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Però se è eccessivo può degenerare in paternalismo, nepotismo , con conseguente
nomina di manager familiari incompetenti in ruoli chiave rispetto alla sezione di
manager esterni dotati della professionalità adeguata, con conseguente effetto
negativo sulle performance.
2)
a mantenere un capitale concentrato può portare a decisioni rapide, può essere di per
se paziente e dunque favorire un orientamento di lungo periodo prezioso per
l’impressa, ma se di livello eccessivo può tradursi in chiusura ostinata dell’asseto
proprietario con la rinuncia a priori di rilevanti opportunità di sviluppo
processo di successione familiare primo problema
Per successione nell’impresa familiare si intende il processo attraverso cui i poteri e le
responsabilità vengono progressivamente trasferiti da un membro senior (es.
fondatore) dell’impresa a un membro della nuova generazione (mutual role
adjustement).
Il processo deve essere un processo graduale e preparato. Non puoi improvvisarlo, va
preparato e fatto per tempo, spesso l’imprenditore founder ha carisma con i
dipendenti, è necessario inserire il figlio
4 fasi secondo del processo di successione
- Prima fase: l’impresa sotto la guida del solo fondatore -owner management
stage;
- Seconda fase: inserimento del successore e coinvolgimento del medesimo –
training & development stage;
- Terza fase: fondatore e successore lavorano insieme in un clima di
collaborazione reciproca – partnership stage
- Quarta fase: trasferimento dei pieni poteri e responsabilità al successore –
power transfer stage.
Secondo problema
Inserimento manager esterni: lati negativi
- Da un lato può presentare una minaccia al mantenimento del proprio SEW per la
famiglia proprietaria.
Dall’altro ci sono dei benefici:
- Competenze
- Bilanciamento dei goal aziendali con quelli familiari
- Spinta/successo nell’internazionalizzazione
IL SISTEMA IMPRESA E L’AMBIENTE COMPETITIVO
L’impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e di attori legati tra loro da
relazioni orientate alla realizzazione di determinate attività e collegato, attraverso
altre relazioni, a vari soggetti esterni (ambiente).
Il sistema impresa non è una somma statistica di risorse e attività, ma una loro
combinazione che si vende formando nel tempo e in un specifico ambiente
L’impresa:
è un sistema cognitivo: nello svolgimento delle proprie attività essa apprende e
matura progressivamente una conoscenza che è alla base del suo operare e quindi di
ulteriore apprendimento.
È un sistema complesso e gerarchico, cioè i sottosistemi che lo costituiscono sono
in rapporto fra loro. “un sistema composto da un gran numero di parti che
interagiscono in modo non semplice”
L’ambiente in cui l’impresa è collocata :
L’ambiente come insieme di :
- Attori = soggetti
- Condizioni
Gli stakeholder = portatori di interesse ( interni + esterni)
Interni:
- Conferenti di capitale di rischio: Imprenditori e soci (chi ha messo il
capitale)
- Prestatori di lavoro: dipendenti
Esterni: (che fanno parte dell’ambiente)
- I fornitori: interesse nel perseguire il rapporto economico, di essere pagato in
tempo, ricerca e sviluppo congiunta.
- Stato: che paghi le tasse, che crei occupazione, che rispetti le norme, contratti
regolari.
- Clienti: prodotto che sia soddisfacente per il loro bisogno, prezzo ragionevole,
servizio di assistenza, rispetto dei tempi di consegna.
- Concorrenti: concorrenza leale, la competitività stimola l’innovazione.
- I conferenti di capitali di prestito: che paghi gli interessi puntualmente,
lealtà e trasparenza sulla situazione aziendale.
- Le aziende di assicurazione: che vengano pagati i premi, lealtà e
trasparenza sui rischi possibili
- La collettività locale: contribuisca al bene del territorio, rispettando
normativa ambientale, donazioni per miglioramento servizi, che crei
occupazione.
- Alleati istituzionali (a.p.i, Confindustria): interesse economico nella quota
associativa, contributo allo sviluppo della reputazione di un territorio/ settore.
L’AMBIENTE IN CUI L’IMPRESA È COLLOCATA
Tre livelli di analisi ambientale in funzione dell’intensità dell’interazione tra impresa
e ambiente:
interazione di tipo:
- Passiva: l’impresa subisce su ciò che capita all’ambiente, essa può recepire ciò
che accade e dinamicamente cerca di cambiare. Ambiente Impresa
- Attiva: l’impresa che tramite attività e strategie influenza l’ambiente.
