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ALERMO

come la capacità da parte del ricevente di instaurare relazioni fra gli elementi sulla base della

conoscenza di schemi cognitivi globali, di integrare il senso degli enunciati e di riconoscere il tipo

8

fi

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di testo e le sue peculiarità, facilitando il processo di interpretazione. QUINDI> sapere se è un

mentre

enunciato costituisce una frase ci serve la competenza linguistica, per decidere se una

sequenza di frasi costituisce un testo è necessario conoscere il contesto e a darsi anche a

elementi extra linguistici.

5.2 LA VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA TESTUALE

Valutare la testualità e la competenza testuale di uno studente è un’operazione complessa. Una

modalità di valutazione è l’adozione di indicatori teorizzati da De Beaugrande e Dressler (1994)

nell’ambito di linguistica testuale. Secondo Dardano lo scopo di un testo è comunicare qualcosa

7

in modo chiaro ed e cace; un testo deve rispondere a :

PRINCIPI COSTITUTIVI

coerenza:

1. riguarda la connessione tra i contenuti presenti in un testo e i rapporti logici sul

piano semantico. Un testo privo di continuità semantica, anche se rispettoso dell'unità tematica,

appare assurdo e sconnesso. Rapporti logici sul piano dei contenuti.

coesione:

2. riguarda i rapporti grammaticali e i modi in cui sono collegati i componenti di un

testo. La coesione è garantita dalle forme sostituenti che segnalano la continuità tematica e dai

segnali discorsivi. Piano grammaticale delle nostre produzioni testuali.

intenzionalità:

3. riguarda l'atteggiamento dell’emittente, la volontà di farsi capire. L'intenzionalità

può essere favorita dalla coerenza e dalla coesione, ma concerne prettamente il piano pragmatico

accettabilità:

4. riguarda l'atteggiamento del ricevente, la predisposizione rispetto alla

comprensione dell'evento comunicativo. Un testo è accettabile nel momento in cui soddisfa i

criteri di comprensibilità e l’interesse del ricevente. L’emittente, per favorire l’accettabilità di un

testo, può: produrlo bene, renderlo più comprensibile, renderlo più interessante.

informatività:

5. esprime il grado di informazione dell’evento comunicativo, il fatto che può

costituirsi come novità semantica o come elemento noto.

situazionalità:

6. riguarda la corretta collocazione del testo rispetto ad un evento comunicativo.

intertestualità:

7. è il rapporto tra un testo presente e altri testi assenti. Assieme ad altre

presupposizione

caratteristiche dei testi può rientrare nella => è quanto si assuma per

vero rispetto a un enunciato. Es. se dico solo “rosso di sera”, la parte di testo assente sarà “bel

tempo si spera”.

Oltre ai principi costitutivi Dardano identi ca 3 che riguardano:

PRINCIPI REGOLATIVI

l’e cienza:

- si riferisce alla dimensione della facilità di comprensione di un testo

l’e ettività:

- consiste nella capacita che un testo ha di rimanere nella mente del destinatario e di

produrre condizioni favorevoli nel raggiungimento del ne pragmatico.

l’appropriatezza:

- consiste della capacita di rispettare gli aspetti testuale legati al genere, alla

tipologia, al pubblico e all'evento comunicativo.

5.3 :

DALLA TEORIA ALLA PRATICA I RISULTATI DI UNA SPERIMENTAZIONE

Gli indicatori sono stati impiegati dentro a corsi di italiano L2, di livello B2 e C1, per studenti

giovani e adulti (54, 20 di B2 e 34 di C1), orientati all’insegnamento della scrittura, della durata di

25 ore. La sperimentazione è stata scandita attraverso fasi di erenti quali:

- Attività di testing iniziale per de nire i livelli e analizzare le interlingue;

- Trattazione degli indicatori attraverso la lezione frontale (4h);

- Lavoro sui testi in forma plenaria (4h); poi in gruppi e restituzione (2h);

- Redazione individuale di testi e revisione tra pari (4h); poi in gruppo (4h);

- Redazione e revisione di testi individuale (2h);

- Valutazione qualitativa dei progressi sulla base dell'analisi dei testi prodotti prima del corso e di

quelli redatti alla ne.

Come emerge dal gra co gli studenti hanno dimostrato un

miglioramento del proprio livello linguistico e della

competenza testuale.

Un corso di italiano orientato alla scrittura, che prenda in

coesione,

considerazione la trascurando gli altri indicatori

migliorerà il livello linguistico MA non è detto che si

interfacci con gli altri aspetti che determinano la

competenza testuale e che riguardano piani pragmatico-

informativo o stilistici. privilegiare coesione

Scuola italiana tende a la agli altri

principi testuali, con il risultato che spesso si producono

testi formalmente corretti, MA poco stimolanti o non comprensibili pienamente. 9

ff

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5.4 DALLA SPERIMENTAZIONE ALLE ATTIVITÀ

La spiegazione degli indicatori deve trovare una collocazione precisa all'interno di una proposta

analizzano

testuale: occorre che gli studenti sia testi prodotti bene che male, intervenendo in

didattizzazione degli errori

gruppo o singolarmente sugli errori. La costituisce uno dei percorsi

privilegiati per l'incremento della competenza testuale => l'errore di uno studente può servire

anche il resto del gruppo classe e può essere sfruttato. La didattica della testualità permette di

superare la tradizionale barriera fra l’insegnamento dell'italiano come L1, come L2 e delle lingue

straniere coinvolgendo anche altre discipline, poiché è basate ugualmente su testi.

