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Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Drusi Riccardo, libro consigliato Il filo rosso. Antologia e storia della letteratura italiana ed europea, Marco Santagata, Laura Carotti, Alberto Casadei, Mirko Tavoni Pag. 1 Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Drusi Riccardo, libro consigliato Il filo rosso. Antologia e storia della letteratura italiana ed europea, Marco Santagata, Laura Carotti, Alberto Casadei, Mirko Tavoni Pag. 2
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RIME

Raccolta di poesie giovanili della maturità restanti sparse in manoscritti e raccolte in un

volume di rime dagli studiosi

- sonetti testi di corrispondenza

- canzoni morali

- Canzoni petrose = testi giovanili occasionali d'argomento Amoroso, scritti per donne

diverse da Beatrice dove il motivo base è costituito dalla sofferenza del poeta a

causa dell'ostilità della donna amata il tema viene proiettato sul linguaggio mediante

la durezza dell’espressione

Dante grande sperimentatore, varie “maniere”

Guido, i’ vorrei che tu e Lippo ed io - AUGURIO

Sonetto Inviato da Dante all'amico Cavalcanti negli anni giovanili. Dante augura a sé e

all'amico Cavalcanti di fare un viaggio favoloso In compagnia dell'amico Lippo e delle

rispettive donne amate.

sonetto all’interno del sottogenere della lirica romanza: l’augurio

Due donne sono indicate, la terza (la donna di Dante) è citata come una delle trenta -> si

riferisce alla lista che Dante fece sulle 60 donne più belle di Firenze ed è probabile che la

donna a cui si riferisce occupasse la 30 posizione, quindi diversa da Beatrice la cui

simbologia è il numero 9

Tenzone di Dante con Forese Donati - STILE BURLA

Corrispondenza in versi tra Dante e Forese Donati, un membro di una ricca e potente

famiglia fiorentina. Si tratta di uno scambio fitto di accuse, insulti, minacce che prendono di

Mira i presunti punti deboli del destinatario. Appare probabile che questi attacchi verbali

siano fatti per il gioco, sia cioè esercizi di stile.

Bersaglio del sonetto di Dante non è la moglie come sembra, ma Forese stesso -> descritta

la povertà alla quale la donna è costretta a vivere e come Forese non sarebbe in grado di

soddisfare sessualmente la donna, detto attraverso giochi di parole.

La risposta è incerta e impacciata in quanto Forese scrive, ma non è il suo mestiere. Dopo

aver passato la notte al freddo cerca di procurarsi qualche soldo e in un cimitero incontra

l’anima di Alighiero (padre di Dante) e gli appare legato a un nodo strettissimo -> non si sa

quale sia la colpa per avere un nodo del genere, si pensa o che fosse un usuraio o che uno

della sua stirpe fosse vittima di un affronto non vendicato (vendetta compito della famiglia

dell’offeso).

I’ mi son pargoletta bella e nova - BALLATA

Il tema Amoroso sviluppato in maniera originale perché il poeta amante non prende la parola

ma la cede alla donna -> il poeta amante di Chiara di leggere le parole sul viso della donna

(fino al 17 v).

Gli stilnovisti amano designare le donne amate con nomignoli e vezzeggiativi (Beatrice

biasimerà Dante di essere ceduto dopo la sua morte al fascino di una “pargoletta”)

Il miracolo della bellezza richiede spettatori che siano alla sua altezza, possono conoscere

di loro il dio dell’Amore, questo avviene solo se

questa bellezza a patto che si installi dentro

il loro cuore è nobile -> aristocrazia di spirito

Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra - RIME PETROSE

Tema dell'impossibilità della donna, dura come pietra di fronte all'amore del poeta

Nella canzone Non vi è alcun svolgimento tematico, Dante ripropone con parole diverse lo

stesso Tema: egli ama ma la donna è irremovibile Come pietra. Caratteristico delle rime

petrose è un elemento sensuale, carnale -> pensiero conquista

La condizione dell'amante viene vista nelle diverse situazioni ambientali. Queste cambiano

col passaggio dall'inverno all'estate, mentre non cambiano i sentimenti dell'amante e quelli

dell'amata DE VULGARI ELOQUENTIA 1303/5 - incompiuto

Trattato di linguistica e retorica, sullo stile e sulla lingua volgare. La composizione del verbo

usare eloquentia è contemporaneamente a quella del Convivio

Dante scrive agli albori del Trecento un saggio sull'eloquenza (sulla lingua e sullo stile)

volgare scritto in latino -> si rivolge ai dotti per persuaderli alle argomentazioni svolte

nell'opera e dare dar man forte al suo progetto di definizione e diffusione di un volgare

adatto alla comunicazione letteraria (un Volgare illustre raffinato nella forma e nel lessico,

lingua della comunicazione colta).

Il Trattato proclama la nobiltà del volgare e ne illustra le regole. L'intera opera doveva

trattare dei tre stili teorizzati e indicati nella tradizione Latina antica e medievale: stile alto,

mediocre e basso.

Gli stili vengono individuati e tenuti separati in funzione dei diversi contenuti ai quali l'uno

l'altro si adatta.

In quest’opera Dante cerca di definire un volgare illustre, raffinato nella forma e nel lessico in

grado di competere col latino negli argomenti culturali colti. Inoltre specifica che se si può

usare il volgare in poesia, lo si può utilizzare anche nella prosa

Più nobile è il volgare

È l'inizio del trattato, che definisce l'oggetto di cui l'opera tratterà ovvero il parlar volgare.

Rovesciando una gerarchia considerata indiscutibile Dante afferma che il gruppo volgare è

più nobile del latino.

