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Armi Biologiche

Microorganismi e agenti patogeni aggressivi, variazione di esistenti in natura, per renderli più resistenti e in grado di superare anche l'effetto dei vaccini.

Agenti patogeni: virus (vaiolo, febbri emorragiche, influenza...), batteri (peste, antrace...), rikestie (tifo), tossine (botulismo, richine).

Agenti chimici: persistenti e non persistenti. Sono stati creati recentemente, come "pesticidi umani". Sono stati usati per la prima volta in maniera estesa nella I Guerra Mondiale, per poi non essere più utilizzati in conflitto. In realtà le armi chimiche non sono vere e proprie armi di distruzione di massa; servono più per l'effetto psicologico di terrore dato dagli attacchi chimici e, da un punto di vista militare, sono un grosso impedimento all'efficienza delle operazioni. Diverso è l'attacco dei civili, senza protezioni né addestramento.

Convenzioni e trattati: già prima della I Guerra Mondiale, sono stati stipulati accordi internazionali per limitare l'uso delle armi chimiche e biologiche. Tra i più importanti, la Convenzione di Ginevra del 1925 e la Convenzione sulle Armi Biologiche del 1972.

Guerra Mondiale vengono elaborati trattati a riguardo.
Protocollo di Ginevra 1925, proibisce l'impiego di gas e sostanze tossiche. Vengono tenute negli arsenali solo• durante la II guerra mondiale, come deterrente.
Chemical Weapons Convention 1992 1997(CWC), rmata nel e rati cata nel da 87 paesi. Attualmente ci sono• 188 rmatari, 2 non rati cati (Israele, Birmania), 4 non rmatari (Egitto, Nord Corea, Angola, Sud Sudan).
Da un punto di vista militare le armi chimiche vengono abbandonate, perché non sono e cienti.
Biological Weapons Convention 1972, 1975,(BTWC), rmato nel in vigore nel perché USA e URSS• comprendono che le armi nucleari sono più essibili, e cienti e circoscritte. Oggi ha 171 rmatari, rati cato da155 paesi; la convenzione programmava una conferenza di revisione ogni 4 anni, tuttavia l'ultima è avvenuta nel2011, a causa di discordie tra USA e Russia.
ARMI RADIOLOGICHE
Viene aggiunta nell'acronimo dalla NATO, ma

Non è un'arma di distruzione di massa e non ha nessuna efficacia come arma terroristica contro la forza militare. Sarebbe invece una perfetta arma per la detonazione di rifiuti radioattivi posti su una bomba, poiché renderebbe l'ambiente radioattivo.

L'organizzazione logistica nel cyberspazio si basa sui protocolli TCP/IP e OSI, che permettono a due sistemi operativi di comunicare nello stesso modo. I regimi che gettano le basi della rete hanno origine negli anni '60 negli USA; nel '95 il governo americano rende la rete pubblica e inizia una corsa per ottenerla.

Uno degli aspetti più interessanti del modello TCP/IP è che, negli anni '90, non essendo di proprietà di nessuno, l'accesso è gratuito. Ciò porta a un aumento dell'interesse nel settore privato per utilizzare tali protocolli per gestire da remoto le infrastrutture critiche, come la distribuzione di acqua.

gas ed energia, la comunicazione, i trasporti, il sistema di amministrazione del governo, servizi di emergenza, stock agroalimentare e logistico, banche, trasmissione dati digitale e finanza. La trasmissione di tali servizi alla rete abbassa i costi per il settore privato ma, essendo che i protocolli non contengono nessun sistema di protezione delle informazioni, queste vengono inizialmente criptate. Le infrastrutture critiche sono molto fragili, nonostante siano alla base delle società moderne. Il numero di attacchi illegali (è illegale entrare in una rete se non autorizzati) contro le infrastrutture è in continua crescita e ha principalmente (81%) origine criminale. Gli attacchi sono realizzati da: - Hacker singoli o piccoli gruppi criminali - Terroristi - Crimine organizzato - Attori di stato, che impiegano un gran numero di risorse. - Cyberwarfare = conflitto nel cyberspazio. Questi attacchi possono includere spionaggio, sabotaggio e cyberterrorismo. I "mastini"

Il testo fornito riguarda la cyberwar, divisa in base alle capacità offensive e difensive dei seguenti paesi:

  • National Security Agency - Stati Uniti.
  • Cina (PSA, Esercito di liberazione del popolo fa enormi progressi)
  • Francia, Russia, Israele, Regno Unito, Australia, Canada.
  • India, Iran, Giappone, Corea del Nord, Vietnam, Malesia, Indonesia.

Il terrorismo è un fenomeno sociale che esiste fin dall'antichità, come ad esempio l'assassinio di personalità politiche da parte dei sicari e delle sette. Durante la rivoluzione francese, il termine "terrore" è stato utilizzato per indicare l'uso della violenza contro i nemici politici come strumento della politica per ottenere vantaggi. Nel corso del 800/900, varie organizzazioni anarchiche hanno utilizzato la violenza e l'assassinio politico per ottenere vantaggi politici. Attualmente, il terrorismo si concentra principalmente in Africa subsahariana, Iraq, Pakistan e India, anche se le aree di attività terroristica sono in continua evoluzione.

immuni sono poche.

DEFINIZIONE

Definizione problematica per alcuni fattori di confusione: dev'essere violenta o minacciare violenza.

