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VARIAZIONI DI MERCATO
Sul mercato vi sono 2 forze che si contrappongono, DOMANDA e OFFERTA (sintetizza i comportamenti dei venditori, comporta una relazione positiva tra prezzo e quantità rese disponibili nel mercato).
L'interazione tra domanda ed offerta punta all'equilibrio, punto in cui entrambe le parti del mercato trovano vantaggio.
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Supponiamo che per cause esterne aumenta la domanda, e di conseguenza la curva di domanda si traslerà, cambiando anche il punto di equilibrio. Quando aumenta la quantità domandata di un bene, è naturale che il prezzo di quel bene aumenti. Le variazioni della domanda hanno un effetto concreto sui prezzi.
Supponiamo adesso che per cause esterne diminuisca l'offerta: vediamo quindi come il prezzo aumenta e la quantità diminuisce. La conseguenza di questa variazione è che si forma un nuovo equilibrio su prezzi e quantità offerte differenti.
Supponiamo che si
verifichi contemporaneamente un forte aumento delladomanda e una modesta riduzione dell’offerta: LA COMBINAZIONE diECONOMIA POLITICA 10questi due elementi, porta ad un nuovo equilibrio. Rispetto a questonuovo punto di equilibrio, scopriamo che il prezzo aumenta e le quantitàaumentano anch’esseSupponiamo che vi sia contemporaneamente un modesto aumento delladomanda e una forte riduzione dell’offerta: Il risultato sarà la creazione diun nuovo equilibrio, la quantità scambiata si riduce e il prezzo aumentaECONOMIA POLITICA 11Il mercato spontaneamente raggiunge l’equilibrio, talvolta quest’equilibrioviene ritenuto, un qwuilibrio che non piace, in base a come vengonopercepiti i prezzi. Talvolta quindi lo stato cerca di intervenire per lagestione del mercato. Quando il prezzo viene controllato nel mercatoavviene questo:FISSARE UN PREZZO MASSIMO: ossia il prezzo più alto al qualeun bene può essere legalmente vendutoFISSARE UN
elasticità oossia il rapporto tra la variazionePERCENTUALE della quantità e la variazione del prezzo in percentuale. Lo calcoliamo tramita il calcolo percentuale poiché essi rappresentano dei numeri puri, che valgono per tutti di conseguenza nemmeno il cambiamento dell’unità di misura. In genere dal punto di vista matematico la variazione percentuale si misura tramite un rapporto, tale che Aq/q e la variazione percentuale del prezzo è pari a Ap/p. INSERIRE FORMULA, l’elasticità che testimonia la reattività dei consumatori, non è altro che la pendenza della curva di domanda moltiplicata per il rapporto di PREZZO fratto QUANTITÀ.
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L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
L’elasticità della domanda rispetto al prezzo misura l’ampiezza dellarisposta della quantità domandata alle variazioni di prezzo. La domanda è elastico quando l’elasticità ha valore superiore a 1 e
quindi la quantità reagisce più che proporzionalmente al prezzo. Per calcolare le percentuali va utilizzata la formula sopra. La variazione della domanda al variare dei prezzi si è ribaldata del doppio, di conseguenza il valore dell'elasticità è 2, in quanti i consumatori regisono in termini percentuali al doppio rispetto alle variazioni dei prezzi. In questo caso si dice che la domanda è ELASTICA in quanto reagisce in maniera forte alle variazioni dei prezzi. L'elasticità varia di volta in volta, dipendentemente alla variazione imposta dai consumatori. La domanda è ANAELASTICA quando il valore dell'elasticità è inferiore a 1 in valore assoluto, quindi la quantità reagisce meno che proporzionalmente al prezzo. In questo caso la domanda non si dimezza come prima, ma piuttosto si riduce di un minimo 10%, al fronte di un aumento dei prezzi del 25%. In questo caso si verifica unaleggera variazione da parte dei consumatori di conseguenza siamo di fronte ad una domanda RIGIDA. In questo caso la reazione dei consumatori essendo minore ad 1 è meno che proporzionale.
