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Le situazioni giuridiche soggettive passive

Ad ogni situazione soggettiva attiva corrisponde una parallela situazione soggettiva passiva.

Diritto assoluto - dovere generico di astensione

Diritto relativo - obbligo giuridico

Diritto potestativo - soggezione

1. L'onere ricorre ogni qualvolta un soggetto, se intende conseguire un determinato risultato utile, è tenuto a porre in essere un determinato comportamento. Presenta un indubbio profilo di doverosità, evidenziato dalla non sempre lineare terminologia adottata dal legislatore. C'è una forte distinzione tra obbligo e onere, le quali sono accomunate da un profilo di doverosità, è in pari tempo vero che esse presentano una significativa differenza: l'obbligo è preordinato al soddisfacimento di un interesse altrui; l'adempimento dell'onore è un passaggio necessario perché il soggetto onorato possa conseguire un risultato utile per sé. L'onere

risponde ad un interesse del soggetto onorato e vannotenuti ancora una volta distinti due aspetti: da un lato il risultato utile realizzabilemercé il previo assolvimento dell’onore, risultato che risponde ad un interessedell'onorato; dall’altro l’interesse del soggetto terzo in vista del quale l'onore è posto.Obbligo e onere sono posti entrambi nell’interesse di un soggetto terzo; sicché bisognacercare altrove il fondamento di questa distinzione. L'onore non si presenta maicome una figura autonoma, ma accede sempre ad una posizione di vantaggio delsoggetto onorato. L’attribuzione di un diritto comporta il sacrificio di un interessealtrui: in questa prospettiva, la previsione di un onere rappresenta lo strumentomediante il quale attenuare l’impatto sulla posizione di un interesse del terzo dellaprevalenza accordata all’interesse del soggetto onorato. L’onere rappresenta unapeculiare tecnica di

Componimento degli interessi di cui la norma a volte si serve ove ritenga opportuno offrire una qualche protezione all'interesse sacrificato, limitando direttamente o indirettamente la contrapposta posizione di vantaggio. L'art. 875 mostra la differenza tra onere e obbligo: mentre l'atto di interpello è oggetto di un onere, il cui mancato assolvimento preclude l'acquisto della comunione forzosa del muro (ovvero, impedisce che si perfezioni il diritto di acquistarla), il pagamento del prezzo è oggetto di un obbligo: il soggetto si avvalga del diritto potestativo riconosciuto dalla norma, il suo inadempimento non precluderà l'acquisto, provocando solo l'esperibilità dei rimedi previsti a fronte dell'inadempimento di un'obbligazione. L'assolvimento dell'onere risponde ad un'esigenza di tutela di un interesse altrui. L'onere è un elemento di una fattispecie da cui discende l'attribuzione.

di un diritto al soggetto onorato: finché l'onere non viene adempiuto, la fattispecie non si perfeziona il diritto non sorge. Le situazioni che la tesi criticata pretende di ricondurre allo schema dell'onereriflettono la necessità che l'atto di autonomia privata sia conforme allo schema legaledelineato dalla fattispecie normativa. Qui non ricorre un'autonoma situazionegiuridica, ma una mera determinazione normativa delle modalità di un esercizio delpotere di disporre di un diritto.

2. La soggezione consiste nella sottoposizione di un soggetto alle conseguenzedell'esercizio dell'altrui diritto potestativo, senza potere in alcun modosottrarvisi.

3. L'obbligo giuridico è il dovere di tenere un comportamento di contenutospecifico che allo scopo di realizzare un interesse di un determinatosoggetto.

4. Il dovere generico di astensione consiste nella situazione giuridica passivadi chi si deve limitare a rispettare

L'esplicazione di una situazione di supremazia altrui.

PROCESSI CIVILI: MEZZI DI PROVA

Alla titolarità di una situazione giuridica deve essere riconnessa anche la possibilità di farlo valere in giudizio, cioè di domandare al giudice, mediante l'instaurazione di un processo, l'emanazione di una sentenza che accolga o rigetti la domanda. In ciò si sostanzia l'azione, ossia il potere di dare impulso alla funzione giurisdizionale affinché trovino tutela le situazioni giuridiche soggettive. Le norme di diritto sostanziale vanno correlate a quelle del codice di procedura civile, in particolare all'articolo 100 ai sensi del quale "per porre una domanda in giudizio è necessario avervi 'interesse'". Ciò significa che non è sufficiente essere titolari di un diritto soggettivo per esercitare un'azione: è necessario che si denunci una lesione di quel diritto soggettivo e che il

provvedimento richiesto al giudice sia idoneo a rimuovere in tutto o in parte tale lesione (interesse ad agire). Speculare all'azione è l'eccezione. L'eccezione è lo strumento attraverso il quale il convenuto, ossia colui che è stato citato in giudizio, resiste alla pretesa avanzata dall'attore. Anche per l'eccezione opera il limite istituito dall'articolo 100 di modo che l'eccezione stessa potrà essere presa in esame dal giudice solo ove sussista un interesse ad eccepire. Il processo civile è caratterizzato dal principio dispositivo per il quale le parti sono libere di esercitare le azioni e di porre le eccezioni, di transigere la controversia e di rinunciare al giudizio. Un temperamento a questo principio si ha nel processo del lavoro dove il giudice dispone anche di poteri istruttori d'ufficio: tali poteri debbono essere esercitati nei limiti dei fatti dedotti dalle parti. Importante è il principio.

