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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Il Presidente del Consiglio dei Ministri è "primus inter pares", non è lui che ha il potere ma l'organo collegiale; il Presidente del Consiglio coordina e dirige i Ministri, non può revocarli.

Il Presidente del Consiglio pone la questione di fiducia e il segreto di stato. L'unico potere reale e forte che ha sono le dimissioni; quando il Presidente del Consiglio si dimette, tutto l'esecutivo si dimette.

MINISTRI

I Ministri possono essere anche parlamentari; la Costituzione non lo vieta.

Non c'è un numero fisso di ministri, viene stabilito in base alla necessità.

I Ministri possono essere con portafoglio (a capo di un ministero es. Ministro delle Entrate) o senza portafoglio (non è a capo di un ministero es. Ministro dello Sport).

Il Comitato dei Ministri, i Vice-Ministri, il Vice-Presidente del Consiglio non sono organi obbligatori, la maggioranza decide se averli o no.

DEL MANDATO ESPLORATORESe il Presidente della Repubblica decide di formare un nuovo Governo, nomina un incaricato a cui viene affidato il mandato esploratore. Questa persona ha il compito di sondare il terreno e verificare se è possibile formare una maggioranza parlamentare stabile. L'incaricato può incontrare i rappresentanti dei vari partiti e valutare le loro disponibilità a sostenere il nuovo Governo. Se l'incaricato riesce a trovare una maggioranza, può procedere con la formazione del Governo. Se invece non riesce a trovare una maggioranza, il mandato esploratore termina e si torna alla fase delle consultazioni.3. FASE DELLA NOMINA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOUna volta trovata una maggioranza parlamentare, il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio. Quest'ultimo ha il compito di formare il Governo, cioè di scegliere i ministri e presentare la lista al Presidente della Repubblica per la nomina. Il Presidente del Consiglio può anche decidere di assumere l'incarico di un ministro.4. FASE DEL GIURAMENTO DEI MINISTRIUna volta nominati, i ministri devono giurare fedeltà alla Costituzione e al Presidente della Repubblica. Dopo il giuramento, il Governo può iniziare ufficialmente il suo mandato.DELL'INCARICO Il Presidente della Repubblica conferisce oralmente ad una persona l'incarico di formare un nuovo Governo.
questo accetta con riserva
Il Presidente del Consiglio incaricato comincia le consultazioni con i partiti politici. In seguito alle consultazioni il Presidente del Consiglio incaricato può:
rimettere l'incarico nelle mani del Presidente della Repubblica e questo può dare l'incarico a qualcun altro
sciogliere la riserva e quindi passare alla fase della nomina
3. FASE DELLA NOMINA Quando l'incaricato scioglie la riserva, presenta la lista dei Ministri al Presidente della Repubblica. Con decreto del Presidente della Repubblica, vengono nominati i Ministri e il Presidente del Consiglio
il decreto viene controfirmato dal nuovo Presidente del Consiglio
finzione giuridica
4. FASE DEL GIURAMENTO Il Governo non entra in carica con la nomina ma col giuramento
è un momento simbolico ma fondamentale in termini

Solo in questo momento il governo dimissionario termina ufficialmente - fino a questo momento svolge funzioni di ordinaria amministrazione.

FASE DELLA FIDUCIA PARLAMENTARE

Entro 10 giorni dal giuramento il Governo si presenta separatamente alle Camere per ottenere la fiducia - la fiducia deve essere data da entrambe le Camere - in questi 10 giorni avvengono le nomine dei sottosegretari, dei viceministri e di tutti coloro che andranno a comporre il Governo.

I Capi-gruppo parlamentari devono esprimere pubblicamente la fiducia o meno al Governo - momento di dichiarazione di voto.

La mozione di fiducia deve essere approvata dalla maggioranza relativa dei voti a scrutinio palese ed appello nominale - ogni deputato scende dal seggio, si reca personalmente davanti al Presidente della Camera ed esprime la propria fiducia, il voto contrario o l'astensione - è importante per la trasparenza e l'onestà nei confronti dei cittadini.

LE FUNZIONI DEL GOVERNO

promuovere elaborare e realizzare le politiche pubbliche

detenere il monopolio della forza legale

predisporre il bilancio dello Stato

nominare funzionari civili e militari

CRISI DI GOVERNO

CRISI DI GOVERNO PARLAMENTARI

Mozione di sfiducia

deve essere votata con la maggioranza relativa dei voti, a scrutinio palese e appello nominale

se viene approvata, il Governo è giuridicamente obbligato a dimettersi

in Italia non è mai caduto un Governo perché il Parlamento ha votato una mozione di sfiducia.

Mancanza di fiducia iniziale

se una delle due Camere non dà la fiducia iniziale al nuovo Governo, questo è obbligato a dimettersi

solo 4 o 5 governi sono caduti senza la fiducia iniziale del Parlamento.

Questione di fiducia

il Governo può porre la questione di fiducia su una politica o una legge che ritiene vitale

se il Parlamento non approva la legge su cui viene posta la questione di fiducia, il Governo deve dimettersi

Per l'approvazione serve la maggioranza relativa e si vota a scrutinio palese ed appello nominale. Si può usare per ricompattare la maggioranza parlamentare. I costituenti non avevano disciplinato questo istituto, si è imposto per via di prassi. La costituzione dice altro: se una proposta del Governo non viene approvata, questo non ha l'obbligo di dimettersi.

