Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 1 Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto pubblico europeo , Prof. Strazzari Davide, libro consigliato Diritto pubblico , Bin e Petruzzella Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Consiglio Europeo

- formato da Capi di stato e di governo;

- Non ha potere decisionale ma di indirizzo politico;

- Rileva in occasione delle revisioni dei trattati;

- Partecipa alla nomina della Commissione e vi si ricorre generalmente per appianare le questioni più spinose per l'integrazione europea.

Consiglio

- un rappresentante per stato membro a livello ministeriale;

- formazione variabile in funzione alla materia (Lisbona formalizza il Consiglio degli affari generali e il consiglio degli affari esteri che opera nel settore PESC ed è presieduto dall'Aper gli affari esteri e la sicurezza);

- Si discute di politica sociale: il consiglio sarà formato dai ministri del lavoro dei 27 stati membri;

- organo intergovernativo per eccellenza perché in esso sono rappresentati gli esecutivi degli Stati membri secondo uno schema classico del diritto internazionale;

- Vota a maggioranza qualificata;

- Esercita la funzione legislativa e di bilancio insieme al

parlamento (art.16 TUE).PARLAMENTO EUROPEO- dal 1979 è eletto direttamente dai cittadini dell'Unione europea;- Costituisce l'anima sovranazionale poiché agisce nell'interesse dei cittadini;- I parlamentari si riuniscono in gruppi in base alle affinità politiche;- Insieme al consiglio europeo partecipa alla funzione legislativa e di bilancio.

COMMISSIONE- un commissario per stato membro, MA il commissario non è un rappresentante del proprio stato. Deve agire nell'interesse dell'Unione;- Decide a maggioranza. (più Corte di giustizia, Consiglio Europeo, Banca centrale europea)- Ha il monopolio della funzione legislativa- Deve dare esecuzione al bilancio dell'UE.

Il Trattato CEE del 1957 spiccava per un procedimento decisionale marcatamente intergovernativo.Lo schema iniziale era a prevalenza del canale di legittimazione degli stati rispetto a quello dei cittadini dell'UE.In origine dunque il modello delineato dalla

CEE non era dissimile da quello delle organizzazioni internazionali di tipo classico:
  1. La Commissione, che rappresenta l'interesse generale dell'UE e non la sommatoria degli interessi nazionali, ha il potere esclusivo di presentare disegni di regolamenti e direttive. Monopolio dell'iniziativa della proposta.
  2. Il potere decisionale spettava al Consiglio, organo intergovernativo per eccellenza (esecutivi nazionali), all'unanimità.
  3. Il parlamento europeo, in origine definita assemblea, non era eletto direttamente dai cittadini degli Stati membri e si esprimeva solo attraverso dei pareri.
Fin dall'inizio i Trattati prevedevano:
  1. il monopolio dell'iniziativa legislativa in capo alla Commissione;
  2. la possibilità di rendere il Parlamento europeo un organo direttamente eletto. Quest'ultimo inoltre aveva il diritto di esprimersi su un piano di parità con il Consiglio in relazione al bilancio comunitario, cioè
sull'allocazione delle risorse attribuite alla Ce; III. la previsione di un organo di giustizia, la Corte di giustizia, competente a pronunciarsi sulle violazioni da parte degli Stati al diritto dell'Unione, nonché sulla corretta interpretazione da dare al diritto dell'Unione. Si tratta di una giurisdizione obbligatoria, cui gli stati parte non potevano sottrarsi IV. la previsione che la Cee poi UE avrebbe esercitato le sue competenze attraverso atti di diritto vincolante: regolamenti e direttive = salta il filtro dello stato. V. il T. CEE prevedeva che dopo un quinquennio dalla sua entrata in vigore il Consiglio, in relazione ad alcune materie, si sarebbe potuto pronunciare a maggioranza. Di fatto però il passaggio alla regola della maggioranza venne chaise vide.bloccato per la resistenza francese e la crisi della Il compromesso di Lussemburgo stabilì che anche laddove il trattato avesse previsto il ricorso al voto a maggioranza, in presenza del dissensodi un solo statomembro, il Consiglio avrebbe cercato di raggiungere l'unanimità su una data proposta. Come vedremo, il voto a maggioranza venne di fatto praticato solo a partire dall'Atto Unico Europeo del 1987. Grazie alle diverse revisioni dei trattati, la dimensione sovranazionale/comunitaria si è andata accentuando, attraverso: - un'estensione progressiva delle competenze dell'UE a settori non legati all'integrazione economica; - la natura elettiva diretta del Parlamento europeo e il suo divenire organo co-legislativo su base paritaria con il Consiglio; - il passaggio dall'unanimità alla maggioranza in quasi tutte le materie. Il dato caratteristico delle tre comunità e oggi dell'UE è che si tratta di organizzazioni internazionali che sono state istituite attraverso Trattati. La modifica dei Trattati istitutivi presuppone il CONSENSO UNANIME di tutti gli stati parte: tutte le modifiche necessitano del.

