vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La storia di V e Mathilde
V si ammala, quindi rinizia l'attesa, si sposano nel 1870 e inizia la vita vera adesso. Sguardo di Louise Michel (combattente anarchica). V si stanca presto del matrimonio e quando viene proclamata la Repubblica si arruola, i primi schiaffi, colpi e le fughe di Mathilde, poi l'arrivo di R ma anche del figlio Georges nel 1871, e V si alterna tra l'ubriacarsi con R e il cinguettare con il figlio. Una sera lancia il figlio e Mathilde se ne va, torna all'unica condizione che R se ne vada, V lo caccia ma poi lo richiama e si fermerà da loro, finché una mattina i due fuggono. La strada con Mathilde era troppo diritta, a 28 anni non può girare in casa con le pantofole aspettando di cenare, mentre scappa con R (sposo infernale), V (vergine folle) ha già dei ripensamenti. Un giorno scrive a Mathilde che ha fatto un sogno e che ritornerà, lei parte per Bruxelles, decisa a risvegliarlo ma sul treno, quando scendono per il controllo dei documenti lui...scende (seconda morte della vergine-mathilde, dopo la prima-matrimonio) e va via con R che lo aveva seguito. Settembre 1872 si trasferiscono a Londra ma R si è stancato di una persona piccola e illusa. Luglio 1873, si trasferiscono dalla madre di V, lui è sempre ubriaco fino a quando una sera tira un pugno a R che prende un investigatore e lo fa arrestare; in prigione V si converte e quando esce nell'aprile 1875 va da R per tramandargli la stessa cosa ma R racconta la cosa a modo suo dicendo che V ha negato Dio, i due non si rivedranno più. Poi R parte e quando torna ammalato, poi muore: 'non si può accostare l'acqua al fuoco, o il fuoco si spenge per la forza dell'acqua o l'acqua evapora e diventa nebbia che si perde'. Rimane fermo meditando sul fatto che non rivedrà nessuno dei due, ha 30 anni e la strada riparte.
5) De schiste et de pluie: passa le vacanze a Paliseul dalla zia, ritrova il contatto con la natura, si ricorda
di quando da piccolo ccomponeva versi, il suo grande poeta era Hugo, in questo periodo cadenella malinconia, essendo sempre piu solitario, poi nel 1869 la zia muore, lui si precipita, si ubriacaal funerale. Nessuno sa se sia mai tornato li, va dalla zia Julie a Johonville.La maison des couleuvres: Nel 1885 è al confine con il belgio nelle ardenne, non gli resta nulla dibuono dopo la morte delle persone care, picchia la madre e delapida la sua fortuna, è vittima di unarissa e viene imprigionato a Vozieurs. Poi inizia a vagabondare, approfitta degli incontri del viaggiostato finchè non raggiunge l'amicon Dewez; poi arrivae ritrova il vecchio campagnolo che è semprea Joly (frontiera con la Francia) dove c'è la Maison de couleuvres, rimane lì dove per un po ritrova lapace*, poi una mattina se ne va, il primo a sapere del suo ritorno è Vanier, editore a parigi, nulla pergiustificare la sua fuga se non 'tant de tuiles et
de couleuvres’. Della casa dei colori restano solo rovine, gli anni seguenti li passa in ospedali (1886-1891); non risponde a chi lo considera simbolista (i simbolisti non meritano nemmeno l’assenzio) o decadente (p.155). Giugno 1888 sente la mancanza delle ardenne, richiama l’amico Dewez (curato) ma non gli risponde, non ci tornerà più, se non in sogno, negli ultimi giorni di coscienza della sua vita> muore nel gennaio del 1896.–Le double Rimbaud Segalen
Prefazione: Domanda sull’esotismo in riferimento al quadro Villaggio bretone sotto la neve di Gaugin, l’esotismo è il diverso da noi, come ci possiamo rapportare ad esso? I veri alimenti sono ovunque, ciò che manca sono gli appetiti, bisogna separarsi dal noto, rendere straniero ciò che è familiare> conoscenza di sé, rivestirsi di estraneità; quindi esotismo non è adattamento ma neppure la comprensione di un fuori di sé, è la
percezione di un'eterna incomprensibilità. Nell'esotismo di Gaugin c'è il legame tra presente e passato, e da lui parte lo studio di Segalen verso le figure dello sradicamento, coloro che descrivono a partire da una rottura. Rimbaud lo attrae per la 'rottura' del suo silenzio> colui che aveva vissuto proteso verso il Veggente, cosa lo aveva condotto a questa scelta di dedicarsi alla parola come direttrice di vita. Fin da giovane dà prova di un desiderio incontrollabile di fuga, poi poco più che ventenne parte per l'Africa e quindi non più parole o illuminazioni, solo silenzio e mutismo. Bonnefois accetta questo silenzio ma Segalen no, cerca la sua 'vita vera', anche R come attraversato da un fremito d'ignoto è figura dell'esotismo, eroe dell'estetica del diverso; forse la spinta a cambiare e a tacere parte dalla sua 'doppiezza dell'anima' ('racchiudo due anime in
