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Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Sgrò Francesca, libro consigliato Ordinamento della Repubblica, Paola Bilancia, Eugenio de marco Pag. 1 Riassunto esame Diritto pubblico, Prof. Sgrò Francesca, libro consigliato Ordinamento della Repubblica, Paola Bilancia, Eugenio de marco Pag. 2
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IL DIRITTO

Il diritto è l’insieme delle regole di comportamento che disciplinano i rapporti e le relazioni tra gli

uomini all’interno di una comunità.

Viene elaborata una regola che definisce quali sono gli obblighi e i doveri e garantisce l'equilibrio.

Ogni aggregazione sociale richiede l’esistenza di regole che ne disciplinano il funzionamento e di

organi (o strutture) volti a formulare tali regole, ad applicarle ed a garantirne l’osservanza, anche in

modo coattivo.

Obiettivo: garantire una pacifica convivenza tra più individui, una cooperazione in vista della

realizzazione delle esigenze del singolo. Garantire quindi il benessere collettivo inteso come

somma del benessere individuale.

Le regole di comportamento sono elaborate su dei principi di valori a cui si ispira l'ordinamento.

IL DIRITTO COSTITUZIONALE O COSTITUZIONALISMO

si occupa dello studio del potere politico, del modo in cui il potere deve distribuirsi per garantire il

benessere.

Ma quando nasce?

Nel 1600 si sviluppa l'Illuminismo, un importante rivoluzione che pone l'uomo al centro

dell'universo. L'illuminismo pone al centro e definisce la RAGIONE come criterio presso il quale

sottoporre a valutazione critica ogni fenomeno.

Con l'esame del particolare viene per la prima volta elaborato il metodo induttivo che si

contrappone al metodo deduttivo (prendere un dogma e stabilire un concetto).

Metodo induttivo= studiare, sperimentare ed elaborare una regola.

Grazie all'illuminismo viene sottoposto tutto a Baglio critico.

Viene messo in crisi il rapporto con la scienza; fino a qualche secolo prima ad esempio

predominava il sistema tolemaico, per la quale la Terra era al centro dell'universo e il sole girava

intorno. Si sviluppa l'astronomia e si scopre che era il contrario.

Galileo Galileo costruisce il telescopio per osservare il cielo. Newton elabora la legge di gravità.

Lo sviluppo di queste teorie fu anticipato dallo studio delle scienze che hanno messo in discussone

tutto quello che allora era un dogma.

Nasce così il costituzionalismo, la nascita della dottrina dello studio del potere politico.

Fino a quel momento il potere era attribuito al solo sovrano o imperatore e veniva tramandato con

l'eredità. Gli illuministi contestano la supremazia dell'imperatore o sovrano, in questo periodo il

potere politico spettava a ciascun individuo.

Gli illuministi criticavano gli ordinamenti passati e propongono modelli di stato in contrasto con la

monarchia assoluta, contestano il potere del sovrano e mettono in discussione l'autorevolezza del

monarca.

Si ispirano a Johne Locke che studiava l'Inghilterra ed elaborò la teoria della separazione del potere

(1690) il potere deve essere affidato a enti e istituzioni diverse. Il potere non deve essere mai

accentrato ma separato, in modo che un potere controlli l'altro e si eviti l'assolutismo.

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Questa teoria venne completata nel 1748 da Montesquieu in Francia, che aggiunge ai due poteri

elaborati da John Locke (Legislativo ed Esecutivo) quello Giudiziario. 3 poteri che prima

spettavamo al sovrano assoluto.

Nel corso del 600 si verificò la guerra de trent'anni che ha visto l'Europa essere un terreno di

conflitti che hanno coinvolto tutti i popoli.

La Pace di Vestfalia (1648) conclude la guerra dei Trent’anni e consacra lo Stato moderno come

ente sovrano con personalità giuridica, unico attore della politica, dotato di rappresentatività verso

l’esterno e del monopolio del potere legittimo all’interno.

Subito dopo vi è Rousseau che elabora la teoria del contratto sociale (1762), l'uomo nasce con dei

diritti naturali assoluti affinché lo stato glieli restituisca sotto forma di diritti civili e consente al

singolo di tutelare i suoi diritti. Da sudditi si diventa quindi cittadini. Meccanismo poi perfezionato

con il diritto di voto.

Dopo l'illuminismo si verifica nel 1789 la Rivoluzione francese, in cui non viene più riconosciuto

un potere divino.

Prima ancora la rivoluzione americana (1776), l'America era una colonia degli stati europei.

L'America era una società non divisa in classi mentre l'Europa si, c'era il clero, l'aristocrazia e i

sudditi.

La rivoluzione industriale (dal XVIII sec.) condizionò tutti i fenomeni culturali e politici. Il sovrano

assoluto nel 500 stabiliva cosa di doveva produrre e cosa si doveva vendere. Con la rivoluzione, i

singoli appartenenti all'aristocrazia o al popolo che lavorava l'artigianato rivendicano quote di

potere perché volevano decidere essi stessi cosa vendere e produrre, un'autonomia, libertà e

iniziativa privata che ritroviamo oggi nella nostra costituzione.

Dopo i totalitarismi che accentreranno il potere in mano ad una persona, il Costituzionalismo

rinascerà dopo la seconda guerra mondiale.

LA NORMA GIURIDICA

è la regola di condotta che disciplina i rapporti tra i membri di una comunità sulla base di un preciso

sistema di valori, imponendo attraverso comandi, precisi comportamenti e attribuendo a ciascun

soggetto una determinata posizione giuridica.

