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Come viene analizzato in istologia?
Si effettua innanzitutto un prelievo venoso, si raccoglie il sangue e si cola la goccia di sangue su di un vetrino, effettuando poi lo striscio. Vedrò che il 55% del sangue è composto dal PLASMA, la componente liquida del sangue che possiede le proteine di coagulazione (il SIERO invece non le presenta). Il plasma è composto prevalentemente da acqua, proteine, lipidi, glucosio, ioni, amminoacidi ecc.. Il 45% del sangue è composto dalla COMPONENTE CELLULARE, il 99,9% è formato da GLOBULI ROSSI, il restante 1% è formato da GLOBULI BIANCHI e PIASTRINE. Tutte le cellule del sangue hanno origine da un processo detto EMOPOIESI che avviene nel midollo osseo, nella cavità centrale delle ossa lunghe.
Elementi corpuscolati:
GLOBULO ROSSO: è la cellula più piccola e ha un diametro di 7 micrometri. Sopravvive in circolo per circa 120 giorni. I globuli rossi, in seguito a differenziazione, perdono sia il nucleo.
Che gli organuli cellulari, diventando contenitore di EMOGLOBINA. Hanno una morfologia di una lente cava biconcava, sono stretti nella regione centrale e rotondeggianti all'estremità per svolgere al meglio la funzione e aumentare la superficie degli scambi gassosi.
Quando i globuli rossi invecchiando vengono distrutti in seguito a un processo detto EMOCATERESI: i capillari del fegato e della milza riconoscono i globuli rossi invecchiati (con la parete elastica).
Il RETICOLOCITA è la cellula che viene prima del globulo rosso nel processo differenziativo.
PIASTRINE: o trombociti: originano dal midollo osseo. Hanno forma discoidale. Sopravvivono in circolo circa 10 giorni. Derivano dal MEGACARIOCITA dalla cui frammentazione si distaccano frammenti, ovvero le piastrine. Le piastrine intervengono durante l'EMOSTASI, durante la coagulazione per formare il tappo piastrinico.
GLOBULI BIANCHI: hanno un diametro che va dai 9 ai 20 micron e sopravvivono in circolo da alcune ore fino a 3 giorni.
giorni, ad eccezione di una categoria di globuli bianchi che sopravvive fino a 20 anni, ovvero i LINFOCITI DELLA MEMORIA, vengono classificati in due famiglie: GRANULOCITI: nel citoplasma sono riscontrabili dei granuli, il nucleo è polilobato (ovvero ce ne sono tanti). Sono i NEUTROFILI, BASOFILI ed EOSINOFILI. GRANULOCITI: non ci sono granuli nel citoplasma. Sono i MONOCITI e i LINFOCITI. Durante gli esami vengono effettuate le percentuali di globuli bianchi, si parla infatti di FORMULA LEUCOCITARIA. Se una popolazione di globuli bianchi si innalza, si possono effettuare delle ipotesi sulla patologia che si sta attuando. La formula leucocitaria è la seguente: - 50/70% di NEUTROFILI - 20/30% di LINFOCITI - 3/8% di MONOCITI - 2/3% di EOSINOFILI - 0,5/1% di BASOFILI Granulociti NEUTROFILI: - È la popolazione più abbondante dei globuli bianchi - Hanno un diametro di circa 12-14 micrometri - Sopravvivono in circolo circa 12 ore - Sono caratterizzati da un solo nucleo POLILOBATO, chepresenta tanti LOBI.
Quando lo visualizziamo al microscopio notiamo all'interno del suo citoplasma la presenza di GRANULI contenenti enzimi lisosomiali e sostanze battericide che annientano un batterio. Infatti i neutrofili sono chiamati mettendo in atto meccanismi di difesa.
Sono cellule mobili, pertanto si spostano nella zona dove c'è l'infezione attuando la FAGOCITOSI.
FASI DELLA FAGOCITOSI:
- Il globulo bianco riconosce la sostanza estranea entrata nel nostro organismo, poiché sulla sua membrana plasmatica presenta un RECETTORE che è complementare alle proteine espresse dal batterio
- Una volta riconosciuto il batterio, il neutrofilo emette gli PSEUDOPODI, cambiando la propria forma grazie ai filamenti del citoscheletro. Cominciano ad inglobare il batterio attraverso la formazione di una vescicola. Si forma pertanto il FAGOSOMA cui granuli all'interno
- In prossimità del fagosoma migrano i LISOSOMI, contengono enzimi litici che
4. I lisosomi si fondono con il FAGOSOMA (rilasciando gli enzimi litici nel fagosoma) determinando la formazione del FAGOLISOSOMA.
La fagocitosi rappresenta il primo step dell'IMMUNITÀ ASPECIFICA, cioè il neutrofilo si limita a degradare il batterio ma non è ancora in grado di identificarlo.
In seguito alla fagocitosi i granulociti possono prendere alcuni complessi proteici del batterio che hanno annientato e li espongono sulla loro superficie cellulare. Quindi presentano l'antigene ai linfociti degradato e li espongono sulla loro superficie.
