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territoriali. LA FORMA DI GOVERNO
Indica il modo in cui si divide il potere fra le Istituzioni Costituzionali dello Stato apparato.
Si intende quindi individuare un modello in cui si rimarchi il modo in cui il potere è diviso tra i
centri di potere. Si parla quindi del potere in senso soggettivo, cioè tra le Istituzioni.
Fondamento teorico
Esso dipende fondamentalmente dalla separazione dei poteri ma non solo.
E con separazione dei poteri non si intende solo la separazione di Locke (1690) e il policentrismo
istituzionale di Montesquieu (1748), ma anche di Benjamin Constan che teorizza il concetto di
sovranità.
• Mably elabora la teoria dei pesi e contrappesi, non è necessario e sufficiente che e poteri
siano solo divisi ma è necessario che uno controlli l'altro. Ad ogni potere deve corrispondere
un'istituzione che lo controlli.
Ma per capire com'è distribuito il potere tra le istruzioni è necessario guardare due aspetti:
- La legge elettorale che viene adottata e che stabilisce in che modo vengono individuati i
rappresentanti da inviare al Parlamento (se maggioritaria o proporzionale).
- Le organizzazioni dei partiti politici. Ogni stato infatti ha un modello di organizzazione dei partiti
differente.
In Italia c'è un pluripartitismo, una nascita frenetica dei partiti.
Gli Stati Uniti invece hanno sviluppato un bipartitismo (2 partiti), come gli inglesi.
Quando nasce questo tipo di categorizzazione?
Nasce con il parlamentarismo dell'Inghilterra che poi ha pervaso gli Stati Uniti.
Le prime forme di governo vengono sperimentate in Inghilterra, ma quelle idee hanno trovato un
terreno fertile in Europa.
Le prime forme di governo si sono sperimentate in Inghilterra, con la sua storia caratterizzata da
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monarchie, l'esperienza di Cromwell e della Repubblica nel 1600. Successivamente poi con gli
Stuart si tornò alla monarchia.
Era necessario stabilire il concetto di Stato per avere un'entità di riferimento.
COME NASCE LA FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE
La prima espressione di governo parlamentare è sotto forma di monarchia costituzionale.
Non è una monarchia assoluta, ma la modalità costituzionale è la prima espressione di divisione dei
poteri perché il sovrano per la prima volta fa un passo indietro e condivide il potere con il governo.
Il Parlamento nasce già conformato per dare voce alle due classi che esistevano ma man mano
assume sempre maggiore potere, formato da borghesi e intellettuali.
Il re che continua a svolgere le sue funzioni detiene il potere esecutivo, che inizialmente era il
potere di tutelare il territorio quindi la sicurezza interna e i confini esterni (decidere se fare la guerra
o stipulare i trattati di pace).
Il sovrano assume dei consiglieri, esperti dei diversi settori che poi assumono il nome di ministri.
Essi vengono nominati dal re e man mano acquistano sempre più importanza tale per cui per poter
partecipare alle scelte di governo debbano ricevere l'approvazione del Parlamento, la cosiddetta
fiducia. Ecco che si cristallizza la forma di governo parlamentare.
Dopodiché tra questi ministri viene identificata una figura che ha un ruolo di supremazia e di
coordinamento che viene definito Primo ministro.
I ministri che danno vita al Consiglio dei ministri con al vertice il Primo ministro saranno coloro
che poi costituiranno il potere esecutivo e che non sarà più il potere di tutelare la sicurezza interna
e i confini esterni ma diventerà potere di stabilire gli obiettivi e di effettuare le scelte politiche.
Il sovrano continua a rimanere ma man mano diventa una figura neutrale, una figura di sola
rappresentanza, quello che oggi è il Presidente della Repubblica, erede del re possiamo dire.
La monarchia costituzionale fu la prima forma di governo parlamentare affermata in Europa
nell'Ottocento. FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE
Il sovrano e il Parlamento hanno poteri diversi e inizia ad esserci una dinamica concreta di gestione
del potere che si manifesta in primo luogo nell'ambito delle leggi tributarie, quelle leggi per cui le
colonie americane volevano partecipare al Parlamento inglese. altrimenti non volevano più la
madrepatria Inghilterra.
La legge di bilancio dello Stato che è quella più importante stabilisce quali sono gli obiettivi, da
quali fonti si ricavano le entrate per realizzare l'obiettivo.
È quella legge per cui le 13 colonie volevano una rappresentanza in Parlamento.
Il Governo che detiene il potere esecutivo e quindi stabilisce gli obiettivi da realizzare, deve
presentare un disegno di legge con le sue proposte, ma la legge di bilancio dovrà sempre essere
approvata dal Parlamento.
Le leggi tributarie sono state sempre il punto di riferimento.
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Il Parlamento può togliere la fiducia al governo e viene quindi rimarcata in questo modo la
supremazia del Parlamento. MONARCHIA COSTITUZIONALE
Il sovrano è al vertice e quindi il Parlamento è dualista e condivide le scelte con il sovrano;
successivamente è il Parlamento stesso che deve appoggiare e approvare tutte le altre scelte
istituzionali.
Ma il re, nel meccanismo dei pesi e contrappesi può far sì che, se il Parlamento non è in grado di
elaborare delle politiche istituzionali, ha il potere di sciogliere il Parlamento e indire nuovamente le
elezioni.
