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I sensi e il nostro rapporto con il mondo
I sensi stanno a fondamento del nostro rapporto con il mondo, e ogni altro approccio porta ad un distacco che non fa bene né a noi né al mondo, divenuto un pianeta moribondo.
Un fenomeno editoriale importante oggi è quello degli albi illustrati non-fiction, sul quale gli editori di tutto il mondo stanno investendo tantissimo, producendo i libri per bambini più innovativi, sorprendenti e intelligenti. Sono libri scientifici concepiti in modo da catturare prima di tutto i sensi attraverso illustrazioni potenti, sontuose e dominanti, che hanno lo scopo di far conoscere il mondo e farlo nel modo più profondo. Dei libri di informazione capaci di essere grazie alla loro dimensione artistica degli esempi di poeticità, di allusività e bellezza.
Gregory Bateson, denunciando la frammentazione del vivente da parte del pensiero moderno, sosteneva che la risposta a questo problema era la bellezza, che coincide secondo la sua visione, nella
verità. L'approccio estetico definito da Bateson come modalità di relazionarci al mondo, è un approccio che privilegia il pensiero qualitativo rispetto a quello quantitativo e che riconosce ai sensi e alle sensazioni un valore conoscitivo che si realizza pienamente in molti degli albi illustrati non-fiction più recenti. Questi ultimi, infatti, nascono per spiegare il mondo, ma lo fanno con una determinazione irriducibile a rappresentarlo in modo artistico, poetico, metaforico e soggettivo con il risultato di intrecciare nozioni o dati con una visione personale. Il mondo che quindi può sembrare distante dall'interiorità del giovane lettore in certi libri di divulgazione scientifica concepiti in modo tradizionale, attira immediatamente l'attenzione nei nuovi esempi di albi illustrati non-fiction. I vantaggi sono infiniti e immensi in termini di riappropriazione da parte di tutti del mondo, così da poter tornare a sentirlo come verità.qualcosa di affascinante e di profondo. L'appello di intellettuali e scienziati illuminati e la lezione che si ricava da questi nuovi albi si possono riassumere in: il mondo, anche quando è spiegato in modo scientifico, deve colpire i sensi, deve lasciare un margine per l'interpretazione personale, chiamarci in causa con la nostra percezione, emozione, intuizione ed immaginazione, altrimenti non è un mondo che riusciamo a sentire veramente come qualcosa che ci appartiene e di cui essere curiosi. La deprivazione percettiva rispetto al mondo vivente e naturale che si è verificata nella cultura occidentale ha portato alla situazione attuale, in cui è prossimo il pericolo di un disastro ambientale. Quello che occorre è un cambiamento di ottica totale e questo dovrà necessariamente passare per l'educazione delle nuove generazioni, con l'obiettivo di tornare ad avere una relazione normale con la natura, fatta di attenzione.curiosità e cura verso il mondo. Gli albi illustrati non-fiction dei giorninostri hanno proprio questo come obiettivo: rendere il mondo un soggetto interessante, misterioso ed affascinante. È una bella sfida se si pensa che questa editoria è rivolta a bambini che nella maggior parte dei casi non hanno contatti diretti con il mondo vivente naturale. Per quanto possa sembrare strano, è interessante notare come la scienza, prima di intraprendere la strada verso la separazione da ogni cosa che non parli del suo linguaggio, avesse dato opere che hanno moltissimo in comune con gli albi non-fiction. - Charles Darwin. Unì la scrittura scientifica a quella romantica nel tentativo di creare pubblicazioni scientifiche esteticamente attraenti. Darwin, pur cercando in tutti i modi di essere credibile dal punto di vista scientifico, riempiva i suoi diari di naturalista con espressioni e sensazioni. - Linneo. La sua opera Systema Naturae diede vita nel Settecento allascienza della classificazione degli organismi viventi. Si tratta di un'opera in cui si intrecciano arte e scienza dove giocavano un ruolo importante i sensi e le intuizioni. - Albertus Seba. Ispirato da Linneo e in un periodo in cui tutti erano attratti dal mondo naturale, diede vita al suo Thesaurus in cui inserì 500 incisioni su diverse specie animali. - Robert John Thornton. Importante è il suo The temple of flora (1799), considerato un capolavoro della letteratura botanica e artistica. Per realizzare l'opera chiamò diversi artisti famosi ai quali diede il compito di dipingere le tavole alle quali accostò testi scientifici relativi agli esemplari botanici rappresentati e poesie classiche in cui erano citate quelle piante. L'opera comprende anche illustrazioni di grandi dimensioni staccabili e inserite grazie allo studio del formato, ripreso anche oggi per gli albi non-fiction per l'infanzia. - John Games Audubon. La sua opera Birds of
America (1830) è caratterizzata dal formato 100×70 che permette illustrazione di uccelli a grandezza naturale. Difatti l'autore voleva che scienza e arte confluissero in quest'opera. - Goethe. Egli vedeva il sapere e la poesia come due aspetti inscindibili e cercava la verità delle cose rivendicando la ricerca di una personale intuitiva forma di espressione della stessa. I suoi lavori ispirarono diversi autori successivi. - Alexander von Humboldt. Per le sue opere aveva bisogno di buttarsi anima e corpo nella natura. In un'epoca in cui l'immaginazione veniva esclusa dalle scienze, egli sosteneva che non si poteva comprendere la natura in nessun altro modo. - Ernest Haeckel. Partì nel 1859 per fare ricerca sul campo come zoologo interessato allo studio degli invertebrati marini. Osservando gli animali si rese conto che preferiva utilizzare il pennello da pittore piuttosto che il microscopio: gli esseri viventi che osservava erano talmente incantevoli chenon poteva resistere alla tentazione di utilizzare matite e pennelli per rappresentarli.- Art Nouveau. Nell'epoca industriale artisti di questa corrente traevano ispirazione estetica dal mondo botanico e floreale cercando di riportare organico in un contesto meccanico.
