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Riassunto esame Filosofia del Diritto, Prof. Biondo Francesco, libro consigliato L'evoluzione del diritto, Mauro Barberis Pag. 1
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filosofia del diritto

Diritto, morale e giustizia:

MORALE: nel senso etimologico indica i costumi, quelli

dei padri del ius romano; in un secondo senso indica la

riflessione critica, fatta da ciascuno di noi mka

professionalmente dai filosofi morali; in un terzo l'etica

normativa, cioè il discorso dei filosofi morali su quanto si

deve fare; in un quarto senso indica la metaetica, cioè la

riflessione 900esca sull'etica normativa che si chiede

principalmente se i valori possano considerarsi oggettivi o

soggetti.

GIUSTIZIA: signifca in un primo senso "distrubutiva", è un

uguaglianza non aritmetica ma geometrica, dunque a chi

ha di più spetterà di meno, a chi ha di meno spetterà di

più; in un secondo senso significa "commutativa o

compensativa", un eguaglianza tra beni uguali in senso

aritmetico, se una prestazione contrattuale vale x, la

controprestazione dovrà valere altrettanto, questo tipo di

giustizia si dice anche "correttiva" perchè tende a

correggere degli squilibri introdotti dalle violazione delle

aspettative dei consociati; in un terzo senso significa

equità, dunque un altra correzione della giustizia correttiva

per tener conto delle circostanze in ogni caso concreto, in

quanto ogni caso sia diverso dall'altro; infine giustizia

significa la stessa giurisdizione, quindi l'amministrazione

della giustizia, l'attività di rendere giustizia ecc..

DIRITTI: indica aspettative del soggetto, tutelate o meno

dal diritto oggettivo. Oggi, con "diritti" si intende tre tipi di

aspettative individuali favorevoli: micro-diritti, macro-diritti,

diritti-ragioni. Micro-diritti corrispondono alle aspettative

favorevoli semplici, i primi sono stati inividuati da Hohfeld,

il cui sistema è costruito sul tema della correlatività tra

aspettative favorevoli di un soggetto e aspettative

sfavorevoli8 di un'altro soggetto; sulla base delle sue ri-

definizione non si danno diritti ad un soggetto senza

doveri di un altro soggetto, inoltre, egli sostiene che non ci

siano diritti senza norme che li attribuiscono. tuttavia

questa tesi è stata criticata in quanto pone come in ruolo

un centrale i doveri, concetto superato nello Stato

costituzionale nel quale i doveri sono subordinati ai diritti.

Tuttavia la tesi della correlatività non vuole subordinare

nei diritti ai doveri né viceversa ma solo ridefinire i diritti in

termini di dovere. I macro diritti corrispondono alle

aspettative favorevoli complesse Formate dalla somma

delle aspettative semplici, quest'ultima non esistono

isolatamente ma solo in sistemi o in macro diritti punta la

raffigurazione di aufeld è stata criticata perché è statica

dunque se l'aggiunta una dinamica basata su un testo

significato di diritti Cioè quello di diritti-ragione.

Giusnaturalismo e Tesi tipiche

Il giusnaturalismo è un'abbreviazione della filosofia del

diritto naturale dunque una tradizione secondo cui sopra il

diritto positivo c'è il diritto naturale, il primo per essere

davvero diritto non deve violare il diritto naturale.

Il primo esempio di giusnaturalismo è il giusnaturalismo

antico, filosofie come quella di Platone, che sostengono

che il diritto positivo discende e dipende dal diritto

naturale, su questo base è fondata la tesi della

connessione necessaria

fra diritto e morale attribuita da Hart a tutta la tradizione

giusnaturalista: il diritto ingiusto non è diritto e non deve

essere obbedito. I giusnaturalisti antichi sostenevano,

inoltre, che la ripetizione di alcune condotte bastava a

farle diventare fatti normativi: dal fatto nasce il diritto.

Il secondo esempio è il giusrazionalismo, tipico

dell'epoca moderna, sebbene già Cicerone aveva parlato

di un tipo di diritto razionale comune a tutti gòli uomini

dotati di ragione, e proprio questa concezione di diritto

sarà ripresa in epoca moderna. Per i giusrazionalisti il

diritto naturale non è ricavabile dalla natura ma dalla

ragione, difatti per i moderni i valori umani non stanno più

nel mondo ma nella ragione umana e i fatti sono

contingenti(accidentali), nè buoni e nè cattivi; inoltre per i

giusrazionalisti ragione, valori, diritti umani, sono ancora

oggettivi.

il terzo esempio è il neogiusnaturalismo, che va dalla

Rivoluzione francese ad oggi. I Neogiusnaturalismi

Ottocenteschi vengono confusi con i movimenti

antiformasti in quanto hanno una caratteristica in comune

e cioè entrambi cominciano a non parlare più di diritto

naturale ma solo di giustizia e morale; nel 900 i filosofi

Hart e Lon Fuller, cercando una via di mezzo tra

giusnaturalismo e positivismo, distinguono una morale

esterna al diritto, che è la giustizia e una morale interna. Il

diritto non dovrebbe seguire gli ideali esterni, ma obbedire

al proprio ideale interno, dunque sottoporre la condotta

umana al governo di regole.

In merito ai rapporti tra diritto e morale essi sostenevano

la "Tesi della connessione necessaria tra diritto e

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Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ccppermo2827 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del Diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Biondo Francesco.