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☞ PIPERIDINE E FENILPIPERIDINE: MEPERIDINA
E’ una 4-fenilpiperidina avente una potente azione sui rece ori μ a livello del SNC e sugli elemen nervosi
dell’intes no. La meperidina produce azioni simili, ma non iden che, a quelle prodo e dalla mor na: 75 mg
di meperidina sono equivalen , da un punto di vista analgesico, a 10 mg di mor na. Infa alla dose equi-
analgesica la meperidina produce depressione respiratoria, sedazione e stato euforico simili a quelli prodo
dalla mor na. Gli e e respiratori, sull’apparato ves bolare e sulla secrezione degli ormoni ipo sari sono
simili a quelli prodo da quest’ul ma. La meperidina viene usata come analgesico ma non come an tussivo
o an diarroico.
- ADME: dopo somministrazione orale il 50% del farmaco supera indenne il metabolismo di primo passaggio; la meperidina viene
metabolizzata principalmente nel fegato e ha un’emivita di circa 3h. Nei pazien con cirrosi epa ca la biodisponibilità raggiunge
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circa l’80%. La meperidina non causa s psi paragonabile a quella della mor na anche se somministrata per lunghi periodi di
tempo; ciò può essere dovuto alla maggiore capacità di penetrazione nel SNC e quindi al più rapido raggiungimento degli e e
analgesici a concentrazioni sistemiche più rido e.
- E e avversi: dopo somministrazione ripetuta di dosi elevate di meperidina si possono avere convulsioni dovute all’accumulo di
farmaco (che ricordiamo avere un’emivita di 15-20 h); a dosi tossiche inoltre provoca depressione respiratoria, sedazione, stato
euforico, tremori, spasmi (gli e e spasmogeni non sono tu avia così invalidan , tanto che lo fanno preferire alla mor na come terapia orale)
e, appunto, convulsioni. La somministrazione ripetuta genera tolleranza e dipendenza, anche se l’as nenza produce una
sintomatologia di più breve durata e intensità.
☞ CONGENERI DELLA MEPERIDINA: DIFENILOSSATO E LOPERAMIDE (Dissenten®)
Il DIFENILOSSATO, congenere della meperidina, ha nell’uomo un chiaro e e o cos pante, tant’è che il suo unico impiego
approvato è cos tuito nel tra amento della diarrea.
La sua somministrazione ha e e mor no-simili a enuando la crisi di as nenza. Tu avia, i suoi sali sono insolubili in acqua (o
poco solubili) per cui non può essere abusato.
La LOPERAMIDE, come il difenilossato, è un congenere della meperidina e un derivato della piperidina. Rallenta la mo lità GI
agendo sui muscoli circolari e longitudinali dell’intes no. Una parte del suo e e o an diarroico può essere ascri a a una
riduzione della secrezione GI e si può sviluppare anche una certa tolleranza nei confron dei suoi e e cos pan . La sua emivita è
di 7-14 h.
☞ PIPERIDINE E FENILPIPERIDINE: FENTANIL E CONGENERI
FENTANIL e SUFENTANIL sono oppioidi sinte ci correla alle fenilpiperidine e agonis dei
rece ori μ e k. Sono farmaci molto importan nella pra ca aneste ca a causa della velocità con
la quale raggiungono il picco plasma co e quindi di analgesia, perme endo una riduzione
notevole delle dosi di farmaco da impiegare. Oltre che in anestesia (per via venosa e per via epidurale), vengono u lizza anche nel
tra amento degli sta dolorosi gravi. Per la terapia del dolore cronico sono disponibili cero transdermici che assicurano un
rilascio prolungato di fentanil per 48-72 h, ma anche di compresse orali e pas glie da far sciogliere in bocca, che perme ono un
rapido assorbimento e un pronto intervento in caso di dolore acuto e per alleviare
la riacu zzazione del dolore da cancro (poichè l’assorbimento a livello GI è scarso, è
meglio che avvenga a livello buccale). L’impiego di formulazioni come i cero
transdermici consente di controllare il livello ema co del farmaco, di diminuire il
numero di somministrazioni giornaliere, evitare fenomeni di so o- e sovradosaggio
e minimizzare gli e e indesidera . Sono farmaci altamente liposolubili e
a raversano rapidamente la barriera ematoencefalica; agiscono in circa 5 minu e
l’e e o dura per 3-4 ore. Con l’uso di dosi elevate o di infusioni prolungate, i
farmaci si accumulano, i meccanismi di eliminazione si saturano progressivamente e
sia il fentanil che il sufentanil diventano farmaci a lunga durata d’azione.
Gli e e collaterali sono i soli : nausea, vomito, prurito nel sito di iniezione,
depressione respiratoria (sono farmaci 100 e 1000 volte più poten della mor na), rigidità muscolare…
Il REMIFENTANIL ha proprietà farmacologiche ed e e collaterali del tu o simili a quelli di fentanil e sufentanil. Agisce però più
rapidamente, è u lizzato infa per procedure operatorie brevi che richiedono un’analgesia intensa e con breve durata d’azione.
