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Pronome Funzione Sintattica Esempio
Soggetto: Un risultato che supera tutte le previsioni.
Complemento oggetto: Il treno che hai preso è molto comodo.
Preposizione + Complementi indiretti: Il libro di cui mi hai parlato; il numero a cui ho cui telefonato.
Il quale: Soggetto (formale) - Un risultato il quale supera tutte le previsioni. Complemento oggetto (formale, antiquato) - Il treno il quale hai preso è molto comodo. Preposizione + Complementi indiretti: Il libro del quale mi hai parlato; il numero al quale il quale ho telefonato.
Due proposizioni relative che si susseguono possono essere l'una subordinata all'altra (a causa dei lavori, le persone che vivono negli appartamenti che si trovano agli ultimi piani potrebbero rimanere senza acqua) oppure coordinate tra loro. In questo caso si può omettere il secondo pronome relativo: le persone che abbiamo incontrato e (che) ti ho presentato sono dei vecchi amici.
La relativa esplicita ha il verbo all'indicativo.
quando il fatto viene presentato come reale: cerco qualcuno che dà lezioni di russo; al congiuntivo quando viene presentato come possibile o desiderato: cerco qualcuno che dia lezioni di russo (e non sono sicuro che ci sia); al condizionale quando viene presentato come ipotetico: imparare russo è una cosa che farei volentieri (se trovassi qualcuno disposto a insegnarmelo).
La relativa implicita presenta due tipi di costruzione:
- Nei casi diretti ha la struttura da + infinito: ho portato un libro da leggere (= che può essere letto). Come si vede, in questi casi la relativa assume una sfumatura di possibilità o dovere.
- Nei casi obliqui ha la struttura preposizione + cui (o quale) + verbo all'infinito: non ho amici su cui contare. Questa costruzione è possibile solo per le relative determinate.
Ricordiamo anche l'uso del participio passato con valore di relativa implicita: i soldi donati (= che sono stati donati).
Le proposizioni non argomentali
Proposizioni non argomentali si aggiungono alla principale per specificare, determinare altri argomenti rispetto a quello in essa espresso e svolgono diverse funzioni.
Causali
Indicano la causa di quanto detto nella reggente: sono scivolato perché il pavimento era bagnato.
Le causali esplicite sono introdotte dalle congiunzioni perché, poiché, siccome e dalle locuzioni congiuntive per il fatto che, dal momento che, dato che ecc. A seconda dell'elemento introduttivo, la subordinata può precedere o seguire la reggente:
- Seguono la reggente le causali introdotte da perché, che, in quanto (che): spostati, che non riesco a vedere il film. Il che si usa soprattutto nel parlato, dopo un imperativo (vai a letto, che è tardi) e dopo verbi come scusarsi, congratularsi ecc: mi congratulo che hai vinto il concorso.
- Precedono la reggente le causali introdotte da siccome: siccome era buio, ho acceso la luce.
- Presentano collocazione libera le causali
tuttoperché finisse questo tormento. La congiunzione che è propria del parlato: telefonami, che parliamo un po'. Le finali implicite sono costruite con:
- Preposizione + infinito: lavoro per mantenermi agli studi.
- Locuzioni al fine di, allo scopo di, in modo di + infinito: mi sto preparando al fine di sostenere l'esame.
Le finali possono avere forma implicita anche quando il soggetto della reggente e quello della subordinata non coincidono: il padrone di casa invitò gli ospiti a prendere posto.
Oltre che da un verbo, le finali possono dipendere da un nome o da un aggettivo: una settimana di riposo è indispensabile per guarire completamente.
Consecutive
Esprimono la conseguenza di quanto detto nella reggente: Laura è talmente bella da far innamorare tutti.
Sono caratterizzate dalla presenza di un elemento introduttivo collocato nella principale (così, sì, tanto, talmente, tale ecc.) che viene ripreso dalla congiunzione che nella
subordinata: è così antipatico che tutti lo evitano
L'elemento introduttivo può mancare: è bello da morire.
Le consecutive esplicite hanno il verbo all'indicativo: il film era così noioso che mi sono addormentato.
Si ha il congiuntivo quando la conseguenza è soltanto ipotetica o possibile: è stato bendato in modo tale che non possa vedere nulla.
Si usa il condizionale solo per indicare una conseguenza realizzabile soltanto a certe condizioni: sono così stanco che mi addormenterei [se potessi].
Le consecutive implicite sono costruite con l'infinito retto dalle preposizioni per o da: è abbastanza grande da capire il problema.
Il costrutto implicito si può avere quando i soggetti della reggente e della subordinata coincidono, ma anche quando la subordinata ha un soggetto generico: emise un suono così brutto da far accapponare la pelle.
