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STATO ZULU

Cap. 6

Re Shaka: sotto il suo impulso si crea all'inizio dell'800 il regno zulu -> Attuale Sudafrica

Mfecane (difacane) = [schiacciamento in lingua zulu]: guerre di conquista condotte tra il 1810 e il 1840 dal capo militare Shaka -> fondò l'impero Zulu.

1879: Guerre zulu e definitiva sconfitta del regno e definitiva incorporazione nel sistema coloniale britannico.

Ipotesi del fenomeno del Mfecane:

  • crescita demografica
  • crisi delle attività agricole
  • rafforzamento

Lo stato zulu favorì la formazione di Stati centralizzati, migrazioni e incorporazione di altri stati.

  1. Il processi di migrazione coinvolsero molte altre popolazioni fra cui i Sotho
  2. Popolazioni Ndebele (Regno del Matabele) -> attuale Zimbabwe
  3. Gaza -> Mozambico meridionale.

Shaka fu ucciso da due suoi fratellastri ma lo stato riuscì ad andare avanti per altri 50 anni.

Significativa: Blood River Battle e la successiva proclamazione della Repubblica boera di

Natalia.Stato Zulu fu incorporato dalla colonia britannica del sudafrica solo nel 1879. 6MFECANECause: -> espansione militare della nazione zulu del re Shaka.Elemento centrale: introduzione del mais, portato dai Portoghesi in Mozambico.= coltivazione più produttiva rispetto a quelle tradizionali dell'area,-> aumento demografico del popolo zulu.Allo stesso tempo il mais richiedeva meno manodopera (consentendo a Shaka di mobilitareuna buona parte della popolazione nel suo esercito)ma richiedeva una quantità maggiore di acqua.Nei primi del XIX secolo iniziò un periodo di siccità che spinse gli Zulu a cercare di acquisirenuova terra e nuove fonti d'acqua a spese dei popoli vicini.Conseguenze:Interi popoli si spostarono dalle loro terre natie come profughi, in alcuni casi aggredendo lepopolazioni dei luoghi verso cui si spostavano.La conseguente reazione a catena portò fame e miseria in gran parte dell'Africa sudorientale.Nacquero

nuove etnie, per esempio in seguito al contatto fra popoli precedentemente distinti.

ES: I Sotho si rifugiarono dallo Mefcane nelle aree montuose del Sudafrica, che furono poi annesse da quest'ultimo come Basutoland in difesa del Grande Trek.

La nascita del Lesotho (ex Basutoland) fu causata, indirettamente, dallo Mfecane.

N.B. Persino Mzilikazi (braccio destro di Shaka) dovette scappare insieme ai suoi amaNdebele: fuggirono nelle pianure tra lo Zambesi e il Limpopo.

Ad abitare quelle terre erano gli eredi del regno di Monomotapa: furono conquistati velocemente e vi fu proclamato il regno di Matabeleland [nuova casa degli amaNdebele].

Mzilikazi mantenne i propri domini isolati: evitò di entrare in contatto con i bianchi e commerciò solamente oro e avorio coi portoghesi.

Era famoso per la tattica della "terra bruciata": non lasciava acqua, piante, cibo, uomini attorno a lui per evitare che diventassero supporto agli attacchi nemici.

1868: il re Mzilikazi muore e gli

succede uno dei figli: Lobengula1872 Lobengula fonda una nuova capitale: Bulawayo (il luogo della strage) e sarà anche il firmatario delle Rudd Concession nel 1888. Durante il successivo dominio britannico, le varie province del regno furono rese indipendenti, compreso il Mashonaland che molti anni più tardi (1923) divenne la Rhodesia del Sud e il Matabeleland una sua provincia. [vedi: Rhodesia] 7 SPARTIZIONE COLONIALE: LO SCRAMBLE Cap.7 L'Africa entra ancor più nel contesto internazionale globale attraverso il sistema coloniale e i modelli imperiali di fine '800. Lord Salisbury: politico e diplomatico britannico da cui il nome della capitale della Rhodesia. 1891: "Quando ho lasciato il Foreign Office nel 1880 nessuno pensava all'Africa quando ci sono tornato nel 1885 le nazioni europee erano in disputa le une contro le altre per definire come spartirsi l'Africa". Jules Ferry: politico francese. Nel 1890 scrive "Le Tonkin et la".