☞ METADONE
Il metadone è un agonista dei rece ori μ a lunga durata d’azione con proprietà farmacologiche simili a
quelle della mor na. Le cara eris che principali del metadone sono:
Spiccata a vità analgesica
• E cacia dopo somministrazione orale
• Soppressione duratura dei sintomi d’as nenza negli individui con dipendenza sica
• Tendenza a mostrare e e persisten (vedi sedazione) dopo somministrazione ripetuta
•
Per più di 24 h dopo una singola somministrazione è possibile riscontrare e e mio ci e depressione
respiratoria; gli e e sulla tosse, sulla mo lità intes nale, sul tono biliare e sulla escrezione degli ormoni ipo sari sono
qualita vamente simili a quelli della mor na.
- ADME: il metadone è ben assorbito dal tra o GI e lo si può rinvenire nel plasma entro 30 min dall’inges one orale; il picco di
concentrazione plasma ca viene raggiunto dopo circa 4 h. Una dose per via orale ha l’e cacia del 50% della stessa dose data per
via parenterale. Il metadone viene metabolizzato nel fegato; la sua emivita è di circa 15-40 ore e ciò può essere dovuto che in
diversi tessu , cervello compreso, il metadone sembra legarsi fortemente alle proteine plasma che. Questa cara eris ca lo rende
il farmaco d’elezione per il tra amento dei tossicodipenden .
- Gli impieghi terapeu ci principali del metadone sono la disintossicazione e la terapia di mantenimento per la tossicodipendenza
da oppioidi all’interno di programmi tra amento cer ca . La pica dose orale è di 2,5-25 mg, assolutamente da evitare durante
la gravidanza. Il comportamento dei tossicodipenden che u lizzano il metadone non è diverso da quello dei mor nomani.
Nonostante la somministrazione di metadone per via e.v provochi e e che il tossicodipendente non riesce a dis nguere da quelli
provoca dalla mor na, mol ex-eroinomani che assumono cronicamente il metadone non mostrano alcun palese
comportamento.
EFFETTI A BREVE TERMINE → sonnolenza, respirazione più lenta e più profonda, riduzione del ri esso della tosse, analgesia,
occhi, naso e bocca secchi, ipotensione; 158
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EFFETTI A LUNGO TERMINE → cos pazione, pupille pun formi, sudorazione e prurito, dolore alle ossa, danno ai den .
☞ CONGENERI DEL METADONE: PROPOSSIFENE
Stru uralmente correlato al metadone, il propossifene viene usato per tra are il dolore da lieve a moderato (in Italia non è
disponibile). Ha anche una certa a vità an tussiva, infa può essere associato al paracetamolo o all’acido ace lsalicilico (rispe o
.
al paracetamolo non ha vantaggi clinici eviden )
Ha un’emivita di 6-12 ore, i suoi metaboli a vi di 30-36 h; il sale napsilato rallenta l’assorbimento e riduce la solubilità in modo
da ridurne l’uso illecito per endovena. Per via orale ha una potenza tale da causare una depressione respiratoria 1/3 rispe o a
quella della codeina.
☞ TRAMADOLO (Contramal®)
Analogo sinte co della codeina che si comporta come un debole agonista dei rece ori μ, δ e k degli oppioidi. Una parte dei suoi
e e analgesici è prodo a dall’inibizione della captazione di NA e 5-HT, infa va evitata l’associazione con gli an depressivi per
scongiurare una sindrome serotoninergica. Nel tra amento del dolore da lieve a moderato il tramadolo è e cace come la mor na e
la meperidina, meno e cace per la terapia del dolore grave o cronico. Il tramadolo è e cace come la meperidina durante il
travaglio ed è meno probabile che causi depressione respiratoria neonatale. E’ disponibile anche in una formulazione a dosaggio
sso in associazione al paracetamolo (Kolibri®: 37,5 mg tramadolo + 325 mg paracetamolo). La dose massima è di 400 mg/die, nei
pazien anziani 300 mg.
Ha rari e e collaterali e raramente da dipendenza, ma negli anziani può dare confusione mentale e allucinazioni. Il tapentadolo ha
e e simili al tramadolo.
☞ AGONISTI PARZIALI DEGLI OPPIOIDI
Gli agonis parziali [in farmacologia sono de ni “agonis parziali” dei farmaci che legandosi ai loro rece ori non mediano una risposta completa,
degli oppioidi sono sta sinte zza allo scopo di o enere analgesici che:
ma solo in forma parziale e incompleta]
- Inducessero in misura minore depressione respiratoria
- Avessero un minore potenziale di dipendenza
Tu avia, l’impiego clinico di ques compos è spesso limitato dalla presenza di e e collaterali indesidera e dalla scarsa a vità
analgesica. Vi sono diversi agonis parziali degli oppioidi:
PENTAZOCINA: debole antagonista/agonista parziale μ, agonista dei rece ori k
1. NALBUFINA: μ-antagonista/k-agonista
2. BUTORFANOLO: antagonista dei rece ori μ e forte agonista dei rece ori k
3. BUPRENORFINA: agonista parziale μ e antagonista dei rece ori k
4.
☞ PENTAZOCINA
La pentazocina agisce come agonista parziale sui rece ori MOR e come agonista sui rece ori k. Il pro lo degli e e prodo dalla
pentazocina sul SNC è generalmente simile a quello degli oppioidi mor no-simili, comprendendo analgesia, sedazione e
depressione respiratoria. Gli e e analgesici sono dovu alle azioni agoniste sui rece ori KOR (k). Dosi più elevate ca