate dai diversi soggetti con cui la

persona è legata.

L’as intesse relazioni:

a) Dialogiche ,perché costituiscono degli ambiti in cui due soggetti diversi si

parlano s’ascoltano e si confrontano

b) Abilitanti perché si connotano come rapporti di scambio, non in uso unilaterali,

orientati all’obiettivo di favorire la crescita della capacità operativa del soggetto

La relazione si differenzia per:

a) Centralità attribuita agli interessi, ai bisogni ed alle aspirazioni della persona

b) Gli obbiettivi che assume

c) L’essere fondata su obbiettività e consapevolezza

IL PROCESSO DI AIUTO viene visto in modo aspirale caratterizzato dalle seguenti fasi:

a) Contatto obbiettivo di questa fase è conoscere il problema della persona utente e

costruire una relazione professionale tra assistente sociale e persona, al termine di

questa conoscitiva occorre mettere in relazione le informazioni , la situazione

problema deve essere circoscritta individuando quella che Ferrario chiama area del

bersaglio ovvero quello parte di problema che sarà oggetto dell’intervento del

servizio sociale.

b) La fase del contratto è comprensiva della fase del progetto e la contrattazione dei

contenuti del progetto, i contenuti di questa direzione sono:

1. descrizione della situazione

2. problema bersaglio

3. obbiettivi

4. modalità di raggiungimento degli obbiettivi

5. esiti attesi

6. responsabilità dei vari attori

7. attività dell’assistente sociale

8. condizioni poste dal servizio

9. strumenti

10.risorse

11.tempi e scadenze

12.clausole d’uscita 4

FERRARIO definisce il contratto di servizio sociale come un accordo tra due o più parti

relativo allo sviluppo dell’intervento, costituisce la parte pubblica e visibile del progetto di

cui è responsabile l’as , strumento idoneo per il coinvolgimento della persona utente che

consente alla realizzazione della relazione di aiuto professionale,orientata al principio

d’autodeterminazione,il contratto è collaborativi.

c) la fase della realizzazione dell’intervento è la traduzione pratica operativa di quanto vi

è contenuto , l’operatività è altresì focalizzata sul compito intendendo per esso una

struttura complessa che si concretizza in un prodotto verificabile. Azione pianificata è

concordata per la soluzione di un problema.

Il concetto di compito è strettamente correlato al concetto d’apprendimento

dell’esperienza , la tipologia di compiti può essere sintetizzata così

1. compiti d’azione

2. compiti di collegamento

3. compiti d’istruzione

4. compiti relativi ad obbiettivi

5. compiti di progetto

L’assistente sociale in questa fase ha compiti di:

1. facilitatore

2. abilitatore e educatore

3. formatore e consulente

4. costruttore mediatore

5. progettista

d) La fase della conclusione è caratterizzata dallo scambio relazionale tra assistente

sociale è utente centrato sui i risultati raggiunti, il percorso fatto le modalità usate per

affrontare le difficoltà le prospettive future.

Capitolo 3 “Il progetto d’intervento”

L’avvio del processo d’aiuto è generalmente determinato da una richiesta d’aiuto in

relazione ad una qualche forma di disagio, tale richiesta può essere formulata da attor

diversi:

a) Autorità Giudiziaria

b) La persona portatore di disagio

c) Persone diverse dal portatore di disagio

d) Altri servizi o soggetti appartenenti alla rete informale

L’assistente sociale quindi deve fare attenzione a come la domanda s’esprime. La

segnalazione intesa in termine generali come la modalità con cui il soggetto che esplicita

la domanda è venuto a conoscenza di quello specifico servizio, ciò contribuisce a far

comprendere quali immagini mentali la persona ha elaborato,e conseguentemente quali

aspettative di risposta., occorre contesutalizzare la richiesta e quali ipotesi di soluzione

l’utente ha già sperimentato.

l’azione dell’assistete sociale in questa fase di contatto è caratterizzata:

a) Individuazione degli obbiettivi conoscitivi ovvero cosa cos’intende conoscere in

funzione della domanda espressa. 5

b) Scelta delle variabili per la conoscenza del problema in relazione e coerentemente

con gli obbiettivi conoscitivi.

c) Accoglienza intesa in termini di predisposizione di un contesto relazionale di

ascolto, disponibilità a prendersi cura

d) Esplicitazione della domanda

e) Azioni inerenti alla comunicazione verbale e non verbale

Attraverso la comprensione della domanda e della situazione problema e si procede

ad individuare l’area bersaglio rispetto ai quali agire, di poter avviare percorsi di

cambiamento, tutto ciò presuppone che la persona generalmente non è portatrice di

un problema ma la sua condizione, esistenziale è caratterizzata dalla complessità

multiproblematicità,l’analisi delle varie informazioni e delle possibilità di welfere

vanno messe in luce in un ottica ecologica.

