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Bilancio preventivo e processo di parificazione
Questo è un bilancio preventivo, la ragioneria dello stato redige il conto consultivo, il quale entro la fine di maggio deve essere presentato alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione. Permette alla Corte dei conti di verificare l'azione dei soggetti responsabili del denaro pubblico. La parificazione avviene in giugno.
Dopo che viene presentato il DEF la commissione presenta delle osservazioni allo stato, le raccomandazioni sono proposte inviate agli stati; si tratta solo di raccomandazioni forti, non sono obbligatorie, ma se ignorate possono poi portare a sanzioni. Durante l'estate il governo adotta tutti i correttivi al DEF che ritiene necessari ed adeguati (dal punto di vista politico) rispetto alle raccomandazioni UE, così il Governo ha un margine di manovra.
Entro il 27 settembre il Governo presenta alle camere il NADEF, ossia nota aggiornamento del DEF: aggiornano il DEF sulla base delle raccomandazioni ricevute che il Governo ha deciso di seguire.
Poi viene approvato dal parlamento. Anche il NADEF deve essere approvato dall'ufficio parlamentare di bilancio. Sulla base del DEF aggiornato il governo presenta il disegno di legge di bilancio, un documento interno per dare avvio al procedimento di approvazione del bilancio preventivo.
Il documento programmatico di bilancio ossia una estrapolazione, la parte programmatica del disegno di legge di bilancio è presentato alla Commissione UE. Entro il 30 di novembre la Commissione deve scrivere un parere adottando anche raccomandazioni. Mentre la commissione esamina, in parlamento si avvia la sessione di bilancio dal 20 ottobre, ossia il procedimento legislativo per l'approvazione della legge. Al 30 novembre, la Commissione manda un parere, congruente ai commenti dati dall'ufficio parlamentare di bilancio. Resta il mese di dicembre al Parlamento per intervenire in modo congruo alla commissione.
Se il governo decade il parlamento può comunque approvare il bilancio.
altrimenti si entra in esercizio provvisorio (disponibilità di altri tre mesi per stipulare la legge).
Nel mese di gennaio e febbraio vengono adottate manovre correttive
Il parlamento approva il disegno di legge di bilancio (bilancio contabile), il quale è redatto dal Governo. La legge di bilancio (vecchia) era una legge meramente formale, essendo contabile il Parlamento o lo approvava o non lo approvava, non poteva intervenire a modificarlo. Essa doveva essere a legislazione vigente (una fotografia delle entrate e delle spese, si adatta alla normativa vigente).
La manovra di bilancio, a seguito della approvazione della Legge finanziaria (o di stabilità) del 1978 era composta da questa legge finanziaria + legge di bilancio. Anche il disegno di legge finanziaria veniva presentato dal Governo. I disegni di legge venivano presentati congiuntamente al Parlamento, facevano il loro iter entrambi; il Parlamento poteva intervenire solo
su disegno di legge finanziaria. Se legge finanziaria con i suoi 950 commi,era un pacchetto che il Parlamento approvava nella sua interezza oppure no; ogni comma è collegato con i restanti se non venisse approvato un comma salta tutto.Questo dualismo di documenti è venuto a meno a seguito della Legge 163 del 2016. Novità: A partire dal dicembre 2016 si approva solo una legge di bilancio, che contiene due sezioni: una sezione normativa e una sezione contabile. La novità è che anche la sezione contabile può variare la normativa, e viceversa la parte normativa quella contabile; quindi, non è più una legge solamente formale, ma vi è interconnessione tra una e l'altra. Nella prima fase parlamentare, il Parlamento può dar modifiche a entrambe, il Governo adotta le note di variazioni del Parlamento e poi è riportata in parlamento seguendo il classico iter. La pubblica amministrazione (sezione II) La funzioneLa funzione amministrativa è un'attività che è diretta a curare in concreto gli interessi della collettività e per farlo si manifesta attraverso l'esercizio di un potere. Riguarda situazioni ben determinate e soggetti ben determinati (anche più di uno), perché sappiamo a chi si applica. Il potere è una situazione giuridica soggettiva attiva e di vantaggio, che permette al titolare del potere di intervenire unilateralmente sulla sfera giuridica di altri soggetti (quindi su diritti e doveri) modificando quella sfera giuridica.
La funzione amministrativa mette in atto la funzione normativa perché traduce il generale ed astratto in specifico e concreto. È volta all'interesse generale, ossia l'interesse della collettività che si trova di fronte. Ad esempio, vogliamo ampliare l'autostrada: quanto dureranno i lavori? È necessario espropriare? Gli interessi rispetto
All'ambiente? È necessario coordinare e bilanciare interessi della collettività, di tutti gli interessi che entrano in gioco, in modo imparziale. La funzione si manifesta attraverso il potere perché il singolo non si può opporre. L'amministrazione ha potere solo se il potere è stato attribuito dalla legge.
Definizioni: indennità e risarcimento
Indennità: somma di denaro che viene erogata qualora un soggetto subisca una perdita economica a causa di un fatto lecito (ossia un fatto previsto dalla legge). Ad esempio, la legge legittima l'espropriazione in alcune circostanze, ma anche se è lecito creo un danno patrimoniale: quel danno deve essere indennizzato, bisogna restituire una somma pari alla perdita economica, pari alla somma del bene.
