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LETTERATURA PER L’INFANZIA: FORME,TEMI E SIMBOLI DEL CONTEMPORANEO
RIASSUNTO QUINTO CAPITOLO
LA PLURIDIMENSIONALITÀ DELLA VISUAL LITERACY
Parola mezzo privilegiato attraverso cui far crescere la cultura, le pratiche e consuetudini di un popolo.
→
Ha sempre goduto di un primato indiscutibile nella mediazione educativa.
La parola può raccontare,descrivere le storie e non è invasiva quanto l’immagine.
Vi sono grandi pregiudizi sul potere dell’immagine che portano al fenomeno dell’aniconismo, cioè la
salvaguardia della parola e preservazione dell'immaginazione infantile questa è una pratica inattuale
→
perché NON permette ai bambini di fare ORDINE nel caos visivo in cui vivono
ALFABETIZZAZIONE VISIVA per creare una sensibilità estetica e ordinare il mondo
→
Nel novecento si continua a preferire il logos al ikon, portando alla coniazione dell’espressione linguistic
in ambito educativo si investe sulla parole perché è espressione di una cultura più alta, mentre
turn →
l’immagine ha un ruolo subalterno poiché non è fondamentale nella costruzione della conoscenza.
PICTORIAL TURN:DEFINIZIONE
W. J. Thomas Mitchell conierà l’espressione “pictorial esso è la riscoperta dell’immagine come
turn” →
interazione complessa tra visualità, corpo, discorso e figuratività . Essa è complessa perché si nutre di
sguardi legati al pensiero, memoria e immaginazione. Nel prendere forma, le immagini si fanno
traghettatrici di reminiscenze, esperienze visive o di altre immagini.
VISUAL LITERACY o L’ALFABETIZZAZIONE VISIVA
DEFINIZIONE
gruppo di competenze che permette di discriminare e interpretare i dati visibili e di utilizzare creativamente
nella comunicazione con altri
Le competenze sono:
capacità di saper osservare immagini visive e trarne significati, dunque interpretare i dati visibili incontrati
→
nell’ambiente di vita
capacità di integrare l'esperienza passata con i nuovi msg ricevuti dall’ambiente)
→
ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO
La visual literacy è fortemente connessa con l'acquisizione del linguaggio, perché il dialogo intorno alle
immagini estende il primo lessico dei bambini, ma anche la conoscenza sintattica e pragmatica.
ASPETTI FONDAMENTALI
Vi sono due aspetti fondamentali:
1. considerare le immagini = atti culturali che possono essere creati in ambiente diversi
2. centrale l’esperienza del soggetto-spettatore
METODOLOGIA PER UN PERCORSO DI VISUAL LITERACY
Ci sono delle principali tappe di un percorso di visual literacy
1. sensibilità percettiva
aiutare i giovani ad utilizzarla in modo consapevole
2. abitudine culturale a leggere immagini diverse
affrontare letture dove le immagini sono lontane dalle consuetudini
3. sviluppo della conoscenza critica
discutere attorno le immagini,cucirle intorno al vissuto personale
4. apertura estetica
ricerca di diverse immagini visive, la quale permette di uscire dalle gabbie culturali, di dare significanza a
figure visive,oggetti ecc
5. eloquenza visiva
offe la capacità di evocare “immagini in assenza“
ICONOGRAFIA, SIMBOLOGIA E INTERICONICITA NEGLI ALBI
immagini e simboli visivi = rappresentazioni NON verbali che precedono quelle verbali(bambino guarda,
riconosce ,la persona prima di parlare)
La scelta di un soggetto, di una composizione è determinante nei percorsi di costruzione della vl
⇊
esempio: “Un orso sullo stomaco” ha come protagonista l’orso, i quale assume caratteristiche vicine a quelle
umane e diviene perciò simbolo del novecento l’inizio del libro catapulta il lettore nel mood narrativo della
→
storia e inoltre possiede una serie di ingredienti che contribuiscono alla partecipazione, sollecitano
godimento ed esplorazione:
- la scelta del protagonista
- ritmo incalzante
- climax e contrapposizioni
- l’uso del gradiente sonoro (onomatopee)
- la valorizzazione visiva che aiuta alla comprensione del testo
RIASSUNTO PRIMO CAPITOLO
1. prospettiva “emergent literacy” (= insieme delle capacità emergenti di lettura e scrittura che il bambino
sviluppa nell’età prescolare in opposizione a reading readiness ( = momento in cui il bambino è pronto alla
)
lettura)
2. importanza del termine "design" indica una competenza basica da insegnare prestissimo perché
→
influenza la partecipazione consapevole e autonoma degli individui al modellamento del mondo che li
circonda. Consiste nella capacità di esprimere i propri interessi attraverso la selezione tra le diverse risorse
disponibili, dove il linguaggio è uno strumento tra gli altri.
ruolo degli adulti favorire l'incontro costruttivo del bambino con un ampio e diversificato repertorio di
→
libri e di materiali digitali per
- conseguire gli obiettivi dell'emergent literacy
- assecondare il gioco e l'immaginazione, una competenza simbolica "intermediale"
Adulto = modello di interazione tra figure e lingua scritta, poiché durante la lettura incoraggia la
verbalizzazione dell’esperienza e la concentrazione sulle figure.
