Estratto del documento

BCE.

Questa moneta è però fittizia ed è maggiore della moneta effettivamente stampata dalla BCE —>

origine delle crisi finanziarie: le banche concedono troppi prestiti, creano troppa moneta e quella

che si chiama una bolla speculativa finanziaria, che prima o poi scoppia.

L’offerta nominale di moneta è la moneta circolante nel sistema economico nazionale ed è la

moneta che si detiene e si utilizza come mezzo di pagamento.

La ricchezza monetaria si detiene sotto forma di contante (o circolante) o conto corrente —>

moneta liquida o aggregato ristretto (M1).

Accanto a M1 si trovano anche:

1. moneta M2 (o aggregato intermedio): composta da circolante o conto corrente e depositi

vincolanti (non sono immediatamente spendibili, possono esserlo in un breve periodo)

2. M3 (o aggregato monetario ampio): oltre a M2 comprende le quote di partecipazione nei fondi

comuni monetari, le obbligazioni con scadenza fino a due anni e le operazioni pronti contro

termine

La base monetaria (BM) si differenzia dall’offerta nominale di moneta —> è la moneta

effettivamente emessa dalla BCE con le operazioni di acquisto sul mercato.

La base monetaria si trova fisicamente nei contanti o nelle cassaforti delle banche sotto forma di

riserve —> moneta che le banche devono detenere per fare fronte alle eventuali richieste di

prelevazioni dei clienti.

Se le banche private facessero il mestiere di custodire solamente il denaro dell’utenza D = RIS,

perciò la base monetaria e la moneta circolante sono la stessa cosa.

Ma nella realtà le riserve sono solo una piccola parte dei depositi bancari —>la restante parte viene

usata per concedere prestiti: RIS < D, perciò BM è minore dell’offerta di moneta.

L’effetto moltiplicativo: introduzioni di due nuove variabili

- coefficiente di liquidità cr : propensione degli utenti a tenere la propria ricchezza monetaria

sotto forma di contante piuttosto che di depositi (CIRC/D)

- coefficiente di riserva rr : esprime le scelte delle banche a tenere i depositi sotto forma di

riserve (RIS/D)

Utilizzando queste due variabili è possibile riscrivere la formula

- che esprime l’offerta di moneta come M = D x (cr + 1)

off

- che esprime la base monetaria come BM = D x (cr + rr)

Mettendo a rapporto l’offerta di moneta e la base monetaria —> cr + 1/ cr + rr, che è il

moltiplicatore monetario: in una situazione normale cr=0,2 e rr= 0,1. Perciò normalmente il

moltiplicatore monetario è pari a 4 volte

- M almeno 4 volte la moneta stampata dalla BCE ( cr + 1/ cr + rr x BM)

off è

- ogni volta che la BCE aumenta la BM per esempio di 100, l’offerta di moneta aumenta di 100 x 4

La BCE non ha un controllo diretto e completo dell’offerta di moneta, ma solo della BM: non

controlla infatti il moltiplicatore monetario che dipende da rr e cr, entrambe esogene.

Nel momento in cui una banca presta denaro, crea moneta (fa credito) oltre quella emessa dalla

BCE e va quindi a moltiplicare la moneta emessa dalla BCE.

La moneta creata dalle banche è però fittizia, per questo motivo le banche quando fanno prestiti

chiedono in cambio un bene reale.

Se i prestiti concessi dalle banche aumentano, il moltiplicatore monetario sarà maggiore e a parità

di BM, l’offerta di moneta sarà maggiore.

Gli strumenti di politica monetaria della BCE: controlla la quantità di moneta offerta e

modificandola porta a variazioni del tasso di interesse

1. operazioni di mercato aperto: compra o vende (si agisce solo sulla BM)

Per modificare il moltiplicatore monetario la BCE ha due strumenti:

- riserva obbligatoria: la BCE impone alle banche di detenere una percentuale dei propri depositi

presso la banca centrale nazionale —> il coefficiente di riserva obbligatoria è quindi la percentuale

dei depositi con scadenza inferiore ai due anni, che le banche devono depositare presso la banca

centrale

Se la BCE consente di ridurre le riserve obbligatore, la banca le riduce e può fare più prestiti e

quindi crea più moneta —> moltiplicatore monetario aumenta e quindi anche l’offerta di moneta.

Se la BCE aumenta le riserve obbligatorie, la banca è costretta a fare meno prestiti e tenere più

riserve —> diminuisce moltiplicatore monetario e quindi anche l’offerta di moneta.

La riduzione delle riserve obbligatore è quindi uno strumento di politica monetaria restrittiva da

parte della BCE.

- tasso di rifinanziamento: tasso di interesse a cui la BCE presta denaro alle altre banche, quando

queste rimangono senza riserve

Se la BCE riduce il tasso di rifinanziamento è una manovra espansiva, perché alle banche costa di

meno rimanere senza riserve —> la banca tiene quindi meno riserve: fa più prestiti, aumenta

moltiplicatore monetario e quindi anche l’offerta di moneta.

Se la BCE aumenta il tasso di rifinanziamento è una manovra restrittiva, alle banche conviene

tenere più riserve: la banca fa meno prestiti, diminuisce moltiplicatore monetario e quindi anche

l’offerta di moneta.

Quando i pr zi va ano:

Il modello DA - OA:

È un modello che permette di comprendere cosa determina sia il livello della produzione che il

livello dei prezzi (misurato dal NIC) in un sistema economico nazionale nel breve periodo

(approccio keynesiano) e nel medio-lungo periodo (approccio neoclassico).