consenso degli stati e dei relativi parlamenti nazionali secondo ciò che dispongono le Costituzioni nazionali. Su proposta di uno Stato membro, della Commissione, del Parlamento Europeo, Il consiglio europeo delibera a maggioranza semplice una decisione favorevole all'esame della proposta. Se le modifiche che si intendono apportare sono sostanziose, attribuisce ad una apposita Convenzione, che è un'assemblea formata da rappresentanti della Commissione, del Parlamento europeo, degli Stati e dei Parlamenti Nazionali, il compito di redigere un progetto di Trattato. principio di attribuzione. L'UE quindi si fonda su un CECA 1952: il trattato crea un mercato comune del carbone e dell'acciaio, il primo ancora essenziale fonte di energia, il secondo utile per la ricostruzione postbellica. Attribuisce ad un organismo della Comunità il potere di assumere iniziative vincolanti per le imprese produttrici, potendo anche imporre limitazioni alla produzione se

funzionale allacircolazione.CEE 1957: è l'estensione del metodo funzionalista nato con la Ceca ad altri settori: si vuole creare un mercato comune=le merci, i lavoratori, i fornitori di servizi possono liberamente circolare nel territorio degli Stati membri senza che questipossano imporre dazi o ostacolarne la circolazione. Al fine di garantire regole armonizzanti per favorire la liberacircolazione dei prodotti si impone l'adozione di norme in materia ambientale, di parità di retribuzione uomo donna e ingenerale di condizioni in materia di lavoro perché differenze in questi settori tra paesi membri possono determinarecosti aggiuntivi per alcune imprese.clausola dei poteri impliciti: consentiva al Consiglio di legiferare anche su materie non formalmente attribuite allaComunità, ogni qualvolta tale intervento si rivelasse necessario per il funzionamento del mercato comune. Tale clausola,oggi chiamata "di flessibilità", è

Stata mantenuta ma la nuova versione, oltre a prevedere il voto di approvazione del Parlamento europeo, ha introdotto alcune limitazioni, escludendo ad esempio che tramite essa si possano armonizzare legislazioni nazionali nei casi in cui i Trattati lo escludano.

Atto Unico Europeo 1987-1989: è la prima importante modifica dei Trattati (del TCE) che formalizza tutta una serie di materie su cui già l'Unione interveniva; determina il superamento del compromesso di Lussemburgo e il Consiglio passerà ad assumere decisioni a maggioranza. Si incrina dunque la logica intergovernativa nella procedura decisionale.

Maastricht 1992: delinea una struttura istituzionale a tempio greco, fondata su tre pilastri. Il primo pilastro comprende metodo comunitario. Le tre comunità, disciplinate dai rispettivi trattati (CECA, CE e CEEA)= Gli altri due pilastri: Politica estera e sicurezza comune (PESC) e Giustizia e affari interni (GAI) sono disciplinati in un nuovo Trattato detto

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
29 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dowomcv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Strazzari Davide.