"mère patrie" in cui un movimento irresistibile porta le grandi nazioni europee alla conquista di nuove terre.

MOTIVI DELLA SPARTIZIONE

Gli studiosi evidenziano diversi fattori ed elementi che hanno concorso allo sviluppo del colonialismo nel mondo afro-asiatico ed hanno anche sviluppato un ampio dibattito, in particolare sulla rilevanza dei fattori economici e non economici (politici, sociali e nazionali).

Soprattutto il fattore economico è stato oggetto di ampia discussione: per alcuni studiosi sarebbe meno importante di quanto comunemente considerato e superato dalla rilevanza dei fattori politici.

FATTORE ECONOMICO

Dopo circa quattrocento anni in cui il rapporto con l'Europa era stato concentrato - dalla tratta degli schiavi - su piccole postazioni commerciali lungo le coste si avvia il modello di riorganizzazione che porterà al colonialismo: la conquista dell'intero continente.

Per alcuni studiosi l'imperialismo non è apparso ai contemporanei

sudanese da parte dell’Egitto e dell’Inghilterra. La politica estera dell'epoca era caratterizzata non solo come una politica estera e diplomatica, ma anche come una politica estera che corrispondeva all'età dell'espansione del capitalismo. Il fattore economico diventa importante in termini di sfruttamento e molto meno nel considerare un processo di sviluppo interno all'Africa attraverso gli investimenti. La rivoluzione industriale aveva riformulato i rapporti economici, rafforzando gli interessi europei verso le materie prime insieme all'esigenza di espandere i mercati dei nuovi prodotti. L'avvio del sistema coloniale è una fase ulteriore della storia globale e produce modelli imperiali delle società occidentali verso gli altri contesti. Tre elementi internazionali da ricordare: 1) La guerra dell'oppio: 1839-42. Costringe la Cina ad aprirsi agli interessi inglesi, accrescendo gli interessi europei verso l'Asia; 2) L'apertura e lo sviluppo di attività commerciali con il Giappone; 3) L'interesse verso l'impero sudanese da parte dell'Egitto e dell'Inghilterra.
  1. ottomano (Africa settentrionale, Egitto in primis dopo apertura canale di Suez) sia in chiave economica sia strategica per garantire la supremazia nella regione.
  2. Sovrapproduzione ed eccesso di capitali spinsero alla conquista di nuovi territori.
  3. La conquista dell'Africa fu la manifestazione legata alle trasformazioni tecnologiche della rivoluzione industriale:
    • Si accompagnavano a innovazioni (motore a vapore) che permettevano sia nuove attività economiche sia un diverso modo di muoversi (e quindi esplorare nuovi territori).
    • N.B. Il motore a vapore fu importante per navigare nei fiumi africani ed entrare quindi all'interno del continente.
  4. Si rafforzava l'interesse - inglese in particolare - verso nuovi interessi economici di tipo imperialista: nuovi commerci internazionali, libero scambio, etc...
  5. Nel mentre aumentava la competizione fra Gran Bretagna e le altre potenze europee, favorendo la conquista del mondo afro-asiatico.
  6. Nel caso specifico dell'Africa
meridionale (vedi Sudafrica) questi processi furono ancora più rilevanti: la scoperta dei diamanti e dell'oro innestò un nuovo processo economico di conquista prima del Sudafrica e poi dei territori a nord del fiume Limpopo. FATTORI NON ECONOMICI
  1. NAZIONALISMO
Gli interessi coloniali si legano al rafforzamento dei modelli nazionali e a considerazioni strategiche nei rapporti fra diversi paesi europei:
  • L'apertura del canale di Suez (1869) modificava i rapporti internazionali e gli interessi e le sfere di influenza in Africa e Asia.
  • La fine della guerra franco-prussiana (1870-71) (con la sconfitta della Francia e la nascita della III repubblica) accresce la tensione fra i nuovi nazionalismi europei, anche in chiave di conquista coloniale.
Jules Ferry (1885) affermava che la Francia non voleva essere soltanto un paese libero ma un grande paese in grado di esercitare la sua influenza sui destini del mondo e di diffondere la sua lingua.

