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ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO
La visual literacy è fortemente connessa con l'acquisizione del linguaggio, perché il dialogo intorno alle
immagini estende il primo lessico dei bambini, ma anche la conoscenza sintattica e pragmatica.
ASPETTI FONDAMENTALI
Vi sono due aspetti fondamentali:
1. considerare le immagini = atti culturali che possono essere creati in ambiente diversi
2. centrale l’esperienza del soggetto-spettatore
METODOLOGIA PER UN PERCORSO DI VISUAL LITERACY
Ci sono delle principali tappe di un percorso di visual literacy
1. sensibilità percettiva
aiutare i giovani ad utilizzarla in modo consapevole
2. abitudine culturale a leggere immagini diverse
affrontare letture dove le immagini sono lontane dalle consuetudini
3. sviluppo della conoscenza critica
discutere attorno le immagini,cucirle intorno al vissuto personale
4. apertura estetica
ricerca di diverse immagini visive, la quale permette di uscire dalle gabbie culturali, di dare significanza a
figure visive,oggetti ecc
5. eloquenza visiva
offe la capacità di evocare “immagini in assenza“
ICONOGRAFIA, SIMBOLOGIA E INTERICONICITA NEGLI ALBI
immagini e simboli visivi = rappresentazioni NON verbali che precedono quelle verbali(bambino guarda,
riconosce ,la persona prima di parlare)
La scelta di un soggetto, di una composizione è determinante nei percorsi di costruzione della vl
⇊
esempio: “Un orso sullo stomaco” ha come protagonista l’orso, i quale assume caratteristiche vicine a quelle
umane e diviene perciò simbolo del novecento l’inizio del libro catapulta il lettore nel mood narrativo della
→
storia e inoltre possiede una serie di ingredienti che contribuiscono alla partecipazione, sollecitano
godimento ed esplorazione:
- la scelta del protagonista
- ritmo incalzante
- climax e contrapposizioni
- l’uso del gradiente sonoro (onomatopee)
- la valorizzazione visiva che aiuta alla comprensione del testo
L’ALBO ILLUSTRATO o PICTUREBOOKS
(LETTERATURA PER L’INFANZIA: FORME,TEMI E SIMBOLI DEL CONTEMPORANEO:RIASSUNTO SETTIMO CAPITOLO)
Dove nasce? a partire da ultimi anni dell’800 diviene una categoria editoriale in INGHILTERRA.
→
A partire dalla seconda metà del ‘900 l’editoria italiana ha posto attenzione agli albi illustrati, con esempi
che la precedono: Bruno Munari negli anni ‘40 sperimentava libri per bambini, considerando il libro come
“oggetto di design” da esplorare con i sensi.
Negli anni ‘60 Rosellina Archinto rivoluzionò l’editoria dell'infanzia introducendo albi di alta qualità e
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stimolando una riflessione sul ruolo di essi per i bambini
Che cos’è?
“è testo,illustrazione, total design, non bastano le figure, serve vedere come il testo si relaziona con esse,la grafica è
importante. Esso è un prodotto manifatturiero, un articolo commerciale, un documento sociale, culturale, storico
ma soprattutto è un'esperienza del bambino”
prodotto editoriale che usa distinti codici narrativi per spiegare la complessità del mondo: la narrazione
→
verbale e quella iconica.
Esso non è
- la prima galleria d’arte del bambino ( la prima è il mondo).
- un genere, poichè è una forma compositiva attraversata da sperimentazioni sui limiti della sua
forma,che esplora una molteplicità di storie e prospettive
In essi la presenza delle immagini è IMPRESCINDIBILE, mentre potrebbero non esserci parole ( “silent book”,
L’ALBO SENZA PAROLE)
Cosa troviamo nell’albo illustrato? rapporto speciale tra immagini e parole che accoglie infinite
→
combinazioni.
Albo come “creatore di ponti” facilità di creare "ponti" fra lettori, sono straordinari mediatori di relazione
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capaci di mediare fra adulto e bambino.
Caratteristiche principali?
1. brevità e presenza di immagini&parole e ciò lo rende internazionale (facilità di circolazione)
2. ha un suo ritmo
3. permette di fermarsi,sostare,restare sull’immagine (“momento slow”). Illustrare ha due significati
etimologici:
- mettere i lustri, quindi onorare,decorare
- illuminare, rendere chiaro
4. Si possono sviluppare in altezza e in lunghezza (il formato condiziona la storia)
5. possiedono dei codici che vengono cuciti: CODICE GRAFICO, CODICE TIPOGRAFICO, CODICE
ICONICO, CODICE TESTUALE, CODICE DEL MEDIATORE (può anche alterare l'atmosfera del libro),
CODICE RELAZIONALE.
6. Possiede 3 potenzialità ↓
TRE POTENZIALITÀ DELL’ALBO
→
- POTENZIALITÀ LETTERARIA
è data dalla pregnanza di temi: le storie devono contenere elementi del mondo e dell’uomo intrecciati,
raccontano la realtà Come colgo la bellezza letteraria?
- INCIPIT = attira il lettore, è accattivante
- FINALE SPIAZZANTE
- VARIAZIONI DI RITMO
- IRONIA
- METAFORA ( permette di tradurre concetti complessi e astratti in concetti comprensibili e concreti),
SIMILITUDINI, TOPOI ( notte, metamorfosi e cambiamento spesso discesa/foresta/mare)
- POTENZIALITÀ ESTETICA
permette di dare al bambino la costruzione di uno schema narrativo ( “la storia è così”). Il picturebook educa
a guardare con meraviglia, gli aspetti materiali ed immateriali del mondo.
