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UDA: NOI E LE NOSTRE LINGUE 2015
Tale progetto si fonda sulla convinzione che a partire da attività di sensibilizzazione alla pluralità linguistica, si possano stimolare e guidare riflessioni su diversi livelli dei sistemi linguistici, stimolando così gli alunni a cogliere somiglianze e differenze nella loro realizzazione in diverse lingue.
Specifiche: Coinvolge sei classi di scuola primaria e una di scuola secondaria di primo grado (medie). Prevede 10 incontri di due ore. Questi incontri sono condotti da studenti universitari che sono "testimoni di lingua" portando a rotazione nelle classi le proprie lingue come oggetto d'analisi: rumeno, albanese, dialetto calitrano, farsi, arabo, medumba, cinese e vietnamita.
Obiettivi: Sviluppare la capacità di comprensione di testi orali e scritti in diverse lingue e di riflessione metalinguistica su diversi livelli di analisi.
Valutazione: È previsto un test di gruppo e individuale. Tali attività
La fenice e l'albino
Le attività della prima parte dei laboratori mirano a stimolare l'abilità di ascolto selettivo di materiale sonoro.
La seconda parte mira ad attività di osservazione analitica dei materiali linguistici di una lingua poco nota.
Alcuni esempi di come un approccio plurilingue possa favorire lo sviluppo della capacità metalinguistica di alunni:
- Abilità di osservazione di materiali linguistici di una lingua poco familiare → Un bambino individua una delle parole del testo originale su cui la classe si era esercitata e grazie a tale osservazione la classe viene condotta a ragionare sulla formazione del plurale nella lingua persiana.
- Capacità di confrontare forme e fenomeni di lingue familiari → Sollecitando le conoscenze grammaticali che i bambini hanno già maturato, i bambini richiamano alle loro conoscenze.
Più vicine per spiegare il fenomeno che osservano.
6. ESEMPI DI PERCORSO DAL LABORATORIO DI ITALIANO L2 ALLA CLASSE E VICEVERSA
I laboratori di italiano L2 non servono solo per accogliere studenti appena arrivati e ancora privi di minime risorse comunicative in italiano, ma possono essere di grande utilità anche per alunni presenti in Italia da molti anni o nati qui, e pertanto si rende ancora più opportuno l'instaurarsi di un collegamento tra la classe e il laboratorio di italiano L2.
PROGETTO: SCUOLE E CULTURE NEL MONDO 2001
Il progetto ha prestato particolare attenzione alla progettazione condivisa con i dirigenti, docenti referenti e anche delle singole classi, con lo scopo di rafforzare il legame tra le attività di laboratorio e la pratica quotidiana in classe. I laboratori di italiano L2 erano rivolti a studenti NAI in orario extrascolastico. Successivamente, a causa del ridursi del numero di tali studenti, i laboratori sono stati collocati.
all'interno delle scuole. 10L'obiettivo era quello di far parlare la stessa lingua sia agli insegnanti di classe che a quelli del laboratorio con la consapevolezza che integrare il laboratorio nella scuola significava progettare percorsi dedicati all'italianoL2 con ricadute sulla partecipazioni alle altre attività. Per tali ragioni sono state elaborate delle proposte di laboratorio diverse: ● Le attività che vanno dal laboratorio alla classe mirano allo sviluppo dell'abilità di produzione scritta e orale nellaboratorio, mentre in classe prevedono un task che consente una maggiore partecipazione degli allievi plurilingui. es. Attività: "Narrare" → Obiettivo: sviluppare la capacità di narrare una storia a partire da 6 immagini. Attività 1: dettato di immagine In gruppi di tre, uno studente ha il ruolo di descrittore e i due compagni devono cercare di riprodurre l'immagine che viene loro descritta. Peravviare la riflessione sulla lingua, gli allievi confrontano i loro disegni ed elencano tre elementi uguali e tre diversi e concordano su quali indicazioni li avrebbero aiutati maggiormente.
Attività 2, 3, 4: Facciamo ipotesi A coppie o in piccoli gruppi, i bambini devono fare ipotesi sulla storia utilizzando le immagini dell'attività precedente. A turno espongono la loro narrazione.
Attività 5: Un titolo per ogni immagine
Attività 6: Diamo voce ai personaggi
Attività 7: Scrittura, revisione, riscrittura
Attività 8: Prepariamoci ad approfondire in classe
Attività 9: Riflettiamo sul percorso
Successivamente a questa attività svolta nel laboratorio, ai ragazzi viene
Dato un esercizio da svolgere in classe per ottenere un riscontro. Nella classe l'obiettivo diventa quello di valorizzare quanto fatto nell'ambito del laboratorio con un task di 45 minuti.
Attività: "La storia misteriosa" → È un'attività di information-gap: gli studenti devono ricostruire la trama di un racconto per immagini avendo a disposizione i disegni in disordine. Una delle sequenze inoltre è stata sostituita con un'immagine bianca, passaggio chiave della storia. Al termine del task l'insegnante valuta le proposte dei gruppi e valorizza il lavoro di chi si è avvicinato maggiormente alla soluzione.
