IX.
Categorie grammaticali paradigmatiche e sintagmatiche: mentre le categorie viste no ad ora
sono de nibili sull’asse paradigmatico, altre importanti categorie grammaticali si individuano
invece sull’asse sintagmatico, considerando le parole nel rapporto con altre parole all’interno di
un determinato messaggio.
Queste sono:
- le funzioni sintattiche: logica,
tradizionalmente de nite dall’analisi come soggetto, predicato,
oggetto, complemento di temine, complemento di speci cazione ecc..;
- La essione inerente: riguarda la marcatura a cui viene assoggettata una parola in isolamento
per il solo fatto di essere selezionata nel lessico e comparire in un messaggio;
- Flessione contestuale: dipende dal contesto: speci ca una forma e seleziona i relativi morfemi
essionali in relazione al contesto in cui la parola viene usata, dipendendo quindi dai rapporti
gerarchici che si instaurano fra le parole all’interno della frase;
- Meccanismo della marcatura di accordo: prevede che tutti gli elementi suscettibili di
essione all’interno di un certo costrutto prendano le marche delle categorie essionali per le
quali è marcato l’elemento a cui si riferiscono.
Distinzione tra accordo e concordanza: riservano preferenzialmente il primo termine ai
fenomeni di accordo fra gli elementi del sintagmatico nominale, e il secondo all’accordo delle
forme verbali con elementi nominali, in particolare il soggetto.
fl
fl fl fi fl fi fi fi fi fi fl fi 20
CAPITOLO 4.
4.1
De nizione di sintassi: sýntaxis, syn tássein
dal greco da “insieme” e “ordinare, disporre”, indica
struttura delle frasi.
il livello di analisi che si occupa della combinano
L’oggetto di studio della sintassi è come si fra loro le parole e come sono organizzate
in frasi.
Cos’è la frase: comunicativa
costrutto che fa da unità di misura per la sintassi. È un’unità che
costituisce un messaggio o blocco comunicativo autosu ciente nella comunicazione verbale.
identi cata
Una frase è dal contenere una predicazione.
Le frasi nominali: senza verbo autosu cienti
frasi che funzionano da messaggi e contengono
pur sempre una predicazione.
Proposizione: frase semplice costituita da un’unica predicazione.
Analisi della struttura delle frasi: primo passo per analizzare la struttura delle frasi, consiste nel
rendersi conto del modo in cui sono organizzati fra loro le parole e i gruppi di parole che insieme
costituiscono una frase.
Analisi in costituenti immediati: rappresenta le concatenazioni fra gli elementi della frase
scomponendola in pezzi via via più piccoli.
Essa individua diversi sotto livelli di analisi e i costituenti che si isolano a ciascun sottolivello
immediatamente’
‘costituiscono il sottolivello di analisi superiore.
Esempio di analisi in costituenti: data una frase, il primo taglio si attua confrontando la frase
con un’altra più semplice ma che abbia la stessa struttura: questo ci consente di individuare i
costituenti immediati della frase stessa; confrontando i costituenti così individuati con altri della
stessa natura ma più semplici possiamo via via motivare i successivi tagli.
cugino ha comprato una macchina nuova’,
Data la frase ‘mio confrontiamola con la frase ‘Gianni
legge’ la quale ha la stessa struttura anche se formata da due sole parole. Quest’ultima
costituenti immediati Gianni legge;
evidentemente ha come e dal che si ricava che la frase di
costituenti immediati mio cugino ha comprato la macchina nuova.
partenza ha come e
Il metodo degli alberi etichettati: metodo di rappresentazione più di usa.
nodi rami; sottolivello di analisi
Grafo costituito da da cui si dipartono ogni nodo rappresenta un
della sintassi e reca il simbolo della categoria a cui appartiene il costituente di quel sottolivello.
Indicatore sintagmatico di una frase: un albero del genere,
come quello rappresentato per Gianni legge un libro (1) è
l’indicatore sintagmatico di una frase.
Simboli di categoria nei gra ad albero:
F=Frase, SN= N=Nome, V=Verbo,
Sintagma Nominale,
Art=articolo.
Ogni nodo ‘domina’ i nodi dei rami che si dipartono da esso:
F domina SN e SV, SN domina Art e N etc.
cugino ha
Ecco ora l’indicatore sintagmatico di “mio
comprato una macchina nuova” (2):
Qui troviamo alcuni aspetti più complessi.
Poss=Possessivo, Det=Determinativo, Aus=Ausiliare,
PP=Participio Agg=aggettivo.
Passato,
fi fi fi ffi ff ffi 21
Criterio di distribuzione: insieme dei contenuti in cui gli elementi possono comparire nelle frasi,
criterio importante per distinguere diverse classi di elementi rilevanti per la sintassi.
Determinanti: sono tutti gli elementi che occorrono davanti a un nome e svolgono la funzione di
determinare il referente da esso indicato.
Ambiguità: frasi o costrutti che all’apparenza sembrano identici ma hanno duplice interpretazione
semantica:
triangolino non viene analizzato
Il sta ad indicare che il ramo porta un costituente che nella
rappresentazione.
4.2
I sottolivelli dell’analisi sintattica: l’analisi in costituenti immediata individua tre diversi
sottolivelli di analisi sintattica:
- frasi;
Sottolivello delle
- sintagmi;
Sottolivello dei
- entrate lessicali.