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Se l'elasticità della domanda ha valore 1 (in valore assoluto) la quantità reagisce nella medesima proporzione del prezzo e si dice che la domanda ha ELASTICITÀ UNITARIA. L'ELASTICITÀ È UNA MISURA PUNTIFORME VARIA PUNTO PER PUNTO.
si noti che nonostante la pendenza della curva di domanda sia costante, l'elasticità è puntiforme ed assume valori compresi fra 0 e INFINITO in valore assoluto.
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DIVISIONE DELLA CURVA DI DOMANDA: Si noti ancora che l'elasticità assume valore 1 in corrispondenza del punto medio fra l'origine degli assi e l'intercetta sull'asse dell'ascisse.
CASI PARTICOLARI: Nonostante è normalmente puntiforme esistono casi particolari in cui la
La reattività della curva di domanda è costante.
La reattività viene studiata in quanto è strettamente collegata al ricavo totale, il quale poi costituirà il profitto. L'elasticità di conseguenza ha un immediato effetto sul RICAVO TOTALE. In qualunque mercato il ricavo totale è uguale al prezzo moltiplicato per le quantità. Nel grafico osserviamo come sia possibile illustrare graficamente il ricavo totale. Se il prezzo è uguale a 4 e la quantità a 100 il ricavo totale è uguale a 400 (area del rettangolo tratteggiato).
Se la domanda è elastica allora: la domanda diminuisce più di quanto aumenta il prezzo. Il ricavo totale dei venditori diminuisce, quando aumenta il prezzo.
Se la domanda è ANAELASTICA allora: la domanda diminuisce meno di quanto aumenta il prezzo. Il ricavo totale dei venditori aumenta, quando aumenta il prezzo.
RELAZIONE TRA
ELASTICITA' E RICAVO TOTALE
Il valore dell'elasticità unitaria ci serve per stabilire il punto massimo in cui il ricavo totale è massimo, e quindi ci permette di stabilire quale sia la migliore strategia di prezzo ai fini di massimizzare il guadagno. Il punto massimo è quando stabiliamo il livello di prezzo quando l'elasticità è unitaria, ossia quando assume valore assoluto 1.
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ALTRI TIPI DI ELASTICITA' DELLA DOMANDA
L'elasticità della domanda al reddito misura la reattività della domanda alle variazioni del reddito.
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Se l'elasticità assume valore positivo, i beni si definiscono BENI NORMALI. Quando l'elasticità della domanda assume valori negativi i beni sono beni INFERIORI.
ELASTICITA' DELLA DOMANDA IN RELAZIONE ALLA VARIAZIONE DEL PREZZO DEGLI ALTRI BENI → ELASTICITA' INCROCIATA
L'elasticità incrociata della domanda misura la
reattività della domanda di un bene alle variazioni del prezzo di un altro bene. Se l'elasticità incrociata della domanda assume valori positivi, i due beni sono SOSTITUITI. Se l'elasticità incrociata della domanda assume valori negativi, i due beni sono COMPLEMENTARI (esempio auto benzina), in quanto i due beni vanno utilizzati insieme.
L'ELASTICITÀ DELL'OFFERTA
La formula non varia, in quanto andiamo a misurare sempre le variazioni percentuali. In questo caso particolare andiamo a verificare la reattività delle aziende alle variazioni dei prezzi. La legge dell'offerta stabilisce che a prezzi più alti di un dato bene corrispondono maggiori quantità offerte. L'elasticità dell'offerta rispetto al prezzo misura l'ampiezza delle risposte della quantità offerta alle variazioni del prezzo. In modo speculare a quanto abbiamo già visto per la domanda, l'offerta di un bene si dice ELASTICA se la
Quantità regisce più o che proporzionalmente al prezzo (e>1), si dice ANAELASTICA quando la quantità reagisce meno che proporzionalmente al prezzo (e< 1) e ad ELASTICITÀ UNITARIA quando la quantità regisce nella medesima proporzione del prezzo (e=1).
1. ESEMPIO 1: OFFERTA ELASTICA: interseca l'asse y nel punto positivo. Una variazione nei prezzi induce una variazione quadrupla nelle quantità offerte. In questo caso non abbiamo valori assoluti in quanto la curva dell'offerta è positiva.
2. ESEMPIO 2: OFFERTA ANAELASTICA o RIGIDA: interseca l'asse delle y nel punto negativo.
3. ESEMPIO 3: offerta con elasticità unitaria. La curva passa dall'origine degli assi.