5.5 LE MICROLINGUE

microlingua

La viene utilizzata in classe solo durante le spiegazioni e le interrogazioni, in cui allo

microlingue, linguaggi specialistici,

studente ne viene fatto notare l'uso improprio o ambiguo. Con

linguaggi settoriali lingue speciali

e (es. linguaggio scienti co) si intendono alcune varietà della

lingua, utilizzata in chiave professionale e disciplinare. Nelle scienze del linguaggio la microlingua

identi ca la varietà di lingua che gli specialisti di un dato settore scienti co-professionale usano

con un duplice scopo: ottenere il massimo di chiarezza, permettere a chi la usa di essere

identi cato come membro del gruppo scienti co-professionale che condivide. Un altro fattore che

accomuna queste etichette concerne la pragmatica della comunicazione, la capacità di

comprendere e di far comprendere uno scopo attraverso la lingua => le lingue speciali

permettono una comunicazione più e cace, più rapida, precisa e univoca.

sociolinguistica,

La disciplina che si è occupata delle microlingue è la perché i linguaggi settoriali

non sono altro che varietà della lingua, dei modi ≠ di usarla e la problematica di questi linguaggi

implica questioni di carattere sociale e solleva problemi sociali di comunicazione.

Porcelli considera le microlingue come settori specializzati della lingua in interconnessione

costante. Uno degli elementi che contribuiscono al contatto fra microlingua e lingua comune è

l'accesso all'informazioni da parte dei parlanti, all'interno della società della conoscenza, nella

quale le info sono fruibili facilmente.

La microlingua È regolata da un contesto professionale che condivide elementi ssi: pratiche di

ricerca, di lavoro e codici verbali, cioè dinamiche che sottolineano la forma e la struttura di

un'organizzazione della conoscenza che ogni contesto professionale possiede e sostiene

mediante la convergenza degli obiettivi.

5.6 LE MICROLINGUE NELLA DIMENSIONE TESTUALE

L’acquisizione microlingue disciplinari

delle può risultare un processo complicato. Nell'ambito

della conoscenza collettiva si attuano dei cambiamenti in relazione alle modalità in cui i soggetti

info online,

ottengono informazioni: è possibile arrivare velocemente a qualsiasi realizzando

l'obiettivo con grande semplicità. Anche il sistema di lettura ha registrato innovazioni: la ricezione

veloce mette in atto soprattutto le abilità di selezione delle info (scanning), invece le modalità di

comprensione generale del testo (skimming) con gurano gli aspetti più problematici in relazione

alla preparazione degli studenti. QUINDI> il compito delle agenzie formative è l'elaborazione di

strategie operative attraverso la realizzazione di almeno 3 obiettivi: l'individuazione delle eventuali

lacune pregresse, l'accesso ai contenuti disciplinari e la promozione dell'autonomia di studio.

5.7 RIFLESSIONI OPERATIVE

I contenuti didattici, per quanto riguarda le lezioni di lingua, dovrebbero essere rilevanti

interessanti e accessibili a tutti gli studenti in base alle ≠ caratteristiche di ciascuno. I gruppi

disomogenei necessitano da parte dei docenti di una fase di studio preliminare; occorrerebbe

considerare i fattori di disomogeneità e valutare le possibilità di includere i corsisti in uno stesso

gruppo classe. L'insegnamento delle microlingue costituisce un aspetto delicato, poiché

all'interno di ≠ ordini di istruzione uno studente non nativo ne è immediatamente a contatto. È

possibile considerare le microlingue come porzioni specializzate della lingua rispetto un ambito

professionale di studio; si caratterizzano per una proprietà legata all'argomento: la

monoreferenzialità, nel senso della biunivocità assoluta tra di erente forma linguistica e per

l'assenza di connotazione + sinteticità delle strutture.

L’insegnamento delle microlingue richiede delle competenze speci che da parte dei docenti di

lingua italiana e straniera, relative allo sviluppo delle abilità di base integrate, con riferimento alle

espansione del lessico competenza de nitoria.

strategie di e della

5.8 LA COMPETENZA DEFINITORIA

Si intende la capacità di formulare una de nizione di un termine o di un concetto.uno dei

meccanismi fondamentali per lo sviluppo della competenza de nitoria riguarda l'abilità integrata

della riformulazione che linguistica e nota con il termine PARAFRASI (≠ signi cato rispetto a quello

10

fi

fi ffi fi fi fi fi fi ff

fi fi fi fi fi riformulazione

della lingua speciale utilizzata a scuola). In questo caso consiste nella del

signi cato di una parola, di un sintagma, con l'intento di rendere più chiara l'espressione

parafrasata. Una de nizione con gura una spiegazione del signi cato di una parola di una

locuzione.in una situazione comunicativa i parlanti ricorrono a de nizioni tutte le volte che hanno

la necessità di chiarire il signi cato che attribuiscono i segni del codice che s

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
21 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laura.fazio15 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica cognitiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Nitti Paolo.