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LOGO DELL’ATENEO

Dipartimento di…

Insegnamento

Nome del docente

a.a 2013-2014

TITOLO DELLA TESINA Nome Cognome

Numero di matricola

Indirizzo e-mail

Nome, cognome, titolo

La tesina è un testo breve che può venire corretto online, quindi è utile intitolare il file riportando

il proprio nome e cognome + n. di matricola, seguiti dal titolo della tesina e dall’anno

accademico del corso. Può essere utile inviare il file al docente anche in formato PDF.

Nel frontespizio di una TESI bisogna indicare centralmente l’Università, il Dipartimento

presso cui si è iscritti, eventualmente il Corso di Laurea, l’anno accademico, il titolo della

ricerca (MAIUSCOLO); sotto a sinistra il nome del professore relatore (eventualmente anche

il correlatore) e in basso a destra il nome e cognome + n. di matricola.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI…

LOGO DELL’ATENEO

Dipartimento di/Corso di Laurea in…

a.a. 2013-2014

TITOLO DELLA TESI

RELATORE Chiar.mo Prof. …

CORRELATORE Chiar.mo Prof. … NOME COGNOME

Numero di matricola

- INDICE: illustra le parti in cui il testo è articolato, dalla Premessa, ai Capitoli e Sottocapitoli,

alla Bibliografia finale (di ciascuna sezione si indicano il titolo e la pagina relativa)→la stesura

dell’indice definitivo è una delle ultime operazioni da compiere. Si inserisce all’inizio della

tesi per agevolare la ricerca dei singoli argomenti. L'indice si presenta come l’elenco dei titolo,

reca a lato l’indicazione del numero di pagina relativo: inserire una fila di punti per guidare

lo sguardo del lettore dal titolo al numero di pagina, che devono allineati. (Tra i comandi

“inserisci” si può trovare il sommario). 11

INDICE

Premessa ………………………………………………………………………………………………………………………… p. 1

CAPITOLO 1 …………………………………………………………………………………………………………………… p. 3

Conclusioni …………………………………………………………………………………………………………………….. p. 70

BIBLIOGRAFIA ………………………………………………………………………………………………………………. p. 75

INDICE DEI NOMI …………………………………………………………………………………………………………. p. 77

- PREMESSA: è un breve testo in cui chi scrive presenta il problema di cui si occuperà

nell’elaborato illustrando anche i motivi che hanno sollecitato una tale ricerca. Nei volumi a

stampa, la Premessa è spesso di un altro studioso, nelle tesine e nelle tesi è sempre scritta

dall’autore.

- INTRODUZIONE (o Prefazione): testo più lungo della Premessa, in cui chi scrive illustra

brevemente i contenuti della tesi, capitolo per capitolo per presentare sinteticamente il lavoro.

Deve essere scritta alla fine di tutto il lavoro→chiara visione d’insieme. Può articolarsi nelle

seguenti parti:

a. Una presentazione sintetica del tema, degli obiettivi della ricerca e della tesi da

dimostrare: “Il presente lavoro si sviluppa nell’ambito delle ricerche su… con

l’obiettivo di/si propone di illustrare/dimostrare ecc.”;

b. Un’illustrazione della metodologia utilizzata per raggiungere gli obiettivi predetti;

c. Un’elencazione delle parti (capitoli e paragrafi) dove sia possibile rintracciare la

distinzione tra un capitolo e l’altro mediante l’a-capo oppure con una parentesi

tonda alla fine dell’argomento trattato con il capitolo stesso;

d. Una frase conclusiva in cui si ribadiscono i risultati ottenuti.

Ogni sezione deve essere distinta dalla precedente mediante un a-capo.

- RINGRAZIAMENTI: alla fine dell’Introduzione, in un corpo più piccolo e nel margine

inferiore della pagina si trovano i Ringraziamenti che l’autore sente di dovere a chi l’ha

aiutato in vario modo.

ATTENZIONE:

- NON si ringraziano i DOCENTI, ma persone esterne al mondo universitario e le

Istituzioni presso le quali lo studente ha realizzato il lavoro;

- NON si devono trasformarli in un diario pubblico della propria vita scolastica e

universitaria.

- TESTI: CAPITOLI e SEZIONI: il testo deve essere articolato in capitoli e sottocapitoli, che

rispecchino la struttura espositiva e argomentativa generale.

NUMERAZIONE DELLE PAGINE:

Nelle Tesi di laurea (meno frequentemente nelle tesine) la Premessa e l’Introduzione possono

avere una numerazione romana, mentre il testo ha una numerazione araba.

Se la tesi è impaginata “A LIBRO”, i numeri delle pagine a destra saranno dispari, quelli delle

pagine a sinistra pari ed è bene iniziare ogni sezione importante del testo (Premessa,

Introduzione, Capitoli, Bibliografia e Indice) a pagina dispari. Bisogna anche inserire una

pagina bianca alla fine di ogni capitolo terminante a pagina dispari→il capitolo successivo

inizierà a pagina dispari.