- DA = domanda nel lungo e nel breve periodo determina variazione dei prezzi e livello della

produzione (relazione negativa tra livello dei prezzi e produzione domandata)

- OA = si differenzia in lungo periodo (sempre pari al livello di pieno impiego) e in breve periodo (

relazione positiva tra produzione e prezzi: la relazione è positiva perché il mercato del lavoro non

è un mercato di concorrenza perfetta = equilibrio è effetto di una contrattazione)

Le ipotesi del modello:

- livello generale dei prezzi P è vischioso nel breve periodo: si muovono al variare della domanda,

ma in maniera lenta, graduale e parziale

- livello generale dei prezzi P è flessibile nel lungo periodo: assorbono le variazioni della domanda

e lasciano invariato il livello della produzione

- esiste un solo prodotto finale: corrisponde al PIL reale (Y)

- economia è chiusa: no rapporti con estero

- ci sono tre macro mercati: mercato reale, finanziario e del lavoro

- gli agenti economici formulano le proprie aspettative sul livello futuro dei prezzi basandosi su

quanto hanno osservato in passato

La struttura logica del modello:

- curva della DA: relazione tra prezzi e produzione (negativa) —> equilibrio è determinato da

modello IS-LM

- curva della OA (breve periodo): relazione tra livello produzione e livello prezzi (positiva = per

produrre di più si spende di più e perciò aumentano i prezzi) —> equilibrio è determinato dal

mercato del lavoro

- curva della OA (lungo periodo): curva perfettamente verticale in corrispondenza del livello di

produzione di pieno impiego Yn

La funzione di Y dipende dal capitale fisico (K) e dal lavoro (N) —> quando tutta la quantità K è

tutta la quantità N di cui si dispone: livello massimo e potenziale che un sistema economico può

ottenere impiegando in maniera piena le risorse scarse di cui dispone.

Nel breve periodo (sinistra) il livello della produzione è determinato

dalla domanda Y = Y (punto di intersezione): nel punto di

off dom

intersezione tutti tre i macro mercati sono in equilibrio.

ez ri

Nel lungo periodo (destra) il punto di intersezione tra le due curve determina l’equilibrio.

Equilibrio completo: equilibrio di breve periodo di sinistra coincide con equilibrio di lungo periodo

di destra —> livello di equilibrio di breve periodo della Y* coincide con quello di lungo periodo.

Derivazione della DA: -

grafico superiore: equilibrio del mercato reale e finanziario (dato da

modello IS-LM)

-

grafico inferiore: equilibrio del mercato di lavoro

Il livello di equilibrio determinato dal modello IS-LM è il livello di equilibrio

della produzione domandata (Y0), che viene proiettato nel piano sottostante

—> lo si associa al livello dei prezzi P0: primo punto della curva DA.

Se i prezzi variano e P0 < P1 —> la curva LM rappresenta l’equilibrio del

mercato finanziario che è dato all’uguaglianza tra domanda e offerta reale di

moneta: se il prezzo diminuisce, l’offerta reale di moneta aumenta (M /P).

off

La curva M diventa maggiore di L e cambia posizione (LM’) —> si ha un

nuovo livello di equilibrio della produzione domandata (Y’): si proietta nel

grafico sottostante e si trova il secondo punto della curva DA.

Aumento di G: politica fiscale espansiva aumenta la DA

- grafico superiore: se G aumenta, la curva IS si si sposta verso l’alto e si genera un nuovo

equilibrio e un nuovo livello della produzione domandata

- grafico inferiore: si proietta Y1 e la curva DA a parità di P si sposta verso destra (DA’)

Aumento dell’offerta nominale di moneta (acquisto su mercato aperto): politica

monetaria espansiva aumenta la DA

-

grafico superiore: se aumenta offerta nominale di moneta, la curva LM aumenta (si

sposta verso il basso) —> nuovo livello di equilibrio e di produzione domandata Y1

-

grafico inferiore: si proietta Y1 e la curva DA a partita di P si sposta verso destra

(DA’)

Il mercato del lavoro: breve periodo

- Ybp= DA

- Ybp = F (K, N) —> F(N) K è costante: se DA aumenta, Y aumenta e quindi N deve aumentare

Gli occupati sono coloro che nell’ultima settimana di rilevazione hanno svolto almeno un ora di

lavoro retribuito —> N = occupati.

I disoccupati sono coloro che non hanno un occupazione ma la stanno sistematicamente cercando

—>U= disoccupati.

La somma di U e N è pari alla forza lavoro di un paese, che è diversa dalla popolazione attiva

(coloro che sono in età da lavoro):

- la disoccupazione si misura col tasso di disoccupazione u = U/FL x 100 —> u= 100 - n

- l’occupazione si misura col tasso di occupazione n = N/FL x 100

Se DA aumenta, la produzione aumenta, N aumenta e n diminuisce

Il mercato del lavoro misura W* (salario nominale): il salario nominale di equilibrio è il risultato di

una contrattazione che può avvenire su base nazionale, su base aziendale o su base individuale.

Il W negoziato dipende positivamente dal potere contrattuale dei lavoratori, che è influenzato da tre

aspetti:

1. competenze richieste e offerte: più competenze più potere contrattuale

2. condizioni sul mercato del lavoro (tante alternative a me) : maggiore è il tasso di

disoccupazione, minore sarà il pote

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher livbg02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Parravicini Paola.
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