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Aspetto economico e finanziario della gestione
A P C RIM PN Quota Ricaviamm. 4.000 dalle 9.000Macchinari 20.000 Utile Macchinari vendite– F.A. ma. - (4.000) d’esercizio 3.70016.000DE MaterieMagazzino prime 300materie consumateprime 100 Spese di 1.000consulenzaUtile 3.700d’esercizio
Partita Doppia metodo adottato per registrare le intensità dei flussi delle operazioni di→o gestione esterna (meccanica basata sul carattere bilaterale dei rapporti di scambio attivati.
Gli effetti dei rapporti di scambio attivati dalle operazioni di gestione esterna sui singoli elementidel patrimonio aziendale non sono sempre identici.
Non solo…
Conseguenza patrimoniali e reddituali differenti se fatti…o • Permutativi;© SARA CASTAGNA 171• Modificativi;• Misti.
Fatti permutativi (permutazione negli elementi che lo compongono):Sono provocati da movimenti di segno contrario che interessano 2 cespiti patrimoniali senzamodificare il valore complessivo
del patrimonio aziendale, ovvero del Patrimonio Netto. Es. Ipotesi base SP CE(I) (I)A P C R Salari e stipendi 50.000 CS 40.000 Q. amm. Ma. 15.000 Macchinari 75.000 RL 10.000 Energia elettrica c. 30.750 - F.A ma. - (30.000) Utile d'es. 13.000 Ricavi dalle v. 100.000 45.000 Crediti v/cli 25.000 - F. sv. Cr. - (1.250) Mutui passivi 30.000 Q. acc. FSC 1.250 Int. attivi 10.000 23.750 Banca x c/c 30.000 Debiti v/forn. 5.750 Totale costi 97.000 Totale ricavi 110.000 Totale Attivo 98.750 Totale Passivo 98.750 Utile d'esercizio 13.000 Valore contabile del patrimonio = € 63.000 Ipotesi 1 Fatto di gestione permutativo: →Acquisto di materie prime per 1.000 kg al prezzo di € 3/kg; o Materie tutte stoccate; o Pagamento in contanti (via Banca c/c) diretto, totale, immediato. o SP CE(I) (I) Attivo Passivo Costi Ricavi CS 40.000 Salari e stipendi 50.000 Ricavi dalle v. 100.000 Macchinari 75.000 RL 10.000 Q. amm. Ma. 15.000 - F.A ma. - (30.000) Utile d'es. 10.000 Energia elettrica co.30.750© SARA CASTAGNA 17245.000
Crediti v/cli 25.000 Q. acc. FSC 1.250- F. sv. Cr. - (1.250) Mutui passivi 30.000 MP acquistate 3.000 Int. attivi 10.000
23.750
Mag. MP 3.000 Totale costi 100.000 Totale ricavi 110.000
Banca x c/c 27.000 Debiti v/forn. 5.750
TotaleAttivo 98.750 Totale Passivo Utile d’esercizio 10.000
Fatti modificativi (modifiche nette del valore complessivo del patrimonio aziendale, ovvero del suo Patrimonio Netto):
Sono provocati da operazioni di gestione esterna che interessano un solo elemento patrimoniale.
Ipotesi 2
Consulenza € 2.000 (servizio interamente goduto);
o Pagamento a mezzo banca totale, immediato e diretto.
o SP CE(I) (I)A P C R
Ricavi dalle v. 100.000
Salari e stipendi 50.000
75.000 CS 40.000 Q. amm. Ma. 15.000
Macchinari - RL 10.000 Energia elettrica co. 30.750- F.A ma. (30.000) Utile d’es. 11.000
45.000
Crediti v/cli 25.000 Q. acc. FSC 1.250- F. sv. Cr. - (1.250) Mutui passivi 30.000 Spese di consulenza 2.000 Int. attivi 10.000
23.750
Banca x c/c
28.000 Debiti v/forn. 5.750 Totale costi 99.000 Totale ricavi 110.000 Totale Attivo 96.750 Totale Passivo 96.750 Utile d'esercizio 11.000 Valore contabile del patrimonio = € 61.000 © SARA CASTAGNA 173 L'AUTOFINANZIAMENTO Lezione 29 Il termine autofinanziamento ha valenze sia di flusso (di processo messo in atto da una qualunque azienda), che di stock (massa che si è resa disponibile per l'esercizio dell'attività economica). L'autofinanziamento è un divenire continuo, è conseguenza del divenire dell'azienda, della sua presenza nell'ambiente, del comportamento assunto dal governo aziendale nel tempo ed è per questo che si scrive di processo e quindi di "politica" di autofinanziamento adottata dal manager aziendale si tratta di una strategia che incide direttamente sulla solidità del patrimonio e sulla capacità a generare risultati economici positivi in condizioni aziendali disempre maggiore "libertà"nei confronti dei proprietari e degli istituti di credito. L'autofinanziamento è anche una grandezza patrimoniale misurabile contabilmente, poiché se ne può apprezzare la raggiunta entità in un certo istante (quanto è possibile rilevare in via contabile rappresenta la sintesi di un processo che si alimenta ogni giorno, ad ogni operazione gestionale; si tratta di un'entità che è potenzialità, grandezza, dimensione, capacità che si trova diffusa in azienda e che agisce come "forza" e "sostegno" tendente a sopperire ai consumi e ad irrobustire il sistema del patrimonio). Qual è l'oggetto di tale fenomeno? Tipi di autofinanziamento. Autofinanziamento "patrimoniale" o di "potenziamento strutturale" parte del valore creato dall'azienda che rimane nel suo ambito: si tratta di quella parte del valoreIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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creatodall'azienda al suo interno e riconosciuto dall'ambiente (montante dei ricavi conseguiti) cherimane nel suo ambito ad incremento della consistenza patrimoniale e che, quindi, non escedall'ambiente aziendale una volta trasformato in denaro come remunerazione dei servizierogati dallo stato e di cui ha beneficiato l'azienda considerata, oppure dei mezzi finanziarierogati dal soggetto proprietario a titolo permanente ed infine dell'attività manageriale;
Autofinanziamento "corrente" o di "mantenimento operativo" con i ricavi conseguiti si→o reintegrano i "costi correnti" attiene alla necessità che i ricavi conseguiti dalla vendita dei→beni prodotti o dei servizi apprestati si reintegrino i "costi correnti" sostenuti dall'aziendaper alimentare i processi di creazione del valore (per "costi correnti" si intende il valore,espresso in termini monetari, dei consumi non
derivanti dall'impiego di elementi della struttura patrimoniale nei processi di creazione di nuovo valore economico; si tratta dei costi inerenti il consumo dei beni di attivazione e dei servizi di provenienza esterna all'ambito aziendale).