Dante contrappone un tipo di espressione linguistica a un altro:

● locutio vulgaris (= facoltà naturale del linguaggio) facoltà naturale del linguaggio

che si sviluppa nell'uomo senza bisogno di nessun studio poiché il parlare è

esclusivo dell'uomo in quanto si distingue dagli animali (ma anche dagli angeli) per

questa sua facoltà

● locutio secundaria, da cui nasce la grammatica (= latino) è il faticoso risultato di

un’attività di codificazione, di regolazione del linguaggio che implica lo studio

indivuduale

-> il latino è una lingua inventata, costruita razionalmente dai dotti, a partire dai volgari, per

sottrarre il linguaggio naturale alla sua mutevolezza e così rendere possibile la

conservazione della cultura nel tempo e la comunicazione culturale attraverso lo spazio

Dante rovescia la gerarchia di valori fra volgare latino: il volgare più nobile. Questa

affermazione è fondata su un principio filosofico teologico inattaccabile: il principio

aristotelico tu mistico della superiorità della natura sull'arte.

Siciliani contro toscani

Parte storica del trattato in questi due capitoli Dante tratta rispettivamente dei siciliani e dei

Toscani. il giudizio sulla Corte siciliana Imperiale è entusiastico. L’imperatore

- Siciliani:

Federico II è il luminoso eroe a cui si deve il merito di aver dato inizio a una

tradizione illustre di uso della lingua volgare. Dante valorizza al massimo il fatto

storico che i poeti della Scuola Siciliana erano alti funzionari provenienti da tutto il

territorio dell'Italia meridionale

- Toscani: Emerge qui tutto l'astio di Dante verso Firenze, e per estensione verso tutte

le città toscane assunte a simbolo del municipalismo, astio verso il provincialismo

linguistico e Guittone D'Arezzo. Salva solo un manipolo aristocratico di rimatori: il

gruppo di stilnovisti.

Illustre, cardinale, aulico e curiale

Figlio del primo libro. Dante ha completato la rassegna dei volgari Italiani e ha dovuto

constatare che il volgare illustre di cui andava in cerca non esiste. Fallita la ricerca empirica

ultimi capitoli intraprende un’altra ricerca per via teoretica (ipotetico-

dal basso Dante negli

deduttiva) dall'alto. (????) CONVIVIO 1303/7 - incompiuto

Il Convivio è un trattato filosofico argomentativo in 4 libri. Scritto in lingua volgare, è in un

certo senso la realizzazione pratica del programma del de vulgari eloquentia. Dante

dimostra Infatti qui come il volgare possa essere impiegato anche per affrontare temi e

problemi di maggiore difficoltà e impegno, problemi che gli intellettuali del Medioevo finora

avevano affrontato servendosi del latino.

Il primo libro funge da introduzione nella quale si espone l'argomento e si chiarisce il

significato allegorico del titolo (Convivio = pacchetto imbandito con vivande = canzoni e

pane = commento) mentre negli altri 3 libri sono dedicate le canzoni con i relativi commenti.

Ha la struttura di un commento: Dante riprende alcune sue canzoni (14) e dedica ciascuno

di essi un trattato che le spiega e ne rivela il significato allegorico nascosto ->

PROSIMETRO

Ogni canzone tratta di un tema che lo fa con una densità poetica tale che per essere

pienamente compresa richiede una spiegazione in prosa

Proprio la struttura dell'Opera ha influenzato la lingua: poiché queste poesie sono scritte in

volgare ecco che è stato necessario servirsi del volgare anche per il commento. La scelta

della lingua ha motivazioni ancor più profonde: l'intenzione Democratica di ampliare il raggio

d'azione della comunicazione letteraria, di guadagnare alla cultura anche coloro che non

hanno potuto studiare il latino

Intendo fare un generale convivio di ciò ch’i’ ho loro mostrato

apre con due dichiarazioni molto più chiare

- Dante Individua come destinatari della propria opera di uomini impegnati in affari

pratici che esercitano un potere politico

- il suo trattato sarà in volgare perché questi Ceti sono alfabetizzati in volgare ma non

in latino

Dante intende liberamente giovare a un pubblico di persone desiderose di conoscere Ma

Escluse dai canali ufficiali della conoscenza (latino unica lingua della scuola e della cultura) -

> Dante tenta una grande opera di divulgazione

Principi, baroni, cavalieri e molt’altra nobile gente, non solamente maschi ma femmine

Tanti argomenti perché è giusto che il commento alle canzoni sia in volgare e non in latino,

per far ciò precisa Qual è il pubblico al quale si rivolge. Questo brano Dante Individua il

pubblico al quale è rivolto il suo trattato: quello dei veri Nobili = nobiltà di cuore non di

sangue MONARCHIA

Tratto in latino di tre libri composti dopo il Convivio. È un trattato di teoria politica il cui

intento principale consiste nel difendere l'autorità dell'impero contro le pretese di governo e

controllo delle cose temporali e terrene della chiesa. Questa presa di posizione da parte di

Dante Mira anche intervenire sull'attualità: schierarsi con l'imperatore significa esprimere un

chiaro giudizio sulla realtà contemporanea.

Ciò spiega la fortuna di cui l'opera godette presso i seguaci dell'imperatore e presso i laici

che si battevano per un netta distinzione tra potere spirituale e potere temporale punto ebbe

opposta reazione da parte degli ecclesiastici che lo scrissero nell'indice dei libri proibiti

Monarchia di cui parla Dante è l’impero: è necessario l'impero per il buon ordinamento del

mondo, per argomentare questa concezione Dante precede con una lung

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
51 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara_123202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Drusi Riccardo.