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CONVENZIONI INTERNAZIONALI
UNESCO: finalità cura e tutela dei beni culturali sono state ratificate come leggi dallo Stato italiano - hanno avuto un peso determinante sullo sviluppo della legislazione italiana
LEZ 25.10
CONVENZIONI INTERNAZIONALI sono state ratificate dall'Italia, con atto di legge (Italia ha anche partecipato a decisioni): sono diventate leggi nazionali pienamente vincolanti, integrano quindi la disciplina del CBC+ diritto eurounitario: Trattato di Roma del 57 (?)
UNESCO: organizzazione nazioni unite per educazione scienza e cultura
Finalità cura e tutela dei beni culturali / mantenimento pace / mantenimento diritti universali dell'uomo promuove la stipulazione di convenzioni internazionali aperte (chi vuole può aderirvi) le convenzioni riguardano diversi ambiti
Convenzione
dell'Aja, 1ª: 1954: protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (reduci da IIGM, danni gravissimi al patrimonio culturale) art1: definizione di bene culturale -> beni inquadrabili in tre categorie fondamentali: a. beni mobili ed immobili che presentano grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli (monumenti, siti archeologici, manoscritti, opere d'arte, collezioni e riproduzioni); b. edifici che hanno funzione di conservare i beni sopra indicati; c. centri comprendenti un numero considerevole di beni culturali definiti in a e b gli Stati sottoscriventi si devono astenere dal danneggiare Beni di altri Stati, limitando l'uso della violenza nei confronti dei BC ius prede+ modifica allo: Stato occupante ha diritto di appropriarsi dei BC dell Stato occupato -> sovvertito (art4): si vieta senza eccezioni di sorti furto, taccheggio, esportazione, qualsivoglia atto di vandalismo nei confronti dei BC (non ha efficacia retroattiva evale solo per i paesi che laratificano, 127 Stati)! Problema operazioni di violenza non classificate come conflitto armato: es. ribellioni interne o operazionipoliziesche! Non prevede sanzioni o autorità sovranazionale che controlli —> no garanzia di efficacia Convenzione UNESCO, 14 nov 1970, Parigi: misure da adottare per impedire l'illecita importazione,esportazione o trasferimento proprietà di BCart1: nozione di BCa. a titolo religioso o profano sono designati da uno Stato come importanti per archeologica, storia,preistoria, letteratura, arte, scienzaart2: Gli Stati riconoscono che l'esportazione e il trasferimento illeciti di proprietà di beni culturalicostituiscono una delle cause principali di impoverimento del patrimonio culturale e che una collaborazioneinternazionale costituisce uno dei mezzi più efficaci per proteggere i rispettivi beni culturali —> gli Statipartecipanti s'impegnano a combattere tali pratiche! NonLa Convenzione sul patrimonio culturale mondiale del 1972 vieta lo spostamento o il commercio di beni culturali, consentendoli solo con controllo pubblico e cooperazione. Gli Stati sono tenuti a stilare una lista dei beni culturali rilevanti e a emettere un certificato di esportazione per autorizzare il loro spostamento con controllo. La Convenzione proibisce l'importazione illecita di beni culturali e prevede un indennizzo per un soggetto che ha importato un bene in buona fede, cioè senza sapere che fosse illecito. Inoltre, obbliga gli Stati a istituire un registro degli antiquari che menzioni la provenienza, il prezzo e il nome del possessore dei beni. Gli Stati sono impegnati a diffondere un sentimento di rispetto per il patrimonio culturale.
La Convenzione sul patrimonio culturale mondiale del 1972 si occupa della protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale. Essa stabilisce che il patrimonio culturale appartiene a tutti e come tale deve essere salvaguardato da tutti i cittadini. La Convenzione ha ricevuto 191 adesioni.
La Convenzione sul patrimonio culturale mondiale del 1972 prevede una specifica disciplina per i beni culturali che fanno parte del Patrimonio dell'UNESCO, i quali sono tutelati con norme specifiche a causa del loro eccezionale valore universale. I beni culturali sono suddivisi in tre categorie:
- Monumenti: comprendono architettura, scultura, pitture e grotte con iscrizioni.
- Complessi.
- Siti: opere dell'uomo o naturali presenti in determinate zone.
