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La comunicazione e i suoi elementi

Parlante (esprimere sensazioni Emotiva Non ne posso più! del parlante)

Ricevente (farlo agire) Conativa (ordini e richieste) Sta zitto!

Canale (orale e diretto; visivo- Fàtica Pronto?; Dai!; messaggi che linguistico, visivo) non erano fatici, ma lo sono diventati: bene, ehm, allora, well = instaurare un passaggio della comunicazione

Messaggio P o e t i c a ( e s p l i c i t a r e l e Ambarabbà ciccì coccò, tre funzionalità del messaggio e i civette sul comò caratteri interni al significato e significante = il significante deve contribuire a trasmettere il messaggio)

Codice (lingua) Metalinguistica (parlare della Gianni è il soggetto della frase. lingua stessa)

Situazione (luogo contesto) Referenziale Sta passando il treno

Riflessività: proprietà propria del linguaggio verbale, non ci sono altri codici che si riferiscono a se stessi (metalingua parla della lingua-oggetto)

Produttività e

ricorsività 1.3.7

produttività: con la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi (su qualsiasi cosa) —> messaggi nuovi con nuovi abbinamenti di significanti e significati o associazione di messaggi già usati a nuove situazioni grazie alla I art. —> combinazioni infinite

creatività regolare: (sistema aperto) di unità piccole (sistema chiuso) —> produttività infinita basata su un numero finito di regole e principi semplici applicabili ricorsivamente.

ricorsività: lo stesso procedimento è riapplicabile un numero illimitato di volte se sono date le condizioni strutturali in cui esso si applica = proprietà che permette di applicare al risultato la sua precedente applicazione; —> infinita capacità rigenerativa (no ricorsività parole, ma di strutture) —> troppo lunghe: difficoltà memorizzazione, elaborazione e processazione del messaggio.

es. Alla fiera dell'est,

Per due soldi, un topolino mio padre comprò. E venne il macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua. Che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane. Che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò -> il che è riferito sempre alla relativa precedente e non alla prima (macellaio), sono tutte subordinate non coordinate; ottica dell'economia; i bambini hanno poca ricorsività (complesso).

Distanziamento e libertà dagli stimoli

1.3.8 Distanziamento dagli stimoli (stimoli = ciò che è presente nella situazione comunicativa): linguaggio non distanziato può parlare solo di ciò che è presente nella situazione, quello distanziato può parlare di tutto, anche di ciò che non è hic et nunc, di ogni tempo e ogni luogo.

Nell'emissione di messaggi nel linguaggio non c'è niente di

deterministico = non sono risultati istintivi come il latrato del macaco quando vede un predatore.

Trasmissibilità culturale

Ogni lingua può essere trasmessa; prima di tutto trasmessa oralmente;

Pov antropologico ogni lingua è trasmessa per tradizione all'interno della società e cultura come uno dei fattori costitutivi della cultura -> apprendimento spontaneo e non ereditario/genetico di convenzioni, regole e lessico; si apprende la lingua che è propria all'ambiente in cui si cresce;

Componente culturale-ambientale (quale lingua) + componente innata che fornisce la "facoltà del linguaggio" = predisposizione a comunicare mediante lingua e strutture portanti del linguaggio verbale -> crea le "caselle" da riempire con ciò che ricava dall'ambiente

Età ha un ruolo centrale nell'acquisizione linguistica:

Età critica = prepubertà (11-12 anni): se per quest'età l'individuo non è stato esposto agli stimoli linguistici dell'ambiente culturale, lo sviluppo linguistico è praticamente bloccato; fino a quell'età apprendimento rapido e agevole, dopo faticoso e quasi impossibile da diventare uguale a quello di un nativo; prima dei 2-3 anni: naturalezza nei suoni etc. -> più lingue ci sono più il bambino ci mette ad apprendere e parlare;

Fasi stabili e instabili: ?????? facoltà del linguaggio: stesse tappe in ogni bambino per ogni lingua = non era imitazione; percorso a U: -> creatività: può sempre apprendere qualcosa di nuovo; di apprendimento bambino di età bassa: usa forme identiche all'adulto -> poi passa a una forma scorretta -> poi torna a quella corretta: all'inizio si basa solo su ciò che sente (es. ho letto), poi tende alla regolarizzazione.

(creatività regolata: ipergeneralizzazione) (ho letto) —> mostra che l'acquisizione linguistica non si basa solo sull'imitazione;

Acquisizione linguistica: i bambini piangono tutti in modo diverso in base all'intonazione della lingua del loro ambiente (es. i francesi piangono con una melodia in crescendo, i tedeschi piangono in modo discendente) Berko: Creatività e acquisizione dei morfemi: studio di bambini che vedono un'immagine = wug, ne vedono due = wugs —> parola inesistente, ma si danno regole

Tappe della produzione:

  • Lallazione: 6-12 mesi —> all'inizio contiene un ampio repertorio di suoni che va restringendosi fino a coincidere con il repertorio della lingua (a 8-10 mesi si riconosce la lingua)
  • 1 parola: 1 anno-1,5
  • 2 parole: 1,5-2 anni
  • Telegrafico: 2 anni-2,5 —> esplosione del vocabolario: 5-9 parole nuove al giorno fino ai 6 anni
  • Formazione delle frasi: 2,5 anni

