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INVESTIMENTI FONTI DEI MEZZI
DEN DB FUN
● ●
CR FUN DB FIN
● ●
CR FIN
● Ric. Anticipati
●
FFS
● FFR CAP. PROPRIETÀ T1
● Prodotti + Conferimenti T0-T1
● - Prelievi T0-T1
+/- REDDITO T0-T1
Lo schema del capitale è strumentale ai fini della determinazione del reddito. Per poter
determinare il reddito e predisporre il suo schema, serve lo schema del capitale poiché in
quest’ultimo si ritrovano tutti i valori dei processi in corso di svolgimento, in particolare dei
costi e dei ricavi.
Se ci sono costi ulteriori che saranno sostenuti in futuro ma relativi a prodotti venduti e
consegnati nell’anno considerato devono necessariamente essere considerati.
Questo vuol dire che esiste un’altra categoria di costo ulteriori che potrebbero avere
manifestazione anche se relativi a prodotti già consegnati, perché di fatto permane ancora
un fattore di rischio. Questi costi futuri e presunti riguardano:
a) CAMPAGNE A PREMI
b) SOSTITUZIONI IN GARANZIA / INTERVENTI DI ASSISTENZA
c) CAUSE LEGALI 24
Economia Aziendale - Aurora Emili
Sono 3 categorie i cui costi hanno una caratteristica comune; non si tratta di costi certi ma
sono stimati, sono futuri e presunti ma non ancora sostenuti.
Si tratta di ulteriori costi che l’impresa potrebbe sostenere in futuro in funzione di prodotti
venduti e consegnati nel periodo in considerazione.
Qualunque valore si inserisce nello schema del reddito deve essere di fatto supportato da
un’operazione. Come conseguenza bisogna apportare un “artificio contabile”.
Un artificio contabile consiste nell’invenzione di un’analisi delle variazioni che consenta di
far arrivare nel reddito questi costi stimati.
Quindi in data 31/12 in sede di determinazione del reddito:
31/12 E U
sf + DB FUN (PASSIVITÀ PRESUNTA) VF-
|
—----------------------------------------------------------
se |
COSTO FUTURO PRESUNTO VE-
La passività presunta registrata è un debito di funzionamento, il quale va riportato tra le
obbligazioni assunte verso terzi nello schema del capitale (cioè nel passivo finanziario).
REDDITO T0-T1
COMPONENTI NEGATIVI COMPONENTI POSITIVI
COSTI ORIGINARI RICAVI ORIGINARI
RICAVI DA RINVIARE AL FUTURO: COSTI DA RINVIARE AL FUTURO:
Ric. Anticipati FFS
● ● FFR
● Prodotti
●
CFP (Costi futuri presunti)
PFP (Perdite future presunte)
Utile Perdita
CAPITALE T1
INVESTIMENTI FONTI DEI MEZZI
DEN DB FUN
● ●
CR FUN DB FIN
● ●
CR FIN PASSIVITÀ PRESUNTE
● ● Ric. Anticipati
●
FFS
● FFR CAP. PROPRIETÀ T1:
● Prodotti + Capitale di proprietà T0
● + Conferimenti T0-T1 25
Economia Aziendale - Aurora Emili
- Prelievi T0-T1
+/- REDDITO T0-T1
In relazione ai costi riferiti a tre tipologie di eventi possibili (campagne a premi, interventi di
riparazione/sostituzioni in garanzia, cause legali) si crea un artificio contabile, cioè si rileva
un debito di funzionamento futuro e presunto che misura un costo futuro e presunto.
A. La passività presunta si inserisce nello schema del capitale perché è un debito di
natura finanziaria.
B. Il costo futuro e presunto si inserisce nello schema del reddito fra i componenti
negativi di reddito.
Tuttavia in sede di determinazione del reddito è possibile constatare che una parte dei
crediti concessi durante l’anno potrebbe non essere onorata per diverse ragioni. Questo
vuol dire che il credito concesso non verrà integralmente incassato dall’impresa.
Si constata una perdita in un investimento posto in essere come minore entrata
➔ prevista in futuro; allo stesso tempo è una presupposizione frutto di una stima legata
ad un certo andamento in prospettiva.
Questo significa che nella totalità dei crediti concessi ci sarà una parte che non verrà
incassata. Questo minore incasso su crediti già concessi, ma che di fatto si potrebbe
manifestare negli esercizi successivi, è di competenza economica di questo esercizio.
Questi non sono costi futuri presunti ma PERDITE FUTURE PRESUNTE.
I costi futuri presunti sono ulteriori costi che potrebbero colpire processi produttivi già
conclusi; al contrario le perdite future presunte fanno riferimento a processi in corso di
svolgimento.
Le perdite future presunte (PFP) si riferiscono in particolar modo a due possibili scenari:
1) Minore entrate che l’impresa avrà in futuro su crediti concessi nell’esercizio di
competenza ma dei quali è incerto l’incasso. Anche in questo caso in data 31/12 si
effettua un artificio contabile in sede di determinazione del reddito.
31/12 E U
sf - CR FUN VF-
|
—----------------------------------------------------------
se |
PERDITA FUTURA PRESUNTA VE-
2) Acquisto in valuta che potrebbe portare un controvalore in euro più grande rispetto a
quello stimato. Questo comporta una maggiore uscita incerta e futura. Anche in
questo caso sarà necessario ideare un artificio contabile.