più ampie con grande valore universale—> beni immobili! Stati non devono commettere operazioni che possano arrecare danni a BC di altri Stati (guerra o pace chesia) : previsto Comitato per Patrimonio Mondiale —> deve garantire la cooperazione tra Stati, devecompilare e aggiornare l’elenco di BC UNESCO (sotto elenco di beni minacciati, hanno priorità suifinanziamenti)
NB: ingresso in BC Unesco dà accesso a finanziamenti / rende un sito una grande attrazione turistica
Convenzione Unidroit, Roma, 1995
Unidroit: Istituto Internazionale per l'unificazione diritto privatofinalità principale : tutela degli acquirenti in buona fede dei BC rubati o illecitamente esportatiprecedentemente(molti meno Stati, 30 circa)obbligo di restituzione anche se in buona fede, ma con vincoli
● richiesta di restituzione entro limiti temporali (50 o 75 anni)
○ Stato che richiede importazione deve dimostrare che l’esportazione è stata illecita
deve aver creato un pregiudizio all'integrità del bene / bene ha importanza culturale significativasoggetto in buona fede ha diritto a un equo indennizzo (stabilito dal giudice)! Principio generale: possesso da diritto di proprietà se acquistato in buona fede (1153 Codice Civile)GAT, Accordo Generale Tariffe e Commercio, Ginevra 1957libero commercio tra Stati, ma con limiti per la protezione di tesori nazionali, purché non costituiscano mezzi di discriminazione arbitrariaConvenzione Parigi 2003 e Parigi 2005 UNESCOoggetto: BC immateriali, non tutelati da CBC (musiche, ricette, tradizioni culturali, canti, consuetudini)solo se trovano espressione in un bene materiale (es musica solo se c'è disco, ricetta solo se c'è libro)apposito comitato che ne dichiari la valenzaLEZ 27.10CONSIGLIO D'EUROPAHa competenza più limitata rispetto all'UNESCO ha anch'esso redatto convenzioni sui BC, ma hannominore impatto
organo autonomo nel 1949 con Trattato di Londra, conta 46 Stati membri (Sede a Strasburgo)
funzione: tutelare diritto dell'uomo e legalità e primato del diritto, sviluppando un'identità Europea
(diritto comune che si basa su valori condivisi)finalità: promuovere stipulazione convenzioni
Convenzione Culturale Europea, 1954
principi molto generali, è comunque importante perché è stata una delle prime convenzioni dopo la IIGM
premesse:
Unione più stretta anche dal punto di vista culturale
fa riferimento al patrimonio culturale comune: riconoscerlo e svilupparlo
tutti gli Stati che fanno parte del consiglio dovrebbero adoperarsi in merito
Patrimonio culturale comune
proposta di Stati sottoposta a valutazione di apposito comitato
Convenzione di Granada, 1985, per la salvaguardia del patrimonio architettonico d'Europa
applicazione precedente convenzione
ne fanno parte :
- monumenti
- opere particolarmente notevoli
- insiemi architettonici (agglomerati omogenei di costruzioni)
- siti (spazi sufficientemente caratteristici omogenei)
come tali devono essere salvaguardati
ogni Stato deve presentare un inventario e stabilire le procedure per la protezione di essi (evitando spostamenti, divisioni o demolizioni), impegnandosi a procedere al restauro se necessario (preservazione/miglioramenti)
Convenzione di Faro (PO), C. Sul Valore dell'Eredità culturale dell'umanità ratificata solo nel 2020 (fatta nel 2005)
finalità: salvaguardare e promuovere il rispetto dei diritti dell'uomo per conservazione dello stato del diritto / riconoscere valore dell'identità culturale comune (tramandare valori culturali comuni)
convenzione quadro: no obblighi specifici, ma lascia ampie libertà (ampia scelta mezzi di attuazione)
definizione ampia e aperta e dinamica: Patrimonio Culturale insieme di risorse
popolo e di ogni comunità. Esso rappresenta la memoria collettiva, la storia, le tradizioni e le identità di un popolo. I beni culturali sono testimonianze materiali di questa ricchezza culturale e devono essere preservati e valorizzati. I beni culturali possono essere di diversi tipi: monumenti, siti archeologici, opere d'arte, manufatti storici, documenti, tradizioni e pratiche culturali. Essi rappresentano un patrimonio comune che appartiene a tutti e che deve essere tutelato per le generazioni future. La protezione e la valorizzazione dei beni culturali sono responsabilità di tutti: delle istituzioni pubbliche, delle comunità locali e dei singoli cittadini. È importante promuovere la partecipazione attiva della popolazione nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Il diritto al patrimonio culturale è un diritto di tutti i cittadini europei. Ognuno ha il diritto di accedere al patrimonio culturale, di trarne beneficio e di contribuire al suo arricchimento. La diversità culturale è un valore da preservare e promuovere, in quanto arricchisce la nostra società e favorisce la comprensione reciproca tra i popoli. Il patrimonio culturale svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo socioeconomico di un paese. Attraverso la valorizzazione dei beni culturali è possibile promuovere il turismo culturale, creare opportunità di lavoro e di sviluppo economico, e favorire la coesione sociale. Preservare e valorizzare il patrimonio culturale è una sfida che richiede impegno e collaborazione da parte di tutti. È importante promuovere politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale, sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare la nostra storia e le nostre tradizioni, e promuovere la formazione e la ricerca nel campo della conservazione dei beni culturali. Il patrimonio culturale è un tesoro che appartiene a tutti noi. È nostro dovere proteggerlo e valorizzarlo, per garantire alle future generazioni la possibilità di conoscere e apprezzare la nostra storia e la nostra cultura.cittadino e europeo insieme (grande risorsa)DIRITTO EUROUNITARIO
Unione Europea: termine nato con Trattato di Maastricht — da comunità puramente economica a maggiore coesione
Principio cardine UE: 4 libertà fondamentali
- circolazione merci
- persone
- capitali
- servizi
Le restrizioni riguardo alle importazioni e esportazioni non possono essere arbitrarie ma devono creare uno spazio aperto
Articolo 167: obiettivo fondamentale anche lo sviluppo della cultura degli Stati membri
Articolo 36 TFUE (Trattato sul Funzionamento dell'UE): comunque divieti di esportazione, importazione e transito in caso di BC — necessità di proteggere il patrimonio degli Stati membri, ma senza mezzi di discriminazione arbitraria
Spetta a ogni Stato
individuare proprio patrimonio culturale e stabilire le norme
○REGOLAMENTI: principi generali
DIRETTIVE: vincolano solo gli Stati
Regolamento numero 116 del 2009 : esportazione dei BC
finalità: impedire che BC europei vengano portati fuori Europa
● controlli uniformi alle frontiere esterne all’UE
○ licenza
ogni BC può essere esportato solo dietro di esportazione rilasciata dall autorità a
○ ciò deputata del singolo Stato / comporta controllo e autorizzazione rilasciata solo se ci
sono le condizioni
sanzioni: determinate da Stati membri
○Direttiva del 2014: restituzione dei BC usciti illecitamente dal territorio di Stato membro
integra convenzione 1970 UNESCO
● BC devono rimanere nel loro Stato, possono essere esportati solo se la normativa del loro
○ Stato lo permette
nel caso in cui v