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La cartografia

La carta geografica è una rappresentazione in piano, è un disegno razionale di parte o di tutto il reticolato geografico composto da meridionali e paralleli e dai fatti e fenomeni che si vogliono rappresentare.

La cartografia è uno strumento della geograficità, dell'osservazione indiretta. È importante perché ci consente di confrontarci con la morfologia del territorio, carte tematiche, ma anche con temi più precisi attraverso le quali ci permettono di confrontare fenomeni fisici e antropici; quando usiamo le carte in realtà noi stiamo leggendo gli elementi utili per la descrizione del paesaggio o di un fenomeno in esse raffigurati.

Tomas Lopez (XVIII secolo) incaricato della cartografia della corte spagnola (Carlo IV). Avviene in questo periodo perché è un momento importante per lo sviluppo delle monarchie, ed è fondamentale per chi governa conoscere il territorio su cui esercita il proprio potere e che di

conseguenza è tenuto a difendere. Inoltre, è funzionale anche all'utilizzo delle risorse presenti, motivo per il quale all'interno delle carte devono essere indicate anche la presenza delle risorse disposte per l'economia. Lopez realizza quest'opera che diventerà monumentale, davanti la quale troverà molte difficoltà; si farà aiutare dalla curia, in quanto dispongono di un campanile sul quale possono salire per osservare il territorio dall'alto. Chiede aiuto ai curati di inviargli una rappresentazione nel raggio di 15 km, ma data l'assenza di indicazioni precise, ognuno lo fa a suo modo inserendo proprie impressioni ad esempio – – questo complicherà le cose, ma l'opera viene comunque pubblicata dai figli dopo due anni dalla morte del padre. Lopez incontra una difficoltà, cerca una soluzione e la trova manca solo di indicazioni più puntuali cosa da fare per – – ogni

cartografo. La soggettività cartografica è un elemento imprescindibile poiché ognuno di noi restituisce una visione sempre diversa rispetto ad un'altra. La differenza nella rappresentazione cartografica dipende non solo dal percorso svolto, ma anche dal tipo di cultura in cui si cresce.

LA TERRA -> non ha una forma precisamente sferica, ma di sicuro non è piatta e questo lo si sa con la prova della barca che scompare all'orizzonte, mentre come prova esperienziale si ha la circumnavigazione (Magellano). Non ha appunto una dimensione perfettamente sferica, infatti viene identificata come geoide, che risponde alle considerazioni fisiche del territorio; la forma geometrica di riferimento invece è l'ellissoide di rotazione in quanto viene fatto ruotare sul proprio asse. L'ellissoide internazionalmente preso in considerazione è il WGS84, ma ogni nazione ha il suo.

Si attua l'approssimazione, ovvero la necessità di introdurre

dei parametri per mettere su carta la rappresentazione della terra. In questo caso, la prima fase dell'approssimazione consiste nella riproduzione in piano del reticolato geografico attraverso proiezioni geografiche o cartografiche. Tra le approssimazioni fatte sulla forma del nostro pianeta, l'ellissoide ideato da Hayford nel 1909 è quello più gettonato.

L'ellissoide è una figura regolare, al contrario del geoide che rappresenta delle deformazioni; la superfice è perpendicolare in ogni suo punto alla direzione di gravità e corrisponde fisicamente al livello marino medio; quest'ultime devono essere rappresentate sulle carte e per fare ciò abbiamo bisogno delle rappresentazioni cartografiche perché a seconda della proiezione, la forma e le dimensioni saranno differenti.

La determinazione della posizione di un punto sulla superficie terrestre è resa possibile grazie ad un sistema di riferimento composto da linee

Il chiamato reticolo geografico, i cui estremi sono i due poli, è composto da:

  • Meridiani: circonferenze tutte uguali che passano per i poli congiungendoli. È una semicirconferenza che va da nord a sud, mentre è antimeridiano quella che è dalla parte opposta e circolo di meridiano la sua totalità; tutti quanti passano per i poli. Il meridiano di riferimento è quello di Greenwich. Il meridiano di Roma sta a Monte Mario. Da loro avremo la longitudine.
  • Paralleli: circonferenze che tagliano per orizzontale e che tagliano perpendicolarmente i meridiani. Sono paralleli all'equatore, rispetto ai quali sono simmetrici e uguali due a due, con rapporto 2:2 di grandezza decrescente dall'equatore ai poli. Da loro avremo la latitudine e dobbiamo indicare se è nord (emisfero boreale) o sud (emisfero australe).
  • Coordinate geografiche: è il risultato del calcolo tra latitudine e/o longitudine, funzionali per trovare un punto preciso.

all'interno dellacarta.

Latitudine: è la distanza angolare di uno specifico punto rispettoo all'equatore, misurata lungo un arco meridiano (da nord a sud), aseconda della posizione del punto da individuare, cioè a seconda chequesto si trovi nell'emisfero boreale o australe. Da 0 a 90 gradi nord osud dell'equatore.

