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PARTE SECONDA: LE FORME CIRCOSTANTI. UN PANORAMA

III. Come e cosa desidera la narrativa degli anni Zero

1. Paraletteratura, "nobile intrattenimento", letteratura in senso forte

La letteratura serve a esprimere desideri consci e inconsci, con qualche preferenza per quelli socialmente o ideologicamente incompatibili e quindi più vicini alle verità profonde dell'io. Per secoli l'eros ha costituito un contenuto represso, socialmente inaccettabile, travisato dal discorso pubblico e segregato a un settore marginale dell'espressione artistica; con il tempo le leggi della censura e dell'autocensura si sono trasformate e la narrativa italiana degli ultimi anni ha iniziato a raccontare il desiderio erotico. Nel sistema dei generi letterari il novel ha rappresentato l'ambito più ostile al desiderio. Più la lirica moderna erotizzava i suoi oggetti, più il romanzo moderno ha inteso analizzare il desiderio stesso, svelandone i.

limiti e le asimmetrie. Nel romanzo rosa viene dato spazio all'infinità del desiderio. All'atteggiamento critico e realistico del novel, il romanzo rosa o quello erotico-sentimentale contrappongono da sempre l'incommensurabilità, l'ineffabilità e l'infinità dell'eros. La paraletteratura tende a essere espressione diretta del desiderio. Sotto la generica etichetta di romanzo vedremo convivere esperienze di scrittura e conoscenza molto diverse, anzi opposte. Una narrativa che rifiuta di vederne le magagne, una seconda che le usa a scopi estetizzanti e una terza che vuole smascherarle.

2. La "libertà dell'amore"

Come tutti i prodotti di genere anche il romanzo rosa si appoggia a schemi noti. Sul piano morfologico, dal primo dopoguerra in poi la narrativa rosa e quella erotica tendono a riprodurre lo schema della fiaba: l'intreccio si sviluppa a partire da un incontro, da cui scaturisce un desiderio di approvazione,

successivamente l'eroe o più spesso l'eroina mettono alla prova i loro limiti, esitano, vacillano ma alla fine di solito vincono. Il romanzo sentimentale odierno è rappresentato da Federico Moccia e Fabio Volo, nei quali non si prova neanche a simulare il conflitto tra eros e realtà, si corre direttamente verso la realizzazione del desiderio stesso. Il protagonista del romanzo sentimentale dei nostri anni sembra sforzarsi di conciliare due desideri opposti: quello egocentrico di coltivare il proprio individualismo fuori dalla coppia e quello simbiotico di fondersi con il proprio partner all'interno della coppia. Nei romanzi di Liala un analogo dualismo del desiderio si incarnava in due tipologie distinte: trasporto della protagonista verso un uomo più anziano, indulgente e paterno, e trasporto verso uno più giovane, ardente e appassionato. Nel romanzo moderno, di matrice Harlequin, si verifica una metamorfosi del desiderio, cui corrisponde.

la transizione di uno stesso personaggio da una tipologia all'altra. In Moccia e in Volo l'opposizione tra individualismo centrifugo e simbiosi centripeta si presenta simultaneamente, e investe tanto i protagonisti maschili quanto quelli femminili.

3. Infrazione e norma Se in Liala l'amore viene identificato col piacere, nei nuovi rosa l'amore viene identificato dal piacere; i rosa contemporanei risultano meno conflittuali narrativamente e più espliciti tematicamente. Il rosa e perfino l'erotico si fermano prima che il desiderio diventi ossessione, degrado o autodistruzione. Il passaggio dal rosa all'erotico o ad un erotico tinto di rosa, si presenta attraverso un incremento di dettagli apparentemente trasgressivi all'interno di un quadro strutturale stabile. Come i personaggi di Moccia e Volo, anche la protagonista di Tre di Melissa Panarello dichiara fin dall'inizio di voler vivere la contraddizione fra una natura libertina e

un’indole borghese.

4. Erotismo ed esotismo

Lo schema della conciliazione degli opposti funziona anche al di fuori della tematica strettamente erotica. Una forma di conciliazione analoga è quella tra il desiderio di essere qui e di essere altrove allo stesso tempo. Tutte le opere che abbiamo visto esprimono una pulsione al nomadismo ma anche un’esigenza al radicamento in uno spazio familiare. Il baricentro di questi romanzi si trova nei quartieri borghesi di Roma e Milano, ma Tre prevede una sosta a Buenos Aires, Scusa ma ti chiamo amore a Parigi, e così via; escursioni più o meno lunghe ma tutte funzionali a una moltiplicazione dell’esperienza amorosa, che il ritorno a casa dovrà poi compattare. L’ambientazione esotica costituisce una tappa rivelatrice del desiderio e coincide con un exploit del piacere.

