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Teorie della sovranità popolare: il potere appartiene a tutti

Le teorie della sovranità popolare sostengono che il potere statale debba essere frantumato e che appartenga a tutti, non a nessuno in particolare. Questo concetto è alla base dello stato democratico.

Il 1492 segna l'inizio dell'età moderna, con il crollo delle certezze del medioevo e l'emergere di nuovi paradigmi.

In questo periodo, la figura del mercante si trasforma in quella dell'imprenditore e nasce l'individualismo. Si avvia anche il processo di colonizzazione, con l'esplorazione di terre e popoli sconosciuti per diffondere la religione occidentale.

Spagna e Portogallo diventano i conquistadores dell'America centro-meridionale, mentre Francia e Inghilterra lottano per raggiungere nuove terre oltreoceano.

Il Siglo de Oro segna l'unificazione tra Aragona e Castiglia attraverso un matrimonio e termina nel 1530 con l'ascesa di Carlo V come imperatore.

In questo periodo si assiste anche alla cacciata degli Arabi e alla cristianizzazione.

Sul fronte politico, si registra un periodo di governo accentratore e di grandi monarchie, come in Francia e Spagna. L'opera di Machiavelli sottolinea l'importanza della politica come disciplina autonoma.

dall'etica e dalla morale)- Jean Bodin definisce i tratti del potere assoluto

Ambito religioso:- Nuova fase per la cristianità- Riforma protestante - Concilio di Trento- Caduta di Costantinopoli (fine impero romano d'Oriente)

Ambito tecnologico:- Progresso: stampa a caratteri mobili (Gutenberg) 1455 diffusione di antichi testi a prezzi bassi

La grande avventura del giusnaturalismo

Tra il 1400 e il 1500 il giusnaturalismo antico prende nuova vita: questi sarà in dialettica con il diritto positivo e si ritiene che il primo sarà più rilevante poiché esistono norme che trascendono il diritto positivo e sono universali.

Il giusnaturalismo diverrà giusrazionalismo, avrà un legame con il passato ma si vedrà il movimento come modificato. Il diritto non è soprannaturale, deriva dall'uomo.

Seconda scolastica fu importante per l'elaborazione del giusnaturalismo moderno. San Tommaso pensa che la legge di natura

è un prodotto della legge di Dio (l’uomo è titolare solo di obblighi).- Scuola di Salamanca indaga sulle tesi luterane (non bisogno della confessione perché l’uomo può parlare liberamente con Dio) e sulla tesi di Machiavelli (separazione diritto e morale)

Francisco de Vitoria↳ , teologo, si interroga sul diritto delle genti e come si possa crearne uno nuovo. Cerca di capire se si potessero inserire le nuove popolazioni nel diritto, utilizzando la base romana. Egli vorrebbe un diritto valevole universalmente. Cerca la libertà di commercio e afferma la figura del giurista-teologo perché il diritto del ius gentium è quello imposto da dio. Questa nuova figura vuole essere interprete della volontà divina e dei suoi segni all’interno della volontà umana.

Il diritto creato da de Vitoria è un diritto diseguale che deriva dalla volontà di Dio. Nella società è normale che esistano diversi status,

diverse popolazioni ed alcune che siano inferiori. La guerra è lecita? Esistenza di una guerra giusta, teorizzata da Cicerone:

  • Deve essere annunciata mediante dichiarazione
  • Guerra finalizzata da stimolo precedente

Il diritto internazionale

Alberico Gentili tratta l'idea della guerra giusta, tratta anche i rapporti diplomatici tra gli stati.

  • Ius inter nationes, periodo del secolo di ferro, pubblicazione De iure belli e Gentili diventa precursore del diritto internazionale. Rifiuta l'idea che la guerra giusta possa essere quella religiosa.
  • Lo ius gentium sarebbe di carattere positivo ed un ramo del diritto autonomo

Ugo Grozio, padre del giusnaturalismo è influenzato dalle vicende politiche dell'epoca ed in Francia scrive De iure belli ac pacis (diritto naturale deriva dalla ragione e non da dio). Vige il principio pacta sunt servanda (l'accordo deve essere rispettato).

