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BIGLIETTI PER SPONSOR E STAKEHOLDER
Nella gestione del ticket System è opportuno considerare anche il ruolo e il peso che
possono avere gli sponsor o i committenti dell’evento stesso. Le entrate degli eventi
derivano infatti anche da supporti degli sponsor, merchandising, pubblicità durante eventi,
cessione dei diritti televisivi, finanziamenti istituzionali e il supporto del committente, oltre
che dalla vendita dei biglietti. In tutti i casi dove gli sponsor o i committenti hanno un ruolo
secondario ma non inesistente è opportuno definire quantità di biglietti da destinare e le
modalità di assegnazione e distribuzione, onde evitare problemi organizzativi e finanziari. Il
rischio che si corre è quello di perdere il reale controllo della domanda sia intermisi
dimensionali che di tipologia; infatti stabilito l’ammontare di biglietti da destinare allo sponsor
o allo stakeholder, in virtù dei finanziamenti apportati, l’ente organizzatore potrebbe non
sapere nulla, fino al giorno dell’evento stesso, di quali e quante persone utilizzeranno
effettivamente i biglietti istituzionali.
MERCATO SECONDARIO DEI BIGLIETTI
In occasione di grandi eventi, nascono delle modalità di vendita parallela o rivendita dei
biglietti:
- B2B agenzie che rivendono ad altri broker.
- B2C un broker rivende ai clienti cercando di ottenere un ritorno economico; in
questo caso siamo in genere di fronte a piccoli broker non affiliati tra loro, molto attivi e
competitivi sui mercati metropolitani che con strutture snelle riescono a movimentare volumi
significativi di biglietti, soprattutto quelli che hanno una maggiore richiesta.
- C2C un cliente autonomamente decide di rivendere o scambiare con altri clienti il
biglietto acquistato precedentemente.
- C2B rivendita del biglietto da parte del cliente a un rivenditore autorizzato o allo
stesso ente organizzatore. In particolare il sistema è valido quando sono previsti degli
abbonamenti venduti in anticipo; infatti, quando una persona è impossibilitata a seguire le
partite preventivamente acquistate nell’abbonamento, può rivenderle all’ente recuperando
una buona parte del prezzo iniziale di vendita.
IMPRESA
L’impresa è un’organizzazione che deve generare dei profitti ed è volta alla realizzazione e
alla vendita di prodotti e servizi. L’impresa è divisa per funzioni, è un organismo
economico formato da capitali e strumenti. Ogni organo dell’impresa è specializzata per un
determinato, ma tutti gli organi lavorano insieme per il fine dell’impresa. L’impresa è
l’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la
produzione di beni destinabili alla vendita. Gode di una certa autonomia rispetto alle
scelte produttive di vendita e distribuzione. L’autonomia è diversa dall’indipendenza,
l’autonomia permette di scegliere in modo discreto con determinate regole e in un range, al
contrario l’indipendenza permette di fare quello che si vuole senza limiti. L’impresa è
rappresentata da una o più persone fisiche.
Ci sono 5 risorse aziendali:
- UMANE
- MATERIALI tutto ciò che è funzionale al fine della produzione, non solo le materie prime
ma anche ciò che permette di trasformarle
- FINANZIARIA
- TECNOLOGICA aiuta a collaborare
- ORGANIZZAZIONE
FIGURE AZIENDALI
- IMPRENDITORE colui che esercita un’attività economica organizzata al fine della
produzione e dello scambio di beni e servizi
- AZIENDA formata da un complesso di persone e beni volte al soddisfacimento degli
imprenditore. Secondo il codice civile l’azienda è il complesso di bei organizzati
dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa.
- ORGANIZZAZIONE è un insieme di programmi di azioni dove i fini si collegano con i
mezzi che si hanno a disposizione. Ci si dà degli obiettivi in funzione dei mezzi che si hanno.
SISTEMA DI IMPRESA
Il sistema di impresa (patrimonio genetico dell’impresa) si divide in:
- RISORSE: le risorse sono:
Risorse disponibili
Spinta imprenditorialeTra due imprenditori che vendono lo stesso prodotto la
differenza sta negli occhi di chi guarda. La comunicazione è efficace quando si riescono
a dare quelle informazioni che il cliente cerca (valorizza ciò che interessa al cliente).
Bisogna anche capire a che tipo di persona ci si sta rivolgendo, se è già sensibilizzato
all’argomento o meno.
Relazione Sponsor e impresa devono lavorare in sinergia e pensare allo stesso
modo, avere la stessa idea. Esempio natale-coca cola, la coca-cola sceglie il natale
perché il natale significa condivisione e famiglia, in america la coca-cola è un prodotto
da pasteggio e quindi il momento di pasto per eccellenza è il natale
- STRATEGIA
Vision mission obiettivi che possono essere a breve, medio e lungo termine. Gli
obiettivi nel tempo potrebbero cambiare, ma la mission si intende un obiettivo che
l’azienda sempre persegue, per tutto il tempo della sua vita. è un obiettivo di fondo che
orienta tutta l’attività di impresa. La vision è lo stile manageriale con cui l’impresa
persegue la mission. Esempio Audi AVANGUARDIA obiettivo di fondo essere sempre
un passo avanti agli altri. Esempio Ford dare la maggiore tecnologia alla portata di
tutti.