5. Trasgressioni di massa

Anche Valeria Parrella sceglie Buenos Aires per il suo romanzo Ma quale amore, la cui situazione di partenza

èquella di una donna che desidera legarsi all’uomo che ama proprio nel momento in cui lui ha smesso di amarla esi allontana da lei. In queste opere ci si sofferma proprio sulla presenza e sull’irriducibilità delle contraddizioni.In La femmina nuda di Elena Stancanelli l’asimmetria si riflette nei due caratteri ed è ribadita sul piano sociale.Nella Zona cieca di Chiara Gamberale i protagonisti Lorenzo e Lidia sono una coppia speculare, dove l’amorevive solo nella precarietà, la quale però rifiuta legami durevoli e quindi rende impossibile l’amore.In Ma quale amore e La femmina nuda lei vuole lui mentre lui va via, in La zona cieca lui accetta di amarlaquando lei parte definitivamente; in questi libri la tensione tra pulsioni opposte resta centrale. La solitudine deinumeri primi è un monumento a un amore adolescenziale e autolesionistico, contrapposto a quello simmetricodi Moccia. Qui ritroviamo la differenza tra

di consumo e nobile intrattenimento: la prima integra desiderio simbiotico e desiderio individualistico, mentre la seconda si sofferma sullo scarto tra i due. La prima fornisce soluzioni semplici e banali, la seconda si compiace della complessità considerata irriducibile; nella prima il desiderio è forza vitale, nella seconda assume caratteri laceranti e dolorosi, ossessivi. Questi romanzi finiscono di solito con la disgregazione della coppia, dalla quale emerge una coscienza individuale più matura. Nel nobile intrattenimento il vero amore è impensabile senza conflitto, problemi irrimediabili e trasgressioni assortite.

  1. Anime belle
  2. Acciaio di Silvia Avallone
  3. Ternitti di Mario Desiati
  4. Non ti muovere di Margaret Mazzantini

Sono romanzi in cui la dinamica del desiderio è integrata alla crescita civile e morale dei protagonisti. In Acciaio vediamo un amore latente tra Anna e Francesca, che coroneranno questa unione solo con una re-infantilizzazione

del loro rapporto. Se la maturità coincide con la separazione e la violenza, meglio regredire a una condizione di innocenza puerile. In Non ti Muovere il protagonista Timoteo vive una vita borghese monotona con la moglie Elsa, ma trova una via di fuga e di violenza nella periferia romana con Italia. Durante il romanzo vengono messe a confronto queste due facce della sua vita; alla fine la trama sembra premiare la famiglia borghese e punire la trasgressione proletaria. La morbosità è corretta con generose porzioni di romanticismo. La soluzione narrativa è spingere lo scrittore ad identificarsi sia con la trasgressione sia con la norma sociale. Sia il consumo che l'intrattenimento offrono al lettore la possibilità di evadere e insieme di avere ragione: nella narrativa di consumo l'assenza di veri conflitti conserva il desiderio innocente, mentre nel nobile intrattenimento attraverso il desiderio trasgressivo si può.sperimentarel'innocenza delegandola a un personaggio; in entrambi i casi nulla mette in discussione l'autenticità del desiderio con l'ispirazione letteraria. La lingua di Moccia e di Volo somigliano a quella di Desiati: è densa di metafore, sublime dal basso e tutt'altro che media, molto diversa da quella di Gamberale o Parrella; l'unico tratto comune è il rifiuto di ogni sperimentalismo: le avanguardie sono lontane. Consumo e nobile intrattenimento svolgono entrambi un ruolo pedagogico: la narrazione di consumo si rivolge soprattutto a lettori in cerca di sogno e regressione infantilistica, mentre quella di nobile intrattenimento a lettori che vogliono sentirsi adulti e maturi. 7. Dal melodramma all'umorismo In Piperno notiamo il passaggio da un registro stabilmente melodrammatico a uno prevalentemente umoristico, capace di malinconia, intende segnalare un atteggiamento meno reverenziale e indifeso verso il desiderio. La contraddizioneche abbiamo esplorato fino ad ora lascia finalmente il posto all'ambivalenza e alla critica. In Con le peggiori intenzioni e Il fuoco amico dei ricordi troviamo protagonisti inclini alla passività e alla rinuncia. Scrittori come Piperno e Francesco Pacifico (Storia della mia purezza) permettono una transizione dalla letteratura di intrattenimento a quella forte: in loro la fustigazione dell'anima bella è centrale. Sono scrittori digressivi, artefici di una letteratura spesso senza trama, più interessati alle rivelazioni introspettive. L'ironia e il rigore sono qui strumenti di analisi di desideri ridotti a divagazioni o a nevrosi. Poco incline all'ironia e al rigore, ma interessata alla rappresentazione del desiderio, è invece la narrativa di Elena Ferrante: nella sua tetralogia la trama è fondamentale, scarse le preoccupazioni linguistiche e inesistenti le digressioni. Nell'Amica geniale la recita delle passioni prevale sullapsicologia e sulla sociologia, le simmetrie sono tutte portate alla luce e spiegate al lettore. I suoi romanzi si tengono lontani dai cliché sentimentali e ideologici che affliggono il nobile intrattenimento. 8. Traffici con la pornografia Nel romanzo il desiderio è molto spesso integrato al consumo: il nesso tra desiderio erotico e desiderio di merci chiama in causa la pornografia. Diversi romanzi di Antonio Moresco e Aldo Nove impiegano dosi massicce di pornografia, e la caricano di significati filosofici e religiosi. Il percorso più istruttivo è quello di Mario Desiati: il suo interesse affiora già nei primi romanzi, Proibito amare e Paese delle spose infelici. Questo idealismo corretto dalla pornografia rappresenta un passo avanti rispetto ai compromessi dei suoi precedenti romanzi: qui c'è il coraggio del presentare un'ossessione nel suo lato più ordinario, come fallimento e mancanza di essere. 9. Critica del desiderioprotagonista della Separazione del maschio di Francesco Piccolo è un cittadino dignitoso, però per lui la passione erotica è una forma di quieto vivere per eccellenza. Il protagonista sostiene di non avere un inconscio. Il personaggio di Piccolo riflette sulla propria resistenza a qualsiasi tipo di cambiamento.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irenc- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Scardicchio Andrea.