Le attività che vanno dalla classe al laboratorio invece si basano su testi semplici che possono favorire l'autonomia nello studio.
Es. Attività: "Scrivere con parole chiare" → mira a rinforzare la comprensione di testi disciplinari, ma anche di produzione di testi comprensibili.
Gli studenti devono produrre un testo espositivo.
Attività 1: testi a confronto
Proponiamo alla classe due brevi testi. Gli studenti elencano le differenze nell'aspetto grafico, nell'organizzazione delle informazioni, in frasi e parole usate.
Attività 2: cosa c'è di difficile?
La classe analizza una pagina del manuale scolastico al fine di identificare cosa potrebbe essere complesso per uno studente che conosce poco la lingua italiana.
Attività 3: una ricetta per scrivere in modo chiaro e semplice
Si chiede agli studenti di proporre una ricetta per scrivere un testo semplice e chiaro.
Attività 4: mettiamoci alla prova
Scelgono un nuovo testo che potrebbe risultare difficile per uno studente che sta imparando l'italiano e provano a riscriverlo.
Attività 5: un testo collettivo
Proietta alla lavagna i testi elaborati dai gruppi, la classe seleziona le soluzioni più efficaci e scrive un testo semplice collettivo.
11In laboratorio
il suo linguaggio specifico. ● La consapevolezza che la lingua è uno strumento fondamentale per l'apprendimento delle discipline non linguistiche. Minardi propone quindi di progettare un curricolo di discipline non linguistiche che ponga al centro lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative. Questo significa che ogni docente, anche di una materia non linguistica, deve considerare il proprio ruolo nel favorire lo sviluppo delle competenze linguistiche degli studenti. In pratica, ciò implica che il docente di una materia non linguistica deve essere consapevole dell'importanza della lingua come strumento di apprendimento e deve integrare attività linguistiche all'interno delle proprie lezioni. Ad esempio, può chiedere agli studenti di argomentare e discutere riguardo ai contenuti scientifici trattati, utilizzando un linguaggio specifico e appropriato. In questo modo, si favorisce lo sviluppo delle competenze linguistiche degli studenti, che saranno in grado di utilizzare la lingua in modo efficace e appropriato anche in contesti disciplinari.latecnologia.
● Secondo le linee guida dei licei, gli apprendenti devono imparare a descrivere, discutere e spiegare
In questo approccio viene reso esplicito il fatto che esistono anche degli obiettivi linguistici di apprendimento di una singola disciplina. Una volta resi espliciti è necessario proseguire l'attività di progettazione a partire dalle Linee Guida e dalle competenze in esse indicate, mettendo in evidenza gli aspetti specifici della disciplinary literacy.
DISCIPLINARY LITERACY
Competenze generali Funzione Forma di comunicazione e linguistico-cognitiva Genere testuale prevalente
Osservare e identificare fenomeni Designare FC: Lezione di laboratorio
Definire Lettura di manuale, Presa di appunti, Produzione scritta
GT: Protocolli di osservazione
Relazioni di laboratorio
Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; Descrivere FC: IRE-IRF, Discussioni guidate, Interazioni tra
Formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici
Fare ipotesi studenti, Esposizione deglie disciplinari rilevanti per la sua risoluzione. studenti Fare esperienza e giustificare i vari aspetti del metodo sperimentale Spiegare GT: Resoconto, Esposizione(interrogazione sui fenomeni, scelta della variabili significative, Illustrazione di un principioraccolta e analisi di dati, affidabilità di un processo di misurazione,costruzione di modelli) Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che Valutare FC: Lavoro individuale,interessano la società Esposizione degli studenti. Interazione tra studenti GT: Relazione argomentativa Discussione, Dibattito Minardi riporta un esempio di una unità di apprendimento sul tema dell’energia che prevede che i bambini debbanoprodurre una relazione scritta dal titolo “Il contributo delle fonti energetiche alternative in Europa”. Le competenze diliteracy messe in gioco sono: ● Spiegare i fenomeni scientificamente (con lessico specifico). ● Interpretare iDati scientifici (per poterli sfruttare nella propria produzione)
Le conoscenze sono di tipo scientifico, di tipo procedurale e di tipo epistemico. Da un punto di vista linguistico, il compito presuppone attività di lettura per il reperimento dei dati e di produzione scritta per la realizzazione della relazione. Lo studente deve essere in grado di:
- Scrivere testi chiari e articolati su un argomento dato
- Leggere in modo ampiamente autonomo usando in modo selettivo le opportune fonti
- Trasmettere i principali contenuti di testi strutturati ma lunghi e complessi.
Nel progettare un UDA senza escludere la componente linguistica di una disciplina è dunque necessario identificare le situazioni comunicative e i generi testuali che sono legati a tale disciplina, determinare in fase di progettazioni quali competenze e quali abilità si punta ad acquisire per consentire così l'accesso ai saperi da parte degli apprendenti.
PARTE II - Approfondimenti tra teoria
to il concetto di didattica, mentre nel secondo si analizzano le principali teorie e modelli didattici.Didattica
In questa sezione vengono proposti due approfondimenti. Nel primo viene delineato il concetto di didattica, mentre nel secondo si analizzano le principali teorie e modelli didattici.