(Le PFP possono interessare sia DB che CR) 26
Economia Aziendale - Aurora Emili
31/12 E U
sf + DB FUN VF-
|
—----------------------------------------------------------
se |
PERDITA FUTURA PRESUNTA VE-
Un costo futuro presunto è un costo di competenza economica? Si, CFP e PFP sono costi
di competenza.
Che cosa significa il vincolo di strumentalità dello schema del capitale nei confronti dello
schema del reddito? Significa che ai fini della determinazione del reddito è importante
definire correttamente costi e ricavi di competenza; questo è possibile “servendosi” dello
schema del capitale con cui avere una panoramica dei processi produttivi in corso di
svolgimento per portare costi e ricavi da rinviare al futuro a rettifica dei costi e ricavi
originari.
I FFR possono essere distinti in prima approssimazione secondo la loro materialità: esistono
beni e servizi, più comunemente definiti (utilità economiche).
Le utilità economiche che sono state acquistate, parzialmente utilizzate e ancora funzionali a
processi produttivi di competenza di altri esercizi futuri vengono distinte in:
1) Utilità economiche tutelate dal diritto;
2) Utilità economiche fruibili in funzione esatta del tempo;
3) Utilità economiche che appartengono alla categoria residuale;
RISCONTI: valori economici riferiti ad operazioni di acquisizione o di cessione di utilità
economiche (servizi assicurativi, finanziari, di locazione) fruibili in funzione esatta del tempo,
cioè per periodi medio-lunghi definiti da vincoli e clausole contrattuali. Pagamento (in caso
di operazione d’acquisto) o incasso (in caso di operazione di vendita) devono essere
anticipati al momento di stipulazione contrattuale.
Risconti attivi: In ipotesi di servizi acquisiti, il costo sostenuto per l’acquisto dei
➔ fattori a fecondità ripetuta immateriali deve essere attribuito alle competenze degli
esercizi successivi per quella parte di utilità economica ancora funzionale nell’utilizzo
e impiego nei processi successivi. Si avrebbero “rimanenze di utilità economiche” da
iscrivere nell’attivo economico del capitale, e “costi da rinviare al futuro” da iscrivere
nelle componenti positive di reddito.
Risconti passivi: In ipotesi di servizi ceduti, il ricavo conseguito deve essere di
➔ competenza dell’esercizio successivo per la parte corrispondente alle prestazioni
che devono ancora essere rese alle controparti. Si avrebbero “debiti di prestazione”
da iscrivere nel passivo economico del capitale, come particolare categoria di ricavi
anticipati, e “ricavi da rinviare al futuro” da iscrivere nei componenti negativi di
reddito.
RATEO: valori finanziari fruibili in funzione esatta del tempo, cioè per periodi medio-lunghi
definiti da vincoli e clausole contrattuali. Pagamento (in caso di operazione d’acquisto) o 27
Economia Aziendale - Aurora Emili
incasso (in caso di operazione di vendita) devono essere posticipati rispetto al momento di
stipulazione contrattuale.
In questo caso si è manifestata un’utilità economica fruibile in funzione esatta del tempo che
è stata utilizzata ma per la quale non è ancora stato rilevato il costo.
Rateo attivo: definibile come un valore finanziario, (credito di funzionamento) che
➔ misura un ricavo relativo ad un’utilità economica fruibile in funzione esatta del tempo
che è stata maturata ma che l’impresa non ha ancora incassato. Si rileva quindi la
manifestazione numeraria e non monetaria legata all’operazione in sé.
Rateo passivo: definibile come un valore finanziario (debito di funzionamento) che
➔ misura un costo relativo ad un’utilità economica fruibile in funzione esatta del tempo
che è maturata ma che l’impresa non ha ancora pagato. Si rileva quindi la
manifestazione numeraria e non quella monetaria.
Perché i ricavi anticipati si iscrivono nello schema del capitale? I ricavi anticipati sono di
fatto debiti di prestazioni assunti dall’impresa nei confronti dei clienti.
Come si valutano i processi produttivi in corso di svolgimento? Sappiamo che già di per sé il
reddito è un valore stimato, perché si basa sulla corretta applicazione del principio di
competenza economica, ma questo punto non solo dobbiamo rinviare al futuro i valori dei
processi produttivi in corso di svolgimento ma dobbiamo anche determinare il valore stesso.
È importante perché se, per qualsiasi motivo, avessi stimato dei valori differenti cioè avessi
attribuito a un componente del capitale un valore diverso da quello che dovrebbe avere,
allora avrà ripercussioni nella determinazione del reddito.sbagliando i valori delle attività
economiche del capitale si sbagliano i costi da rinviare al futuro e quindi cambierà il reddito
determinato.
Questo vuol dire che esiste una connessione diretta fra la valutazione dell'attivo
➔ economico del capitale e la determinazione del reddito.
La riflessione riguarda anche l'attivo finanziario: sbagliando la determinazione delle
➔ perdite future presunte ci saranno ripercussioni nella determinazione del reddito.
Quindi i componenti del capitale e la loro valutazione hanno un effetto diretto ai fini della
corretta determinazione del reddito.
Nel passivo il comportamento è analogo perché se si sbaglia la determinazione dei debiti il
reddito ne risente (stessa cosa per i ricavi anticipati).
Questo discorso in dottrina economico-aziendale è insito nel concetto del capitale
strumentale ai fini della determinazione del reddito. Nel capitale si troveranno i valori dei
processi produttivi in co