L’ordinamento giuridico è:

- il complesso delle norme giuridiche (regole di condotta) che disciplinano una comunità sociale e

garantiscono il benessere collettivo;

- gli organi posti alla loro formulazione e applicazione.

L'ORDINAMENTO GIURIDICO

Ordinamento = Ordine

Qualunque fenomeno sociale ha una trasposizione quale fenomeno giuridico. Qualunque regola che

dia ordine ai singoli e ai rapporti.

Un Ordinamento giuridico presuppone una valutazione della condotta umana sulla base di un

sistema di valori presupposto, in modo da qualificarla come lecita, illecita, obbligatoria, permessa,

vietata, etc., alla luce della realizzazione dei fini di interesse generale.

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Tutti i comportamenti dei consociati devono uniformarsi ad un ordine , ciò comporta una garanzia

di equilibrio e benessere. È coattivo, e cioè obbligatorio, un individuo non può non adeguarsi alle

regole previste dall'ordinamento.

ORDINAMENTO GIURIDICO STATALE

Ordinamento giuridico statale ha la supremazia, è diretto a realizzare finalità comuni a tutti i

consociati per la sopravvivenza e lo sviluppo del gruppo sociale (benessere collettivo). È coattivo,

ciascuno deve rispettare le regole di comportamento.

Fini generali: benessere collettivo

Esistono molti ordinamenti, non solo statale come: Ordinamento sociale, morale, religioso,

economico, sportivo. Ma l'adesione è volontaria. Nessuno può punire il cittadino a differenza

dell'ordinamento giuridico statale a cui bisogna sottostare e rispettare le regole.

Fini particolari: benessere individuale

Noi siamo immersi in una Pluralità degli ordinamenti: es. interruzione di gravidanza (lecito per lo

Stato/illecito per la confessione religiosa).

Accanto all'ordinamento giuridico statale coesistono l'ordinamento giuridico regionale. Ogni

regione gestisce delle materie in modo diverso da come lo gestisce lo stato.

Esiste una pluralità di ordinamenti giuridici (statale, sovranazionale (dell'UE, e che talvolta è

superiore a quello statale), internazionale, regionale).

Caratteri dell’Ordinamento giuridico

-plurisoggettività: più soggetti (individui e gruppi sociali)

-organizzazione: apparati e strutture (istituzioni) funzionali alla realizzazione degli obiettivi

comuni

-normazione: regole di condotta per garantire ordine stabile e certezza nei rapporti tra gli individui

Ordinamento giuridico: struttura gerarchica con regole imposte.

L’OG statale

L’ordinamento statale è:

-giuridico: regolato da norme giuridiche;

-politico: elabora e stabilisce gli obbiettivi, diretto a realizzare fini generali per il gruppo sociale;

-sovrano: detiene il potere pubblico (potere decisionale e gestionale) che esercita presso la

collettività di un territorio.

Lo Stato è un ordinamento giuridico a fini generali che esercita il potere sovrano, la sovranità, su un

dato territorio e che vincola i soggetti che vi appartengono.

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ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO STATO

1. POPOLO: comunità di individui cui l’OG statale riconosce lo status di cittadini.

2. TERRITORIO: è la sede in cui è stabilmente organizzata la comunità, l’ambito spaziale entro il

quale lo Stato esercita la propria sovranità.

3. SOVRANITA’: suprema potestà di governo riconosciuta allo Stato come entità personificata

(Stato-persona), quale proiezione del popolo.

POPOLO

è il complesso degli individui che fanno parte di uno Stato, al quale sono legati dal vincolo di

cittadinanza. Sono:

- Persone fisiche

- Persone giuridiche, cioè le società, le associazioni, gli enti pubblici come stato, regioni.

nazionalità (e non cittadinanza)

CITTADINANZA: è lo status attribuito da ciascun OG secondo precisi criteri, che determina

l’attribuzione diritti e prerogative e l’assunzione di obblighi in riferimento allo Stato.

I criteri per acquisirla sono:

- ius sanguinis: chi nasce da padre o madre cittadini

- ius soli: chi nasce nel territorio dello Stato

- volontà dell’interessato/beneficio di legge: in presenza di requisiti previsti dall’OG (anche per

matrimonio)

Popolazione:

tutti coloro (cittadini, stranieri o apolidi) che hanno residenza stabile nel territorio dello Stato e sono

sottoposti alle sue leggi. Non rientrano nella popolazione coloro che pur avendo la cittadinanza

italiana, risiedono stabilmente all’estero.

Coloro che risiedono nel territorio pur non avendo la cittadinanza, può far parte della popolazione

ma non del popolo.

Non determina vincoli di appartenenza giuridica.

Nazione = è un concetto sociologico, non costituzionalistico.

Ciascun gruppo etnico-sociale caratterizzato dalla comunanza di lingua, cultura, religione,

tradizioni, a prescindere dall’appartenenza ad un determinato Stato ( la costituzione italiana tutela

delle minoranze etnico-linguistiche). TERRITORIO

È la sede in cui è stabilmente organizzata la comunità; l’ambito spaziale sul quale lo Stato esercita

la propria sovranità.

Comprende:

- la terra emersa delimitata dalla frontiere (naturali o legali)

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- il mare territoriale (fino a 12 miglia)

- piattaforma continentale (fondali marini e sottosuolo fino a 200 miglia marine dalla costa): per

esplorazione e sfruttamento delle risorse

- lo spazio aereo nei limiti dell’atmosfera

- il sottosuolo (per estrarre ad esempio)

- il territorio mobile (navi e aerei dello Stato: quando sono militari anche nel mare e nello spazio

aereo di altri Stati; quando sono civili solo nel mare e nello spazio aereo libero)= definita

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fedet12 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Sgrò Francesca.