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L'ABROGAZIONE DELLA LEGGE

L'art. 15 delle preleggi (abrogazione delle leggi) stabilisce che le leggi non sono abrogate che da una legge superiore per dichiarazione esplicita del legislatore o per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti o perché la nuova legge regola l'intera materia già regolata dalla legge anteriore. Ogni nuova legge si innesta su leggi precedenti (che modifica o completa) e presuppone l'emanazione di altre leggi. La legge ha un CARATTERE ATEMPORALE nel senso che la data della legge è del tutto irrilevante se non in quanto comporti l'effetto di abrogazione delle leggi precedenti. Tutte le leggi vigenti non abrogate sono compresenti nell'attuare la comunicazione legislativa, indipendentemente dalla data della loro emanazione.

L'IMPERSONALITÀ DEL DISCORSO LEGISLATIVO

Il discorso legislativo può essere definito come un discorso "scritto sulla lavagna" e non attribuibile ad un "parlante".

Ma l'ascrizione ad un parlante è una condizione di significanza essenziale di qualunque discorso. Ogni discorso acquista significato in relazione alle condizioni di significanza date dal contesto in cui il discorso è pronunciato. Invece, tutti i segmenti del discorso legislativo sono ugualmente presenti nel momento dell'interpretazione-applicazione della legge. L'insieme, la totalità dei segmenti del discorso legislativo ha un'eguale astratta attitudine a fornire le motivazioni dei comportamenti. Il discorso legislativo è quindi impersonale e privo di contesto (e quindi, delle normali condizioni di significanza dei discorsi). Ciò comporta che le condizioni di significanza del discorso legislativo, comunque necessarie per intendere il significato di esso, sono del tutto peculiari e differiscono in modo sensibile dalle condizioni di significanza dei comuni discorsi. Queste constatazioni sono tanto gravi che è ricorrente il tentativo di

Attenuare l'impersonalità del discorso legislativo e di antropomorfizzarlo attribuendolo ad un interprete: IL LEGISLATORE.

LE CONDIZIONI DI SIGNIFICANZA DEL DISCORSO LEGISLATIVO:

Il significato di un discorso non può essere mai dato dal mero significato delle parole, sia pure considerate nella loro connessione, ma anche dalle particolari condizioni di significanza dello stesso discorso. Tra queste acquista particolare rilievo L'INTENZIONE DEL PARLANTE: la direzione del discorso, ciò che il parlante mira, si dirige, a comunicare e conseguire. Le specifiche condizioni di significanza del discorso legislativo possono essere così indicate:

  1. LA PRECOGNIZIONE dell'operatore giuridico e cioè il possesso da parte dell'intelletto interpretante delle categorie conoscitive necessarie per l'ascrizione di significato alla legge;
  2. IL SISTEMA delle leggi, e cioè i significati desumibili da altri segmenti del discorso legislativo che

incidonosul significato dell'enunciato interpretando, o cmq, si pongono in correlazione con esso;

3) I FATTI DEL MONDO: le cose, i comportamenti umani che la legge intende regolare.Con riferimento ad essi si prospetta un insanabile dualismo, nel meccanismo della legge,tra i fatti e comportamenti così come sono rappresentati dalla legge e i fatti ecomportamenti reali.

LA PRECOGNIZIONE DELL'OPERATORE GIURIDICO:L'interpretazione della legge si pone in necessaria correlazione con il possesso da parte dell'interprete delle categorie conoscitive necessarie per enucleare, dal sistema delle leggi, il significato utile a fornire le regole operanti nella situazione data. È questa la PRECOGNIZIONE DEL GIURISTA: quella particolare qualità dell'intelletto interpretante che consente di orizzontarsi nell'insieme infinito dei significati della legge, fino ad identificare il significato utile operante nella situazione data.

IL SISTEMA DELLE LEGGI: è un

sistema MOLTO COMPLESSO. Ponendosi come sistema di leggi, quando si dà interpretazione ad una norma, occorre tenere conto anche di come può variare il significato della stessa in relazione del sistema di appartenenza. La legge non pone soltanto regole di comportamento (precetti) ma indica anche situazioni in cui quei comportamenti devono essere tenuti (campo di applicazione della norma), stabilisce le relazioni per la trasgressione ai comportamenti dovuti (sanzione), prevede i casi e i procedimenti per l'applicazione della forza (coercizione). Per ridurre la complessità i singoli elementi significativi della legge (precetto, campo di applicazione, sanzione, coercibilità) vengono previsti in sistemi diversi. Così ad esempio il precetto viene considerato in luogo separato dalla sanzione (norme precettive, norme sanzionatorie). L'operatore giuridico è tenuto quindi ad inserire qualunque significato desumibile dal testo della legge nel sistema

delle leggi perché solo in tal modo la motivazione offerta dalla legge potrà dirsi completa. Il porso della legge come sistema implica che il significato dell'enunciato legislativo venga corretto, integrato, precisato dal significato degli altri enunciati. Si pone quindi la costante esigenza per l'interprete di stabilire le connessioni e le interdipendenze tra i vari enunciati. E va tenuto presente che è prospettabile una vera e propria gerarchia tra i significati dipendente dal livello di generalità della prescrizione legislativa.