Ambiente Impresa
Tre livelli analisi ambientale:
- Ambiente esteso interazione esclusivamente passiva
- Ambiente competitivo interazione sia attiva che passiva
- Ambiente competitivo specifico del business interazione sia attiva che
passiva
Ambiente esteso: gli attori
Tutti gli stakeholder esterni
Ambiente esteso: condizioni
- Condizione economica: tutto ciò che capita nell’ambiente che ha
direttamente un impatto economico (può far diminuire o aumentare i ricavi:
disponibilità e costi delle materie prime, energia)
- Condizione tecnologica: tutte quelle attività che riguardano i processi di
innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, che non faccio io, ma che compie
qualcuno nell’ambiente anche in settori diversi. (diffusione delle tecnologie o
brevetto di tecnologia precedentemente libera)
- Condizione politico-istituzionale: provvedimenti presi da soggetti politici e
istituzionali (tensioni politiche, embargo, mancata sicurezza nei trasporti
Beretta in Siria)
- Condizione socioculturale: tutto ciò che avviene in ambito socioculturale
(dinamiche demografiche, distribuzione della ricchezza e dei redditi)
- Condizione ambientale: tutto ciò che avviene nell’ambiente fisico (alluvioni ,
cambiamenti climatici, terremoti)
L’ambiente competitivo:
l’ambiente competitivo dell’impresa è costituito dall’insieme di attori con i quali essa
stabilisce interazioni sia attive che passive.
Modello della concorrenza allargata di Porter
Quando fai analisi ambiente competitivo, non analizzare solo aziende che sono adesso
competitor, ma anche coloro che lo potrebbero diventare.
Individua 5 categorie di soggetti:
Concorrenti al centro a cui collega:
- Produttori di beni sostitutivi (bene simile al mio che soddisfa il medesimo
bisogno, prezzo più basso, qualità inferiore) IPhone e Huawei. Lo scelgo quando
non posso permettermi il bene principale, quando la differenza di prezzo non
giustifica la differenza di qualità, quando la supply del bene principale non
soddisfa la richiesta di mercato. Competitor perché in caso di riposizionamento
di mercato, il bene considerato sostitutivo potrebbero diventare competitor
diretti.
- Potenziali entranti: coloro che potrebbero entrare nel mercato. Una azienda di
resistenze che per diversificare il rischio d’impresa inizia a costruire palazzine.
- Fornitori: sono Barilla che produce pasta, il fornitore è il mugnaio che produce
farina, il fornitore potrebbe decide di produrre lui stesso la pasta.
Il fornitore compie un processo di integrazione a valle.
- :
Clienti allo stesso modo i clienti potrebbero diventare possibili competitors
il cliente compie un processo di integrazione a monte.
Ogni soggetto ha la sua forza competitiva ed essa dipende da una serie di
fattori.
La forza competitiva della concorrenza si chiama intensità della concorrenza:
quali sono quelle variabili che determinano intensità concorrenza, che può essere alta
o bassa.
1) La numerosità delle imprese: proporzionalità diretta con intensità della
concorrenza
2) Livello di domanda(clienti) rispetto all’offerta(imprese) e barriere
all’uscita : Domanda > offerta : intensità della concorrenza bassa
domanda<offerta : intensità della concorrenza alta
3) Barriera all’uscita: un ostacolo di natura strutturale che mi rallenta o
impedisce di uscire da un settore alle aziende che vorrebbero uscire. (Avere
degli impianti specifici). Se la domanda < offerta le imprese vorranno uscire,
ma il settore è caratterizzato da barriere all’uscita: Le imprese cercheranno
di resistere nel settore aumentando intensità occorrenza.
Fattori che generano barriere all’uscita:
- grado di idiosincraticità degli impianti (specificità dell’impianto)
- interrelazioni tra più business
- attori istituzionali: stato e regione che impedisce di chiudere per non perdere
posti di lavoro ( fiat ) l’istituzione pagherà contributi
- forse interne all’impresa (anche fattori emotivi)
4) grado di differenziazione del prodotto e servizio
- intensità della concorrenza del settore è correlata in senso inverso al grado di
differenziazione del prodotto (qualità premium)
- prodotti poco differenziati scelti in funzione del prezzo
- possibilità di differenziazione del prodotto posizione di dominio sul mercato
( almeno per un certo periodo).
5) Comportamenti delle imprese leader
- Nuovi prodotti o significative innovazioni (estensione gamma/servizi aggiunti)
- Maggiori investimenti in comunicazione
Le minaccia di nuovi entranti
1) Cause di entrata di nuove imprese
- Innovazione tecnologica
- Modifiche normative, istituzionali (il sale/ tabacchi)
- Cambiamenti delle condizioni economiche (il settore diventa attrattivo)
2) Gli effetti dell’ingresso di nuove imprese:
- Es le imprese leader diminuiscono il prezzo per ridurre la convenienza
economica nell’ingresso
- Le imprese acquisizione di imprese deboli per evitare che vengano acquisite dai
nuovi entranti
3) Modalità di entrata
- Creazione di nuove unità di produzione
- Acquisizione di una azienda già operante nel settore
- Collaborazione con un’impresa già nel settore
4) Le barriere all’entrata: sono gli ostacoli che rendono difficoltoso , impediscono ,
rallentano l’ingresso nel settore a nuovi soggetti
1) Barriere istituzionali (monopoli di stato, regolamentazioni)
2) Barriere strutturali (del processo produttivo)
- Economia di scala: nel caso in cui determinino un livello di
dimensione ottima minima relativamente elevato rispetto al volume
complessivo della domanda. Aumentare la produzione per ridurre i
costi unitari può rendere più difficile per i nuovi entranti competere
sul prezzo.
- Economia di esperienza: quando la produzione cumulata dei vari
operatori del settore determina, grazie all’esperienza maturata un
costo di pro