Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Riassunto esame Lingua e cultura inglese I, Prof. Pallottino Elisabetta, libro consigliato Manuale di Didattica delle Lingue Moderne, Elisabetta Bonvino Pag. 1 Riassunto esame Lingua e cultura inglese I, Prof. Pallottino Elisabetta, libro consigliato Manuale di Didattica delle Lingue Moderne, Elisabetta Bonvino Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Lingua e cultura inglese I, Prof. Pallottino Elisabetta, libro consigliato Manuale di Didattica delle Lingue Moderne, Elisabetta Bonvino Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PERCHE' C'E' QUESTA DIFFERENZA NELL'ESITO?

La ricerca si è principalmente concentrata su due possibili macro ambiti di ipotesi, non mutuamente esclusive. Il primo ambito riguarda spiegazioni interne al soggetto apprendente, quindi le peculiari condizioni in cui si trova l'essere umano nel momento dell'acquisizione della madre lingua rispetto all'acquisizione delle seconde. Sia dal punto di vista cognitivo (organizzazione della mente umana negli anni infantili) sia dal punto di vista emotivo (motivazioni che lo spingono ad acquisire la madrelingua, in quanto primo strumento di comunicazione con i propri simili).

Dal punto di vista cognitivo bisogna considerare che quando si impara la prima lingua si sta imparando ad usare per la prima volta un sistema simbolico complesso. Quando si impara una seconda lingua non si parte più da zero. Il secondo ambito, quello emotivo, riguarda spiegazioni esterne all'apprendente. Riguarda ad esempio i...

rapporti relazionali ma anche alle pratiche comunicative: non sono paragonabili per frequenza, qualità ed intensità motivazionale a quelle della prima lingua. Prima della Linguistica acquisizionale, le modalità di apprendimento delle lingue sono state oggetto di studio di un'altra disciplina: la GLOTTODIDATTICA. Le due discipline hanno un comune interesse per l'acquisizione di seconde lingue ma hanno finalità diverse. La LINGUISTICA ACQUISIZIONALE è interessata all'osservazione del processo di acquisizione dell'apprendente, delle caratteristiche dell'ambiente in cui avviene l'apprendimento, dei processi cognitivi e degli atteggiamenti dell'apprendente. La sua finalità è: spiegare quali fattori rendono possibile e influenzano il processo di acquisizione. La GLOTTODIDATTICA è interessata a: riflessione sull'insegnamento delle lingue, sviluppo di proposte metodologiche in grado di.stimolare i processi di apprendimento strumenti di verifica per la valutazione del successo dell'apprendimento osservazione degli effetti che determinate proposte metodologiche hanno La GLOTTODIDATTICA privilegia i contesti di acquisizione guidata, che avviene quindi attraverso attività progettate e realizzate con l'obiettivo di far apprendere ACQUISIZIONE NATURALE: acquisizione che avviene incidentalmente, come conseguenza di pratiche comunicative e in assenza di istruzione formale ACQUISIZIONE GUIDATA: contesti in cui l'acquisizione di una lingua avviene attraverso attività progettate e realizzate a questo scopo, orientate cioè a una finalità di apprendimento e guidate da una regia esterna almeno parzialmente pianificata. Mentre dunque, la linguistica acquisizionale ha scopi più teorici, al glottodidattica vuole intervenire per rendere più efficace il metodo d'apprendimento. Uno dei contributi fondamentali che la

linguisticaacquisizionale ha offerto agli studi di glottodidattica è la constatazione che ciò che si impara non coincide con ciò che si insegna perché l'apprendimento avviene anche in assenza di insegnamento e viceversa: l'insegnamento infatti, non sempre garantisce l'apprendimento.

VARIETÀ TARGET: Per un parlante italofono apprendente di inglese, l'inglese costituisce la lingua target o meglio, la varietà di inglese usata dai parlanti inglesi. Il comportamento di chi impara una lingua chiaramente è diverso da quello dei parlanti della varietà target perché è in evoluzione quindi è instabile e irregolare. Ciò non significa però che il comportamento di un apprendente sia privo di sistematicità.

INTERLINGUA: La presenza di regolarità e sistematicità seppur diverse da quelle della varietà target, rappresenta un sistema linguistico, instabile e in