Successivamente il Parlamento assume un ruolo di supremazia, il re deve quindi rimanere fuori
dalle scelte e diventa una figura di rappresentanza, neutrale.
Parlamentarismo dualista
- Il potere legislativo spetta al Parlamento.
- Il potere esecutivo è esercitato dal Re e dai suoi ministri (Governo).
- Il Governo deve avere la fiducia del Re e del Parlamento (che approva la legge di bilancio e le
leggi tributarie proposte dal Governo).
- Il Parlamento può sfiduciare il Governo.
- Il Re può sciogliere anticipatamente il Parlamento.
Parlamentarismo monista
- Rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo.
- Estromissione del Sovrano da qualunque ruolo di politica attivo: controfirma ministeriale.
FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE IN ITALIA
E' presente un rapporto di fiducia tra il Parlamento e il governo.
É il Parlamento l'organo che conferisce democraticità al governo e a sua volta il Parlamento la
riceve dal popolo poiché esso è l'unica Istituzione in Italia che viene eletta direttamente dal popolo.
Si tengono le elezioni e il popolo individua dei rappresentanti e il Parlamento viene a comporsi e
subito dopo aver creato il Parlamento danno vita e legittimano il governo.
L'individuazione del governo dipende dalla legge elettorale.
• Se la forma è maggioritaria, andranno al governo i leader del partito che ha preso più voti.
• Se la forma elettorale è proporzionale ci saranno una serie di consultazioni, dovrà essere
verificata quale figura, quali rappresentanti dei partiti politici andranno a rivestire il ruolo
dei ministri.
Quindi questa fase di designazione del governo dipende dalla formula elettorale, ma a prescindere
dalla formula è sempre il Parlamento che deve conferire la fiducia al governo, cioè deve legittimare
quelle persone che andranno a comporre il governo.
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Non può esserci il governo senza la fiducia del Parlamento.
PERCHÉ SI PARLA DI RAPPORTO DI FIDUCIA
Il Parlamento e il governo devono avere una sintonia su quello che è l'indirizzo politico e gli
obiettivi fondamentali. Quindi devono condividere gli obbiettivi e impegnarsi a realizzarli.
Il governo propone le proposte di legge e il Parlamento le dovrà approvare.
Quando la proposta di legge viene depositata dal governo prende il nome di disegno di legge, quindi
solo quando la proposta proviene dal Governo, così noi sappiamo che si tratta di un progetto che
rientra e che fa parte del programma di Governo.
Il Presidente della Repubblica ha un ruolo di garanzia, deve verificare quindi che tra Parlamento e
governo ciascuno rispetti il perimetro tracciato dalla Costituzione. Tant'è che la nomina del governo
e tutto il processo che porta ad individuare il leader di governo è condotto dal Presidente della
Repubblica, una figura neutrale.
Il governo poi presenterà il proprio programma e i ministri al Parlamento per avere il
conferimento della fiducia, è questo l'ultimo tassello del processo di formazione del governo che è
gestito per motivi di garanzia costituzionale dal Presidente della Repubblica che l'organo neutrale.
La nostra Costituzione dedica al governo pochi articoli, dal 92 al 96 affinché sia il governo ad
individuare le figure migliori e più vicine al Parlamento che è frutto della volontà del popolo.
Questo è il modello di separazione dei poteri che abbiamo nella nostra Costituzione, è il nostro
modello di forma di governo parlamentare.
Potremmo dire in estrema sintesi che in qualche modo si pongono Parlamento e Governo su un
piano paritario ma il Parlamento ha sempre una quota di supremazia.
Ù IL GOVERNO
Quando parliamo di governo intendiamo tre organi:
• I ministri;
• il Consiglio dei ministri (cioè tutti i ministri insieme);
• il Presidente del Consiglio dei ministri, previsto dalla Costituzione, che è un organo di
coordinamento dei ministri e è il rappresentante del governo. Definito Primo Interpares,
primo fra pari, perché non ha una posizione di superiorità ma hanno tutti la stessa posizione.
Nel processo di nomina del governo, il Presidente del Consiglio viene individuato subito dopo le
elezioni del Parlamento come figura di riferimento, poi questa figura individua i ministri da
presentare al Parlamento per la fiducia. Quindi è il Presidente del Consiglio che propone i ministri
al Parlamento. Una volta che un ministro è nominato, il Presidente non può revocarlo perché è
primus Interpares.
Vi è una separazione dei poteri anche all'interno delle singole Istituzioni per evitare l'assolutismo
(come nel Parlamento, Camera e Senato). 7 26-09
IL PARLAMENTO
Oltre alla funzione legislativa ha acquistato anche una funzione di indirizzo politico che condivide
con il governo e consiste nel definire gli obiettivi.
Infatti conferisce la fiducia e approva la legge di bilancio che viene proposta dal governo.
I trattati internazionali che sono di competenza del ministro degli Esteri, devono essere improntati
come legge fatta quindi dal Parlamento, perché un Trattato per produrre degli effetti all'interno
dell'ordinamento deve essere assorbito come legge e quindi il Parlamento partecipa comunque alla
funzione di indirizzo politico.
Inoltre ha una funzione di controllo sul governo attraverso la nozione di fiducia, quindi controlla
che il governo sia coerente con il programma sul q