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ASPETTI DEL MONDO CONTEMPORANEO

16) IL NOSTRO MONDO: LA COMUNICAZIONE E I MEDIA

La comunicazione è un'attività umana in cui sono presenti alcuni elementi:

  • Due soggetti, un emittente e un ricevente
  • Un canale
  • Un codice, ovvero un insieme di regole che permettono all'emittente di tradurre ciò che vuole comunicare in una serie di segni
  • Un messaggio, cioè il contenuto

Si comunica per informare, per convincere, per intrattenere.

L'emittente deve avvalersi di un linguaggio, ovvero un sistema di segni vocali, cioè di suoni, e di segni grafici. L'emittente deve seguire le prescrizioni del codice del canale che vuole utilizzare.

Perché ci sia comunicazione ci vogliono suoni e segni con un insieme di regole (codice) conosciuto da entrambi per comunicare un messaggio.

Il linguaggio è una convenzione sociale, cioè un patto stabilito all'interno di una comunità.

Il linguaggio ha un carattere normativo, ovvero...

formato da norme e regole che valgono. Ci sono dei modi ammissibili di comunicare messaggi che possono essere recepiti. Non c'è linguaggio senza una comunità di parlanti che lo adotta come strumento della comunicazione interpersonale. Il linguaggio nasce come un sistema di suoni. L'adozione di questo è implicita. L'apprendimento avviene in maniera naturale, in quanto il nostro organismo è predisposto biologicamente per produrre e ricevere messaggi verbali. Si deve passare dalla predisposizione biologica all'acquisizione del linguaggio attraverso l'interazione sociale assidua, costante, prolungata nel tempo. Inizialmente ciò si ha con la mamma e poi successivamente con cerchie sociali sempre più ampie. L'acquisizione di un linguaggio che permette la socializzazione è un elemento centrale della socializzazione primaria. Si può comunicare solo qualcosa che si è pensato. Pensiamo però solo con gli

Lo strumento fornito dal linguaggio è fondamentale per la formazione del pensiero. Esiste infatti un circolo tra pensiero e linguaggio. Non possiamo pensare senza il linguaggio, ma il linguaggio non si forma senza avere il pensiero. Il linguaggio serve anche per comunicare e per ricevere dei messaggi sul pensiero degli altri. Comunichiamo quindi il pensato.

Il linguaggio ha due funzioni:

  • Una funzione cognitiva, attraverso il linguaggio noi pensiamo
  • Una funzione comunicativa, attraverso cui comunichiamo

Ci possono essere varie situazioni di comunicazione, con un emittente e un ricevente oppure molti emittenti e molti riceventi. Possiamo classificare la comunicazione in base al numero dei partecipanti. Gli emittenti e i riceventi possono essere uno, pochi (meno di 10) o molti (più di 10). Da qui sono già 9 tipi di comunicazione diverse.

Un'altra questione è l'identità dei partecipanti alla conversazione, ovvero se l'emittente o il ricevente sono noti all'altro. Da qui ci sono 36 tipi diversi.

di comunicazione.I canali della comunicazione possono essere: la voce, il gesto, lo scritto, l'immagine.Il canale quindi è ciò che sta in mezzo all'emittente e al ricevente.Infatti i media (medium, ciò che sta in mezzo) sono i diversi processi tecnologici chepermettono la comunicazione.Da un lato con la parola media ci riferiamo ai meccanismi di trasmissione dei messaggi, edall'altro ci riferiamo a delle aziende di comunicazione.I media favoriscono e influenzano la comunicazione.Essi si possono distinguere in media utilizzati nella comunicazione interpersonale, che èriservata alle persone che partecipano (telefono) e in media utilizzati nella comunicazionedi massa, che è a disposizione di tutti (giornale).I mass media vogliono raggiungere il massimo numero di persone.Una seconda distinzione sono i media tradizionali e i nuovi media.I mass media tradizionali hanno queste caratteristiche:● Comunicazione da uno a molti● I destinatarisono anonimi La comunicazione è monodirezionale (non permette feedback e non sono interattivi) C'è una distinzione tra i produttori (sono aziende commerciali) e i fruitori della comunicazione (singoli spettatori o ascoltatori) Le caratteristiche dei nuovi mass media sono: - Includono contenuti in forme diverse (testi, video, audio) - I contenuti possono essere immagazzinati in un computer. Ciò è il cuore della digitalizzazione (linguaggio universale, ovvero il codice binario, e impulsi elettrici alla macchina). - Contenuti distribuiti su vari canali mediatici - Si possono copiare e archiviare contenuti a un costo bassissimo. Dobbiamo occuparci anche delle regole per copiare e archiviare contenuti (pubblicità, copyright) I contenuti dei media digitali possono arrivare a essere portati ad un pubblico enorme, grazie ai dispositivi attuali (World Wide Web). Questo ci permette di sostituire la comunicazione da uno a molti (giornali) aunacomunicazione da molti a molti (internet).Oggi la parola mass media è meno utilizzata di un tempo, perché la distinzione tracomunicazione di massa e comunicazione interpersonale è molto più labile.Nei media digitali l'emittente può essere non conosciuto, cosa che non accadeva neimedia tradizionali, e anche il ricevente non è più ignoto sui media digitali, perché vieneinserito il nome e cognome, anche la via di casa.Internet ha reso la comunicazione interattiva.E inoltre la distinzione tra produttori e audience è un po' evaporata, in quanto chiunquepuò creare un sito web, un blog.Il pubblico non si limita più a ricevere, ma è un pubblico che produce comunicazione,agendo sia come produttori sia come consumatori di prodotti mediatici.Ci sono stati vari sviluppi recenti nei nuovi media:● Convergenza mediatica, cioè la fusione tra media diversi in ogni momento e luogo(da telefono a