GRANULOCITI EOSINOFILI
- Sono meno rappresentati
- Hanno un solo nucleo con due lobi, detto BILOBATO
- Partecipano durante le REAZIONI ALLERGICHE e ANTIPARASSITARIE, quindi se incrementano nel sangue vorrà dire che saranno in atto reazioni allergiche e antiparassitarie.
GRANULOCITI BASOFILI
- Hanno un nucleo POLILOBATO
- La forma del nucleo non è molto visibile poiché i granuli si colorano così intensamente da
mascherare la morfologia del nucleo.
I granuli contenuti nel citoplasma contengono EPARINA ed INSTAMINA che intervengono durante le REAZIONI DI IPERSENSIBILITA' IMMEDIATA (come negli shock anafilattici) dilatando i vasi sanguigni.
Agranulociti MONOCITI:
- Hanno un diametro di circa 12-15 micrometri
- Nel citoplasma non ci sono granuli
- Il volume cellulare è prevalentemente occupato dal nucleo che ha un aspetto reniforme
- Non è una cellula molto attiva metabolicamente, ma si trasforma in un MACROFAGO quando c'è necessità di attuare i meccanismi di difesa immunitaria
- Verrà richiamato quindi dal sangue quando è in atto un processo infettivo, si trasforma in macrofago e svolge la fagocitosi, comportandosi da cellula presentante l'antigene.
LINFOCITI:
- Non presenta granuli nel citoplasma
- Hanno un diametro di circa 8-10 micrometri
- Il volume cellulare è prevalentemente occupato dal nucleo che appare intensamente colorato
presenta scarso citoplasma
Sono le uniche cellule che non completano l'emopoiesi nel midollo osseo, ma completano la maturazione nel TIMO
Tessuto cartilagineo
È un tessuto connettivo specializzato
La matrice ha una consistenza densa, per la presenza della componente fibrosa
È un tessuto AVASCOLARIZZATO
È un tessuto privo di nervi
Vi sono varie tipologie di cartilagine:
CARTILAGINE IALINA: caratterizzata da fibre del collagene, si ritrova nelle superfici articolari, nelle coste, nella trachea o nelle cavità nasali. È priva di PERICONDRIO (una membrana connettivale esterna alla cartilagine riccamente vascolarizzata che fornisce nutrimento alla cartilagine)
CARTILAGINE ELASTICA: caratterizzata da fibre elastiche, che forniscono resistenza agli urti, evitando di rompersi. Si ritrova nel padiglione auricolare, nel condotto uditivo esterno e a livello laringeo.
CARTILAGINE FIBROSA: la matrice è costituita da tessuto connettivo fibroso.
Il tessuto cartilagineo fornisce resistenza e si trova nei dischi intervertebrali, nei menischi e nelle sinfisi pubiche. Le fibre del tessuto cartilagineo hanno un andamento intrecciato che fornisce resistenza alle sollecitazioni.
Le cellule del tessuto cartilagineo sono i condroblasti e i condrociti. I condroblasti sono le cellule più indifferenziate e si trovano nello strato più esterno della cartilagine. Sono responsabili della sintesi della matrice densa della cartilagine, chiamata sostanza amorfa, che contiene acqua, NaCl, proteoglicani e glicoproteine. Quando il condroblasto termina la sintesi della sostanza amorfa, riversa la matrice all'esterno rimanendo intrappolato al suo interno. Il suo citoplasma viene completamente svuotato e il condroblasto si trasforma in condrocita, diventando una cellula quiescente.
I condrociti sono condroblasti più maturi e differenziati. Sono considerati "cugini" dei macrofagi.
All'interno di queste cellule ci sono CONDROCLASTI: granuli con enzimi litici che degradano il tessuto cartilagineo. Nel bambino, il tessuto cartilagineo lo possiamo ritrovare nella METAFISI delle ossa lunghe. Man mano che il bambino cresce la metafisi viene sostituita dal tessuto osseo. Quando il tessuto cartilagineo verrà sostituito dal tessuto osseo la cartilagine della metafisi verrà degradata dal condroclasto. Il tessuto osseo:- Appartiene sempre alla famiglia dei connettivi
- La consistenza di questo tessuto è molto dura e ciò serve per fornire sostegno meccanico all'osso. Ci sono anche strutture e cavità che forniscono protezione.
- Si occupa del mantenimento dell'OMEOSTASI CALCICA, cioè mantiene costante il livello di calcio nel sangue.
- Viene continuamente degradato e riformato.
- Rappresenta una riserva di minerali (in particolare di calcio).
- È formato da una MATRICE ORGANICA: rappresentata dalle fibre
granparte del citoplasma, pertanto diventeranno cellule quiescenti, trasformandosi in osteociti
OSTEOCITI: sono degli osteoblasti più differenziati e più maturi sono caratterizzati da prolungamenti piccoli che si insinuano nel tessuto osseo. Comunicano con altri osteociti attraverso la presenza di giunzioni, dette GAT JUNCTION
OSTEOCLASTI: sono considerati "cugini" dei monociti si occupa di erodere la matrice ossea, poiché nel loro citoplasma presentano granuli che contengono enzimi litici Se nel nostro corpo tutto funziona correttamente, l'