Strategia competitiva affinchè ci sia strategia è necessario che ci sia un obiettivo.
La strategia è un piano pluriennale, si sviluppa su un orizzonte pluriennale con il fine di
raggiungere un obiettivo specifico. Per fare questo sviluppa un insieme di azioni messe
a sistema per il raggiungimento degli obiettivi. C’è sempre un obiettivo centrale a cui
bisogna arrivare con obiettivi intermedi.
Modello di business è il modello organizzativo su cui la strategia organizza
determinate azioni. È l’insieme dei processi che compongono le attività e le azioni
previste. tutto ciò è messo all’interno di:
- RUOLI: staff position, posizione organizzativa all’interno dell’organigramma. Un ruolo
può essere una persona o un ufficio. Se è una persona significa che le mansioni
ricadono su di essa, se il ruolo è un ufficio le mansioni ricadono su più persone
- MANSIONARIO: è l’insieme dei compiti, delle attività che un determinato ruolo deve
svolgere.
- COMPITI: istruzioni elementari per svolgere un’attività.
INGREDIENTI PER IL SUCCESSO
- Finanziamenti privati banche, casse di risparmio o Investitori (soggetti privati o altre
imprese).
- Finanziamenti pubblici comune, stato attraverso dei bandi o degli appalti. Alcuni
incentivi per le imprese assumono persone che hanno la 104.
- Start-up ovvero una business idea profittevole e un team vincente. Se io non investo nel
giusto team o nella giusta idea non sto investendo ma ho solo un costo.
TIPOLOGIE DI APPROCCIO
Il kick off della start up è:
- C’è un problema e si cerca una soluzione
- c’è una soluzione ad un problema che non esiste e si cerca il problema. tipico del
reparto di ricerca e invenzioni.
MARKETIN PLAN è il biglietto da visita dell’impresa. Serve per mettere in relazione, il
giusto equilibrio tra la migliore reddittività e la miglior coerenza.
PRINCIPALI ERRORI DI UN BUSINESS PLAN
- Non essere focalizzato
- Non evidenziare le 2-3 variabili prioritarie su cui si sviluppa l’idea (vantaggio
competitivo)
- Non fare azioni specifiche
PIANIFICAZIONE STRATEGIA
OBIETTIVI STRATEGIA
Definizione di business analisi esterna all’impresa del mercato e analisi interna
dell’impresa (come organizzare l’impresa). Il connubio di queste porta all’analisi SWOT, punti
di forza e di debolezza. Capire opportunità e minacce. Dalla SWOT analisi deriva la scelta
competitiva. Tutta questa parte è di pura osservazione.
Marketing strategico SEGMENTAZIONE, COPERTURA e POSIZIONAMENTO. Dopo
tutto ciò c’è il marketing operativo PREZZO PRODOTTO PROMOZIONE E
DISTRIBUZIONE.
DIFFERENZE TRA COMPETITORI
La differenza tra un prodotto e l’altro è data dall’avere una personalità e un’identità in cui
riconoscersi. Il brand è l’immagine mentale che i consumatori hanno di una determinata
azienda. L’identità identifica i valori del brand e quanto i prodotti incarnano i miei valori in
modo tale che esso diventi riconoscibile. Ecco in questo modo il prodotto è differente rispetto
ad altri. La differenza è negli occhi di chi guarda, di come il prodotto viene percepito.
La diversità è influenzata dall’ambito culturale.
Eccesso di crescita il punto di equilibrio che determina quantità e prezzo perfetto è
dato dal giusto livello di quantità prodotta in relazione della quantità che può essere assorbita
dalla domanda. Nelle realtà però le imprese sperano di poter vendere di più rispetto ai
concorrenti e per questo producono sempre di più rispetto a quello che la domanda
può assorbire. Ci sono quindi beni in surplus che sono dei costi che non si tramutano in
ricavo. Per riuscire a smaltire tutto ciò rimasto nel magazzino le imprese fanno azioni
promozionali che ci portano ad avere sconti. Questo serve per stimolare le persone a
comprare di più.
Elevata concorrenza ci sono molti più competitor e allora non solo bisogna essere
differenti ma bisogna essere differenti e migliori. Quando non si riesce ad essere migliore per
qualità cerco di essere il migliore per QUALITA’ PREZZO (GUERRA DEI PREZZI guerra
del prezzo più basso). Le aziende che non riescono a competere riducono la qualità dei
prodotti, riducono gli stipendi o il numero di dipendenti; generalmente o si aumentano le ore
per poca paga. Ma in questo modo i lavoratori specializzati si licenziano. Ciò porta a lavoratori
meno motivati, prodotti meno interessanti declino dell’impresa.
Per dare una migliore competizione bisogna offrire qualcosa di diverso dagli altri. Il modo
migliore per essere differenti è di essere insostituibile.
Parlare al corpo o alla mente? Esempio le uova della Danimarca.
DA MERCE A PRODOTTO EMOZIONALE
Una merce collegata alla storia emozionale di un soggetto per evocare dei ricordi. Di
conseguenza l’uovo per esempio non è più un prodotto ma diventa un uovo emozionale.
GERARCHIA DEI BISOGNI ED EVOLUZIONE DEL VALORE
1. FISIOLOGICO il primo istinto è quello di soddisfare il bisogno fisiologico
2. SICUREZZA ce