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Platone, Capitolo 16
- 428-347 a.C.
- La filosofia occidentale non solo inizia con lui, ma ha consumato buona parte della sua vita in sua compagnia
- La sua scuola detta Accademia per ricordo di Accadio
- È un nobile, figlio di una delle famiglie più prestigiose di Atene; suo zio era uno dei 30 tiranni, è destinato alla carriera politica ad Atene
- Era un idealista
- Discepolo di Socrate
- Si focalizza sul tema della giustizia
- Scrive opere esclusivamente dialettiche (total 34):
- Si tratta di uno strumento tramite cerca di arrivare ad un punto
- Sono dei racconti
- Non sono saggi scientifici
- Leggere (total 34)
- Tra cui la 2° che è (fondamentale) → Si tratta di un’autobiografia
→ Scritta da Platone
→ Lui è deluso dal genere umano
- Apologia di Socrate
- Opere in 3 periodi:
- Scritti giovanili (Apologia, Critone, Protagora etc.)
- Scritti della maturità (Menone, Fedro, Tetonio etc.)
- Scritti della vecchiaia (Parmenide, Timeo, Critza, Leggi, etc.)
- Lui narra, è un narratore
- Per lui lo stato giusto, la giustizia, ognuno fa il proprio, ognuno fa ciò che deve fare; ognuno nel suo ruolo, che deve svolgere a pieno (non tutti sono uguali) ma tutti hanno lo stesso compito
- Con la conoscenza
- C’è la nell'anima e in un’anima immateriale, che non muore mai; l’anima si reincarna
- L’anima → è il sistema che per Platone deve stare in armonia
→ Formata da 3 parti:
- Razionale → Quella parte che con l’anima ragiona
- Thymos → Parte della nostra aggressività; il cavallo bianco
- Desiderio → Si spinge verso il nostro desiderio carnale; fa trovare amore, sete e assimila; comanda il soddisfacimento bisogni materiali