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Acque incanalate all'interno di bacini idrografici
Si formano certe forme a seguito di processi fluviali: il materiale trasportato rappresenta l'erosione a scala del bacino, perché i fiumi raccolgono ciò che arriva dai versanti e, in occasioni di piene, il materiale è preso in carico dai fiumi e portato al mare. (prima slide) periodo di magra del fiume che si incanala e lascia scoperta una parte percorribile anche a piedi; in situazioni di piena il fiume è in grado di rimuovere tutto il materiale, per depositarlo successivamente. Il materiale si misura in portata liquida (m /s) che, se è acqua pura si misura in tonnellate, se è torbida la massa cresce in peso specifico: si parla di deflusso liquido (m /a) mentre la portata è il deflusso o volume istantaneo. Il trasporto fluviale solido è il peso del materiale che passa nell'unità di tempo: t/s o t/a, portata o deflusso solido. Se il deflusso solido (o torbido)
è definito unitarioviene preso in considerazione il peso in relazione al tempo e all’unità di superficie e si usa per fiumi che hannodimensioni diverse (Rio delle Amazzoni e il Tevere ad esempio). Nel caso del Po, che porta una quantità2enorme di materiale ogni anno (215 t/km /a), il delta caratterizza un avanzamento di terra periodico rispettoalle linee degli anni precedenti; il Tevere, ¼ del Po come dimensioni, ha un deflusso del doppio rispetto al Po2(400 t/km /a). Ciò significa che i materiali raccolti sono il doppio rispetto a quelli del Po. Se prendiamo in2considerazione altri corsi d’acqua più piccoli (fiume Agri – 2000 t/km /a), il materiale trasportato è ancoramaggiore rispetto al Po e al Tevere perché c’è maggiore erosione. I fiumi italiani hanno una media maggiorerispetto al mondo per la caratteristica geologica, clima particolare e altri aspetti ambientali. Il trasporto solidosi scompone
in:
- Trasporto sul fondo. Massi e frammenti grandi che il fiume non riesce a sollevare dal fondo e portarli dentro l'acqua per farlo camminare; si muovono quindi a salti successivi quando c'è un impulso forte e così via, oppure rotolano (rotolamento, strisciamento o saltazione);
- Trasporto in sospensione o torbido. Materiale sottile trasportato in sospensione all'interno dell'acqua. È il più facile da misurare, meno discontinuo nel tempo e rappresenta la maggior parte del trasporto totale;
- Trasporto in soluzione. Particelle molto piccole disciolte nell'acqua, anche potabile, presenti anche se il fiume si muove piano;
- Trasporto per flottazione o galleggiamento. Piccolissima parte, quasi insignificante (frammenti in legno, pezzi di ghiaccio in ambienti freddi).
Diagramma di Hjulstrom: nel campo celeste di granulometria che varia da sx a dx sull'asse delle x, sull'asse delle y c'è la
velocità che occorre per muovere le particelle. L'andamento varia in base alla dimensione delle particelle che hanno bisogno di maggiore energia per essere trasportate (l'argilla ha bisogno di un'energia maggiore per essere trasportata perché si compatta, a differenza della sabbia fine). Dei fiumi misuriamo le portate, in relazione alle precipitazioni, che le fanno crescere, di cui una parte viene dalle sorgenti (per questo i fiumi veri non vanno mai in secca perché sono alimentati dalle sorgenti); quando piove, buona parte delle piogge diventa acqua dilavante e fa aumentare la portata del corso d'acqua. La portata ridotta nei mesi estivi e autunnali è determinata dal caldo che fa evaporare l'acqua, al contrario dei mesi primaverili. Morfologia fluviale - Fondovalle. Alveo fluviale (delimitato da scarpate generalmente visibili e alte anche svariati metri) e pianura alluvionale. - Il contenitore più piccolo è il letto dimagra o di secca (se non piove o non ci sono sorgenti) ed è il canale piccolino della prima immagine con più canali di secca che i fiumi hanno quando c'è poca acqua (non c'è un limite); o letto fluviale apparente o ordinario che rappresenta delle sponde evidenti, contenitore più grande rispetto a quello di magra, canale di piena ordinaria dove defluisce l'acqua del fiume in occasione di piene ordinarie (una, due o tre volte l'anno) che, se non basta, il fiume invade la pianura alluvionale circostante; o letto maggiore o di inondazione che riceve la piena eccezionale del fiume. Quando un fiume esce dagli argini (naturali) di piena ordinaria, tracima e si spande su una grande area perdendo velocità; a questo punto il fiume non ce la fa a trasportate il materiale e deposita quello più pesante e grossolano, spandendo l'acqua torbida verso la piana alluvionale. Il materiale grossolano accumulato aumenta le dimensioni degli
- A e B, valli più montane, a V, con versanti inclinati. Il fondovalle è una striscia dove passa il fiume con larghezza quasi infinitesima, una volta passato il fiume comincia a salire sull'altro versante;
- fondovalli più diffusi C (e D), dove abbiamo canali intrecciati e depositi grossolani, canali di grana che scorrono tra depositi grossolani, la piana alluvionale circostante ha materiali grossolani perché il fiume si sposta facilmente e muta percorso, depositando i materiali in tutta la pianura alluvionale;
- andamento a meandri (E) fatto di depositi sottili, il fiume che esce dagli argini lascia materiale sottile.