Risarcimento: ristoro con valore economico (o in forma specifica) derivante da una perdita che un soggetto ha subito a causa di un danno illecito altrui. Il soggetto che ha tenuto il
danno è obbligato al risarcimento del danno. Tale somma è costituita a due voci:
- Danno emergente: valore reale della perdita, è pari al valore del bene di cui ho cagionato la perdita
- Lucro cessante: valore delle aspettative che dall'uso di quel bene avrei avuto; riferita al mancato guadagno e mancate possibilità che quel fatto ha procurato.
La giurisprudenza ha ampliato questo danno dopo il caso Superga.
Art 97, comma 2: riserva di legge relativa, afferma che i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge. Il pubblico ufficio ha potere amministrativo grazie ad una fonte primaria e le funzioni devono essere svolte secondo i principi della legge e in modo imparziale. Imparziale in modo tale che sia assicurato il buon andamento, il quale va coordinato con il comma 1. Buon andamento di funzione amministrativa significa che tutto deve funzionare e che l'azione amministrativa deve essere improntata a principi di efficacia ed efficienza.
Cioè deve essere capace di raggiungere l'obiettivo con un corretto uso delle risorse disponibili (denaro pubblico, personale, arredi...). Le pubbliche amministrazioni devono rispettare il principio di equilibrio di bilancio, deve essere orientata per permettere allo Stato di rispettare tale principio. La spesa della pubblica amministrazione può spendere, ma poi va inserito nella voce di bilancio dello stato. Questo è stato introdotto con il fiscal compact (normativa UE), che sancisce che il debito pubblico deve rientrare entro certi termini.
Principi costituzionali che deve rispettare la pubblica amministrazione: principio legalità, buon andamento, imparzialità e rispetto di efficacia ed efficienza (non sperperare soldi pubblici). Il destinatario del potere è in una situazione di dovere: adeguarsi all'esercizio del potere. In realtà, contemporaneamente il soggetto che subisce il potere è titolare di una situazione
La giuridica soggettiva collettiva è un vantaggio che si chiama interesse legittimo. Il soggetto pretende che l'azione attraverso la quale si manifesta il potere venga ad esistenza nel rispetto della costituzione e della fonte generale ed astratta. Non sono soggiogato a questo potere, ma ho dei meccanismi che permettono di tutelarmi.
Ad esempio: partecipo ad un concorso pubblico, accettando il bando e le regole del concorso; quindi, alla fine l'amministrazione (comune di Bologna) forma la graduatoria e io subisco la graduatoria, ma sono anche titolare di questo interesse giuridico. Pretendo che le procedure siano state svolte in modo legittimo, per cui posso verificare la procedura e potenzialmente far ricorso ad un giudice. Non devo subire se la funzione amministrativa non ha rispettato i principi costituzionali.
Quando pubblica amministrazione esercita questo potere adotta sempre qualcosa di scritto, si manifesta in concreto: il potere si fa atto, che ha la forza del provvedimento.
La funzione amministrativa si concretizza nel provvedimento amministrativo, un atto capace di modificare la sfera giuridica del destinatario unilateralmente. La predeterminazione provvedimentale deve essere fatta facendo sì che esso risulti nella verifica del rispetto della legge, del bilanciamento degli interessi in gioco, della verifica della situazione concreta: il provvedimento è quindi risultato di un procedimento. Quando ci rivolgiamo all'amministrazione per qualcosa, finché non abbiamo un provvedimento, la situazione non si è ancora risolta.
Il procedimento è una sequenza di atti coordinati tra loro, consequenziali uno all'altro che sono finalizzati, costituiscono il presupposto per l'adozione del provvedimento finale. Si chiamano anche atti endo-procedimentali.
Legge 241 del 1990: sequenza che ha disciplinato in via generale nuove norme sul procedimento amministrativo, i principi di come devono funzionare tutti i.
procedimentiamministrativi.Il procedimento amministrativo ha delle fasi
Iniziativa:1. chi è titolare dell'iniziativa? Il procedimento può essere avviato da unsoggetto interessato (di parte) o di ufficio o direttamente dalla pubblicaamministrazione. Si presenta così l'istanza, a cui viene assegnato un protocollogenerale (si identifica con u numero ed un anno) nomina un
L'ufficio della pubblica amministrazione che ha preso in carico l'iniziativaresponsabile del procedimento (soggetto istituzionalizzato con la legge del 1990).Indica il nome della figura che si dovrà preoccupare che quel procedimento vadaavanti, coordinando le fasi successiva fino all'adozione del provvedimento finale.Egli sarà anche l'interlocutore delle persone interessate.
3. Il responsabile del procedimento come prima cosa redige un primo atto. Questo sicomunicazione di avvio del procedimento,chiama un atto endo-procedimentale, nelquale viene
dichiarato l'avvio del procedimento, il progetto e le sue finalità, isoggetti interessati a cui è rivolto il progetto.