- POTENZIALITÀ EDUCATIVA
tramite lo stimolo del codice verbale e visivo, i bambini mettono una cornice sugli oggetti, sulle narrazioni,
sui temi che riguardano il senso delle cose: è una ricerca di "significati" dell'esperienza umana.
↓
educazione estetica (mettere assieme mondo finzionale e mondo reale, costruire un orizzonte ampio)
→ CATEGORIE DELL’ALBO ILLUSTRATO
GIGANTI DELLA LETTERATURA DELL’INFANZIA
(“LEGGERE, GIORNO PER GIORNO”3 AUTORI DELLA LETTERATURA)
Giganti della letteratura d’infanzia
LEO LIONNI (1910- 1999)
Nato nel 1910 ad Amsterdam da una famiglia benestante ebraica.
Immerso nel mondo naturale ed artistico fin da piccolo.
1. Grande viaggiatore si è confrontato col mettere radici in posti diversi (Paesi Bassi, USA, Italia).
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2. Grande grafico designer e art director.
Pubblica libri per bambini, inizialmente in inglese perché viveva negli stati uniti i libri dunque sono
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contaminati da culture diverse.
LA NATURA
Nella sua infanzia è stata fondamentale:
I personaggi e gli animali sono parte dell’immaginazione che ha costruito da bambino + delle
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contaminazioni ( viveva in una famiglia di artisti)
PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO
Libro nato nel 1959
Nasce dal desiderio di raccontare storie semplici ma potenti ai nipoti, i quali erano delle pesti per tenerli
→
fermi in treno utilizza dei fogli da lavoro con i quali creava la storia (crea la casa, piccolo giallo e piccolo blu
con la carta).
Si accorge poi che anche gli altri bambini sul treno lo stavano ascoltando e che poteva diventare una storia
efficace.
BRUNO MUNARI
Fu uno scrittore, art designer, architetto, fotografo, sceneggiatore, artista, illustratore dei libri di Gianni
Rodari e molto altro.
Non si è spostato nella vita è nato nel 1907 a Milano trasferendosi a 19 anni, senza mai più
→
abbandonarlo si è cibato di ciò che ha visto da vicino, tutti i suoi libri si basano sulla sua infanzia e
→
sull'ambiente in cui ha vissuto da piccolo.
Dopo la sua morte, Umberto Eco lo elogia dicendo che Munari scriveva “come se fosse in punta di piedi” e
che "quei puntini a matita erano idee" il punto è un segno grafico semplice ma molto potente, ha un
→
potere generativo gigantesco ( =punto e si riparte).
Egli ha unito i libri per bambini egli oggetti di vita quotidiana. Ha introdotto i meccanismi dell’arte
contemporanea nei libri per bambini
LE MACCHINE INUTILI
Munari ha realizzato le “MACCHINE INUTILI”, ovvero sculture aventi queste caratteristiche
la scultura è sospesa
- Sono sculture dove lo spettatore interagisce con esse, difatti passandoci vicino si spostano
- .
sono realizzate con materiali poveri, che hanno fatto parte anche dalla sua infanzia.
- Per costruirle partiva dal basso, calibrando le varie posizioni degli oggetti.
-
ALCUNI PENSIERI E REALIZZAZIONI
“come posso fare che un oggetto possa diventare qualcos’altro?” ne tolgo la funzione
→
realizza "Forchette parlanti",togliendo alle forchette la loro funzione.
→
Realizza inoltre posaceneri, lampade, l'orologio chiamato "tempo libero",
“fino a che punto posso spingermi in maniera tale che un libro continui a rimanere un libro?”
realizza "Libri illeggibili", esposto al Moma
→
LIBRI
Si dice che dopo Munari non sia più possibile inventare nulla ma solo variarne la forma perché ha già
sperimentato tutto.
1. 1945 "L’UOMO DEL CAMION"
COME NASCE Nato perché doveva regalare un libro al figlio per Natale ma, non trovandone uno, decide di
→
crearlo lui stesso
.
TRAMA La storia parla di un padre che deve portare un regalo al figlio ma gliene capitano di tutti i colori.
→
Parla inoltre di mezzi di trasporto, di numeri, di concetti matematici (dal più grande al più piccolo), del
passare del tempo, di un’amore infinito del padre verso il figlio.
2. 1956 “NELLA NOTTE BUIA”
Rivoluziona il modo di pensare per quanto riguarda la creazione dei libri dell’infanzia
Per la prima volta
1. non ci sono figure ma l'arte astratta entra nella narrazione.
2. non si colora la carta usa direttamente la carta nera per la notte
→
TRAMA Il libro parla di un avventura sulla natura e di un'avventura sulla storia, parla di morte, di animali e
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vita notturna. Parla dunque della vita in tutte le sue forme
A COSA SERVE Serve per aiutare i bambini a mappare il mondo attraverso il gioco:
→
- alimentare cambi di prospettiva, contrasti simultanei
- fare esperienza diretta
- sostenerli dal punto di vista del coinvolgimento emotivo, infatti non dà mai dei nomi ai bambini
perché il protagonista è il lettore
- promuove la mobilità, sia fisica e gestuale che della testa
3. LIBRO LETTO
Storia scritta intorno a tutto ciò che ha realizzato l’uomo
Ha tenuto insieme i due stili precedenti creandone uno nuovo
HENRE' TULLET: LA NONFICTION
fiction tutto quello che non è accaduto e mai potrà accadere. Si basa sul pensiero contro i fatti(dato di
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realtà)
nonfiction modalità narrativa che si regge sul pensi