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L'ORDINAMENTO GIURIDICO E LA VALIDITÀ DELLE NORME

Un sistema di norme è dinamico se le norme che lo compongono sono legate tra loro da nessi genetici oltre che logici. Da nessi logici e genetici.

All'interno di un ordinamento le norme possono essere legate tra loro in termini logici oltre che genetici, quindi non solo in ragione del loro contenuto ma anche in base alle loro modalità di produzione; per cui la norma "vietato fumare" potrà ritenersi valida, e quindi appartenente all'ordinamento, in quanto (se) prodotta secondo le modalità autorizzate (dettate) da una norma sovraordinata che fa parte dell'ordinamento giuridico italiano e se presenta (ha) un contenuto logicamente (dal punto di vista sostanziale) connesso a quello della norma sovraordinata (ad es. la norma che garantisce la tutela della salute dei cittadini).

La sussistenza di questo rapporto dipende da 2 distinti criteri di validità: che hanno natura diversa perché

sulla base dei rapporti genetici l'appartenenza è data da un collegamento che ha a che vedere con le modalità di produzione della norma. Modalità di produzione. Quindici forniscono dei criteri di validità c.d. di delegazione nel senso che quella norma apparterrà al sistema se c'è una norma sovraordinata che ha delegato il soggetto che l'ha prodotta a produrla, quindi se ha attribuito al soggetto che l'ha prodotta la competenza normativa richiesta per produrla. Criteri di delegazione (nessi genetici) - meta-norme di competenza / validità formale. In base ai criteri di delegazione la validità (l'appartenenza di una norma ad un ordinamento) dipenderà da norme sovraordinate che delegano a determinati soggetti il potere di produrre norme (meta-norme di competenza). Quindi dai nessi genetici deriviamo dei criteri di delegazione: la validità della norma dipende dalla sua connessione genetica; questa.

La connessione genetica consiste, in ultima analisi, nel fatto che sia stata autorizzata da una norma sovraordinata; cioè che quella norma sovraordinata abbia delegato il soggetto che l'ha prodotta a produrla.

I criteri di deduzione (nessi logici) / validità sostanziale sono i rapporti logici che si basano sul contenuto. Questi criteri ci forniscono dei criteri di deduzione, nel senso che una norma sarà valida se è logicamente connessa a quella sovraordinata, in quanto il suo contenuto è deducibile o può essere inferito dal contenuto della norma sovraordinata.

Sono criteri di validità diversi perché diverso è il tipo di collegamento alle norme del sistema su cui fanno leva: l'appartenenza è determinata da fattori diversi e quindi viene vagliata/valutata alla luce di criteri che corrispondentemente differiscono (criteri di delegazione e criteri di deduzione).

Quando una norma è valida secondo entrambe le tipologie di criteri -

quindi è geneticamente connessa e logicamente connessa a norme sovraordinate del sistema allora la norma è pienamente valida. Una norma ha validità in senso pieno (è pienamente valida) quando è sia geneticamente che logicamente connessa alle norme sovraordinate del sistema. La validità ha due dimensioni (formale e sostanziale). VALIDITÀ FORMALE = la norma è prodotta nel rispetto delle norme che autorizzano/regolano la sua produzione. Una norma valida solo formalmente è vigente (Prof). Quando è valida soltanto in termini genetici, appartiene soltanto geneticamente al sistema, ma il suo contenuto, per esempio, non è in linea con il contenuto delle norme sovraordinate. Abbiamo detto che è valida SOLO FORMALMENTE perché la validità materiale è data dalla possibilità di connettere anche dal punto di vista logico una norma alle norme sovraordinate. Sintesi: Dal punto di vista formale, una norma è valida se è prodotta nel rispetto delle norme che ne autorizzano/regolano la sua produzione.

norma se essa è stata prodotta (conformemente alle norme strutturalmente sovraordinate che ne regolano la produzione) in modo conforme a una norma superiore appartenente all'ordinamento.

ESEMPIO: nel nostro ordinamento una norma di legge ordinaria può ritenersi formalmente valida se è stata introdotta (emanata secondo) seguendo le procedure prescritte per la sua produzione (dagli artt. 70 e ss).

VALIDITÀ MATERIALE / SOSTANZIALE = La norma è prodotta nel rispetto delle norme che delimitano il suo contenuto (in linea con).

