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LA CRISI DEL CIAD DOPO L'INDIPENDENZA
La crisi del Ciad dopo l'indipendenza presenta similitudini con il caso del Congo e del Sudan. La crisi dello Stato centrale è causata da elementi quali la presenza di modelli coloniali che hanno accentuato le differenze regionali.
Al momento dell'indipendenza nel 1960, non esisteva una forza politica rilevante che potesse mobilitare il sostegno in tutto il paese. Il Partito progressista ciadiano, rappresentava soprattutto le istanze del Sud e il suo leader, Tombalbaye, giocando anche la chiave della cittadinanza in modo etnico per escludere i concorrenti, fu in grado di salire al potere.
Nel 1965 cominciò la prima ribellione nella parte orientale del paese per poi ampliarsi rapidamente al Nord grazie alla formazione del Fronte nazionale per la liberazione del Ciad (Frolinat) che aveva una forte base nel Nord e in modo particolare fra i gruppi musulmani.
Negli anni seguenti si acuì la crisi politica in Ciad e il Presidente fu costretto a chiedere l'aiuto della Francia la quale utilizzò l'esercito a sostegno del governo, mentre Libia e Sudan sostenevano gli oppositori. Nel 1975 si arrivò al colpo di Stato del generale Malloum nel corso del quale il presidente in carica venne ucciso. Anche l'opposizione del Frolinat incontrava problemi che si espressero nella sua scissione, grazie alla quale Hissein Habré, nel 1978, mise in secondo piano la leadership di Goukoni e raggiunse un accordo con il regime militare che gli consentì di accedere al governo come primo ministro. A Lagos nel 1979 si arrivò all'accordo di un governo di unità nazionale sotto la guida di Goukoni. L'accordo però durò pochissimo e già nel 1980 la ribellione riprese: i gruppi vicini a Habré furono allontanati dalla capitale con l'aiuto delle forze governative legate alleForze di Goukouni truppe libiche. In seguito a questi avvenimenti, si formò un accordo con la Libia unione fra i due paesi: che avrebbe dovuto portare a una questo provocò tensioni sia nel paese sia opposizione da parte della Francia. Nel 1981 la Libia si ritirò dal Ciad ritorno al potere di Habré. consentendo il Il nuovo regime fu sostenuto dagli Stati Uniti e dalla Francia che permise in quella fase al regime di recuperare un parziale controllo del paese, nonostante tensioni interne e varie forme di insorgenza armata in un contesto di crisi non ancora completamente risolto.
LOTTA PER L'INDIPENDENZA: RWANDA E BURUNDI
Rwanda e Burundi indipendenza travagliata e violenta. I casi di sono segnati da una che aprirà lo spazio alle violenze che tragicamente attraverseranno i due paesi no agli anni più recenti. Nel 1962 il Belgio concesse l'indipendenza nel luglio del senza nessuna reale preparazione. I due paesi erano debolierano strutturalmente, istituzionalmente ed
Economicamente e questo avrebbecontinue lotte fra le due principali componenti della popolazione (hutu efavorito una storia ditutsi), eredi della politica coloniale. RwandaIn l’indipendenza fu preceduta dallarivoluzione Hutu abolì lacosiddetta chemonarchia che aveva retto durante il periododecolonizzazione,coloniale. La come nel vicinofu rapida e assunse toni drammatici.Congo,Questo favorì il ra orzamento di una forma dipoliticizzazione dell’etnicità iattraverso la qualebelgi sostennero le rivendicazioni degli hutu.La morte del mwami (il re) in circostanze misteriosenel luglio 1959 acuì le tensioni ra orzando la politicaprincipale movimento indipendentistaetnica del (ilParti du Mouvement de l’Emancipation Hutu -rivendicava l’indipendenza sullaParmehutu) chebase del governo della maggioranza dellapopolazione hutu).(ossia deglifi ff ff fi fiNel 1961 venne abolita la monarchia, iniziaronoviolenze contro la- veri e propri pogrom
- Minoranza tutsi e quando si tennero le elezioni, il movimento hutu vinse con facilità. L'indipendenza governo etnico giunse nel 1962 sulla base di un della maggioranza hutu, che avrebbe mantenuto il potere in modo sempre più autoritario, soprattutto dopo il colpo di Stato del luglio 1973 guidato da Habyarimana.
Burundi, monarchia in grado In invece, la apparve di gestire il processo di decolonizzazione e di le indipendenza, questo grazie al fatto che popolazioni hutu erano state maggiormente incorporate nei sistemi di potere locale di quello che era avvenuto nel vicino Rwanda.
elezioni La monarchia non era semplicemente un "a are interno alle élite tutsi". Al guida del principe amministrative del 1960 il partito che si era formato sotto la Rwagasore (Unité vincente. e Progrès National - UPRONA), risultò Il principe, il figlio maggiore del re, rappresentava un'elite istruita che faceva esplicito riferimento a un nazionalismo moderno e
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godevadi ampi settori della popolazione hutudell’appoggio del paese. L’UPRONA vinse le elezioni maprincipe venne ucciso grave crisimeno di un mese dopo, il avviando una del paese.Nel 1965 dopo anni di turbolenze che fecero seguito all’uccisione del principe e ad attacchi hutu,il monarca cercò di riprendere il controllo della situazione, 1966 il colpoma a novembre deldi stato dei militari abolì la monarchia.guidati dal gen. Micombero Partiva così un percorso digoverni militari e di lotte fratricide violenza contro gliche culminarono in diversi episodi dihutu, in particolare nei pogrom del 1972 quando almeno 100.000 persone furono uccise, mentreal potere gruppisi sviluppava un sistema che, mediante colpi di Stato, portò continuamenteriferentesi alle élite tutsi.
