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Mesoderma intermedio
Il
All fine della 4ª settimana il mesoderma parassiale si stacca da quello laterale formando i cordoni nefrogeni che decorrono
dalla regione sacrale a quella occipitale. Da mesoderma intermedio si origineranno gli organi dell’apparato uro-genitale. La
regione craniale di ciascun cordone darà origine al pronefro, dove si riconoscono rudimentali nefroni, mentre la restante
porzione da origine al mesonefro e al blastoma metanefrico, dove si svilupperanno il sistema urinario e le vie genitali.
Mesoderma
Il laterale
All’inizio della 4ª settimana il mesoderma laterale appare formato da due lamine: la somoatopleura che in continuità con la
somatopleura extra embrionale riveste l’amnios, la splancnopleura che in continuità con la splancnopleura extraembrionale
riveste il sacco vitellino. Le due cavità delimitano il celoma intra embrionale, in comunicazione con il celoma extraembrionale,
ma durante la 4ª settimana si separano, e il celoma intra embrionale assume la forma a U. Il celoma si trova tra la membrana
bucco-faringea e il setto trans verso, diventerà la membrana pericardica, mentre i due canali daranno origine alla cavita
pleurica e pelvica-peritoneale. Lo strato parietale formato dalla somatopleura dara origine alle sierose parietali, ai tessuti
connettivi e al derma delle regioni laterali e ventrali del corpo. Lo strato viscerale formato dalla splancnopleura dara origine ai
connettivi, ai muscoli lisci e alla sierosa viscerale, le sottili membrane che rivestono gli organi contenute nelle tre cavita chiuse
derivante dal celoma. I lembi delle sierose formano i mesenteri che mantengono gli organi viscerali sospesi nella cavita
pelvica-peritoneale.
A causa delle crescita del prosencefalo in direzione craniale, dell’ampliamento della cavita pericardica e della crescita
dell’intestino anteriore: la regione cardiogenica ruota di 180º prima in basso e poi dorsalmente, spostando i tubi endocardiaci
in una posizione dorsale alla cavità pericardica, superiore al diaframma e ventrale all’intestino anteriore. Il sollevamento dei
margini laterali dell’embione determina la fusione dei tubi endocarditi in direzione A-P. Le cellule della splancnopleura
proliferano e formano intorno ai tubi il mantello mioepicardico, che darà origine ai cardiomiociti del miocardio e dell’epicardio.
Il cuore è sospeso per mezzo del mesocardio dorsale nella cavità pericardica, ed è distinguibile in quattro regioni: il bulbo, il
ventricolo primario, l’atrio primario e il seno venoso. Al 24ª giorno i cuore si ripiega verso destra, assumendo una forma a C e
poi a S che portano le 4 regioni a modificare la loro posizione che in direzione cranio caudale sono: il bulbo, il ventricolo
primitivo, l’atrio primitivo e il seno venoso. Alla fine della 4ª settimana il cuore è un tubo ripiegato con parete a tre strati e
quattro dilatazione, due a livello del ventricolo e due a livello dell’atrio. A seguito dei ripiegamenti, il mesocardio dorsale
scompare e il cuore rimane sospeso grazie ai vasi sanguigni. Nel seno venoso il cuore riceve sangue ossigenato dalle vene
ombelicali e sangue venoso dalle vene cardinali e vitelline; il sangue passa nell’atrio primitivo e nel ventricolo primitivo nel
bulbo e nel sacco aortico. Da qui attraversa le due aorte dorsali fluisce al corpo dell’embione tramite la arterie Insegmentali, al
sacco vitellino tramite l’arteria vitellina e torna alla placenta tramite le arterie ombelicali per essere ossigenato.
Lo dell'endoderma
sviluppo
A seguito del ripiegamento dell’embrione l’endoderma si richiude a formare l’intestino primitivo che racchiude parte del sacco
vitellino. Il ripiegamento divide l’intestino in 4 regioni: la parte dove sbocca il dotto vitellino costituisce l’ intestino medio;
l’intestino anteriore che va dalla membrana bucco-faringea all’ intestino medio, la cui parte anteriore costituisce l’ intestino
faringeo; l’ intestino posteriore va dalla membrana cloacale all’ intestino medio, la cui regione terminale forma la cloaca, che
tra le 4ª e la 6ª settimana si divide in seno urogenitale e canale anorettale. Il sacco vitellino a seguito del ripiegamento è
diviso in tre regioni: una parte all’interno dell’intestino primitivo, il dotto vitellino e il sacco vitellino residuo. Nella parete del
sacco vitellino sono presenti le cellule germinali primordiali che tra la 4ª e 6ª settimana migrano negli abbozzi gonadici, e nell
splancnopleura che riveste il sacco vitellino sono inn corso vasculogenesi e emopoiesi. Le regioni dell’intestino vanno
incontro a processo di morfogeneci che porteranno allo sviluppo dell’abbozzo delle vie respiratorie e degli organi
dell’’apparato digerente. La struttura concentrica degli organi degli apparati gastrointestinali dipende da un gradiente di SHH,
infatti l’alta concentrazione iniziale impedisce il differenziamento in muscolatura liscia della splancnopleura che avvolge il
tubo, favorendo la formazione della componente connettivale della mucosa, quando la concentrazione di SHH è bassa si
forma la tonaca muscolare e innervazione. Dall’endoderma derivano quindi, in direzione cranio caudale: tasche brachiali e
tiroide; apparato respiratorio e gastrointestinale; seno urogenitale. I segnali nodal proveniente dal nodo di Hensen permettono
di dividere il destino del mesoderma e dell’endoderma, ma conferiscono anche un’identità regionale a quest’ultimo. Alla fine
della gastulazione l’endoderma è diviso in tre regioni, per espressione anteriore di fattori di crescita come HHEX, FOXA2 e
SOX2 e posteriore di CDX1,2,3. L’endoderma continua a ricevere segnali di differenziamento dal mesoderma, che si associa
all’ intestino primitivo, e in cui sono espressi combinazioni di geni HOX. I segnali che inducono il differenziamento
dell’endoderma includono membri della famiglia FGF, WNT, BMP e RA.
