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La creazione di una località turistica e la sua rappresentazione

La creazione di una località turistica produsse una risposta istituzionale: il luogo turistico comincia ad apparire come tale nella cartografia e nella geografia amministrativa. Oggi Sestriere rappresenta uno dei più noti centri invernali d'Europa, la cui fama è anche legata alle numerose e prestigiose manifestazioni sportive che vi si tengono ogni anno.

Arjun Appadurai distingue il "vicinato" dalla località. Il vicinato è una comunità effettiva, caratterizzata da concretezza spaziale e da un potenziale di riproduzione sociale; la località è la categoria che viene usata per indicare un sistema di relazioni. In altri termini, il vicinato indica le forme sociali realmente esistenti, la località il modo in cui esse vengono percepite. Un vicinato nasce spesso da un atto di carattere rituale, che segna una condivisione dello spazio e del tempo tra un gruppo di individui; nel suo formarsi, esso crea un panorama.

culturale di riferimento, che esprime la consapevolezza, da parte degli appartenenti al gruppo, di fare parte di una comunità. Una comunità, un vicinato producono un contesto, che funge da cornice entro cui le forme di azione e di relazione possono essere avviate e mantenere un significato condiviso. Nel suo celebre "La mente del viaggiatore", Eric J. Leed scrive: "Il luogo viene prima purificato dalle associazioni estranee a quelle che si stanno designando e instaurando. Viene quindi 'sacralizzato', contrassegnato e separato da ciò che lo circonda, isolato da oggetti simili. Viene poi 'incorniciato' architettonicamente, contenuto entro mura e confini. Vengono fissate e stabilite le vie d'accesso al luogo, le tariffe, i guardiani. Quindi la località viene riprodotta meccanicamente in effigi, quadri, modelli, reliquie, souvenir e icone che servono a estenderne nello spazio la fama e la reputazione". In questo passo,

Lo studioso allude alle antiche mete di pellegrinaggio, sottolineando come il processo di costruzione di tali località, che dovevano attrarre folle di gente, fosse simile a quello della creazione di una località turistica. Il processo di costruzione di una località turistica è molto simile al consolidamento di una meta di pellegrinaggio, e non a caso molti storici fanno risalire proprio al pellegrinaggio la prima forma di turismo.

La costruzione delle località montane

Una località turistica può essere costruita anche in modo indipendente dalla struttura sociale che ne sta alla base. In alcuni casi tale struttura è antica, e subisce o avvia processi di trasformazione legati a nuove congiunture economiche. È il caso di La Thuile, studiata da Paolo Sibilla, che ha messo in luce come, a partire dalla seconda metà del '700, una serie di contingenze climatiche, economiche e demografiche portarono la Valle d'Aosta

sull'orlo di una forte crisi. Al verde dei pascoli, la gente di La Thuile pensò di aggiungere lo sfruttamento di una nuova risorsa: l'argento delle miniere del Biolley. Queste miniere attirarono montanari dal Veneto, dalla Lombardia, dal Piemonte, che entravano progressivamente a far parte della comunità. Fino al 1960, anno fatidico per l'inizio del boom economico italiano, ma che per loro significò chiusura definitiva delle miniere di carbone. I carboni esteri di migliore qualità, disponibili sul mercato a prezzi concorrenziali, e il diffondersi dei combustibili liquidi fecero cadere la domanda. Molti giovani iniziarono a migrare in Francia, ma a La Thuile si iniziava a volgere lo sguardo verso le montagne più alte, che di inverno venivano ricoperte dalla neve. Lo sci iniziava a diffondersi tra gli abitanti di quella città che cercavano svago e divertimento in montagna. E così La Thuile iniziò a ripensarsi per sopravvivere.altri casi, più che di trasformazione possiamo parlare di costruzione. È il caso di Breuil/Cervinia, o di Sestriere, che nascono come vere proprie emanazioni della città e dei suoi abitanti. Queste località diventano una sorta di parco di divertimenti per cittadini. Qui non si assiste alla corsa verso la tradizione o alla ricerca del passato, ma lo sguardo è rivolto in avanti, la tecnologia e la modernità dominano l'immaginario, molto più vicino al mondo urbano-industriale che non a quello alpestre. Se nelle trasformazioni delle comunità alpine in centri turistici si assiste a una continuità, nel caso della creazione di un centro di destinazione turistica si può notare l'esistenza di una frattura netta. In quest'ultima situazione ci si pone il problema di quale sia il legame tra la nuova cosa e il territorio. Un luogo per essere considerato tale deve essere identitario, relazionale e storico, cioè deve