Quindi abbiamo bisogno di soddisfare entrambi i criteri affinché la norma sia in qualche modo pienamente valida (rif. distinzione tra validità formale e validità sostanziale o materiale della norma giuridica: nel primo caso la norma appartiene al sistema solo geneticamente nel senso che è stata prodotta secondo le modalità di produzione previste da una norma sovra ordinata. Sarà valida anche

Sostanzialmente o materialmente, quindi dal punto di vista del contenuto, se il contenuto di questa norma rispetta i vincoli o i limiti posti al suo contenuto da una norma sovraordinata). UNA NORMA FORMALMENTE VALIDA MA SOSTANZIALMENTE INVALIDA È UNA NORMA VIGENTE. Se una norma è valida solo formalmente allora si tratterà di una norma vigente. ESEMPIO: norme valide dal punto di vista sostanziale se coerenti con i principi e i diritti stabiliti dalla costituzione. I giusnaturalisti legano la validità materiale alla giustizia. VALIDITÀ DESCRITTIVA E VALIDITÀ PRESCRITTIVA

COSA VUOL DIRE CHE UNA NORMA È VALIDA? CHE TIPO DI VALORE HA LA VALIDITÀ GIURIDICA DI UNA NORMA? Quali sono le conseguenze di una norma valida? Se consideriamo il concetto di validità in chiave prescrittiva ossia se consideriamo il termine validità (quale) sinonimo di prescrittività allora la norma valida sarà idonea a guidare i comportamenti.

Dei cittadini dicendo cosa e cosa non fare. Oppure possiamo considerare il concetto di validità in chiave meramente descrittiva quindi limitarci ad affermare che la norma è parte dell'ordinamento giuridico senza che sia necessariamente obbligatoria.

In senso descrittivo vuol dire semplicemente descrivere appunto l'appartenenza della norma al sistema. Non si riferisce all'obbligatorietà della norma (Prof).

Alcuni però attribuiscono alla validità anche un valore prescrittivo cioè dicono che quando una norma è valida perché è nel sistema, allora è anche obbligatoria/vincolante; il fatto stesso di essere una norma giuridica valida che appartiene al sistema la rende vincolante per i suoi destinatari, offre delle ragioni per fare ciò che quella norma ci dice di fare (questo alcuni positivisti lo sostengono dicendo che l'obbligatorietà del diritto in definitiva dipende dal fatto stesso che sia

Il concetto di validità e vigore si riferisce all'obbligatorietà della norma.

Una norma è valida solo formalmente se è vigente. Se una norma è valida sia sostanzialmente che formalmente, allora si tratterà di una norma pienamente valida. Altrimenti, se è valida solo formalmente, si tratterà di una norma solo vigente.

È ben possibile che una norma sia formalmente valida e quindi vigente, ma sostanzialmente invalida a causa del suo significato contrastante con norme costituzionali (sostanziali), come ad esempio il principio di uguaglianza o i diritti fondamentali.

Ad esempio, una norma di legge ordinaria introdotta dal Parlamento, secondo le modalità previste dalla Costituzione per introdurre norme di legge ordinaria, che vieta agli studenti del corso di filosofia del diritto di esprimere liberamente la propria opinione, è una norma formalmente valida perché rispetta i criteri di delegazione che

la sua forma o da entrambi, può dichiararla incostituzionale.

Vista sostanziale una norma sovra ordinata la dichiara invalida e la espunge/ la tira viadall'ordinamento (non appartiene all'ordinamento - appartiene all'ordinamento solo formalmente).

VALIDITÀ E APPLICABILITÀ = la validità non può essere confusa con l'applicabilità.

Ora, dal punto di vista concettuale dobbiamo aver chiara questa distinzione: la differenza che c'è tra validità e applicabilità di una norma giuridica.

Applicabilità: idoneità della norma ad essere usata da parte di giudici e operatori giuridici per regolare un determinato caso. (Sintesi: una norma è applicabile nel momento in cui è idonea ad essere utilizzata da parte di giudici e operatori giuridici per risolvere un caso sottoposto alla loro attenzione).

Non sempre validità e applicabilità coincidono (stanno loro attenzione insieme). Infatti possono aversi:

1. NORME VALIDE MA NON APPLICABILI - norme la cui

validità è sospesa. Situazioni in cui la norma è valida (appartiene al sistema, è connessa dal punto di vista logico e genetico), ma non può essere usata (non è applicabile/utilizzabile), come ad esempio le norme giuridiche durante il periodo di vacatio legis (il periodo/l'asso di tempo di 15 gg che va (intercorre) dalla pubblicazione in Gazzetta alla sua entrata in vigore), perché bisogna mettere i cittadini (destinatari delle norme) nelle condizioni di poter conoscere la legge (le nuove norme che vengono introdotte nell'ordinamento) prima della sua (loro) entrata in vigore. * consentire a tutti i cittadini di prendere conoscenza dell'esistenza della nuova disciplina normativa... 2. NORME NON VALIDE, MA APPLICABILI (poi c'è il caso opposto in cui la norma è applicabile ma non valida) - Inoltre vi sono norme che sono sì applicabili, ma che non sono valide, come

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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jack1993@jhgjg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Valentini Chiara.