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CECA,

essa si a ancavano la Comunità europea del carbone e dell’acciaio – il cui trattato è giunto a

s

scadenza nel 2002, e l’Euratom.

1992 di Maastricht)

Dal (Trattato le comunità europee si uniscono in unica organizzazione che poi con uirà

nell’attuale Unione Europea.

nce

Caratteristiche del mercato unico europeo

La disciplina uniforme del mercato interno viene realizzata da 3 principali strumenti:

1. Una disciplina sovranazionale che dispone limiti agli interventi statali —> 4 libertà di circolazione

2. Una disciplina sovranazionale che dispone limiti ai privati —> disciplina della concorrenza

3. Una struttura complessa in cui si limita l’attività dei poteri pubblici nazionali interagente con limiti

gravanti sui privati —> aiuti di Stato. mercato interno transnazionale,

Con l’apertura dei mercati nazionali e la formazione di un mutano

ambedue i termini del tradizionale rapporto Stato-mercato: da un lato, i mercati perdono la loro identità

nazionale; dall’altro, lo Stato viene progressivamente a ancato da un organismo sovranazionale.

Alla formazione di un mercato interno europeo si è pervenuti utilizzando tre strumenti:

1. La libera circolazione di merci, lavoratori, servizi e capitali

2. La disciplina della concorrenza

Fra

3. La limitazione degli aiuti statali alle imprese

Il primo e il terzo strumento comportano un obbligo da parte degli Stati di astenersi dall’intervenire o

interferire con il mercato. Il secondo strumento invece non è diretto agli Stati ma al mercato.

La circolazione delle merci

Il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione

libera circolazione delle merci

delle merci e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati. La è garantita

attraverso l'eliminazione dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative e dal divieto di adottare misure di

e etto equivalente. I principi del riconoscimento reciproco, l'eliminazione delle barriere siche e tecniche e

la promozione della standardizzazione sono ulteriori elementi introdotti per portare avanti il completamento

Pagina 34 di 43

ff ff ffi ff fl fi fi ffi ff fi fl

del mercato interno. L'adozione del nuovo quadro legislativo nel 2008 ha ra orzato la libera circolazione

delle merci, il sistema di vigilanza del mercato dell'UE e il marchio CE. Studi recenti indicano che i bene ci

derivanti dal principio della libera circolazione delle merci e dalla legislazione correlata ammontano a 386

miliardi di EUR l'anno. a

La libera circolazione è assicurata attraverso degli strumenti:

- un’unione doganale

- divieto di imposizioni scali elv

- abolizione delle restrizioni quantitative

- riordinamento dei monopoli

- riavvicinamento delle legislazioni nazionali

OBIETTIVI

Il diritto alla libera circolazione delle merci originarie degli Stati membri e delle merci provenienti da paesi

terzi che si trovano in libera pratica negli Stati membri è uno dei principi fondamentali del trattato (articolo

28 del TFUE). In una fase iniziale, la libera circolazione delle merci era stata concepita nel quadro di

un'unione doganale tra gli Stati membri con l'abolizione dei dazi doganali, delle restrizioni quantitative agli

scambi, delle misure di e etto equivalente e con la ssazione di una tari a esterna comune dell'Unione. In

seguito l'accento è stato posto sull'eliminazione di tutti gli ostacoli restanti frapposti alla libera circolazione

caS

delle merci al ne di realizzare il mercato interno.

RISULTATI

L'abolizione dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative (contingenti) fra gli Stati membri è stata portata

a termine entro il 1. luglio 1968. Per contro, gli obiettivi complementari, ovvero il divieto di misure di e etto

equivalente e l'armonizzazione delle normative nazionali pertinenti, non sono stati conseguiti entro tale

termine. Tali obiettivi sono divenuti fondamentali nello sforzo continuo di conseguire la libera circolazione

delle merci.

La circolazione dei lavoratori

Art. 45 TFUE

1. La libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione è assicurata

2. Essa implica l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori

degli Stati membri per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro

s

Fatte salve le limitazioni giusti cate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità

3. pubblica, essa importa il diritto: a) di rispondere a o erte di lavoro e ettive, b) di spostarsi

liberamente a tal ne nel territorio degli Stati membri, c) di prendere dimora in uno degli Stati

membri al ne di svolgervi un’attività di lavoro, conformemente alle disposizione legislative,

nce

regolamentari e amministrative che disciplinano l’occupazione dei laboratori nazionali, d) di

rimanere, a condizioni che costituiranno l’oggetto di regolamenti stabiliti dalla Commissione, sul

territorio di uno Stato membro, dopo aver occupato un impiego.

OBIETTIVI

Essa include i diritti di circolazione e di soggiorno dei lavoratori, i diritti di ingresso e di soggiorno dei loro

familiari e il diritto di svolgere un'attività lavorativa in un altro Stato membro, nonché di essere trattati su un

piano di parità rispetto ai cittadini di quello Stato. L'Autorità europea del lavoro funge da agenzia dedicata

per la libera circolazione dei lavoratori, compresi i lavoratori distaccati.

