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DOMANDE GIUSTIZIA COSTITUZIONALE COMPARATA
Modelli giustizia costituzionale – circolazione dei modelli – modello statunitense, austriaco e francese– ricorso diretto e relativi filtri – Recurso de Amparo – evoluzione giustizia costituzionale – domandaeventuale sull’ordinamento portato nei lavori di gruppo – sistema italiano – oggetto e parametro delgiudizio – giudizio di legittimità costituzionale e in via incidentale – vizi sindacabili ragionevolezza –tipologia delle decisioni (file su web docenti). Rapporti tra costituzione, carte dei diritti e corti- Modelli di giustizia costituzionale + Sentenza Marbury vs Madison 1803
I modelli originari di giustizia costituzionale sono due: modello statunitense e il modello kelseniano.
Negli Stati Uniti l’origine della Giustizia Costituzionale non si fonda sul diritto positivo, ma si fonda sullagiurisprudenza. Il Controllo di Costituzionalità delle Leggi americano
(Judicial Review) non è previsto nella Costituzione, ma nasce in via giurisprudenziale, attraverso il famoso caso "Marbury vs Madison". Che la Costituzione statunitense è rigida e c'è un procedimento aggravato per cambiare la Costituzione, è però in via giurisprudenziale che nasce il concetto di Controllo di Costituzionalità delle Leggi. È con quella decisione che la Corte Suprema, presieduta dal giudice Marshall, afferma il concetto di Costituzione come legge fondamentale. Se la Costituzione è una legge fondamentale e non può essere contraddetta dal Parlamento, perché altrimenti significherebbe dare al Parlamento potere assoluto, questo vuol dire che il giudice, di fronte ad una legge che viola la Costituzione, non deve applicare quella legge. Quindi, come vediamo, in realtà nella sentenza del 1803 la Corte Suprema statunitense rafforza il principio per cui se la Costituzione è una
legge fondamentale, il giudice di fronte a una fattispecie concreta non deve applicare la legge che si pone in contrato con la Costituzione. Qual è la caratteristica del modello non c'è un controllo distatunitense che discende da questa sentenza? La caratteristica è che negli Stati Uniti costituzionalità accentrato, ma diffuso perché la Corte Suprema ha stabilito che ogni giudice, nel momento in cui si trova di fronte ad una legge che deve applicare al caso concreto e ritiene che sia in contrasto con la Costituzione, la deve disapplicare. In realtà, questo concetto è un po' diverso dal concetto di annullamento che vedremo esistere laddove esiste un modello di Giustizia Costituzionale accentrato, perché negli Stati Uniti il giudice quando si trova dinanzi ad una legge contraria con la Costituzione la disapplica, cioè non la applica a quella determinata fattispecie, ma ciò non significa che un altro giudice non.Possa poi applicarla. Quindi la legge giudicata contraria alla Costituzione dal giudice non è propriamente annullata ed eliminata, ma l'effetto della decisione è soltanto interpartes, cioè solo nei confronti di quella fattispecie. La legge non viene per questo eliminata dall'ordinamento, solo la Corte Suprema può annullare una legge con effetto erga omnes ovvero quella a nessuna fattispecie perché eliminata dall'ordinamento. La legge non potrà essere applicata più.
Negli Stati Uniti non nasce un organo apposito per controllare la costituzionalità delle leggi, non viene istituito un organo ad hoc, ma è la Corte Suprema che negli anni acquisisce la qualifica di CC. All'opposto di questo modello si sviluppa il modello kelseniano, o europeo, o austriaco. Prende questo nome e quindi vediamo già l'opposizione dei due modelli.
Quello statunitense nasce a livello giurisprudenziale, cioè da una decisione di un giudice, mentre quello kelseniano nasce sulla base di una teoria di Kelsen, il quale aveva teorizzato che l'ordinamento giuridico è un ordinamento che è composto da norme che si sviluppano gerarchicamente come una piramide, per cui una norma inferiore non può andare in contrasto con una norma superiore, e a sua volta questa sarà inferiore ad un'altra norma, fino ad arrivare alla Grundnorm, cioè alla Norma delle norme, la quale si legittima da sé.
In questa teorizzazione, nel lato pratico, la Grundnorm è la Costituzione, che è la legge fondamentale che non può essere modificata da nessun'altra norma, ed è per questo che deve essere istituito un organo il quale, separato e autonomo dagli altri poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, deve poter controllare la giustizia costituzionale.
COMPARATAlegittimità costituzionale delle leggi; quindi, deve assicurare che la Costituzione non venga violata da altre norme.
L’origine dei due modelli è, quindi, completamente diversa.
Al contrario di quello statunitense che è diffuso, il modello kelseniano è accentrato, visto che accentra in un unico organo appositamente istituito, che prende il nome di Corte costituzionale, il controllo di costituzionalità delle leggi.
