Q= quantità totale prodotta P= tipologia di prodotto
q= quantifica il fabbisogno unitario di ciascun fattore della produzione
Nella funzione di produzione non vengono esplicitate le conoscenze.
Per quanto riguarda gli output i sistemi produttivi possono essere monoprodotto, se
ottengo un singolo prodotto, o pluriprodotto, se ottengo diversi prodotti di diverse tipologie.
Le produzioni pluriprodotto possono essere produzioni tecnicamente disgiunte, se da una
materia esce un solo prodotto, o congiunte, se da una materia o da un processo escono
almeno due prodotti.
Rispetto alla struttura del sistema produttivo la produzione può essere continua o una
produzione discreta. Può essere anche una produzione per lotti, i quali output sono lotti
distinti di unità analoghe all’interno di ciascun lotto (es le produzioni di auto sono produzioni
per lotti).
La classificazione per natura distingue i prodotti tangibili da prodotti intangibili.
I prodotti finali sono destinati al consumo viceversa i prodotti strumentali sono fattori per la
produzione di altri prodotti.
Le produzioni terminali hanno come output è un prodotto autonomamente osservabile e
può essere dedicato al consumo finale. Le produzioni intermedie invece non sono
autonomamente osservabili e normalmente non subiscono un processo di vendita al
dettaglio.
I prodotti distintivi sono quei prodotti che al loro interno contengono delle conoscenze e
delle caratteristiche che li distinguono rispetto ad altri. I prodotti indifferenziati
(commodities) hanno caratteristiche analoghe e quindi non conta da dove vengano
acquistate. I prodotti legati alla moda sono una categoria intermedia.
Le produzioni per il mercato o produzioni di massa, sono beni che hanno caratteristiche
standard. Le produzioni per il cliente o produzioni per commessa, hanno delle
caratteristiche che vengono stabilite dal consumatore.
Gli impianti e i macchinari (I)
Gli impianti sono fattori strumentali, rappresentano degli strumenti con i quali trasformiamo
l’utilità di alcuni fattori. Sono fattori a capacità, cioè, sono dei fattori che hanno una certa
capacità di trasformazione. Sono fattori di struttura o a fecondità ripetuta, possono essere
utilizzati in diversi cicli produttivi, portano la loro utilità all’interno di diversi cicli di
trasformazione produttiva. Sono fattori pluriennali in quanto hanno una durata che
normalmente supera l’anno solare.
qI rappresenta il fabbisogno unitario di impianti per ogni unità di prodotto ottenuta.
Per ottenere il fabbisogno totale si calcola moltiplicando il fabbisogno unitario per un dato
volume di produzione. QI(T)= qI*QP(T)
NI rappresenta il numero di impianti necessari. E si calcola dividendo il fabbisogno
complessivo con la capacità produttiva degli impianti. NI= QI(T)/KI(T)
T= tempo considerato per il processo produttivo
Materie e componenti (M)
Le materie sono fattori operativi materiali a fecondità semplice, perché perde la sua utilità
durante il processo produttivo. Sono fattori a contatore perché possono essere contati. In
quanto tangibili, sono immagazzinabili, possono essere acquistate in anticipo rispetto al
momento della produzione vera e propria. Il calcolo del fabbisogno complessivo di materie si
calcola moltiplicando il fabbisogno unitario di materia per ciascuna unità di prodotto (qM) per
un dato volume di produzione (QP). QM(T)= qM*QP(T)
Servizi e lavorazioni esterne (S)
Sono fattori operativi immateriali a fecondità semplice. Come per le materie sono fattori a
contatore ma sono fattori non immagazzinabili, in quanto intangibili. Il calcolo del fabbisogno
complessivo di servizi si calcola moltiplicando il fabbisogno unitario di servizi per ciascuna
unità di prodotto (qS) per un dato volume di produzione (QP). QS(T)= qS*QP(T)
Lavoro o mano d’opera (L)
Il lavoro è l’unico fattore attivo della produzione e ogni lavoratore ha una capacità produttiva.
Il lavoro può essere diretto o indiretto. Il fabbisogno unitario è la stima del tempo necessario
per un’unità di prodotto. Il calcolo del fabbisogno complessivo si calcola moltiplicando il
fabbisogno unitario di lavoro per ciascuna unità di prodotto (qL) per un dato volume di
produzione (QP). QL(T)= qL*QP(T)
Conoscenze (B)
Le conoscenze rappresentano il fattore che aggiunge valore agli altri fattori di produzione.
Possono essere: codificate o esplicite (regole, formule, ricette, brevetti ecc.); non codificate,
o implicite, o tacite formate dai modelli mentali e dalle procedure automatiche che il
lavoratore impiega senza esserne consapevole. Formano il know-how, che comprende il
know when, il know where e il know why, solitamente non rappresentati da informazioni
linguistiche. Spesso questo fattore e ricompreso nelle altre classi.
La funzione di produzione è l’insieme dei fattori produttivi, dei relativi fabbisogni unitari,
insieme con il programma di utilizzo, i vincoli e le incompatibilità. La combinazione produttiva
– o mix produttivo – indica, invece, i volumi da ottenere dei diversi prodotti che
rappresentano l’output del sistema produttivo.
Dalla trasformazione di utilità alla trasformazione di valori
Fattori della produzione:
· qI*QP = QI à QI/KI=NI*pI (prezzo unitario degli impianti) = CoI (costo complessivo
degli impianti)
· qL*QP=QLà QL/KL=NL*pL (prezzo unitario lavoro) = CL
· qS*QP=QS àQS*pS (prezzo unitario servizi) = CS
· qm*QP=QM à QM*pM (prezzo unitario materie) = CM
La valorizzazione dei fattori si definisce costo.
Produzioni:
· QP*pP (prezzo unitario di ogni unità di prodotto) = RP (ricavi di vendita delle
produzioni)
La valorizzazione della produzione si definisce ricavo.
RO (risultato operativo) = RP - CP
Se RP > CPà RO > 0
Se RP < CP à RO < 0
Se RP = CP à RO = 0
CP = CoI+ CL+ CS+ CM
cum (costo unitario medio) =CP/QP
cum = cS + cM+ (NI*Pi) /QP + (NL*pL) / QP
(NI*Pi) /QP+ (QS*pS) /QP+ (NL*pL) / QP+ (QM*pM) /QP
Esempio calcolo cum
cS = 100
cM =500
cI = 20.00
cL= 5.000
KI= 3.000 unità pI= 10.000
KL= 4.000 unità pL= 20.000
Calcola il cum per i seguenti volumi di QP: 1000, 4000, 5000
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