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MERCATI NON CONCORRENZIALI
mercati concorrenziali (concorrenza perfetta) = nessun agente ha un potere di mercato (quindi nessuno può influenzare il prezzo dei beni) e i beni sono omogenei e sostituibili.
mercati non concorrenziali = gli agenti hanno un potere di mercato che si può concretizzare in più modi:
- Monopolio = un unico operatore soddisfa l'intera domanda del mercato di un dato bene o servizio.
- Concorrenza monopolistica = l'elemento di fondo consiste nella differenziazione dei prodotti: ogni produttore è monopolista nella produzione di un dato bene che però viene prodotto con caratteristiche diverse anche da altri produttori.
- Oligopolio = indica un mercato in cui vi sono alcuni grandi operatori ognuno dei quali detiene una quota rilevante di mercato. È caratterizzato dall'interazione strategica tra le imprese: quando una delle poche imprese cambia il proprio comportamento di
La misura in cui il potere di mercato esercitato dipende da diversi fattori:
- Elasticità della domanda (in concorrenza perfetta l'elasticità della domanda delle singole imprese tende all'infinito - cioè la singola impresa ha di fronte una funzione di domanda orizzontale)
- Numero di imprese presenti sul mercato (il potere di mercato diminuisce all'aumentare del numero di imprese - meglio dire che il potere di mercato dipende dal numero di imprese "rilevanti")
- Indice di concentrazione C4 = calcolo della quota percentuale delle vendite detenuta dalle prime quattro imprese in un determinato mercato
- Indice di Herfindahl-Hirschman = dato dalla somma dei quadrati delle quote di mercato (espresse in percentuale) di tutte le imprese del mercato
- Interazione tra le imprese = il potere di mercato è tanto maggiore quanto minore è la concorrenza fra loro
1) MONOPOLIO forme di mercato non concorrenziale antitetica
rispetto alla concorrenza perfetta, il monopolio è una forma di mercato in cui due delle caratteristiche chiave della concorrenza perfetta vengono modificate: a) unico esclusivo: la numerosità di imprese della concorrenza perfetta si riduce ad un unico venditore b) barriere all'entrata sono presenti: le barriere all'entrata sono cruciali nel proteggere il potere di mercato del monopolista impedendo l'entrata del mercato di altri concorrenti. Il tipo di barriere all'entrata concorre a determinare diversi tipi di monopolio: - monopolio delle risorse (settore acque termali): l'impresa è l'unica a detenere la proprietà di una risorsa naturale fondamentale per un certo processo produttivo. - monopolio legale: casi in cui lo Stato, per ragioni di pubblica utilità, concede ad un'impresa il diritto esclusivo di vendere un certo prodotto o servizio. - monopolio naturale: quando le barriere all'entrata sono di tipo economico, ossia l'ingresso di ulteriori imprese e la competizione sono ostacolate dalla natura stessa del settore.Trasformazione del mercato in senso concorrenziale è fortemente sconveniente per quest'ultime a causa degli elevati costi (settore aerei); imporre un'ulteriore differenza cruciale: in monopolio l'impresa ha la possibilità di prezzo più alto del CMg di produzione (impresa price-maker).
Price-maker non significa che il monopolista non ha alcun limite alla propria libertà di fissare il prezzo: il potere del monopolista è limitato dall'elasticità della domanda per cui se il prezzo è troppo alto la domanda si azzera.
Equilibrio del monopolista:
Premessa: in tutte le forme di mercato l'impresa massimizza il proprio profitto producendo quella quantità del bene per cui la differenza tra ricavi totali e costi totali è massima - il che implica che l'impresa produrrà quella quantità del bene tale per cui il ricavo marginale deve essere uguale al costo marginale (RMg = CMg).