Intrattenere un legame con il territorio che occupa, identificarsi nella sua essenza, essere costruito attraverso le relazioni tra individui e tra questi e il luogo, e infine richiamare un passato almeno concettualmente condiviso.

Il non-luogo è soprattutto uno spazio che viene utilizzato più che essere vissuto, un'area caratterizzata da quella che è stata definita la surmodernità: sovrabbondanza di avvenimenti, sovrabbondanza spaziale, individualizzazione dei riferimenti. Sono non-luoghi i grandi centri commerciali, gli aeroporti, le autostrade, caratterizzate dal transito e non dalla relazione tra individuo e spazio, né da quella tra spazio e territorio.

Possono essere non-luoghi anche alcuni centri turistici, la cui essenza è spesso estranea alla realtà circostante. Questi non-luoghi turistici vengono consumati per brevi periodi da persone che non dialogano con la località ospitante. Anche il mondo del turismo montano.

presenta spazi che possono essere considerati non-luoghi: residence turistici privi di una correlazione con il pre-esistente tessuto urbanistico e insediativo, stazioni delle funivie corredate di ristoranti self-service d'alta quota, discoteche, pub e bar che hanno colonizzato alcune vie centrali, parcheggi in corrispondenza delle partenze dei principali snodi di impianti di risalita. Tutti questi elementi sono il risultato di un tentativo di adattamento delle infrastrutture e dei servizi che le località di montagna devono essere in grado di offrire per rimanere competitive: accessibilità favorita da strade sicure, fornitura di servizi alle residenze turistiche, presenza di luoghi di divertimento e svago tipici dei contesti urbani. Alla ricerca di una tradizione "altra" A partire dai primi anni '80 del '900, sono emersi una sempre maggiore attenzione e un crescente interesse nei confronti delle culture locali e delle tradizioni. Il territorio alpinoseconda delle esigenze turistiche. Oggi l'Unpunnenfest è diventata una delle principali attrazioni turistiche di Interlaken, ma la sua autenticità è stata compromessa dalla commercializzazione e dalla ricerca del profitto. La comunità locale si trova quindi a dover bilanciare la promozione turistica con la preservazione delle proprie tradizioni. Il turismo può essere un'opportunità per le comunità locali, ma è importante trovare un equilibrio tra la valorizzazione delle tradizioni e la soddisfazione delle esigenze dei turisti. La creazione di nuovi eventi culturali legati alla tradizione può essere un modo per rivitalizzare la cultura locale e attrarre visitatori, ma è fondamentale mantenere l'autenticità e l'integrità delle tradizioni stesse. La pubblicità turistica spesso utilizza immagini del passato per attrarre i turisti, ma è importante che queste immagini non creino una visione distorta della realtà. Il turismo non dovrebbe trasformare le comunità in musei viventi, ma dovrebbe invece favorire un dialogo tra passato e presente, consentendo alle tradizioni di evolversi e adattarsi alle esigenze contemporanee. Il caso di Interlaken mette in evidenza le sfide e le contraddizioni che il turismo può generare nelle comunità locali. È importante che le comunità stiano attente a preservare la propria identità e autenticità, mentre cercano di trarre vantaggio dalle opportunità offerte dal turismo.distanza dianni. Nel frattempo Interlaken era diventato uno dei centri più noti ed esclusivi delle Alpi, rinomata località sciistica e meta di vacanze estive. La vecchia Unspunnenfest si è trasformata in Unspunnen Festival, mantenendo le forme originarie, tranne il fatto che il pubblico era composto in percentuale sempre più rilevante da turisti, che coloro che rappresentavano le usanze non facevano più gli allevatori, e che comunque gli allevatori non vivevano più secondo quei costumi. Questo è un esempio lampante di stage 14 authenticity (autenticità rappresentata). L'ipotesi di MacCannell si basa sul modello elaborato da Goffman, secondo il quale la vita quotidiana corre su due piani paralleli: quello pubblico, che l'autore chiama ribalta (front-stage) dove l'attore esprime il suo io sociale, ciò che di sé vuole mostrare agli altri; poi c'è il retroscena (back-stage), dove l'individuo