evoluzione, chiamato interlingua. Ciò significa che il sistema manifestato da un apprendente di lingua, benché non coincidente con quello dei parlanti nativi, può essere considerato una varietà dello stesso sistema. Parliamo dunque di interlingua quando questa è imperfettamente posseduta dall'apprendente. È un sistema asé stante che scaturisce dal tentativo dell'apprendente di "imitare" la lingua target. È un sistema dinamico e sistematico, in continua evoluzione. È un concetto POSITIVO perché ci permette di capire a che livello/stadio di apprendimento si trova l'apprendente. BIOGRAFIA LINGUISTICA: repertorio linguistico di un individuo. Lingue da lui acquisite nel corso della vita. La competenza che egli ha delle varie lingue può essere variabile come possono essere diversi i modi e i tempi di acquisizione. PRIMA LINGUA: (L1) è la lingua nativa che si acquisisce incasa o a scuola in Italia. La prima lingua, acquisita durante l'infanzia, si sviluppa principalmente attraverso le relazioni familiari e intime. È chiamata "prima" perché è la prima lingua che impariamo e si radica profondamente nella nostra identità. L'acquisizione di questa lingua avviene in modo precoce, con un uso continuo e frequente, e in modo spontaneo. Alla fine del processo di acquisizione, si raggiunge una competenza piena. Questo processo di acquisizione avviene parallelamente allo sviluppo cognitivo. La seconda lingua (L2) è una lingua acquisita dopo l'infanzia, successivamente alla lingua madre. L'acquisizione di questa lingua avviene in modo tardivo, con un uso limitato e meno frequente. La competenza raggiunta è parziale e l'acquisizione avviene attraverso un processo guidato. Durante l'apprendimento della seconda lingua, il soggetto ha già un livello avanzato di sviluppo cognitivo e conosce già la prima lingua. Le lingue successive alla seconda lingua vengono chiamate terza, quarta, e così via, in base all'ordine di acquisizione. Infine, la lingua straniera è quella che viene studiata in un contesto diverso dal paese o dalla città in cui viene parlata quella lingua. Ad esempio, lo studio dell'inglese a casa o a scuola in Italia.Roma. La lingua seconda è diversa dalla lingua straniera perché viene appresa nel posto in cui quella lingua si parla effettivamente. Es: mi trasferisco in Spagna e studio lo spagnolo. LIS (LINGUA ITALIANA DEI SEGNI) o qualsiasi lingua dei segni può essere una L1, L2... dominanza/ padronanza, QUALI SONO QUINDI, LE MAGGIORI DIFFERENZE TRA L1 E L2? Laacquisizione e il livello di competenza l'PARLANTE NATIVO: viene utilizzato come modello perché ha la competenza piena della sua lingua madre. Ma... PARLANTE NATIVO SI NASCE? Per parlante nativo non si intende che un individuo nasca parlante di una certa lingua, dato che questa predisposizione innata riguarda qualsiasi lingua. Ogni lingua naturale deve esse comunque appresa, grazie all'esposizione fin dai primi mesi di vita ad una (o più) lingue, parlate da persone nel nostro contesto familiare. Ciò significa che quello che distingue la lingua nativa dalla lingua seconda è la

Condizione di apprendimento, la diversa fase della vita in cui apprendiamo la lingua... Essere esposti in età infantile all'INPUT non basta. Negli anni successivi il parlante deve fare pratica comunicativa e continuare ad essere esposto all'INPUT. Entra in gioco la scolarizzazione, l'alfabetizzazione che aiutano il parlante a sviluppare e migliorare la sua competenza comunicativa.

PARLANTE NATIVO CONTINUO: persona la cui pratica di quella lingua non è diminuita nel tempo. Egli ha continuato con costanza dalla prima infanzia, passando per tutte le fasi successive della vita e le varie situazioni d'uso.

PARLANTE QUASI NATIVO: parlante che ha imparato una lingua come lingua seconda o straniera dopo il periodo della socializzazione primaria ma ne abbia sviluppato una competenza molto progredita, vicina a quella di un vero parlante nativo continuo. La sua competenza è quasi indistinguibile da quella di un nativo ma non può essere definito tale.

Poiché è comunque per lui una lingua seconda. Es: italiano con competenza di inglese C1-C2.

HERITAGE SPEAKER: lingua d'origine parlata dai parenti (può essere anche un dialetto). Lingua che fuori dalla famiglia d'origine trova ambiti d'uso molto ridotti. (Es: famiglia albanese che si trasferisce in Italia. L'albanese è l'heritage speaker o meglio la lingua d'origine è per un individuo una lingua nativa ma che ha ambiti d'uso ristretti nella sfera familiare o amicale. Per questa ragione la competenza può restare limitata a varietà informali o colloquiali. (Napoletano parlato solo in famiglia vs italiano)

SEMI-PARLANTE: competenza scarsa di una lingua che biograficamente può essere lingua nativa. La causa è generalmente un'esposizione ridotta o una forte interferenza di un'altra lingua che viene usata maggiormente. (Albanese per un bambino che a 6 anni si trasferisce in Italia)

è trasferito in Italia)SI PUO SMETTERE DI ESSERE PARLANTI NATIVI?

PARLANTE EX-NATIVO: persona che ha perduto/ sta perdendo la lingua della socializzazione primaria a favore di un’altra lingua più forte nell’ambiente in cui si trova a vivere. (caso dellemigrazioni)

ATTRITION: perdita di competenze acquisite come nel caso di un dialetto

PLURILINGUISMO (individuale): Per plurilinguismo s’intende il repertorio linguistico del singolo individuo quindi le lingue che un egli conosce oltre la lingua madre. Essere plurilingue significa conoscere due o più lingue, seppur non in modo perfetto. Io ad esempio parlo l’italiano, l’inglese, lo spagnolo e il francese.

MULTILINGUISMO (o plurilinguismo comunitario/sociale) : Il multilinguismo è invece la coesistenza di più lingue nella stessa area geografica, riconosciute o meno a livello ufficiale. In Svizzera, ad esempio, le lingue ufficiali sono: italiano, tedesco, francese.

Il plurilinguismo (o

Bilinguismo: è una situazione molto diffusa nel mondo. Le situazioni di bi/plurilinguismo sono da ritenere casi "normali", sono situazioni più comuni rispetto al monolinguismo. Competenze dell'individuo plurilingue: - Comunicare in contesti multilingui come dialoghi in più lingue - Attingere da fonti in lingue diverse - Sfruttare capacità di lettura in diverse lingue vicine ma mai studiate - Utilizzare qualsiasi tipo di conoscenza acquisita durante l'apprendimento delle lingue per comprendere testi in lingue della stessa famiglia Bilinguismo: La situazione di bilinguismo comincia spesso in famiglia, generalmente è uno dei due genitori a parlare un'altra lingua. È il possesso di più lingue come lingue materne. Bilinguismo bilanciato: La competenza delle due lingue è simile. Bilinguismo dominante: Una delle due lingue prevale (per frequenza d'uso, influenza o competenza). Un caso "
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher argentisara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e cultura inglese I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Pallottino Elisabetta.