l'asse
lungo A-P
Lo schema corporeo
La posizione degli organi lungo l’asse A-P è determinato da geni emeotici o HOX che codificano per proteine con funzione di
fattori di trascrizione, caratterizzati da sequenze identiche di amminoacidi, gli omeodomini, che legano specifiche sequenze di
DNA e che attivano specifici gruppi di geni in grado di guidare la formazione del corpo. Il genoma umano contiene 4 gruppi di
geni Hox per corredo aploide, da HOXA a HOXD, sui cromosomi 2,7,12 e 17. Esiste un codice dei geni Hox, attraverso cui
una certa combinazione di geni Hox specifica la posizione degli organi lungo l’asse A-P. L’acido retinoico gioca un ruolo
importante nell’indurre l’espressione di Hox.
Gli embrionali
annessi
Durante la 4ª settimana l’amnios ricopre tutto l’embrione fino all’anello ombelicale, da cui emerge il peduncolo di connessione
che ingloba il dotto vitellino, il sacco vitellino residuo e l’allantoide. L’embrione è nella cavita amniotica. Le cellule del
citotrofoblasto perforano lo strato sinciziale, addentrandosi nello strato decidurale andando a formare il guscio del
citotrofoblasto, che ancora il corion alla mucosa decidurale. Il villi che connettono il guscio al disco corionico sono definiti villi
ancoranti, da cui si sviluppano i villi fluttuanti che si proiettano nelle lacune sanguigne per ampliare la superficie di scambio
tra embrione e sangue materno
Processi M olecole
e
IGeniflox
I geni sono stati identificati in drosophila, mutazione di queste geni causa trasformazioni omeotiche, ossia un posizionamento
errato, anomalo e duplicato del corpo. Gruppi geni Hox sono posizionati sullo stesso cromosoma in una sequenza tra 3’ e 5’
che rispecchia la loro espressione sull’asse A-P. Nell’uomo sono presenti 4 gruppi di geni Hox per corredo aploide, che va da
HOXA a HOXD. I geni di mammifero HOX sono numerati da 1 a 13 a cominciare all’estremità del complesso che è espresso
più anteriormente. I gen con lo stesso numero, ma che appartengono a complessi diversi, sono definiti paraloghi. L’acido
retinoico gioca un ruolo importante nell’indurre l’espressione dei geni HOX in maniera dose-dipendete: i geni espressi ai 3’
sono più sensibili all’espressione di RA per cui sono espressi per prima. Il codice dei geni Hox suggerisce che una certa
combinazione di geni HOX determina una parte del corpo lungo l’asse A-P.
formazione
della dei
decidan
Meccanismi soriti
I somiti si formano dalla segmentazione del mesoderma parassiale. Esperimenti nel pollo e nel topo hanno dimostrato che il
mesoderma parassiale ha una capacità intrinseca di formare somiti, che è acquistata durante la gastrulazione. La formazione
dei somiti è regolata dall’espressione periodica di geni oscillanti e dallo stabilirsi di un gradiente di fattori di crescita, tra cui
WNT e Notch. Seguendo l’espressione di hes2 lfng della via di segnalazione di Notch si è osservato che, in un determinato
momento questi sono espressi in tutte le cellule della regione posteriore del mesoderma presomitico, per poi rimane espressi
solo nella regione posteriore dei somiti e del mesoderma che li sta formando. La via di segnalazione attivata dai geni oscillanti
agiscono su due processi: inducono l’EMT, e inducono l’espressione dell’efrine, proteine di membrana. L’interazione tra l’efine
della regione anteriore del somita con il suo recettore nella regione posteriore del somita pre-esistente determina il distacco
del nuovo somita a causa delle forze di repulsione. L’espressione dei geni oscillanti è controllata dal gradiente opposto di
WNT3a FGF8, la regione dove si incontrano tali gradienti è il fronte d’onda, dove si svilupperà un nuovo somita.
Il processo di epiteliazzione inizia o prima che il somita si stacchi, ed è determinato da fattori extra cellulari come la
fibronectina e delle N-caderine che permettono lo sviluppo della lamina basale e delle giunzioni tra cellule. L’induzione di
queste proteine è controllato da fattori di trascrizione paraxis.
Terza settimana di
sviluppo
formazione trilaminare
dell'embrione
Gastrolazione e
Durante la terza settimana l’embrione va incontro alla gastrulazione, in cui avremo la conversione da embrione bilaminare a
trilaminare: ectoderma, mesoderma, endoderma. A seguito della formazione dei tre foglietti avviene anche la specificazione
dei foglietti nelle regioni organo formative del corpo. La gastrulazione inizia durante il 14-15 giorno. Durante la terza
settimana, le cellule dell’ipoblasto (endoderma viscerale anteriore, AVE) producono molecole segnale che determinano la
formazione della linea primitiva, ossia un’ispessimento dell’epiblasto, che si forma sul margine caudale. La linea primitiva è la
regione dove le cellule dell’epiblasto vanno incontro a un cambiamento di forma, proliferano e si invaginano al di s