torna ad essere se stesso. La ricerca dell'autenticità starebbe, per questi turisti, nel passare dalla ribalta al retroscena, cioè arrivare dove si vive la vera vita delle persone che sono andati a visitare.

I sempre più numerosi musei etnografici sorti nelle vallate alpine sono da un lato la prova della volontà di recupero di una storia locale, dall'altro una risposta alla domanda turistica di conoscenza della cultura locale passata. Allo stesso tempo, nel periodo estivo, sono sempre più frequenti le manifestazioni in costume, le rievocazioni storiche, i festival di musica e danze tradizionali. Tali performance sembrano combinare elementi moderni di calcolo razionale e pianificato con costumi antichi, elementi musicali e oggetti rituali esistenti prima della diffusione del modello economico contemporaneo.

Turismo, tradizioni, continuità identitaria: paradossi e frizioni

In molte vallate italiane, il turismo ha liberato gli abitanti dal lavoro

del contatto con la natura e la semplicità della vita montana, e dall'altra la voglia di progresso e di miglioramento delle condizioni di vita, creano un conflitto interiore nel montanaro stesso. Questo conflitto si riflette anche nella percezione che il turista ha della montagna. Spesso il turista idealizza la vita montana come un'oasi di tranquillità e autenticità, ma allo stesso tempo desidera i comfort e le comodità della vita urbana. Inoltre, il turismo può avere un impatto negativo sull'ambiente montano. L'afflusso di turisti può causare un aumento della pressione antropica sull'ecosistema, con conseguente degrado del paesaggio e delle risorse naturali. Tuttavia, il turismo può anche rappresentare un'opportunità di sviluppo economico per le comunità montane. Attraverso l'offerta di servizi turistici e la valorizzazione delle risorse locali, le comunità possono beneficiare dell'afflusso di visitatori e migliorare le proprie condizioni di vita. In conclusione, il turismo in montagna è un fenomeno complesso che presenta sia aspetti positivi che negativi. È importante trovare un equilibrio tra la conservazione dell'ambiente e lo sviluppo socio-economico delle comunità locali, al fine di garantire un turismo sostenibile e rispettoso delle peculiarità del territorio montano.dell'autenticità nel turista e dall'altra la ricerca della modernità e del cambiamento nelle popolazioni montane, concorrono a una progressiva virtualizzazione dell'esperienza di alterità turistica. L'assaporamento dell'altro e dell'altrove viene sempre più amplificato attraverso l'uso di tecnologie digitali e social media, che permettono di condividere istantaneamente le proprie esperienze con una vasta audience online. Questo fenomeno ha il potenziale di creare una sorta di "turismo virtuale", in cui l'esperienza di viaggio diventa sempre più mediata e filtrata attraverso lo schermo di un dispositivo elettronico. Tuttavia, è importante sottolineare che questa virtualizzazione dell'esperienza turistica non elimina completamente l'importanza dell'autenticità e dell'incontro diretto con l'altro. Al contrario, può essere vista come un'opportunità per ampliare le prospettive e le conoscenze, ma è fondamentale mantenere un equilibrio tra l'uso delle tecnologie e l'esperienza diretta sul campo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fede309 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia interculturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Casti Emanuela.