Concessive
Indicano un rapporto di causalità non rispettato:
benché sia stanco, continuerò a studiare. La concessiva esplicita è introdotta dalle congiunzioni benché, sebbene, nonostante, o dalle locuzioni perquanto, nonostante che, malgrado che ecc.: malgrado (che) sia anziano, conduce una vita molto attiva. Nelle concessive esplicite il verbo è al congiuntivo; fanno eccezione le locuzioni anche se e con tutto che, che reggono l'indicativo: anche se è tardi, non ho sonno. La concessiva esplicita può precedere o seguire la reggente: sebbene l'asfalto fosse bagnato, le auto hanno corso / le auto hanno corso, sebbene l'asfalto fosse bagnato. La concessiva implicita può essere costruita: - Con pur, pure o anche e il gerundio: pur essendo in ritardo, arrivammo in tempo in stazione. - Con per e l'infinito: per essere così giovane, ha molta esperienza. - Se la reggente è negativa, con nemmeno a, neppure a, neanche a, manco a e l'infinito: non si trova unposto neanche a pagarlo oro!
Con la locuzione a costo di + l'infinito del verbo: sarò sincero, a costo di far arrabbiare qualcuno.
Esistono poi due costruzioni più rare:
- Per + aggettivo + che + congiuntivo di essere: per gentile che fosse, non riusciva a rimanermi simpatico.
- Per + infinito + che + congiuntivo di fare: per gridare che facesse, nessuno lo sentiva.
Condizionali
Esprimono la condizione necessaria per l'avverarsi di quanto è affermato nella reggente: se uscirà il sole, andremo a fare una passeggiata.
La proposizione condizionale e la reggente formano il periodo ipotetico. La proposizione condizionale viene chiamata pròtasi, la reggente apòdosi. L'apòdosi può essere una proposizione principale (se ne parlassi con lui, staresti meglio) o una proposizione subordinata (credo che staresti meglio, se ne parlassi con lui); essa è in ogni caso la reggente del periodo ipotetico.
L'ordine più diffuso
del periodo ipotetico è protasi + apodosi, ma si può avere anche l'ordine inverso: farei volentieri una partita a tennis, se avessi tempo. Le proposizioni condizionali esplicite possono essere introdotte da "se", dalle congiunzioni "qualora", "purché" o dalle locuzioni "posto che", "ammesso che", "a condizione che" ecc. Con la congiunzione "se", si usa: - L'indicativo per esprimere un'ipotesi reale: se mi telefoni, ti rispondo subito. - Il congiuntivo per esprimere un'ipotesi possibile o irreale: se mi telefonassi, ti risponderei subito; se avessi telefonato, ti avrei risposto subito. Le altre congiunzioni e locuzioni esprimono soltanto ipotesi possibili o irreali, pertanto la protasi è al congiuntivo: sono disposta ad aiutarti, purché tu tenga fede alla parola data. Per ipotesi future il congiuntivo può essere sostituito dal futuro semplice: qualora si verifichino [si verificheranno] le condizioni opportune, ti chiamerei a lavorare con.Le proposizioni condizionali implicite possono essere rappresentate da: - Un gerundio: esercitandoti, potresti migliorare il tuo inglese. - Un participio passato: fatte le dovute considerazioni, decisi di partire. - A + l'infinito del verbo: a pensarci bene, non mi hai convinto. Concordanza tra i modi e i tempi della protasi (esplicita) e dell'apodosi: Quando la protasi è all'indicativo, sono possibili tutti i tempi. Quando la protasi è al congiuntivo, valgono i seguenti schemi: 1. Protasi introdotta da "se" - CONTEMPORANEITÀ - Cong. Imperfetto: se avessi sete - Condizionale presente: berrei - Cong. Trapassato: se avessi avuto sete - Condizionale passato: avrei bevuto ANTERIORITÀ - Cong. Trapassato: se avesse praticato uno sport - Condizionale presente: non sarebbe così grasso. 2. Protasi introdotta da altre congiunzioni e locuzioni - CONTEMPORANEITÀ - Cong. Imperfetto: qualora io abbia (avessi) bisogno - Condizionalepresente: ti chiamerei
Trapassato: qualora io avessi avuto bisogno
Condizionale passato: ti averi chiamato.
ANTERIORITÀ
Trapassato: qualora sia (fosse) scaduto il
Condizionale presente: pagherebbe unatermine soprattassa.
Esistono poi anche i periodi ipotetici misti:
Indicativo + imperativo: se hai fame, mangia.
Indicativo imperfetto + condizionale passato: se seguivo i tuoi consigli, mi sarei trovato bene.
*Non sono corretti, in nessun caso, né l’uso del condizionale nella protasi se potrei, lo farei, né quello del congiuntivo nell’apodosi *se potessi, lo facessi.
Temporali
Esprimono una relazione di tempo tra la subordinata e la reggente. Si distinguono tra categorie di rapporti temporali:
Contemporaneità (evento della reggente contemporaneo alla subordinata).
Anteriorità (evento della reggente anteriore alla subordinata).
Posteriorità (evento della reggente posteriore alla subordinata).
temporali esplic