Dell'onere della prova, in forza del quale i fatti che si pongono alla base di un'azione o di un'eccezione devono essere provati dalla parte che agisce o che eccepisce. L'esistenza di questo principio nel processo civile comporta che in assenza di un adeguato apparato probatorio un determinato fatto viene ritenuto inesistente ai fini della risoluzione della controversia. La ripartizione dell'onere della prova fra attore e convenuto è regolata dalla legge ma può essere modificata dalle parti mediante un apposito patto, sia pure nei limiti stabiliti dall'articolo 2698.

Le prove: vanno fornite mediante specifici mezzi di prova: le prove documentali, le prove testimoniali, la confessione, il giuramento, le presunzioni. Tra i mezzi di prova è possibile istituire una classificazione che li divide in prove dirette e prove indirette a seconda che essi siano destinati a provare direttamente l'esistenza di un fatto o a farlo soltanto presumere.

Si parlerà inoltre di prove libere con riguardo a quelle che il giudice può valutare liberamente e di prove legali con riguardo a quelle che obbligano il giudice a considerare come effettivamente verificatisi gli atti o i fatti attraverso di esse documentati.
  1. Sono prove documentali o prove scritte anzitutto l'atto pubblico o la scrittura privata. Va precisato che l'atto pubblico è il documento redatto, nei modi previsti dalla legge, da un pubblico ufficiale e che fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento del pubblico ufficiale che lo ha redatto, nonché delle dichiarazioni in essi contenute. Quanto invece alla scrittura privata, essa è un documento sottoscritto dalla parte, che acquista efficacia di prova legale, al pari dell'atto pubblico, solo quando viene riconosciuta da colui contro il quale la scrittura è prodotta, ovvero quando è legalmente considerata riconosciuta.
  2. La

Prova testimoniale di un fatto può essere fornita mediante la dichiarazione, resa dinanzi a un giudice, che è un determinato avvenimento si è verificato alla presenza di colui che rende la dichiarazione (testimoni). L'ammissibilità della prova per testimoni dei contratti è assoggettata ad una serie di limitazioni che si applicano anche alla prova del pagamento o della remissione del debito.

La confessione è la dichiarazione resa da un soggetto nell'ambito di un giudizio (confessione giudiziale) o fuori dal giudizio (confessione stragiudiziale) di fatti a sé sfavorevoli e favorevoli alla controparte. La confessione, essendo una prova legale, fa sì che i suoi effetti finiscono per equipararla ad un atto di disposizione del diritto.

Il giuramento è la dichiarazione della veridicità di un fatto proveniente da una delle parti e resa in giudizio con formula solenne. Il giuramento può essere decisorio o suppletorio.

a seconda che essa venga richiesto da una delle parti ai fini delladecisione della causa ossia richiesto dal giudice per integrare le prove o, ancora, perstabilire il valore della cosa domandata quando non sia possibile accertarlo altrimenti.Anche il giuramento è una prova legale.
  1. Le presunzioni sono mezzi di prova indiretti e consentono di accertare l'esistenza di un fatto ignoto muovendo da un fatto noto. Le presunzioni possono essere legali o semplici. Nelle prime è la legge stessa che considera esistente e quindi provato ad un altro fatto rilevante ai fini della produzione dell'effetto giuridico. Le presunzioni legali inoltre sono assolute o relative a seconda che sia ammessa o meno la prova contraria: un esempio di presunzione assoluta è proprio quella istituita dall'articolo 232 relativamente al concepimento in costringa di un matrimonio, mentre un esempio di presunzione relativa è quella istituita dal già citato art. 231, che

può essere vinta attraverso l'esercizio dell'azione di disconoscimento della paternità. Le presunzioni semplici rappresentano un limite al ragionamento induttivo del giudice, consentendo a quest'ultimo di farvi ricorso solo in presenza di fatti gravi, precisi e concordanti.

Sentenze ed il giudicato

Ai sensi dell'art. 2909 "l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato ad ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi in causa". Sono questi i limiti oggettivi e soggettivi del giudicato. Dal giudicato in senso sostanziale si distingue il giudicato in senso formale che si configura allorché la sentenza non possa essere più impugnata con gli ordinari mezzi di gravame. Una volta che la sentenza sia passata in giudicato non è più possibile riproporre la questione in giudizio. In qualsiasi altra controversia in cui sia pregiudiziale la questione già decisa con sentenza definitiva, il

giudice non può riesaminare la questione nel merito, ma deve decidere sulla base del giudicato. Questi caratteri sono comuni a

Dettagli
A.A. 2023-2024
16 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AURORATROIANI.03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di istituzioni diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Ricciuto Vincenzo.