Elaborazione del progetto d’intervento in ambito sociale la progettazione è

caratterizzata da una finalità precisa, ossia quella di giungere alla realizzazione

concreta di una specifica azione orientata al superamento, il contenimento di problemi

bisogni sociali , elaborare un progetto significa:

a) Analizzare la domanda

b) Conoscere e comprendere il disagio

c) Definire il problema bersaglio

d) Individuare le risorse personali della rete formale informale esistenti attivabili e da

promuovere,

e) Analizzare i vincoli

f) Individuare gli obiettivi

g) Definire che cosa fare

h) Definire gli attori del fare

i) Definire come fare

j) Individuare tempi e strumenti

k) Valutare i risultati

Ferrario Gottardi sostengono che il progetto debba far riferimento a tre coordinate si

realtà:

a) Il contesto operativo , il servizio e il sistema di welfere locale

b) Il destinatario

c) Il sistema di risorse interne ed esterne.

Anche nel progetto individuale vi deve essere una dimensione di scelta che comporta

necessariamente un processo di valutazione di opportunità e fattibilità.

L’osservazione e l’ascolto

L’azione di osservare è caratterizzata da un certo livello di selettività infatti non viene

fatta una fotografia della realtà non verrà presa completamente in esame ,

l’attenzione verrà posta solo su alcuni fatti e variabili. Nell’ambito delle scienze sociali

per osservazione s’intende,

a) L’esame sistematico di un oggetto nel suo divenire, compiuto con lo scopo di

acquisire nuove conoscenze.

b) Esame sistematico della realtà

c) Una tecnica di rilevazione di dati ed informazioni nell’ambito della ricerca sociale

Tecnica professionale finalizzata alla conoscenza e quindi alla rilevazione di dati ed

informazioni inerenti al comportamento non verbale , questo avviene attraverso la visita

domiciliare , gli assistenti sociali osservano i contesti di vita delle persone per valutare i

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messaggi da decodificare utili per la comprensione dei problemi e più in generale delle

relazioni.

L’osservazione sistematica deve realizzarsi facendo riferimento a specifici schemi di

rilevazione che tenga conto dell’:

a) Esplicitare l’oggetto

b) Individuare il luogo e il tempo

c) Esplicitare i fuochi d’attenzione

d) Verificare la coerenza dell’oggetto delle motivazioni e dei variabili con il mandato

istituzionali e professionali.

L’azione di ascolto è caratterizzata dall’attenzione per poter essere un elemento di

qualità occorre che vi sia una visibilità tangibilità della stessa da parte dell’utente sia a

livello verbale che non verbale l’utente deve poter accorgersi, sentire che è ascoltato,

L’ascolto di se è la capacità che l’assistente sociale ha di recepire raccogliere ciò che

l’altro vuol dirci , occorre comunque tener presente tre dimensioni :

a) Dei fatti

b) Del provato o del vissuto da parte della persona

c) Della ripercussione che questo racconto ha sul professionista

L’ascolto dell’altro è un atteggiamento professionale di cooperazione attiva alla

comunicazione che rende l’operatore partecipe , le caratteristiche principali di questo

ascolto sono :

a) Mirato all’obiettivo prefissato

b) Non giudicante

c) Che non distrae

d) Che non pensa a risposte prestabilite

e) Fedele a quanto l’utente esprime

f) Che sappia sintetizzare e valutare

Quindi l’assistente sociale deve essere:

a) Attento verso l’altro

b) Percettivo

c) Fare da filtro

Capitolo 5 “La visita domiciliare”

La visita domiciliare è uno degli strumenti che l’assistente sociale può utilizzare nel

processo di aiuto, “forma d’incontro e di colloquio che si realizza con un singolo

utente o con una famiglia nel suo ambiente di vita . prima di analizzarne le

caratteristiche metodologiche cerchiamo di definire il significato dei due termini :

Visita: è l’atto del recarsi presso qualcuno ed intrattenersi con lui o con lei più a meno

a lungo, insieme di atti azioni di movimenti d’incontro di conoscenza e d’esplorazione.

Generalmente per domicilio intendiamo il luogo principale dei propri affari ed

interessi , elabora i propri stili di vita , le proprie immagini culturali,esplica le proprie

funzioni.

Il concetto di domiciliarità e dell’abitare è strettamente correlato con quel

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Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher yleniac1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e tecniche del servizio sociale 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Di Salvo Angela.