Mano a mano che si generano i ricavi con le vendite si provvede immediatamente all'autofinanziamento corrente per assicurare la continuità operativa dell'azienda, ma anche, per quanto residua, al potenziamento strutturale, cioè alla crescita del sistema delle risorse patrimoniali per creare le condizioni al conseguimento nel futuro di ricavi sempre maggiori ed infine si predispongono le potenzialità da trasformare e da erogare in denaro per imposte, dividendi o surplus retributivi al management.
© SARA CASTAGNA 174
Da cui:
Con il termine "secco" di autofinanziamento si conviene riconoscere ciò che si è individuato con valenza di potenziamento patrimoniale.
Alcuni decisivi aspetti:
Se
L'azienda non crea e non diffonde valore più, l'autofinanziamento non può manifestarsi. L'autofinanziamento, contrariamente al suo significato immediato, è un fenomeno economico e non finanziario. Tuttavia, attraverso la sua attivazione si "impedisce" all'azienda che una parte del valore ad essa riconosciuto dall'ambiente venga trasformato in denaro, erogato all'esterno del proprio ambito e, di conseguenza, quel valore rimane trattenuto al suo interno. La generazione dell'autofinanziamento consegue alla creazione di valore e la sua manifestazione durante è solo percepita, ma non rilevata contabilmente (la sua formazione non è palese, ma tacita e continua, nel senso che dipende dalle dinamiche gestionali verificatesi, tanto che la determinazione conclusiva e sintetica del suo montante è rinviata al momento della rilevazione computistica del valore residuo).
ovvero dell'utile di periodo, e delle decisioni inerenti alla sua destinazione). Purché l'autofinanziamento patrimoniale possa verificarsi occorre l'adozione di una determinata politica gestionale che si concretizza nel porre alcuni vincoli alla libera ed immediata trasformazione in denaro del valore residuo per essere corrisposto ai soggetti beneficiari: Stato, soggetto proprietario, manager (autofinanziamento "economico", diverso da autofinanziamento "commerciale", che si riferisce all'universo dei crediti e dei debiti a breve termine di natura commerciale: l'ammontare di quest'ultima grandezza ad una certa data viene determinato deducendo dai debiti commerciali i crediti della medesima origine e con le stesse caratteristiche di scadenza; da una parte esso rappresenta l'affidabilità dell'unità aziendale rispetto ai fornitori di beni e servizi, dall'altra incrementi annui.particolarmente rilevanti di quel margine potrebbero testimoniare un grado di liquidità insoddisfacente che solo parzialmente potrebbe essere corretto allungando, oltre l'anno, la durata media dei debiti commerciali nei confronti dei crediti della stessa origine). N.B. La dimensione quantitativa dell'autofinanziamento è incerta, poiché la rilevazione computistica del suo ammontare non si percepisce con l'immediata lettura dei documenti contabili di sintesi. Inoltre, l'autofinanziamento annuo, considerato tale perché rappresentativo del valore mantenuto impiegato nella compagine patrimoniale e quindi nei processi di produzione attivati, è causa, motivo e premessa di ulteriore e più elevata manifestazione di quella stessa grandezza (la grandezza contabile di sintesi assume carattere cumulativo). Perciò, sono interdipendenti il processo di autofinanziamento e la crescita aziendale. Se il fenomeno di autofinanziamento siconcretizza nel trattenere in azienda una parte del valore economico creato, perché non distribuito in forma monetaria, in modo da irrobustire ed accrescere la compagine patrimoniale, è chiaro che quest'ultimo obiettivo viene raggiunto non impiegando risorse finanziarie acquisite da fonti esterne, né richiedendole al soggetto proprietario: l'azienda autoalimenta il suo processo di crescita senza bisogno dell'intervento di sostegno degli istituti di credito o dell'apporto dei proprietari (l'autofinanziamento rende "libera" l'azienda). Il volume dell'autofinanziamento, quindi, riguarda il riconoscimento di un fenomeno che si è già manifestato e che il sistema contabile ha oramai acquisito irrevocabilmente nelle sue caratteristiche componenti. Inoltre, i