Se la tesi è impaginata “A BLOCCO”, stampando il testo solo su una facciata, si può fare

iniziare il capitolo anche a pagina pari.

Indice e numeri di pagina

Una diversa visualizzazione potrebbe far slittare la numerazione delle sezioni presenti

nell’Indice→utile salvare il documento anche in un file PDF, non subirà modifiche cambiando

visualizzatore.

- CONCLUSIONI: qui si traggono le conseguenze delle tesi sostenute e si indicano le

principali linee di evoluzione di ricerche future. È necessario riservare la loro elaborazione

dopo che si sarà conclusa la sua stesura generale. 12

- APPENDICI e BIBLIOGRAFIA: una Tesi di laurea può richiedere l’inserimento di una o più

Appendici di carattere vario: testuale, iconografico, per l’inserimento di tabelle e grafici;

appendici introdotte da un “occhiello” (pagina bianca in cui al centro si legge il titolo della

sezione successiva. Se le Appendici riguardano singoli capitoli→alla fine di quei capitoli

oppure alla fine di tutto il volume. Più Appendici saranno contrassegnate da lettere

alfabetiche (Appendice A, Appendice B, ecc.). Anche la Bibliografia andrà inserita alla fine del

testo.

- INDICI FINALI: in lavori a carattere tecnico-scientifico può essere utile inserire alla fine

alcuni Indici per le materie più frequentemente trattate.

Conservare i file

Per conservare copia di un file si può:

- OFFLINE: penna USB;

- ONLINE:

1. Spedire al proprio indirizzo mail in allegato il file su cui si sta lavorando;

2. Lavorare direttamente online in un file Google doc.

LE CITAZIONI E LE NOTE

Una tesina o una Tesi di laurea sono testi di tipo argomentativo, nei quali la documentazione è

costituita dalla Bibliografia e viene presentata attraverso la citazione della fonte dell’informazione. È

sempre necessario citare i testi utilizzati come documentazione.

Le citazioni

Una citazione può essere:

- Indiretta: riporta indirettamente la fonte dell’informazione, parafrasando o sintetizzando,

con altre parole, il testo;

- Diretta: la fonte dell’informazione è riportata direttamente, utilizzando le stesse parole del

testo. Le citazione dirette possono essere disposte:

a. NEL TESTO: quando la frase non è molto estesa (non supera 3/4 righe) e viene

introdotta dalle virgolette basse o caporali («esempio»). Una nota a piè di

pagina segnalerà la fonte bibliografica.

Esempio

- Se in una citazione è necessario modificare una parte del testo, la parte va

modificata in corsivo («m’illumino»→ «illumini»). Il sogno di una teoria

unificata che «illumini d’immenso» i misteri e le meraviglie dell’Universo è

antico.

- Se si citano versi di poesia nel testo, vanno separati tra loro da una barra

obliqua: «Non sa più nulla è alto sulle ali / il primo caduto bocconi sulla

spiaggia normanna».

- Se si citano manoscritti, la separazione tra due carte va indicata con una barra

verticale (|).

b. A BLOCCHETTO: quando la frase è troppo lunga (supera le 3/4 righe). Ha una corpo

minore di due punti e un’interlinea leggermente inferiore e non viene messa tra

virgolette. L’indicazione della fonte bibliografica può essere tra parentesi tonda alla

fine della citazione (sempre in corpo minore) oppure in una nota a piè di pagina. Se si

citano versi di poesia a blocchetto, la separazione tra i versi è indicata dall’a-capo.

c. IN NOTA A PIÈ DI PAGINA: quando la frase ha un’importanza secondaria rispetto

all’argomentazione svolta (è una precisione). Viene messa quindi tra virgolette basse

in una nota nel margine inferiore della pagina, legata al testo da un esponente

numerico, in corpo minore. Alla fine della citazione si deve indicare la fonte

bibliografica introdotta da “cfr” (confronta). 13

Le note

Le note di una tesina o di una tesi sono testi informativi che accompagnano il testo principale e

possono essere collegate a piè di pagina, alla fine del capitolo o alla fine di tutto il resto.

Le note possono essere di due tipi:

- NOTE ESPLICATIVE: spiegano punti complessi del testo, danno la definizione di termini

tecnici, la traduzione di citazioni in lingue straniere;

- NOTE BIBLIOGRAFICHE: accompagnano le citazioni del testo e ne forniscono la fonte in

modo sintetico; si devono indicare gli estremi della pagina in cui si trova la citazione.

ATTENZIONE: non andare a capo nelle note→sono un testo breve e sintetico.

LA BIBLIOGRAFIA E LA SITOGRAFIA

La bibliografia

La bibliografia è costituita dall’elenco alfabetico o cronologico delle fonti u

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
23 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Asiaaa21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di scrittura e argomentazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Laurino Antonio.