9. La nuova frontiera del fumetto: dai classici al graphic novel
9.1 Introduzione
Sarebbe un grande errore considerare il graphic novel solo come esponente del fumetto contemporaneo. Per tracciare una mappatura del settore bisognerebbe riconoscere la coesistenza di cinque regioni che spesso si contaminano l'una con l'altra:
- il fumetto che vive della serialità portando avanti radicate tradizioni, come ad esempio il fumetto supereroistico americano e parte del mercato dei manga, sia offrendo nuove proposte che, pur proponendosi per un pubblico ampio, non raramente si rivelano sofisticate, proprio come accade per le attuali serie televisive come ad esempio The Walking Dead.
- c'è
può essere serio o comico, impegnato o leggero, per adulti o per bambini. È possibile notare una prevalenza di certi contenuti e di certi approcci narrativi, ma rimane il fatto che essi derivino da tendenze culturali contemporanee o anche da mode.
Il graphic novel non è che una forma con cui il linguaggio del fumetto si è sviluppato.
È possibile però andare a considerare alcune caratteristiche che sono emerse dall'osservazione di essi. Il primo riguarda l'oggetto concreto, ovvero l'aspetto con cui si mostra: è un libro a tutti gli effetti, che può avere dimensioni variabili ma tende comunque ad alludere ad altre forme di scrittura come il romanzo.
Dai primi decenni del Novecento il fumetto si è imposto come arte popolare e di massa attraverso le strisce e le pagine domenicali sui quotidiani, sviluppandosi solo negli anni Quaranta come comic book autonomo e tra gli anni Settanta e Ottanta nelle riviste antropologiche.
Il graphic novel, in ottica, è una tappa ulteriore del percorso, che non va visto in maniera evolutiva visto che le strisce sui giornali di inizio secolo risultavano valide tanto quanto le opere migliori contemporanee. Non bisogna soffermarsi solo sulla sua costruzione materiale, perché è importante considerare la trasformazione del linguaggio e dei contenuti. Ponendosi come libro, comunica tutta una serie di informazioni: è un oggetto culturale integrato ad altre forme editoriali e ai loro meccanismi produttivi e distributivi, ha la caratteristica di essere autoconclusivo, anche se esistono narrazioni di più volumi, e infine è unitario nella sua concezione.
Una delle differenze maggiori che si possono notare tra il fumetto e il graphic novel è che il primo nasceva con l'idea di una serialità produttiva, procedendo per singoli episodi. Questa caratteristica spinge Baetens e Frey a sostenere che il graphic novel è
un’opera d’autore, svincolata dalla catena industriale.
Non c’è dubbio che i graphic novel abbiano ricevuto un’attenzione crescente fino a una piena affermazione sia nell’ambito della comunità culturale che tradizionalmente relegava il fumetto a una fruizione infantile o popolare, sia da parte di un pubblico più ampio rispetto a quello degli appassionati di fumetto (con un forte aumento del pubblico femminile). Una considerazione importante conseguente al cambio di considerazione è sul piano economico: le librerie hanno ampliato i settori dedicati al fumetto, sono nate nuove case editrici specializzate mentre altre hanno deciso di lanciarsi nell’impresa, autori di fumetto sono ospiti di festival culturali e letterari e le vendite sono sicuramente aumentate.
Uno degli obiettivi indirizzati verso questo genere di testi è sicuramente far sì che il pubblico riesca a riconoscere i fumetti fatti bene per la capacità
di utilizzare il linguaggio e per lo spettro dei contenuti, di emozioni e di riflessione che essi possono veicolare. 9.3 Un poco di storia La difficoltà che esiste nel catturare l'essenza del linguaggio e dei suoi contenuti è stata affrontata fin dai primi giorni della comunicazione umana. Sin dall'inizio, l'uomo ha cercato di trovare modi per rappresentare il suo pensiero e le sue emozioni attraverso simboli e segni. Una delle prime forme di scrittura è stata l'ideogramma, in cui un simbolo rappresentava un'idea o un concetto. Questo tipo di scrittura è stato utilizzato da antiche civiltà come gli Egizi e i Sumeri. Con l'avvento dell'alfabeto, la scrittura è diventata più fonetica, con i simboli che rappresentano suoni specifici. Questo ha permesso una maggiore precisione nella comunicazione e ha aperto la strada a una maggiore diffusione della scrittura. Nel corso dei secoli, la scrittura è stata influenzata da diverse culture e lingue, dando origine a una varietà di sistemi di scrittura. Ad esempio, l'alfabeto latino, che è ampiamente utilizzato oggi, deriva dall'alfabeto greco, che a sua volta deriva dall'alfabeto fenicio. Con l'avvento dell'era digitale, la scrittura ha subito ulteriori cambiamenti. Ora possiamo scrivere e comunicare attraverso dispositivi elettronici come computer, smartphone e tablet. Questo ha aperto nuove possibilità per la diffusione e l'accessibilità della scrittura. In conclusione, il linguaggio e la scrittura sono strumenti potenti che ci permettono di comunicare e condividere idee, emozioni e riflessioni. La loro evoluzione nel corso dei secoli ha contribuito a plasmare la nostra società e a rendere il mondo più connesso.