I depositi di sponda interna tendono ad accentuare la curva che incrementa nel tempo mentre la sponda di erosione incide lateralmente: quando le anse del meandro si avvicinano il fiume
Si assottiglia e avviene il taglio. Processi e forme di erosione fluviale
Si parla di erosione fluviale, in senso lato, per tutti i processi che avvengono all'interno del bacino idrografico.
In senso stretto l'acqua incanalata nei fiumi crea erosione e deposito e quindi prelievo e assunzione in carico di materiale detritico dal fondo e dalle sponde.
- Forra. Andamento accidentato con curve pericolose, grande velocità in piena, acqua incanalata con capacità erosiva maggiore in grado di tagliare in verticale rocce molto resistenti (basalti, calcari massicci) che porta alla formazione delle cosiddette forre con la particolare forma, versanti verticali che nel tempo si allargano (linea tratteggiata) e la valle inizia a svasarsi, perché i processi sui versanti iniziano a produrre frane (aumentando l'erosione in risposta sempre al taglio del fiume). Si chiama forra con la bombatura (marmitte) perché il fiume in modo vorticoso crea dei vortici
Perturbolenta che spara, dove passa, il flusso di acqua e detriti facendo un'azione di smerigliatura violentissima con i materiali solidi. Incidendo più marmitte nel tempo il fiume taglia in profondità e la marmitta che rimane sospesa si riconosce ed è caratteristica di una forra giovane. Alla fine delle forre generalmente si notano le cascate;
Cavitazione. Fenomeni di azione meccanica dell'acqua pura che, insieme all'acqua torbida, provocano abrasione. L'andamento verticale dell'acqua la fa infiltrare e preme l'aria all'interno delle fratture; al momento che scende c'è una tendenza allo svuotamento e un brusco abbassamento di pressione. Questa continua compressione e decompressione determina uno sgretolamento della roccia e provoca erosione;
Dal punto di vista delle forme che scolpisce sui rilievi, l'erosione fluviale tende a creare incisioni lineari, oppure se ho fiumi maturi in cui l'acqua
scorre in maniera più lieve l'erosione è laterale e si allarga il fondovalle. Le cascate si formano per la presenza di rocce più resistenti sul profilo longitudinale del corso d'acqua; a questo punto si creano rapide perché la roccia rimane più in alto ed aumenta la pendenza. Quando il livello si abbassa, la roccia viene erosa nel tempo e diminuisce anche la velocità di scorrimento del corso d'acqua. L'altro caso presenta rocce sedimentarie quasi orizzontali che hanno resistenza più bassa all'abrasione (rocce metamorfiche ricche di argilla): si crea un taglio per l'eventuale presenza di rocce più resistenti al di sotto (Cascate del Niagara). Se ci sono le condizioni, una cascata arretra verso monte (erosione regressiva) per effetto dell'erosione del fiume (Cascata del Niagara sono soggette ad erosione regressiva). L'erosione regressiva porta alla crescita dei bacini fluviali come se fosse un albero.(da C ad A), cresce prima il tronco principale (Tevere), poi l'Aniene e i vari affluenti. Questo porta a paesaggi fluviali come valli alluvionali dove verso monte si isolano rilievi alternati a depressioni vallive. Profilo longitudinale dei corsi d'acqua - Profilo longitudinale ideale. Dalla sorgente, che sta ad un'altezza x, i primi tratti sono ripidi poi diminuisce fino a decrescere progressivamente e raggiungere la valle. La pendenza determina la capacità erosiva del fiume o la capacità di trasportare materiale eroso. - Un flusso d'acqua grande che si muove ad una data velocità ha una notevole energia; c'è quindi un'energia totale (Et) che si divide in energia dispersa (Ed) ovvero l'energia persa per attrito dal fiume durante il percorso e per il peso del materiale ed energia netta (En) che il fiume utilizza per incidere, prelevare materiale dal fondo o aumentare l'espansione laterale. Se l'energia dispersaè inferiore all’energia totale, avanza l’energia netta.
Et= Ed + En
Se un corso d’acqua arriva ad un’evoluzione tale da essere maturo con pendenza decrescente e la condizione→perché sia un profilo di equilibrio è che Et sia uguale a Ed (non c’è En, En=0 in tutti i punti il fiume nonpreleva e non erode, quindi si limita a muovere l’acqua e trasportare il materiale prelevato in precedenza).
Un lago è una “trappola sedimentaria” perché il fiume che ha una determinata corrente ha sviluppato unprofilo fino alla foce del lago dove l’acqua rallenta, si ferma e deposita i materiali sul fondo. I laghi, per questimotivi, sono destinati ad interrarsi e dipendono dalla portata dei fiumi. Dall’emissario, se c’è pendenza,l’erosione è maggiore (En maggiore) aumenta di nuovo la velocità e il fiume continua la sua corsa verso ilmare, con precedente interramento del lago.
In tutto questo tempo il profilo originale sarà modificato e darà origine al profilo longitudinale che caratterizza il passaggio del fiume. Se interviene qualcosa a cambia