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ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE DIRETTE E DELL'IVA
Si tratta di imposte applicate a numerose operazioni compiute durante il periodo di imposta e difficilmente verificabili.
Con la riforma del '70 il contribuente fa da sé: deve dichiarare, liquidare e versare le imposte sulla base dei criteri e delle scadenze stabilite dalla legge.
L'attività di accertamento della PA è eventuale, poiché scatta in presenza di irregolarità ed evasioni, scoperte a seguito dei controlli, ed è vincolata, nel senso che la PA non può scegliere liberamente il tipo di accertamento ma deve seguire i presupposti di legge.
PRESUPPOSTO PER L'ACCERTAMENTO
È l'emersione di elementi indicativi di irregolarità, riguardanti solitamente componenti attive (compensi e ricavi non dichiarati), ma anche aliquote applicate, componenti passive...
Tali irregolarità emergono a seguito di:
- Risultati di indagini;
- Dichiarazioni e documenti.
presentati dal contribuente;
Presunzioni gravi, precise e concordanti;
Elementi indicanti la capacità contributiva.
METODI DI ACCERTAMENTO ED ALTRE CARATTERISTICHE
Accertamento contabile o analitico: viene effettuato dalla PA se il contribuente ha presentato la dichiarazione e ha tenuto le scritture contabili ma da esse emergono irregolarità, falsità ed omissioni.
Accertamento extracontabile o induttivo: viene effettuato dalla PA se il contribuente non ha presentato la dichiarazione o non ha tenuto regolarmente le scritture contabili commettendo irregolarità gravi e numerose.
Inizialmente, tale distinzione aveva una forte valenza sostanziale ma ad oggi solo formale.
NON esiste una norma che prevede l'obbligo di convocare il contribuente durante l'attività di accertamento, ma è possibile farlo.
Gli accertamenti già effettuati possono essere integrati o modificati se si giunge a conoscenza di elementi nuovi. Una parte della dottrina fa
Riferimento ad elementi precedentemente non conosciuti e non conoscibili dalla PA; altra parte della dottrina fa riferimento ad elementi nuovi, non contemplati nel precedente atto di accertamento.
LA DISCIPLINA DEL PROVVEDIMENTO
La competenza dell'attività di accertamento spetta all'ufficio del luogo il cui il contribuente aveva il domicilio fiscale nell'anno in cui è stata presentata la dichiarazione o doveva essere presentata.
Il termine decadenziale è del 31/12 del 5° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o del 7° anno successivo nel caso di omessa dichiarazione.
Per quanto riguarda il contenuto dell'atto, in esso vanno indicati: le imponibili e le imposte accertate, deduzioni e detrazioni spettanti; l'atto va motivato (a pena di nullità), indicando le ragioni che hanno giustificato l'accertamento e allegando l'atto a cui eventualmente si fa riferimento.
LE FORME DI ACCERTAMENTO
Art. 36-bis DPR
600/'73 : tutte le dichiarazioni sono controllate automaticamente da un software. Si tratta di un controllo veloce, basato sulle dichiarazioni e sui documenti che l'Anagrafe tributaria possiede, per correggere errori materiali di calcolo e deduzioni e detrazioni non spettanti di solito a sfavore del contribuente, poiché si determinano maggiori debiti di imposta.
Oggi le dichiarazioni sono redatte tramite software e dunque raramente vi sono errori.
COSA SUCCEDE SE IL CONTRIBUENTE SBAGLIA?
L'ufficio comunica al contribuente le maggiori imposte tramite iscrizione a ruolo a titolo definitivo e il contribuente può:
- Pagare, ottenendo uno sconto di 2/3 della sanzione (pari al 30% del tributo dovuto) per omesso versamento;
- Contestare il pagamento ed impugnare l'avviso bonario o la cartella di pagamento, notificata entro il 31/12 del 3 anno successivo.
La disciplina IVA è molto simile.
Art. 36-ter DPR 600/'73 : per le imposte dirette, è
previsto un controllo “formale”, approfondito basato sui documenti presentati dal contribuente e sui criteri selettivi effettuato entro il 31/12 del 2° anno successivo, al fine di escludere deduzioni, detrazioni e crediti di imposta non spettanti.
- Il contribuente viene convocato (anche in forma scritta o telematica) per chiedere chiarimenti e documenti ulteriori;
- Viene emessa la comunicazione di irregolarità/ avviso bonario con sanzione per omesso versamento;
- Il contribuente può:
- pagare ottenendo uno sconto di 1/3 della sanzione per omesso versamento (parial 30% del tributo dovuto)
- impugnare l’avviso bonario o la seguente cartella di pagamento.
Accertamento parziale: è un accertamento introdotto inizialmente solo per imposte dirette e successivamente esteso all’IVA, effettuato quando, a seguito delle attività istruttorie, delle segnalazioni o dai dati che l’Anagrafe tributaria possiede, risultano: per le imposte dirette,
redditi non dichiarati o maggiori di quelli dichiarati o deduzioni e detrazioni non spettanti;
per l'IVA, corrispettivi non dichiarati o detrazioni in tutto o in parte non spettanti.
Si tratta di un accertamento particolare, diverso da quello ordinario, per il suo ambito di operatività, per il fatto che gli uffici possono procedere all'accertamento in base a tali elementi e per il fatto che tale accertamento può essere in seguito integrato o modificato anche in presenza di elementi già conosciuti o conoscibili.
Accertamento fondato sugli studi di settore: è un accertamento rivolto solo a lavoratori ed imprenditori relativamente ai ricavi e compensi dichiarati, tramite l'applicazione degli studi di settore (atti amministrativi generali) che ci consentono di determinare un valore medio di ricavi e compensi.