Gli usi e i costumi. I nazionalismi furono funzionali a rafforzare queste idee sia in paesi come Francia, Gran Bretagna e Portogallo ma anche in Italia e Germania: le due nuove nazioni che cercarono di inserirsi in questo contesto coloniale.

GERMANIA

Il cancelliere Bismarck era interessato a partecipare alla spartizione coloniale: si rivolse alla politica coloniale per legittimare un ordine sociale che si stava trasformando.

BELGIO

Mediato nella prima parte dagli interessi personali del Re Leopoldo (vedi dopo)

PORTOGALLO

Era interessato a seguire questi processi anche a causa della sua presenza da secoli sulle coste dell'Angola e Mozambico che gli permettevano ora di espandersi verso l'interno.

MISSIONE CIVILIZZATRICE

Gli interessi verso il mondo afro-asiatico fra '800 e '900 si rafforzarono a partire dall'Inghilterra vittoriana: l'idea di rappresentare un'avanguardia civilizzata dell'umanità che doveva civilizzare i popoli.

“arretrati”. Il dominio imperiale britannico venne definito come “pax britannica”.

*Il “fardello dell’uomo bianco” espresso da Kipling nel 1899 era l’idea di una crociata umanitaria che giustificava l’imposizione del modello coloniale su Africa e Asia.

LA SPARTIZIONE IN SINTESI

L’imperialismo diventa economia, nazionalismo, civiltà che si uniscono in qualche modo nella missione civilizzatrice.

Chiese cristiane -> giustificano l’intervento.

Scramble = spartizione dell’Africa.

GIOCHI DIPLOMATICI:

- Gran Bretagna: difficoltà a mantenere il suo predominio.

Aumento delle contrapposizioni tra Germania e Gran Bretagna sul controllo dell’Africa.

-> Elementi rilevanti per la “Conferenza di Berlino” (vedi C.di Berlino).

COLONIALISMO IN EUROPA

- Diffondersi di politiche protezioniste che mettevano in crisi il liberalismo;

- L’imperialismo europeo aveva un legame anche coi modelli di espansione

economica.

CONFERENZA DI BERLINO

15 novembre 1884 - 26 febbraio 1885

Avvenimento fondamentale per la spartizione dell'Africa (scramble).

Ministro prussiamo Bismarck: preoccupato di un accordo tra portoghesi e britannici nel 1884 voleva partecipare ai processi coloniali.

Doveva regolare tre questioni:

  1. libertà di commercio nel bacino del Congo
  2. libertà di navigazione sui fiumi Congo e Niger
  3. norme di comportamento rispetto ad ulteriori occupazioni del suolo africano

MA in pratica -> Si definì la spartizione dell'Africa.

GERMANIA: cercava di espandersi dall'Africa del sud-ovest (Togo e Camerun) e in Africa orientale.

BELGIO: cercava di espandere il controllo sul Congo.

RISULTATI DELLA CONFERENZA.

Dichiarazione:

  1. relativa al commercio nel bacino del Congo;
  2. riguardante la tratta degli schiavi;
  3. relativa alla protezione delle popolazioni indigene.
Dettagli
A.A. 2022-2023
54 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/13 Storia e istituzioni dell'africa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asebastianelli92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Africa nella storia politica internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Zamponi Mario.