Longitudine: è la distanza angolare di uno specifico punto rispetto alo meridiano di Greenwich, misurata lungo un arco paralleli, a seconda chequesto si trovi a est o a ovest del meridiano zero. Da 0 a 180 gradi est oovest di Greenwich.

Una carta è ridotta dato che nonpossiamo disegnare un luogo su unascala 1:1; devonecessariamente ricorrere alla scala,ovvero un rapporto, un'unità di misura sullacarta che corrisponde ad un certo numerodi unità nella realtà (un'unità sullacarta corrisponde ad un certo numerodi unità nella realtà). Nelle carte topografiche parliamo di 1 cm

che sta a 25.000 cm nella realtà. 1 indica l'unità di misura di riferimento (1 cm), l'altra è il numero per il quale deve si moltiplicare la distanza misurata sulla carta per ottenere la corrispondente lunghezza nella realtà territoriale. Tanto più la scala di una carta è grande, tanto è piccolo il secondo valore (-> 1:5000 1cm sulla carta sta a 5000cm nella realtà). Oltre alla scala numerica si ha anche la scala grafica, attraverso un segmento ci dice quanto la dimensione sulla carta corrisponde alla realtà. Solitamente la scala è riportata nella parte più bassa della carta, altrimenti non potrebbe essere considerata come tale. Le carte cambiano a seconda della scala IGM (quando faremo le classificazioni delle carte). Le carte riportano entrambe le scale al loro interno. Per fare riferimento alle scale si usano termini come: Piccola: denominatore più grande; rappresenta un territorio più o

vasto ma con pochi dettagli

Grande: denominatore più piccolo; rappresenta un territorio limitato ma ricco di dettagli.

Una carta è approssimata perché non è possibile riprodurre su un piano la superfice sferica della terra e i metodi per contenerne le deformazioni sono proiezioni geografiche.

Una carta si dice simbolica per la presenza della legenda, senza la quale non sarebbe possibile una lettura completa. Ci sono delle regole che sono acquisite a livello nazionale per poter uniformare le diverse rappresentazioni.

Equidistante: le distanze riportate sulla carta corrispondono alle distanze reali.

Equivalente: corrispondenza delle aree sulla carta rispetto a quelle della realtà in termini di dimensioni.

Isogonia: quando gli angoli retti tra meridiani e paralleli sulla carta corrispondono a quelli della realtà.

Una carta conserva 1 sola proprietà parzialmente la seconda ma non la terza – Globotranne che per il che

Possiede tutte, rimanendo la rappresentazione–più fedele della superfice terrestre; rappresentazione dell’intero globo su unaappamondosfera. Questo però non va confuso con il M , ovvero il disegnocartografico dell’intera superficie terrestre divisa in due emisferi (orientale ePlanisferooccidentale). In fine il è su un unico ripiano.

CLASSIFICAZIONI CARTE GEOGRAFICHE

Le proiezioni possono essere:

Vere: quando il reticolato geografico viene riportato geometricamenteo attraverso:

  1. proiezioni anzimulanti: reticolato geografico rappresentato suun piano tangente alla sfera terrestre.
  2. proiezioni di sviluppo: il reticolo geografico rappresentato suuna superficie ausiliaria costituite da un cono e da un cilindro.

Modificate: modifica delle eventuali deformazioni ed errori delleo proiezioni precedentemente citate.

Convenzionali: fanno ricorso a dei principi matematici e non geometrici.o A seconda dell’intento si possono rappresentare proiezioni

equidistanti, equivalenti o isogoniche. Un alto tipo di classificazione può essere fatto in base alla scala: Carte generali: a scala piccolissima quindi pochi dettagli da un quadro generale degli elementi fisici e antropici di tutta la terra. Carte corografiche: a piccola scala, riproducono le aree estese di uno stato o di una regione con maggiori informazioni. Carte topografiche: rappresentano una piccola porzione di territorio, molto ricca di dettagli (usate soprattutto in ambito militare). Planimetrie: distinguibili in piante (città) e mappe (campagna). Altra classificazione si può fare secondo il tema: - Geografiche - Politiche - Orografiche - Climatiche - Etniche - Demografiche Altra classificazione relativa ai fenomeni: - Geologiche - Geomorfologiche - Oceanografiche - Idrografiche, marine, nautiche ATLANTE -> è una raccolta di carte geografiche ridotte in scala. Il vero e proprio termine fu utilizzato da Mercatore. Mercatore fu anchel'inventore dellacurva lossodromica (agevolazioneper i marinai), ma così facendodeformò ed ingrandì le aree in manieraeccessiva.L'atlante preso più di riferimento èAtlante dei tipiquello intitolatogeografici . Esistono diversi tipi di atlanti,con diversi scopi (scolastici, stradali, ecc...) e in base alle carte geograficheche contengono: carte generali, speciali e antropiche.Gli atlanti seguono tutti delle regole precise sull'ordine delle carte al loroindice alfanumericointerno e si legge grazie ad un o toponomastico:troviamo dunque un numero, che solitamente corrisponde al n della tavola odella pagina, e successivamente una lettera e un numero che indicano il
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
18 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnselmoSara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Leonardi Sandra.