Ne sono esclusi i soggetti che:
- hanno dichiarato compensi o ricavi maggiori del minimo previsto dagli studi di settore;
- non sono in un
Periodo di normale svolgimento dell'attività: hanno iniziato o cessato l'attività nel periodo di imposta.
Prima di procedere a tale accertamento, l'ufficio deve invitare il contribuente a comparire con la sua adesione (inducendolo ad adeguarsi spontaneamente), specificando data e luogo della comparizione, le maggiori imposte, sanzioni e interessi dovuti e le motivazioni.
Accertamento sintetico del reddito di persone fisiche: Tale accertamento riguarda solo le persone fisiche, non società o imprenditori e non IVA. Esso consiste nel determinare il reddito della persona fisica, senza tener conto delle singole fonti produttive (non in modo analitico) ma in modo induttivo, facendo ricorso a degli atti amministrativi:
- Lo SPESOMETRO, che evidenzia le spese sostenute dal contribuente.
Egli può opporsi dimostrando che si tratta di redditi non del periodo di imposta di riferimento, redditi esenti, soggetti a ritenuta (vincita lotteria) o esclusi dalla base.
imponibile (donazioni);- il REDDITOMETRO, che individua degli elementi indicativi del tenore di vita di un individuo e che viene applicato quando il reddito dichiarato si discosta dal reddito presunto almeno del 20%. Ad oggi è stato abrogato e sostituito da un nuovo strumento volto a scoprire gli evasori totali. Anche in questo caso il contribuente può fornire prova contraria.
Accertamento del reddito di impresa: l'ufficio rettifica il reddito avvalendosi di presunzioni (grave precise e concordanti) se:
- quanto dichiarato non coincide con il bilancio;
- violazione del TUIR;
- incompletezza o falsità della dichiarazione.
Se il RI è omesso dalla dichiarazione o le omissioni e falsità sono gravi da rendere inattendibili le scritture contabili, l'ufficio può usare anche presunzioni (non gravi, precise e concordanti) in deroga, seppur non attendibili. Ad esempio, rivolgersi ai clienti.
Accertamento anti-elusivo: è stato introdotto nel 2015
nell'annullamento) da parte dell'ufficio delle entrate. Il contribuente ha la possibilità di presentare una controdeduzione entro 60 giorni dalla notifica dell'atto motivato. In caso di mancata presentazione della controdeduzione, l'atto motivato diventa definitivo e l'ufficio delle entrate può procedere con l'applicazione delle sanzioni amministrative tributarie. Se il contribuente presenta la controdeduzione, l'ufficio delle entrate deve valutarla e decidere se accoglierla o respingerla. In caso di accoglimento, l'atto motivato viene annullato. In caso di respinta, l'atto motivato diventa definitivo e l'ufficio delle entrate può procedere con l'applicazione delle sanzioni amministrative tributarie. È importante sottolineare che l'abuso del diritto può essere contestato solo se sono presenti tutti i seguenti elementi: 1. Mancanza di sostanza economica: le operazioni devono essere prive di una reale finalità economica e devono essere effettuate solo per ottenere vantaggi fiscali indebiti. 2. Rispetto della forma normativa: le operazioni devono essere effettuate nel rispetto delle norme fiscali, senza violarle. 3. Generazione di vantaggi fiscali indebiti: le operazioni devono portare a un risultato fiscale che è contrario allo scopo della norma. L'abuso del diritto è un accertamento complesso e richiede una valutazione caso per caso. È fondamentale che l'ufficio delle entrate fornisca una motivazione adeguata per contestare l'abuso del diritto e che il contribuente abbia la possibilità di presentare una controdeduzione per difendersi.Nullità) e indicante le norme eluse, ivantaggi indebiti realizzati…In sede processuale, spetta alla PA provare l’abuso del diritto ed al contribuentedimostrare le ragioni che escludono l’elusività dei comportamenti.In caso di ricorso, i maggiori tributi accertati sono suscettibili di riscossione provvisoriasolo dopo la decisione della Commissione tributaria.
ATTIVITÀ DI RISCOSSIONE (DPR 602/’73) – CAPITOLO 12I tributi possono essere acquisiti per il tramite degli obblighi di versamento, assolti daicontribuenti, e delle attività di riscossione (coattiva), posta in essere dagli Ufficifinanziari.A differenza di quanto accade nei rapporti tra privati, l’amministrazione non puòricorrere ai rimedi concessi al creditore.Gli atti di riscossione sono finalizzati all’acquisizione, anche coattiva, degli importidovuti dal contribuente tramite i provvedimenti, come il ruolo e l’ingiunzione fiscale.
LA DISTINZIONE TRA
RISCOSSIONE DIRETTA E DELEGATA
La riscossione diretta, oggi poco ricorrente, si ha quando gli Enti locali agiscono da sé per la riscossione dei propri tributi applicando il decreto del 1910. L'Ente notifica al singolo contribuente l'ingiunzione fiscale, contenente l'ordine di pagare le somme dovute entro 30 gg.
La riscossione delegata o a mezzo ruolo nasce per motivi storici: inizialmente, l'esattore delle casse nasce come imprenditore che anticipava soldi allo Stato ma con il tempo diventava una banca, con interessi personali incompatibili con lo svolgimento di attività pubbliche dunque l'esattore diventa un soggetto pubblico (oggi è l'AdE-R).
Il DPR 602/'73 si applica a tutte le entrate dello Stato ed in parte a quelle locali, salvo alcune eccezioni.
Il RUOLO è un atto collettivo, costituito da un elenco di contribuenti con gli importi