RMg > CMg
—l'impresa aumenta i profitti e aumentando la produzione
RMg < CMg —l'impresa dovrebbe ridurre la quantità prodotta per massimizzare il profitto
Conclusioni: è dato da RMg = CMg
Anche in caso di Monopolio —l'equilibrio
Non si estende al caso di Monopolio — p = CMg (concorrenza perfetta)
impresa concorrenziale — ha di fronte a se una funzione di domanda orizzontale
impresa monopolistica — ha di fronte a se la funzione di domanda dell'intero mercato: inclinata negativamente
Variazione del ricavo totale del monopolista a fronte di una variazione della quantità prodotta:
Se il monopolista vuole aumentare la quantità venduta dovrà necessariamente ridurre il prezzo del bene: AvMutaNo / RIAUs
sempre ++- effetto produzione = la vendita di una maggiore quantità di output determina un aumento dei ricavi totali pari all'incremento della produzione moltiplicato per il prezzo di vendita ( /\q x p)
[vale anche in concorrenza perfetta]- effetto prezzo = poiché la domanda che ha di fronte il monopolista è inclinata negativamente una quantità maggiore di output potrà essere venduta soltanto a un prezzo più basso: quindi tutto l'output sarà venduto a un prezzo più basso e ciò comporterà una diminuzione dei ricavi pari alla diminuzione del prezzo che si applica a tutta la produzione (q x /\ p) [sconosciuto alla concorrenza perfetta] effetto Effetto Prezzo PRODUZ. echin conclusione, la variazione dei ricavi totali: /\ RT = p x /\ q + q x /\ p può essere riscritta come: p = /\RT / /\q + q (/\ p / /\ q) in condizioni di monopolio il prezzo (p) è più alto del RMg Quindi: Relazione tra RMe e RMg p = RMe In tutte le forme di mercato — dato che nel monopolio p > RMg — RMe > Rmg figura 1: Equilibrio di mercato QUANTITA 8.8Ale·-Curva del RMe sta al di sopra di quella del RMg e coincide con la curva di
domanda dimercato ( D = RMe)--quantità ottimale — CMg= RMg : dove le due funzioni si intersecano generando il punto- - E ( da cui si può ricavare la quantità q* e il prezzo p*- ottimali )- RT = rettangolo p*Fq*0- CT = rettangolo HGq*0- Profitto = RT - CT ( rettangolo p*FGH)
Analisi di benessere e monopolio: perdita seccaa) E’ più efficiente il produttore monopolista o quello concorrenziale ? [analizzare q e p]La quantità prodotta in concorrenza perfetta è maggiore di quella prodotta in condizioni dimonopolio ed è inoltre venduta ad un prezzo minore : il livello di output del monopolista èinefficienteInfatti a parità di struttura dei costi il monopolio è inefficiente , in quanto comporta unaproduzione inferiore a quella ottimale con un conseguente prezzo superioreb) E’ più desiderabile , in termini di benessere totale che ne deriva alla società ,monopolio o concorrenza perfetta ?
Nel passaggio dalla concorrenza al monopolio si verifica una perdita secca di benessere per la società (surplus totale).
Surplus dei consumatori - nel passaggio da concorrenza perfetta a monopolio il loro surplus diminuisce.
Surplus dei produttori - nel passaggio da concorrenza perfetta a monopolio il loro surplus aumenta.
Antitrust e regolamentazione dei prezzi
Data l'inefficienza del monopolio la perdita secca di benessere - introdotte normative tese a contrastare e regolamentare i monopoli (normative antitrust - ossia normative che incidono sulle posizione monopolistiche e finalizzate a favorire la concorrenza).
Italia - l'autorità garante della concorrenza e del mercato.
UE - normativa antitrust che mira a colpire abuso di posizione dominante, regolare/vietare le fusioni tra imprese di grandi dimensioni e aiuti di Stato (consentiti solo in ambiti selezionati come finanziamento in
Attività di ricerche e sviluppo (USA) - alcune violazioni hanno rilevanza penale mentre in diritto europeo la sanzione è solo amministrativa.
Monopolio pubblico = quando lo Stato si sostituisce al monopolista: questo accade soprattutto nei settori delle cosiddette public utilities (luce, gas, rifiuti, posta) - in quanto si ritiene che lo Stato, essendo interessato al bene pubblico, sia in grado di amministrare questi settori con una sensibilità rispetto al benessere sociale che le imprese private non hanno.
Regolamentazione dei prezzi = un ulteriore modo per fronteggiare i Monopoli consiste nel regolamentarne dei prezzi - imponendo al monopolista di praticare un prezzo che si avvicina a quello che si avrebbe in concorrenza perfetta.
Regolamentazione del monopolio naturale (soprattutto riguardo i servizi di pubblica utilità):
- Regolazione del tasso di crescita del capitale investito = si stabiliscono i prezzi di un servizio di pubblica utilità in modo