Per essere considerata un atto di terrorismo, un'azione deve essere progettata per avere ripercussioni psicologiche di vasta portata al di là della vita immediata o del bersaglio. È la colpa della visibilità e delle grandi ripercussioni mediatiche.

Vittime: persone non combattenti, neutrali o scelte a caso.

Le azioni terroristiche devono essere condotte da un'organizzazione o da piccoli insiemi di individui. Gli attori di stato tendono a utilizzare il forte termine di terrorismo (anche quando potrebbe trattarsi di vandalismo) in modo conveniente per sminuire o delegittimare.

l’avversario. Gli obbiettivi sono politici, l’attacco ha una finalità diversa dall’omicidio, nel terrorismo gli obbiettivi possono essere religiosi, economici, ecc. La definizione di terrorismo non è universalmente accettata, nemmeno dalle Nazioni Unite. Secondo le Nazioni Unite, un terrorista è qualsiasi persona che intenzionalmente causa la morte o il danno di una proprietà pubblica o privata, costringendo un'organizzazione internazionale o un governo ad agire in un certo modo o meno. Chi commette atti di violenza organizzata contro civili e non combattenti per fini politici può essere considerato un terrorista. Tutte le definizioni si concentrano su alcuni aspetti e alcuni possono essere considerati terroristi. Le Nazioni Unite non riescono a definire chiaramente il termine "chi" perché si riferisce a soggetti non specificati.

Decisione di includere gli attori-stato, in quanto esse sono un club di Stato sponsor di terrorismo, ex-attori-stato. — escamotage del Diritto Internazionale: definizione di assoluzione o degli attori stato. Se generalizzassimo la definizione anche gli Stati potrebbero, in situazioni di pace, commettere atti di terrorismo. crimini di guerra, Es: Hamburg, Dresden, Tokyo, Hiroshima. ≠ In situazione di guerra si parla di puniti dalla Convenzione di Ginevra, che stabilisce che non si possono colpire intenzionalmente i civili.

TATTICA TERRORISTA

Il terrorismo è una tecnica di impiego di strumenti violenti, come la "guerriglia" (usata però contro bersagli militari e non politici). Mezzi usati: armi da fuoco, bombe, esplosivi, dirottamenti, incendio doloso, rapimenti, presa in ostaggio... area d'azione domestica o internazionale. L'azione può essere "Corporation": How terrorism end? Studio dell'Istituto di ricerca americano

“Rand Tramite l’analisi di gruppiterroristici attivi si arriva alla classi cazione in:

  • europeo rivoluzionario, limitato all’ambito domestico (RAF, BR)
  • Indipendentista regionale (Eta, IRA, Tamil)
  • Fondamentalista classico, limitato all’ambito domestico (Algeria, Egitto, fratelli mussulmani, Whitesupremacists).
  • Fondamentalista internazionale (al Qaeda, Daesh).

Regioni colpite: Est e NordAfrica, SudAsia, Africa sub-sahariana.

gruppi religiosiI sono quelli più di cili da eliminare, nonostante non raggiungano mai i propri scopi politici.

Il 41% dei gruppi terroristici (268) sono terminati, il 38% sono ancora attivi e il 21% si sono spostati in altre zone.

I gruppi che hanno smesso di operare lo hanno fatto perché solo il 10% ha raggiunto i suoi scopi politici, il 43% èdiventato attore politico, il 40% è stato condannato, il 7% scon tto con la forza militare. — la carriera terroristicanon ha grandi prospettive. strumenti per

combattere il terrorismo: Risposta dell'attore stato, Diplomazia, intelligence, forze dell'ordine, unità militari, forze speciali (strumenti principali), - tutti i Paesi siforze anti-terrorismo, sono dotati di utilizzate però anche contro individui non terroristi (giornalisti). L'UE ha il Working Party on terrorism, che risponde al consiglio dell'Unione.

Gestione dei disastri

DISASTER RISK REDUCTION E DISASTER MANAGEMENT

disastro grave perturbazione del funzionamento di una comunità o diDe nizione di delle Nazioni Unite: "unauna società eventi pericolosi che interagiscono con le condizioni di esposizione, vulnerabilità edovuta acapacità di risposta, portando a una o più delle seguenti conseguenze: perdite e impatti umani, materiali,economici e ambientali"

Rischio: al problema vulnerabilità. disaster risk reduction,la pericolosità dipende

dell’esposizione e dalla insieme delle politiche che mirano a prevenire il fattore di rischio e a creare resilienza, rendendo possibile lagestione del disastro e l’ideale sviluppo sostenibile. Crisi vs disastro: il disastro può essere una crisi, ma una crisi può diventare un disastro. crisi: diversi livelli di incertezza che interrompono un’attività chiave e che richiedono azioni urgenti; la crisi non diventa necessariamente un disastro, si può lavorare a livello politico per contenerla. disastri naturali, tecnologici o umani. NA-TECH Categorie convenzionali: In realtà è più complicato di così: disastri a cascata, disastri ibridi…(natural hazard triggering technological disaster), EVOLUZIONE DELLA CRISI di una crisi, Nell’evoluzione pericoli simili possono avere impatto diverso in base a come le vulnerabilità.
Dettagli
A.A. 2022-2023
32 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MargheritaChiappa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla politica internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giacomello Giampiero.