Je est un autre ®- Concevoir autre (S). Nella dialettica tra impossibile e libertà, nel suo essere doppio, S incontra Rnell’interdipendenza tra immaginario e reale, tra i sogni e la ‘realtà rugosa’; il tempo vero, il tempodell’esperienza ha per S la misura dell’istante> poetica dell’istante con Momento Misterioso chescaturisce dal desiderio di Mistero e il disincanto del Reale> momento in cui il mondo si confrontacon il reale si percepisce il misterioso> R delle Illuminazioni (P.IX).Nel pieno della giovinezza, R ammutolisce, inizia a girare il mondo> incoerenza, quale è il vero R?quali sono i tratti comuni? Nel Bateau ivre R prevede i suoi futuri tormenti, si racchiude un fremitod’ignoto, alla fine spira all’immobilità; c’è un aspetto di intimità nelle sue opere, non nascono peressere pubblicate, le sue opere sono per lui riflessi del suo passato, sono
Versi accordati solo per lui (Io solo ho la chiave di questa sfilata selvaggia), desiderio di gioia, tempi andati (antecedente-storia della francia, p.16), di altri luoghi, ricchezza e completa umanità; prima dei 20 anni proclama i suoi desideri e poi si accinge a realizzarli. All'inizio vagabonda per guadagnarsi da vivere (belgio, ingh, germ, insolazione a livorno), 'restare sempre nello stesso luogo mi sembrerebbe un destino molto infelice, vorrei percorrere il mondo intero che non è poi così grande'. Nel 1880 arriva ad Aden, Abissinia, tappa che segna la sua vita, fino a quel momento sembra aver ubbidito ad una mania di vagare, ma poi questa mania si acquieta e per 10 anni non lascerà più l'Abissinia, lo testimoniano le lettere, i ricordi scritti e orali, la sua conoscenza dei paesaggi, lascia un grande ricordo di sé; molti dicevano che gli mancavano i soldi ma sapeva tante lingue, sempre sobrio, parlava di sua sorella.
Sono ricordi viziati da persone che potevano giudicare solo l'abilità commerciale, non sanno nulla della sua abilità poetica perché in quel secondo periodo della sua vita, la ignora, si preoccupa delle rendite e dei suoi averi.
Quando R propone una cronaca di guerra, il redattore del Temps gli risponde dicendo che è diventato una sorta di leggenda che molti sperano di veder riapparire ma R tace, non c'è segno di una voce fosse spenta (o che l'avesse soffocata); è il caso di un poeta che rifiuta la poetica se non che questa si sua intera opera per 18 anni di maturità, con il suo definitivo silenzio (p.28).
Quindi si analizza a livello dell'ipnosi a spiegare l'aspetto psicologico delle teorie di duplicità. Janet analizza le manifestazioni psichiche sovrapposte di personalità ma nessun modello sperimentale può spiegare R perché in lui la duplicità non si alterna, la doppiezza non è dovuta ad una.
turba psichica, riguarda una variazione della sua moralità, cambia radicale nel suo percepire sé stessi: sdoppiamento della moralità (p30-34). Negli anni della giovinezza dà prove di attitudini poetiche, poi il desiderio di ricchezza con successivo riposo lo portava a perseverare nella sua vita di 'mercante', non seppe districare la 'destinazione' dal destino (p.35). Dalle lettere della sorella si deduce che la poesia facesse parte della vita di R, che egli pensava sempre nello stile delle Illuminazioni ma poi con una specie di esaltazione mistica e in una delle sue confessioni in punto di morte, sotto effetto oppiaceo delle tisane al papavero, passa in rassegna la propria vita evocando momenti di infanzia, e così chi lo ascolta viene a sapere che in Harar R era ancora nell'opera giovanile conoscenza del suo successo in Fr ma che era contento di non aver proseguito perché 'era male'. Continua finoall'ultimo a disprezzare il suo essere fondamentale, aveva soffocato l'ispirazione poetica.- era un uomo alto e magro, gran camminatore, parlatore strabiliante, gli mancavano capitali e c'era 'qualcosa' che lo teneva lontano dal suo paese, amava solo sua sorella, non parlava dei suoi scritti ma stava scrivendo un libro sull'Abissinia;
- sobrio ma incurante delle cortesie e delle insolazioni, c'è distacco tra poeta ed esploratore, i soldi non lo soddisfano, non frequenta gli indigeni e non li capisce (differenza con la prefazione di Berrichon sul commento di R al corano).
Sorella dice che in fin di vita non voleva nemmeno sentire i suoi versi.
Lettera a Paterne Berrichon (1906), Lettera a Lamartigue (1915)
Il bovarismo di Arthur Rimbaud: articolo scritto da Segalen in cui si chiede 1) se si può parlare di bovarismo con R, 2) quale dei due R fu il vero (poeta o esploratore)? 3) la personalità bovarista può creare opere valide? 4) le due facce diverse di R possono unirsi in un unico elemento?
Corrispondenza con Gaultier dopo che Segalen gli invia il Double Rimbaud: Segalen gli dice che ha quest'articolo a partire dal suo studio sul bovarismo, che si aggiunge ad altri articoli nel volume scritto 'I fuorilegge', e che vorrebbe un suo commento. De Gaultier rimane colpito dall'applicazione dell'occhialetto, in R emerge il bovarismo.
Bovarismo al caso R, ha saputo individuare il meccanismo per eccesso, in lui c'è stato un conflitto di motivi con conseguente assoggettamento di uno.
All'altro, assoggettamento così totale che non c'è potuta essere nessuna rivolta nell'ambito della coscienza. L'esploratore ha condannato il poeta con il semplice verdetto 'sarebbe stato male'. Risposta perché il Rdi Seg