Le dottrine contrattualistiche e la nascita dello stato moderno

moderno definisce i tratti naturali dell'uomo, ma affronta anche il problema dell'alibertà dei singoli e la subordinazione di un principe. Grozio, Hobbes e Locke sostengono la teoria del contratto sociale stretto tra gli uomini per raggiungere la pace e la sicurezza affidando la tutela al sovrano. Il contratto sociale nasce dal recupero di concetti teologici (patto tra dio e Abramo) ed è valido perché conforme alla ragione e alla natura umana: un insieme di regole concepito come valido in ogni tempo e luogo. Thomas Hobbes: contemporaneo di Grozio, vive vicende simili a Grozio che gli fanno vivere una vita travagliata. Scrive in Francia per 10 anni, dove si rifugia per le sue idee politiche. Nel leviatano teorizza l'idea che si debba uscire dallo stato di natura poiché si è sempre in contrasto con questi e si mette a rischio la persona. Gli uomini, dunque, rinunciano alla libertà "insicura" e alla pienezza di diritti per donarla.ad un singolo che si pone al di sopra e garantisce ordine e sicurezza: il sovrano. Dallo stato di natura allo stato di società: nello stato di natura l'uomo lotta con gli altri uomini per privilegiare i suoi bisogni. Può vivere pacificamente rinunciando ai propri diritti per lasciarli nelle mani del leviatano. Patto subiectionis (sottomissione). Si evita la guerra contro tutti solo se si evita l'individualismo. Il sovrano, con il suo potere, evita le controversie. Il leviatano originariamente era un mostro biblico. Nel libro si tratta la legittimità della forma dello stato ed il leviatano sarà solo un mostro con delle squame costituite da piccole teste; i sudditi. In una mano regge una spada (potere del re), nell'altra il pastorale (potere religioso). I due poteri, secondo Hobbes, non vanno separati ma riuniti nelle mani del sovrano. Sotto alla spada troviamo simboli del potere temporale (cannone, corona, armi). Sotto al pastorale, altri simboli.religiosi (mitria, chiesa, saette). Nello stato di natura c'è uguaglianza tra gli uomini, ma questo per Hobbes porta alla guerra. Per un principio di autoconservazione, va fatta una rinuncia ai propri diritti, cosicché il sovrano detenga il potere. Il sovrano diviene un dio mortale, ma non ha obblighi verso i singoli, deve solo mantenere l'ordine e la sicurezza. Jean Bodin: teorico dell'assolutismo, sostiene ciò che poi sarà teorizzato da Hobbes. Definisce l'assolutismo con la sovranità; quel potere assoluto e perpetuo. Sottolinea la divisione tra diritto pubblico e diritto privato, per lui la "monarchia pura e assoluta è la più sicura". La democrazia e l'uguaglianza sono pericolose. John Locke: visse tra il 600 e il 700. Iniziò la sua ricerca con il volontarismo, ma divenne uno dei massimi esponenti del giusrazionalismo. Il diritto naturale è una regola di condotta fissa ed eterna, dettata dalla ragione.

Ragione stessa e doveva essere chiaro e intellegibile da tutte le creature razionali. Lo stato di natura è un elemento cardine da Hobbes. Nello stato di natura vi è la tranquillità e uno stato di pace. Il contratto sociale servirebbe perché vi sarebbero avvisaglie di episodi di prevaricazione.

Ottica liberale: l'uomo che vive nello stato di natura pensa al suo benessere ma anche a quello degli altri, va oltre la teoria hobbesiana e aggiunge la proprietà. La proprietà diventa privata mediante il lavoro. Dallo stato di natura si esce perché vi è corruzione e perversione nella società.

Pensiero di Locke = separazione poteri: questa sua idea deriva dal suo vissuto inglese. Il potere legislativo risiede nelle mani del popolo che lo affida all'organo rappresentativo, ma il popolo mantiene la sovranità.

Sovranità e diritto di proprietà: il popolo mantiene la sovranità perché talvolta

Il popolo può revocare la deroga al sovrano, quando questi abbia un comportamento scorretto (violenza, violazione diritti fondamentali). Il diritto di proprietà deriva dal lavoro dell'uomo. Lo Stato: decisioni prese dalla maggioranza, principio che viene meno quando si parla della Chiesa cattolica. Potestà monarchica e libertà tradizionali: nel giusnaturalismo del '600 vi è la potestà monarchica e libertà tradizionali. Nel contrattualismo c'è l'idea di tutelare la tradizione, ma anche le rassicurazioni: società divisa in ceti, principio feudale. Contraddizione del giusnaturalismo: da un lato c'è il tentativo di lasciare alle spalle i vecchi privilegi, verso i diritti fondamentali, dall'altra c'è la volontà di tutelare gli ordinamenti tradizionali (il sovranismo tutela solo alcuni ceti). Trattando il tema delle tecnologie e dei colloqui fatti in rete in base ad un algoritmo.

si deve condividere tutto. La privacy diventa un lusso che pochi possono permettersi. La democrazia degenerata del film "The Circle" mette in evidenza come la trasparenza totale e il controllo assoluto possano portare alla perdita della libertà individuale. Il concetto di panottico di Michel Foucault viene ripreso, dove il controllore invisibile esercita il potere su tutti senza che nessuno possa sfuggirgli. La società diventa confessionale, i social network spingono alla condivisione di ogni pensiero e si diventa obbligati a farne parte.

altrimenti si rimane esclusi. Tutto ciò che prima era noto come privato (orientamento politico, sessuale), ora è di dominio pubblico. Inoltre sui social appare un'altra immagine di sé stessi, una sorta di alter-ego. Riduzione delle persone a cose, periodo di mercificazione del soggetto. La privacy è sempre più spesso monetizzata, si è giunti ad un nuovo contratto sociale con la Dichiarazione d'indipendenza del cyberspazio di John Perry-Barlow. Egli sostiene che gli internauti possono dirimere qualsiasi entità senza intervento dello stato.

Metropoli post-moderne: si è controllati perché sia garantita la sicurezza e perché venga prevenuto il crimine. Si passa, dunque, dallo stato sociale (previdenza, aiuto al popolo) allo stato penale (nato dalla richiesta di sentirsi protetti). Ad oggi però, sentirsi protetti è una minaccia. Il potere di governabilità della vita era scomparso con i regimi totalitari.

oggi è tornato con i droni militari che nascono per
Dettagli
A.A. 2019-2020
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher violalombardi0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Cavallo Riccardo.