LA LETTURA NEI PRIMI MESI DI VITA
Qui leggere = forma ludica fino ai 9 mesi circa + sono importanti le PAROLE
: adulto sostiene il coinvolgimento nella lettura, incoraggiando a riprendere quello che si
primi mesi di vita
è scoperto nelle esperienze di lettura precedenti “transazione collaborativa” in cui adulto "coscienza
→ ⇆
vicaria" e permette al bambino di compiere salti cognitivi più grandi di quanto altrimenti non gli sarebbe
possibile.
1. TECNICHE DA USARE: domande, commenti, esclamazioni, ripetizioni di conferma
2. A COSA SERVE CIÒ: impalcatura dell'adulto agli sforzi del bambino di attribuire senso + insieme di
grammatiche e copioni che i genitori mettono a disposizione del bambino
il bambino risponde alla lettura in modo simile a come reagisce ad altre forme di
primi 9 mesi:
comunicazione ludica (muovendosi al ritmo della voce del lettore, stabilendo il contatto visivo, seguendo i
suoi gesti mentre indica le immagini sulla pagina)
1. TECNICHE DA USARE: proposta di libri in bianco e nero + immagini a forte contrasto permette al
bambino di alimentare curiosità e a mantenere l'attenzione.
il bambino può maturare la consapevolezza che quello che ha tra le mani è un libro +
dai 9 mesi in poi:
finge di leggere o raccontare le storie che ha ascoltato.
i bambini si interessano nei libri che simulano versi di animali
12 mesi: l'incontro con le prime storie può impartire importanti lezioni di lettura.
a partire dai 18/24 mesi:
Crea connessioni testuali, ponendo domande su ciò che accade nella storia, facendo osservazioni.
consapevolezza del confine tra immaginazione e realtà
→
la competenza per cui i bambini imparano informazioni sociali,affettive, a riconoscere emozioni attraverso
l'osservazione del volto della mamma può svilupparsi grazie agli ali “libri delle facce”. Inoltre, sono centrali
- l’uso del nonsense
- condivisione di giochi linguistici
Centrali sono anche le filastrocche, con cui si sperimenta ta la libertà e creatività del linguaggio, e i ritmi delle
rime/assonanze con cui il bambino prende coscienza del proprio corpo
sviluppo nella condivisione del focus con una persona, l’interazione collaborativa
Intorno ai 9 mesi →
1. TECNICHE: introdurre libri aventi schemi di gioco e interazione
sviluppo della competenza narrativa legata al' intersoggettività e capacità
nei 36 mesi:
di coinvolgere nella finzione oggetti immaginari e il mondo esterno
i bambini continueranno a confrontarsi con testi che combinano la dimensione ipotetica
dai 3 anni in poi:
immaginativa trasformativa, imparano gradualmente a riconoscere nel libro, un sistema di strutture di
⇄ ⇄
risposta-invito da attivare per dare senso alla narrazione.
CONCLUSIONI: i bambini
a partire dai due anni e mezzo
1. hanno acquisito la funzione simbolica delle parole
2. il loro vocabolario cresce
3. il gioco di finzione e la capacità di leggere le immagini si sviluppano
4. si identificano con i personaggi
5. comprendono le personificazioni
(manca 1.4) RIASSUNTO SETTIMO CAPITOLO
L’ALBO ILLUSTRATO o PICTUREBOOKS
Dove nasce? a partire da ultimi anni dell’800 diviene una categoria editoriale in INGHILTERRA.
→
A partire dalla seconda metà del ‘900 l’editoria italiana ha posto attenzione agli albi illustrati, con esempi
che la precedono: Bruno Munari negli anni ‘40 sperimentava libri per bambini, considerando il libro come
“oggetto di design” da esplorare con i sensi.
Negli anni ‘60 Rosellina Archinto rivoluzionò l’editoria dell'infanzia introducendo albi di alta qualità e
→
stimolando una riflessione sul ruolo di essi per i bambini
Che cos’è?
“è testo,illustrazione, total design, non bastano le figure, serve vedere come il testo si relaziona con esse,la grafica è
importante. Esso è un prodotto manifatturiero, un articolo commerciale, un documento sociale, culturale, storico
ma soprattutto è un'esperienza del bambino”
prodotto editoriale che usa distinti codici narrativi per spiegare la complessità del mondo: la narrazione
→
verbale e quella iconica.
Esso non è
- la prima galleria d’arte del bambino ( la prima è il mondo).
- un genere, poichè è una forma compositiva attraversata da sperimentazioni sui limiti della sua
forma,che esplora una molteplicità di storie e prospettive
In essi la presenza delle immagini è IMPRESCINDIBILE, mentre potrebbero non esserci parole ( “silent book”,
L’ALBO SENZA PAROLE)
Cosa troviamo nell’albo illustrato? rapporto speciale tra immagini e parole che accoglie infinite
→
combinazioni.
Albo come “creatore di ponti” facilità di creare "ponti" fra lettori, sono straordinari mediatori di relazione
→
capaci di mediare fra adulto e bambino.
Caratteristiche principali?
1. brevità e presenza di immagini&parole e ciò lo rende internazionale (facilità di circolazione)
2. ha un suo ritmo
3. permette di fermarsi,sostare,restare sull’immagine (“momento slow”). Illustrare ha due significati
etimologici:
- mettere i lustri, quindi onorare,decorare
- illuminare, rendere chiaro
4. Si possono sviluppare in altezza e in lunghezza (il formato condiziona la storia)
5. possiedono dei codici che vengono cuciti: CODICE