Percezione dei suoni: Durante il primo anno —> unlearning: perdita della capacità di

dipendenze tra elementi anche non contigui es. il libro di Chomsky sulle strutture (sulle strutture dipende da libro e non da Chomsky) strutture sintattiche complesse: C. strutture sintattiche complesse es. la casa in cui abito è grande (la casa è il soggetto di abito) strutture coordinate: D. strutture coordinate es. Marco e Luca sono amici (Marco e Luca sono entrambi amici) strutture subordinate: E. strutture subordinate es. Ho visto il film che mi hai consigliato (che mi hai consigliato specifica il film che ho visto) strutture ellittiche: F. strutture ellittiche es. Ho mangiato la pizza, tu invece il panino (il soggetto "tu" è omesso nella seconda frase) strutture interrogative: G. strutture interrogative es. Hai visto il film? (la frase è formulata come domanda) strutture esclamative: H. strutture esclamative es. Che bello! (la frase esprime un'emozione o un'ammirazione) strutture imperativo-esortative: I. strutture imperativo-esortative es. Vieni qui! (la frase esprime un comando o un invito) strutture dichiarative: J. strutture dichiarative es. Oggi è una bella giornata (la frase esprime una dichiarazione) strutture condizionali: K. strutture condizionali es. Se piove, prendo l'ombrello (la frase esprime una condizione) strutture causali: L. strutture causali es. Sono uscito tardi perché ho lavorato fino a tardi (la frase esprime una causa) strutture finali: M. strutture finali es. Studio per ottenere buoni risultati (la frase esprime uno scopo) strutture concessive: N. strutture concessive es. Nonostante la pioggia, sono uscito (la frase esprime una concessione) strutture comparative: O. strutture comparative es. Questo libro è più interessante di quello (la frase esprime un confronto) strutture temporali: P. strutture temporali es. Vado a letto alle 10 di sera (la frase esprime un momento nel tempo)

“di Chomsky”; “seconda”trama che succede la successione lineare e ne è indipendente; intrattenere relazionia distanza (sconosciuta ad altri sistemi cognitivi); es. accordo soggetto - verboincassature: che corre senza fantinoC. es. il cavallo sta vincendo la gara —> “checorre senza fantino” = incassata in “il cavallo sta vincendo la gara”Ricorsività discontinuità rapporti sintatticiD. + dei (pto B) —> complessità internaparti del messaggio che dànno info sulla sua strutturazioneE. Presenza disintattica es. congiunzioni come e, ma, etc., e subordinanti che, perchè, etc.)discontinuità strutturazione sintattica:F. La possibilità di nella alcune costruzionipossono ammettere o necessitano la divisione di elementi strettamente legatimacht auf hatsemanticamente es. tedesco Paul das Fenster o Brigitte einen Apfelgegessen (= parentesi verbale) o lat. Gallia est omnis divisa

en partes tres —>omnis (nel suo insieme) è connesso a Gallia, ma sta a dividere la copula dal complemento attributivo (anche questi unità)

Equivocità1.3.11

Codice che ha corrispondenze plurivoche fra gli elementi di una lista (elemento A non corrisponde solo ed esclusivamente un elemento B); la lingua pone corrispondenze doppiamente plurivoche fra la lista dei significati e quella dei significanti; a un significante possono corrispondere più significati (omonimia e plurisemia) es. carica (quantitativo di energia) (assalto) (mansione, funzione) (piena) (3a p. sing. del verbo caricare) così come a un significato possono corrispondere più significanti (sinonimia) es. “parte anteriore della testa” può essere ricondotto a viso, faccia o volto; —> flessibilità e adattabilità a esprimere contenuti ed esperienze nuove; disambiguata dal contesto;

Di enunciato: di significato lessicale due voci uguali con

scimmie)3. Sviluppo e apprendimento del linguaggio: processo complesso che richiede interazione sociale, imitazione, apprendimento da modelli, feedback, correzione degli errori, ecc. —> necessità di un ambiente sociale e culturale specifico per l’acquisizione del linguaggio4. Capacità di astrazione e simbolizzazione: il linguaggio umano permette di rappresentare concetti astratti e simbolici, di creare nuovi significati attraverso la combinazione di parole e di esprimere pensieri complessi e concetti metaforici5. Funzione comunicativa: il linguaggio umano è uno strumento di comunicazione estremamente efficace e flessibile, che permette di trasmettere informazioni, emozioni, desideri, opinioni, ecc. in modo preciso e dettagliato6. Evoluzione storica e culturale: il linguaggio umano è un fenomeno che si è sviluppato nel corso della storia dell’umanità e che varia da cultura a cultura, da lingua a lingua, riflettendo la diversità e la complessità delle società umane.

segni) in risposta a determinati stimoli —> nointenzionalità, imitazione

Attività di det. Zone cerebrali

Definizione di lingua

1.3.13 È un codice che organizza un sistema di segni dal significante primariamente fonico-acustico fondamentalmente arbitrari ad ogni loro livello e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata che permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di elementi.

1.4 Principi generali per l'analisi della lingua — Strutturalismo

Strutturalisti

Ferdinand de Saussure: [1857 - 1913] Cours de la linguistique générale; Scuola di Ginevra

Leonard Bloomfield (USA, distribuzionalismo)

11 martedì 15 ottobre 2019

Roman Jakobson (circolo di Praga)

Louis Hjemlev (Copenhagen)

Nikolaj Trubeckoj André Martinete (funzionalismo)

—> triangolo semiotico

Struttura = insieme

Dettagli
A.A. 2019-2020
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annamichelazzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Cordin Patrizia.