L'Autorità europea del lavoro, un'iniziativa nell'ambito del pilastro europeo dei diritti sociali, è stata

istituita il 31 luglio 2019. I suoi obiettivi principali sono: garantire una migliore applicazione delle norme UE

relative alla mobilità del lavoro e al coordinamento della sicurezza sociale, fornire servizi di sostegno ai

lavoratori in mobilità e ai datori di lavoro, sostenere il coordinamento tra gli Stati membri nell'applicazione

Fra

transfrontaliera, comprese le ispezioni congiunte e la mediazione per la risoluzione delle controversie

transfrontaliere, nonché promuovere la cooperazione tra gli Stati membri nella lotta al lavoro non

dichiarato.Essa implica l'abolizione di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità per quanto

riguarda l'impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro. Inoltre, l’art. 45 stabilisce che un lavoratore

dell'UE ha il diritto di rispondere a un'o erta di lavoro, di spostarsi liberamente a tal ne nel paese, di

prendervi dimora al ne di svolgervi un'attività di lavoro e di rimanere nel suo territorio, a determinate

condizioni, dopo aver occupato un impiego.

Inoltre esistono altre disposizioni che la completano, in relazione alla equiparazione della protezione sociale,

del diritto al lavoro, della formazione professionale:

48 TFUE:

-art. sistema che consente ai lavori migranti di continuare a godere delle prestazioni e di ottenere

il cumulo dei periodi assicurativi maturati nei diversi Stati membri; Pagina 35 di 43

fi fi fi fi fi ff fi ff fi ff ff ff ff fi ff fi

153.1

-art. TFUE: norma volta ad eliminare i dislivelli tra i diversi Stati membri per giungere a norme comuni

per un sistema europeo di diritti sociali;

166.1 TFUE:

-art. l’UE attua una politica di formazione professionale che ra orza ed integra le azioni deli

Stati membri; a

162 TFUE:

-art. costituzione Fondo Sociale Europeo per migliorare la possibilità di occupazione dei

lavoratori all’interno del mercato interno e per contribuire al tenore di vita: norma positiva volta a

favorire la circolazione.

RISULTATI elv

Secondo i dati Eurostat, nel 2019, il 3,3 % dei cittadini dell'UE in età lavorativa (20-64 anni) risiedeva in un

paese dell'UE diverso da quello di cittadinanza — una percentuale in aumento rispetto al 2,4 % del 2009.

Inoltre, si sono registrati 1,5 milioni di lavoratori transfrontalieri e 4,6 milioni di lavoratori distaccati. La quota

di cittadini dell'UE in mobilità varia notevolmente da uno Stato membro all'altro e va dallo 0,8 % nel caso

della Germania al 19,4 % nel caso della Romania.

Questi cittadini dell'UE in mobilità registrano un tasso di occupazione più elevato (75,5 %) rispetto a quelli

residenti nel paese di cui erano cittadini (73,1 %). Inoltre, tra il 2011 e il 2019 la mobilità delle persone

altamente quali cate è aumentata di 4 punti percentuali, promuovendo così la circolazione delle

conoscenze nell'UE.

Art. 49 TFUE: il diritto di stabilimento

caS

Nel quadro delle disposizioni che seguono, le restrizioni alla libertà di stabilimento dei cittadini di uno Stato

membro nel territorio di un altro Stato membro vengono vietate. Tale divieto si estende altresì alle restrizioni

relative all’apertura di agenzie, succursali o liali da parte dei cittadini di uno Stato membro stabiliti sul

territorio di un altro Stato membro. La libertà di stabilimento importa l’accesso alle attività autonome e al

loro esercizio, nonché la costituzione è la gestione di imprese e in particolare di società ai sensi dell’articolo

54, secondo comma alle condizioni de nire dalla legislazione del paese di stabilimento nei confronti dei

propri cittadini, fatte salve le disposizioni del capo relativo ai capitali.

Art. 56 TFUE: la circolazione dei servizi

Nel quadro delle disposizioni seguenti, le restrizioni alla libera prestazione dei servizi all’interno dell’Unione

sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in uno Stato membro che non sia quello del

destinatario della prestazione. Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura

legislativa ordinaria, possono estendere il bene cio delle disposizioni del presente capo ai prestatori di

s

servizi, cittadini di un paese terzo e stabiliti all’interno dell’Unione.

Il diritto di stabilimento (art. 49 TFUE) importa l’accesso alle attività autonome e al loro esercizio, nonché la

nce

costituzione e la gestione di imprese e in particolare di società, alle condizioni de nite dalla legislazione del

paese di stabilimento nei confronti dei propri cittadini.

53 TFUE,

Inoltre, l’art. commi 1 e 2, dispone che al ne di agevolare l’accesso alle attività autonome e

l’esercizio di queste, il Parlamento EU e il Consiglio stabiliscono direttive intese al reciproco riconoscimento

dei diplomi, certi cati, ed altri titoli e al coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e

amministrative degli Stati membri.

Quanto alla circolazione dei servizi l’art. 57 TFUE stabilisce la de nizione di servizi: prestazioni fornite

normalmente dietro retribuzione: a) attività di carattere industriale; b) attività di carattere commerc

Dettagli
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francescaselva27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Golino Claudia.