17) IL NOSTRO MONDO: MEDIA E CONSUMI

I media sono importanti per l'economia per quattro motivi:

  1. I media sono importanti per l'economia, perché sono un'industria e possiedono un settore ampio e sviluppato (servizi di informazione e comunicazione). Bisogna tenere conto che per descrivere un'industria bisogna sapere cosa produce, quante imprese operano in quel settore, quanti sono gli addetti e quanta ricchezza produce.
  2. Il secondo motivo per cui i media c'entrano con l'economia riguarda il pubblico. I media, infatti, sono un elemento essenziale del consumo quotidiano.

Il pubblico è sempre più attivo, sceglie e interviene, ma ciò varia al variare delle condizioni socioeconomiche delle persone. Infatti, l'accesso ai media digitali non è uguale per tutti, dipende dalle conoscenze e dalle risorse (cosiddetto digital divide).

Inoltre, con l'avvento dei media digitali, gli utilizzatori dei media possono diventare dei creatori di contenuti (user-generated content).

della vita di tutti. In ogni momento della nostra giornata possiamo avere a che fare con i media. I dati (rapporto sulla comunicazione) del CENSIS mostrano la rilevanza che il consumo dei media ha nella nostra vita. L'industria dei media vende due tipi di prodotti ad acquirenti diversi:

  • Pubblico → vende libri, tv, giornali
  • Inserzionisti pubblicitari → vende spazi commerciali per fare pubblicità

3) I media sono importanti perché sono il principale veicolo della pubblicità di beni e servizi. La pubblicità è una forma di comunicazione che ha lo scopo di fornire ai consumatori informazioni su beni e servizi. La pubblicità deve far passare varie informazioni:

  • Un certo bene o servizio esiste
  • Le caratteristiche di questo bene
  • Informazioni sulle modalità di acquisto
  • Informazioni sul prezzo (non sempre)
  • Dimostra e promuove la desiderabilità di un bene o di un servizio

La pubblicità ha un duplice scopo: da un

lato informare i consumatori, e dall'altro convincerli a comprare un bene o un servizio.

4) I media c'entrano con l'economia perché attraverso la pubblicità possono influenzare il consumo. Oggi però non si parla più di consumo di sussistenza, ma si parla di consumo di massa. Esso è il risultato della piena affermazione del capitalismo moderno.

Il capitalismo moderno è una forma di organizzazione economica che ha alcune caratteristiche:

  • Bisogni soddisfatti tramite imprese che producono in vista di un profitto
  • Bisogni soddisfatti tramite il mercato (acquistare beni e servizi)
  • Le imprese funzionano in base al calcolo del capitale, ovvero si misura il profitto, la redditività di un'impresa (contabilità)
  • Si basa su un'organizzazione della forza lavoro salariata formalmente libera

Il capitalismo moderno si è affermato nella seconda metà del IX secolo, prima in Europa e poi in Inghilterra. Questo è il

periodo in cui il soddisfacimento dei bisogni è diventato dipendente dall'offerta dei servizi delle industrie. Il capitalismo moderno ha avuto bisogno di un consumo di massa e per coprire questo fabbisogno l'unica via è quella industriale (non più artigianato, vengono introdotte le macchine). Il capitalismo, quindi, si impadronisce della produzione industriale che può coprire un fabbisogno di massa. C'è un legame tra l'affermazione del capitalismo e lo sviluppo industriale. La società dei consumi è nata in America tra gli anni '20 e '40.

Il consumo è il processo che riguarda la scelta, l'acquisto e l'utilizzo di beni e servizi. Nella scelta si può essere influenzati; l'acquisto definisce la proprietà economica del consumo; l'utilizzo è la fine del processo, ma non sempre. Può capitare che, se questi beni e servizi sono complessi, è possibile restituire

innovazione.I beni e i servizi hanno due destinazioni:- Quelli che servono per sopravvivere- Quelli usati per intrattenimento nel tempo libero (Leisure)Un bene o un servizio può avere entrambe le destinazioni (macchina per lavorare e per andare in vacanza).Le conseguenze del consumo:Alcuni ritengono che abbia delle conseguenze negative. Però bisogna tenere conto che noi consumiamo prodotti forniti da imprese che impiegano forza lavoro, quindi i consumi corrispondono a posti di lavoro.C'è un legame tra consumi e forza lavoro, che ha a che fare anche con la condizione di lavoro dei lavoratori.Le caratteristiche del consumo:- È strutturato da istituzione economiche (mercato), e dall'ordinamento giuridico e dalle norme sociali informali che contribuiscono a organizzare la produzione e l
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Publisher
A.A. 2022-2023
72 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mara333 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di comunicazione e studi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Rostan Michele.