Le crisi del governo in seguito a una questione di fiducia sono state poche. I governi nel tempo ne hanno abusato ma solo due governi sono caduti perché il Parlamento non ha approvato la questione di fiducia, i due governi Prodi.

CRISI DI GOVERNO EXTRA-PARLAMENTARI

Il Governo non è giuridicamente obbligato a dimettersi, è una scelta politica. Un partito che faceva parte della maggioranza decide di non sostenere più quel governo. Senza quei voti non può più fare nulla, il PDC decide di dimettersi.

Indagini per corruzione. Elezioni regionali che come esito

danno una maggioranza di Presidenti di Regione espressione dell'opposizione del governo

Le crisi di governo extraparlamentari sono state le principali cause di crisi di governo in Italia.

AUTONOMIE TERRITORIALI

Durante il periodo liberale non era riconosciuta l'autorità dei Comuni e vennero completamente eliminati durante il periodo fascista.

Comuni, province e regioni possono esprimere l'autonomia dell'individuo.

I costituenti bocciarono l'idea di stato federale - l'Italia era uno stato troppo giovane - era troppo alto il rischio di frantumazione dell'unità

Art. 5 - "L'Italia è una e indivisibile"

Si resero però conto che alcuni territori reclamavano un minimo di autonomia - la Sicilia, la Sardegna, la Valle d'Aosta, il Trentino-Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia - il Trentino-Alto Adige è formato da due province autonome che hanno le stesse competenze delle regioni.

C'era bisogno di

Una via di mezzo tra lo stato federale e uno stato unitario, quindi i costituenti inventarono lo stato regionale. L'Italia è divisa in 20 regioni:

5 regioni a statuto speciale approvati con legge costituzionale nel 1948

15 regioni a statuto ordinario (istituite nel 1970)

Negli anni '70 si aprì il Governo alle sinistre che fino a quel momento erano state escluse, con l'approvazione della legge finanziaria che dava soldi per istituire le amministrazioni regionali e quindi nascono effettivamente le regioni.

Art. 117 - le regioni hanno competenza legislativa in materie specifiche non di grande spessore politico. La regione doveva comunque rimanere dentro le direttive dello Stato, con il principio di concorrenza. In ogni caso lo Stato, per difendere l'interesse nazionale ed esigenze unitarie, può intervenire nelle decisioni delle regioni e fissare limiti ai quali le regioni devono attenersi.

Negli anni '90 cresce la rabbia popolare contro la mala politica.

tangentopoli> il 30% dei Parlamentari era imputato. Alle elezioni del ‘94 si presentarono partiti nuovi, perché quelli storici erano stati decimati. Le modifiche cominciano dai Comuni con le elezioni dirette del sindaco. Nel ‘95 furono introdotte le elezioni dirette del Presidente delle Giunte Regionali. Nel ‘99 fu emendata la Costituzione inserendo i cambiamenti> incremento delle cariche individuali. I Presidenti delle Giunte nominano e revocano gli assessori. Art.126 -> Se il consiglio regionale sfiducia il presidente della regione, il consiglio regionale si scioglie> le dimissioni, la morte e l’impedimento permanente del Presidente delle Giunte Regionali, fanno sciogliere il consiglio regionale. RIFORMA COSTITUZIONALE DEL 2001È stata la riforma costituzionale più grossa dal 1948> riforma del Titolo V della Costituzione. Introduce il criterio con il quale gli stati federali ripartiscono le competenze> aumento delle competenze delle.

Vengono mantenute le competenze concorrenti:

caccia, biblioteche, agricoltura, sanità, protezione civile, governo del territorio, istruzione, casse di risparmio

Materie nuove rispetto a quelle che avevano.

Altre materie sono competenza esclusiva dello Stato:

ordinamento civile, ordinamento penale, ordine pubblico, sicurezza, previdenza sociale, immigrazione, cittadinanza…

Tutte le altre materie che non sono concorrenti o esclusive statali, la competenza è delle regioni (es. asili nido).

Prima della riforma la competenza amministrativa era consentita nelle materie di competenza legislativa.

Con la riforma viene inserito in Costituzione il principio di sussidiarietà verticale:

le funzioni amministrative devono essere gestite dagli enti più vicini al cittadino

in ordine: i Comuni, le Province, le Regioni e infine lo Stato

FONTI DEL DIRITTO

Una fonte del diritto è un atto o un fatto che l'ordinamento abilita a produrre norme.

giuridiche> nel passato erano preponderanti i fatti> a partire dall’Illuminismo si cominciano a scrivere codici, Costituzioni…Pluralità di fonti> non esiste un’unica fonte del dirittoPossono nascere contrasti tra le fonti del diritto (antinomie)> criterio gerarchico> criterio cronologico -> si applica la lex posterior> criterio della competenza -> si applica la legge della fonte competente> criterio della specialità -> si applica la legge più specifica nel dato casoLe leggi devono sottostare agli ordinamenti comunitarie ai trattatiinternazionali oltre che alle norme internazionali generalmente riconosciute.Art. 70 -> la funzion
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.marche00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galliani Davide.