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Differenziazione orizzontale, Hotelling e il modello spaziale.
Le imprese possono differenziare i prodotti in vari modi, attraverso la differenziazione verticale, in cui
l’impresa differenzia il prodotto in base alla qualità alta o bassa, e la differenziazione orizzontale. Per quanto
riguarda quest’ultima si suppone che i consumatori abbiano gusti differenti, il produttore cercherà di
accontentarli producendo vari prodotti con caratteristiche diverse, ma qualità simile; anche la collocazione
geografica è un elemento che può variare la strategia di prodotto attuata dall’impresa.
Il prodotto venduto vicino casa è inteso come diverso da un prodotto venduto lontano da casa: per questo
motivo la differenziazione orizzontale sarà data dalla collocazione del prodotto, del negozio. I consumatori
sono disposti a pagare di più per un prodotto commercializzato vicino alla loro posizione geografica se gli
spostamenti implicano dei costi. Hotelling individua un modello spaziale di differenziazione del prodotto, che
concerne la localizzazione e le caratteristiche incorporate nei beni.
Questo modello è utile per esaminare: prezzi, caratteristiche dei prodotti e la varietà dei prodotti
I consumatori che si recano in un punto vendita per effettuare l’acquisto sostengono dei costi di trasporto
pari a t per ogni unità di distanza percorsa (andata + ritorno). I consumatori sono identici, fatta eccezione per
l’indirizzo al quale sono domiciliati. Ipotizziamo che vi sia un prezzo unitario del bene pari a p1. In ciascun
periodo, i consumatori acquistano esattamente un’unità del bene, purché il prezzo pieno (sommatoria del
prezzo del bene + costi di trasporto) del bene sia minore rispetto al prezzo di riserva (prezzo massimo che
il singolo consumatore è disposto a spendere, massima disponibilità a pagare) indicato con V.
Si supponga che il monopolista abbia solo un negozio e che venga collocato nel punto medio di una via (z=0
inizio; z=1 fine). Il negozio sarà in z = ½.
Vi è un prezzo di riserva costante, uguale per tutti i consumatori, l’unica differenza è dove si trovano lungo la
strada. Il monopolista pratica un prezzo p1, ad esso bisogna aggiungere i costi di trasporto t, ed aumenterà
man mano che aumenta la distanza tra consumatori e negozio. Possiamo definire il prezzo pieno come: p1 +
tx1 i consumatori che si troveranno in quella parte in cui p1 + tx1 è > V non potranno acquistare quel bene.
Possiamo quindi distinguere in maniera precisa il mercato di interesse del monopolista, ovvero fin dove i
consumatori sono disposti ad acquistare il prodotto. Se l’impresa decide di ridurre il prezzo la domanda
aumenta e il mercato si amplia.
Il prezzo massimo che il monopolista può far pagare è:
I profitti del monopolista sono :
Man mano che il numero dei negozi aumenta il prezzo praticato dal monopolista si avvicina al prezzo di
riserva del consumatore: si assicura una porzione di surplus maggiore. il monopolista è incentivato a offr
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Scienze economiche e statistiche
SECS-P/01 Economia politica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiamazzilli02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Bergantino Angela Stefania.