Sottolivello delle singole
Sintagmi: minima combinazione di parole che funziona come un’unità della struttura frasale.
La testa del sintagma: minimo elemento
costituisce la classe di parole che rappresenta il che
da solo possa costituire sintagma.
Il sintagma nominale: N testa SN.
sintagma costruito attorno ad un nome: è la di
minimo N massimo
Il sintagma nominale è o (PRO), il sintagma nominale può invece avere
struttura assai complessa, ad esempio: tutti quei miei quattro bei polli grassi.
(Quant)+(Det)+(Poss)+(Num)+(Agg)+N+(Agg)=
Le preposizioni come testa: Testa di SV è V, testa di SPrep è Prep.
preposizione non condivide la proprietà che hanno le
Nel caso del sintagma preposizionale la
altre teste di sintagma di poter rappresentare da sole il sintagma: un nome funziona da
SN),
Parigi è bella, Parigi
sintagma (in é ma una preposizione non funziona da sintagma
SPrep, nulla).
parto per Parigi, per Parigi parto per, per
preposizionale (in è ma in non è
I sottocostituenti dei sintagmi: elementi che possono attaccarsi alla testa e dare luogo anche a
sintagmi assai complessi. SDet,
Nel quadro della grammatica generativa è stato introdotto anche un sintagma del
SN: un libro costoso
determinante, che conterrebbe al suo interno un ad es non sarebbe più un
Det+SN SDet.
SN analizzabile come bensì sarebbe un 22
Teoria di X-barra: individua i diversi ranghi di complessità di un sintagma con l’indicazione di
opportune ‘barre’ o ‘apici’ (X’, X’’ ecc.)
Ogni eventuale apice indica un sottolivello di crescente complessità interna del sintagma.
Proiezione massimale del sintagma: con questo
accorgimento possiamo rappresentare la struttura di un
sintagma nominale complesso che realizzi tutte le posizioni
previste.
Più sono gli apici, più complesso e dotato di più sottolivelli è il
sintagma interessato.
SN’’’,SN’’,SN’ hanno, o possono avere, tutti il ruolo sintattico
che ha un SN.
Rapporti sintattici tra i costituenti e gerarchia nell’albero:
requisito fondamentale per la corretta rappresentazione della struttura delle frasi con un indicatore
sintagmatico è che sia dato conto degli e ettivi rapporti sintattici esistenti fra essi: ogni
costituente deve comparire al rango gerarchico in cui interviene a contribuire al valore generale
della frase. sintagmi preposizionali,
Particolare attenzione richiedono i il cui contributo al senso della frase
può porsi a livelli diversi e che quindi possono/devono essere agganciati a quell’opportuno nodo.
Quindi, un SPrep che segue un SN, non deve essere attaccato necessariamente al nodo SN.
Se prendiamo le frasi:
Gianni ha letto un libro con gran piacere
a) (6);
Gianni ha letto un libro con la copertina blu
b) (7);
Gianni ha letto un libro per tutta la notte
c) (8);
Vediamo che in:
Con gran piacere
a) speci ca il modo in cui è avvenuta l’azione di leggere, determina quindi il
SV;
sintagma verbale e va quindi fatto dipendere dal nodo SN;
La copertina blu
b) determina o modi ca il libro e va quindi attaccato al nodo
Per tutta la notte
c) si riferisce all’intero evento rappresentato nella frase e va duque attaccato
F.
direttamente al nodo rami cazione binaria,
In maniera più precisa, ovvero con una l’albero (6) e l’albero (8) devono
essere rappresentati così:
fi fi ff fi 23
sintagmatico dettagliato:
Della frase (b), inoltre, si potrebbe dare l’indicatore
Questa rappresentazione presuppone che il SPrep abbia qui l’identica funzione che avrebbe un
aggettivo e operi quindi all’interno del sintagma nominale. È peraltro accettabile anche la
rappresentazione alternativa seguente:
Principio generale per una corretta rappresentazione sintagmatica: in un albero, ogni
destra sinistra
elemento che sta sul ramo di di un nodo modi ca l’elemento che sta alla sua
sotto lo stesso nodo.
Una posizione esterna al nodo F, come quella del SPrep nell’albero (10) sopra, può essere
probabilmente lui è partito
occupata anche da un avverbio che modi chi l’intera frase, come in
per Parigi:
SN, contenere SPrep.
Un inoltre, può al suo interno uno o più
il libro di favole di Fedro,
In il secondo SPrep funziona da modi catore del SPrep contiguo, di
favole: fi fi fi 24
Sintagmi con due interpretazioni: questo sintagma ammette due interpretazioni: la prima in cui
Fedro è l’autore del libro (14), l’altra in cui Fedro sia il possessore del libro (15).
È possibile darne conto con questa rappresentazione:
4.3
I principi di funzionamento della sintassi: occorre distinguere chiaramente tre ordini diversi di
principi, riconducibili a piani diversi che intervengono nel determinare il funzionamento della
sintassi.
Le funzioni sintattiche: ruolo che
prima classe di principi, riguardano il i sintagmi assumono nella
struttura sintattica della frase, in cui, essenzialmente, i sintagmi nominali possono valere da
soggetto o oggetto.
Soggetto, predicato verbale e oggetto: tre funzioni sintattiche fondamentali.
- Soggetto: chi fa l’azione;
- Predicato verbale: l’azione;
- Oggetto: chi subisce l’azione.
I complementi: la grammatica t
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