Il modello statunitense era un modello diffuso ma anche concreto, perché il giudice di fronte a una fattispecie concreta disapplicava la legge; il modello kelseniano, invece, è un modello astratto, perché non nasce da una fattispecie concreta.
Nella iniziale ideazione di questo sistema, era previsto che alcuni organi dello Stato potessero sollevare un ricorso alla Corte costituzionale per verificare il controllo di costituzionalità di una legge, ma questo in astratto, cioè a prescindere dal dover
risolvere una fattispecie concreta. Perciò è un modello astratto. In astratto il Tribunale doveva controllare la costituzionalità delle leggi, cioè nel momento in cui il Parlamento emanava quella legge, su richiesta eventualmente di alcuni soggetti, con efficacia erga omnes, e viene eliminata dall'ordinamento. L'eliminazione dall'ordinamento della legge dichiarata incostituzionale doveva inizialmente avere effetti ex nunc, cioè dal momento in cui veniva eliminata la legge veniva dichiarata incostituzionale. In Italia, invece, dall'entrata in vigore della norma, dall'inizio, come se la legge fosse stata sempre incostituzionale. Quindi questi due modelli da sempre sono stati studiati in contrapposizione tra di loro: controllo diffuso-controllo accentrato; controllo concreto-controllo astratto; effetti interpartes-effetti erga omnes. Questi sono i due modelli originari. Quellostatunitense è quello che conserva di più le sue caratteristiche originarie, tranne che per il ruolo della Corte Suprema. Mentre il modello europeo è quello che più si è modificato nel tempo, tranne per il fatto che c'è un organo che svolge la funzione di costituzionalità delle leggi, ovvero Corte costituzionale o Tribunale Costituzionale. - Principio di collegialità ed immutabilità del collegio Il principio di collegialità, sentito molto in Italia, stabilisce che le decisioni della Corte siano prese a all'esterno l'opinione maggioranza e che trapeli della maggioranza. Principio di immutabilità del collegio: precedentemente si diceva che tutti i giudici che avevano partecipato al processo dovessero poi partecipare all'udienza finale in cui si prendeva la decisione. Questo comportava che laddove un giudice fosse stato assente per qualsiasi motivo (anche per la scadenza del mandato), questo avrebbebloccato il processo. La norma, infatti, diceva che tutti i giudici dovevano partecipare alla decisione finale.Nel 2008 quel "tutti i giudici" è stato eliminato con una riforma, dichiarando che i giudici che possono partecipare all'udienza finale sono coloro che hanno partecipato a tutte le udienze precedenti. Quindi, non sono tutti i giudici che hanno partecipato all'udienza che devono partecipare alla decisione finale, ma i giudici che partecipano alla decisione finale dovranno aver partecipato a tutte le udienze.
- Opinione dissenziente: è prevista in Italia?
L'opinione dissenziente è quando uno o più giudici dissentono completamente dalla decisione della Corte. È un principio che vige negli USA, e quindi quando si pubblica la decisione della Corte Suprema, si pubblica la decisione della maggioranza, ma contestualmente verrà pubblicata anche la decisione di uno o più giudici che sono contrari alla decisione.della maggioranza della Corte. Perché l'opinione dissenziente è fondamentale negli Stati Uniti? È fondamentale perché garantisce l'evoluzione della giurisprudenza. Se esiste lo stare decisis, e quindi il precedente è vincolante, la Corte può cambiare giurisprudenza in una decisione successiva facendo riferimento a un'opinione dissenziente, cioè richiamando come precedente non l'opinione della maggioranza ma una dissenting opinion. In Italia non esiste assolutamente il principio di opinione dissenziente, perché è molto sentito il principio di collegialità e quindi l'opinione diversa dei giudici non deve trapelare al di fuori della Corte. Inoltre, si pensa che l'opinione dissenziente non metta al riparo i giudici da pressioni esterne e non si garantisce l'indipendenza e l'autonomia del giudice, che invece deve essere molto.
forte.Quando non c'è un accordo tra i giudici lo si nota leggendo la motivazione, cioè i giudici per arrivare ad un consenso tra di loro dovranno cercare di mediare, e lo faranno all'interno della motivazione. Più la motivazione è meno chiara e complessa, più traspare il fatto che i giudici si sono dovuti incontrare più volte per arrivare a quel compromesso.
Uno dei pregi dell'opinione dissenziente è che la motivazione della decisione è più chiara.
- Concurring opinion o opinione concorrente
La si verifica quando alcuni giudici concordano con il dispositivo della decisione ma non con la motivazione, cioè questi giudici concordano con la decisione presa dalla Corte, ma per motivi diversi da quelli espressi dalla maggioranza.
- Parametro del giudizio
Il parametro, assieme all'oggetto, è l'elemento fondamentale per poter sollevare
Una questione di legittimità di remissione agli atti costituzionale alla CC ed è indicato dal giudice nell'ordinanza. In una stessa ordinanza possono essere indicati anche più paragrafi.