I FATTI DEL MONDO:

Costituiscono il CONTENUTO SEMANTICO DELLE FORMULAZIONI DELLA LEGGE. L'applicazione della legge è fondata sempre su una valutazione di somiglianza tra i fatti rappresentati dalla legge e i fatti reali. Giudizio di somiglianza che è molto spesso valutativo nel senso che prende in considerazione non solo e non tanto le componenti strutturali dei fatti, quanto piuttosto il VALORE INSITO NEI

FATTISTESSI RISPETTO AGLI INTERESSI UMANI MERITEVOLI DI TUTELA.

L'OBBLIGATORIETÀ DELLA LEGGE:

L'art. 10 d.p. stabilisce che "le leggi e i regolamenti divengono obbligatori nel decimoquinto giorno successivo a quello della loro pubblicazione, salvo che sia altrimentidisposto" questa disposizione attribuisce carattere normativo (obbligatorio) al discorsolegislativo. Con essa il discorso legislativo fissa e determina il proprio modo di esserecome discorso normativo che va osservato obbligatoriamente.

L'EFFICACIA DELLA LEGGE NEL TEMPO:

L'art. 11 d.p. stabilisce che "la legge non dispone che per l'avvenire: essa non ha effettoretroattivo". La legge costituisce un meccanismo regolativo "cieco ed imparziale":cieco perché la regola viene posta prima del verificarsi dei fatti, imparziale perché cieco.La legge viene prima dei fatti. È un discorso proveniente dal passato che si dirigea regolare i fatti del futuro.

quanto tale la legge come meccanismo regolativo è un meccanismo basata sulla "somiglianza" tra i fatti previsti e i fatti che si verificheranno ed ai quali la legge dovrà essere applicata. Il meccanismo previsionale della legge presuppone però una società immobile e non in evoluzione quindi la legge entra in crisi quando l'evoluzione si verifica. Consegue da ciò la rincorsa affannosa delle leggi, l'esigenza di nuove leggi, la necessità di riforma legislative: tutto derivante dalla necessità di adattamento del meccanismo previsionale della legge alla realtà dei fatti sociali. PRAGMATICA, SEMANTICA E SINTASSI DEL DISCORSO LEGISLATIVO: La pragmatica del discorso legislativo studia l'uso del linguaggio che viene fatto dalla legge (imperativo, persuasivo, razionale, analogico). Indica la direzione del discorso legislativo e gli strumenti di cui si avvale. La semantica del discorso legislativo studia la funzione

significativa del linguaggio adoperato dalla legge e quindi le modalità con le quali i termini usati dalla legge si rapportano alle cose del mondo. La sintassi del discorso legislativo studia l'uso modale dei tempi verbali fatto dal discorso legislativo, e cioè, come attraverso quali espressioni linguistiche, vengono posti gli imperativi giuridici.

LA PRAGMATICA: La legge è un imperativo che vuole essere obbedito, tende a realizzarsi o attuarsi nell'ambiente sociale e per realizzare questo fine deve tener conto delle reazioni dei destinatari delle norme giuridiche e della concreta realtà sociale che essa legge, prevede e descrive e rispetto alla quale è destinata ad operare. L'imperativo giuridico. Questa verificazione della legge viene operata mediante una valutazione o un confronto del contenuto descrittivo della legge rispetto ai rapporti sociali. L'uso pragmatico del linguaggio da parte della legge, ancorché imperativo, è un

La persuasione operata dalla legge viene attuata attraverso la razionalità del discorso. La suprema razionalità è anche suprema persuasione perché il discorso razionale convince a prescindere dai gusti, dalla cultura, dalle suggestioni che influenzano cerchie ristrette di destinatari. La legge aspira a porsi come espressione del principio di suprema razionalità e della giustizia. L'aspirazione della legge ad essere espressione di un ideale di giustizia spiega anche perché la legge abbia un carattere analogico, cioè presenti una certa vaghezza o elasticità di significato. La legge infatti può applicarsi ai casi previsti con sufficiente esattezza ma anche a casi simili.

LA SEMANTICA. LE CONCETTUALIZZIONI DELLA LEGGE:

Poiché la legge ha un carattere generale ed astratto, e vista la sua natura previsionale, non si dirige ad un uditorio determinato, ma a tutti i cittadini (generalità): la legge non

si riferisce a situazioni specifiche ma a classi di situazioni "somiglianti" (astrattezza). Le parole usate dalla legge sono TERMINI e cioè sono usate secondo il loro valore concettuale evocativo. I concetti giuridici (i significati dei termini giuridici) hanno una loro valenza che differisce a volte in maniera assai sensibile dal significato ascrivibile al termine secondo l'uso comune del linguaggio. La funzione significativa (semantica) del linguaggio legislativo è data dall'uso costante di termini che hanno un significato tecnico-giuridico; le concettualizzazioni operate dalla legge sono assai complesse e ciò deriva dal porsi della legge come sistema organico di proposizioni e non come una collezione di proposizioni indipendenti.

LA VAGHEZZA (PARZIALE INDETERMINAZIONE, CARATTERE ANALOGICO) DEL DISCORSO LEGISLATIVO:

Per realizzare il principio di giustizia costituito dall'eguaglianza di trattamento dei casi, il discorso legislativo ha carattere

analogico: la sua funzione significativa comprendesi

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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher UltimateGabriele di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Lener Giorgio.