GHANAIl Ghana arrivò all’indipendenza nel 1957Nkrumahcon grandi speranze, guidato daprimo ministro e dal CPPcome(Convention People’s Party) che avevavinto
Le elezioni contro l'opposizione del National Liberation Movement, opposizione che poi si sarebbe indirizzata verso il sostegno al nuovo partito che avrebbe raggruppato le opposizioni, cioè l'United Party guidato da Busia.
Nkrumah al momento dell'indipendenza riteneva che occorresse seguire un nuovo percorso unitario, anti-coloniale e panafricanista, (ideali di trasformazione politica che non produssero i risultati attesi).
Tuttavia, erano presenti segnali di disordini, sommosse e tensioni. Il governo coloniale prese quindi una serie di misure di sicurezza volte a controllare le violenze.
Il governo indipendente mantenne queste misure coercitive, oltre a rafforzare il controllo dell'opposizione e del paese nel suo complesso. Un esempio tipico di socialismo africano, legata però più ai modelli economici rispetto a quella costruita in Tanzania dove il socialismo era sinonimo.
Il disocialismo acquisiva toni più umanistici. Nkrumah riteneva che il fosse modernità in modo molto più significativo di quello che veniva fatto in Tanzania. In Ghana, quindi, si parlava in modo più deciso di un avanzamento educativo ed economico. Al tempo stesso si rifiutava qualsiasi modello di sfruttamento neo coloniale. Le tensioni e la sfiducia verso Nkrumah da parte di settori dell'opposizione dipesero soprattutto dalle critiche alla gestione dell'economia, vista come fallimentare e causa di bancarotta. Infatti, quando egli fu "spodestato", il paese era letteralmente alla bancarotta, con un debito estero alto. I controlli sulle importazioni ostacolarono lo sviluppo di un'industria efficiente, mentre aumentavano le differenze fra le élite e il resto della popolazione. Una serie di difficoltà economiche, soprattutto legate alla crisi di produzioni quali il cacao, e una.certaassenza di ducia verso l'Occidente indirizzarono la politica verso ri essioni orientate asinistra e a forme di socialismo africano. Queste linee politiche furono ra orzate a seguito dellacrisi del Congo belga, che vide il Ghana esprimere una chiara politica a favore del governo di Lumumba. Inoltre, l'idea dello sviluppo a tutti costi ebbe naturalmente e etti sul sistema politico, nel 1964 sistema a partito unico.che si irrigidì: nel il paese proclamò formalmente il Si riduceva lacompetizione politica e si ra orzava una visione economica in cui i produttori di cacao erano vistiprocessocome la "mucca da mungere" per ottenere le risorse per lo sviluppo. Si favoriva così undi crescita della strati cazione sociale: il socialismo del Ghana sembrava rappresentare unora orzamento di una piccola borghesiastrumento idoneo al che poteva accumulare graziecolpoall'intervento statale nell'economia. Sarebbe stata questa la crisi che avrebbe poiPortato aldi Stato. 1966.Infatti, l'esercito guidato dal colonnello Kotoka intervenne nel il nuovo governo militare fu inizialmente accolto con grandi aspettative dati i problemi economici del paese. Al nesi rivolse alle istituzioni internazionali per ottenere aiuti.di risollevare l'economia Il regime ottenne alcuni buoni, anche se non sufficienti, risultati economici. Il suo merito maggiore fu di governo civile democratico ristabilire un con le elezioni del 1969. Tuttavia, i due partiti principali Progress Party (PP) National Alliance of Liberals (NAL)- e - appoggiavano le proprie facendo riferimento alle richieste etnico-regionali del Sud.rivendicazioni soprattutto Busia, Dopo le elezioni del 1969 vinte dal PP, un amministratore e importante uomo politico, risultati furono deludenti formò un nuovo governo i cui soprattutto a causa del tentativo di combattere la disoccupazione espellendo i non ghanesi. Inoltre, alcune di coltà del mercato internazionale del cacao e la
Crescente quantità di beni importati, portarono il governo Busia a svalutare la moneta ghanese del 44%. In questa situazione di crisi economica e le scelte di politica economica considerate errate, l'esercito si mosse nuovamente nel 1972, giustificando l'intervento con la crisi economica e le scelte di politica economica considerate errate. In sostanza, il governo si proponeva come un regime militare correttivo e riformista che intendeva governare con l'intenzione di riequilibrare il sistema politico. Tuttavia, nonostante alcuni successi iniziali nel sostenere l'economia.