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Consiglio Europeo
- formato da Capi di stato e di governo;
- Non ha potere decisionale ma di indirizzo politico;
- Rileva in occasione delle revisioni dei trattati;
- Partecipa alla nomina della Commissione e vi si ricorre generalmente per appianare le questioni più spinose per l'integrazione europea.
Consiglio
- un rappresentante per stato membro a livello ministeriale;
- formazione variabile in funzione alla materia (Lisbona formalizza il Consiglio degli affari generali e il consiglio degli affari esteri che opera nel settore PESC ed è presieduto dall'Aper gli affari esteri e la sicurezza);
- Si discute di politica sociale: il consiglio sarà formato dai ministri del lavoro dei 27 stati membri;
- organo intergovernativo per eccellenza perché in esso sono rappresentati gli esecutivi degli Stati membri secondo uno schema classico del diritto internazionale;
- Vota a maggioranza qualificata;
- Esercita la funzione legislativa e di bilancio insieme al
parlamento (art.16 TUE).PARLAMENTO EUROPEO- dal 1979 è eletto direttamente dai cittadini dell'Unione europea;- Costituisce l'anima sovranazionale poiché agisce nell'interesse dei cittadini;- I parlamentari si riuniscono in gruppi in base alle affinità politiche;- Insieme al consiglio europeo partecipa alla funzione legislativa e di bilancio.
COMMISSIONE- un commissario per stato membro, MA il commissario non è un rappresentante del proprio stato. Deve agire nell'interesse dell'Unione;- Decide a maggioranza. (più Corte di giustizia, Consiglio Europeo, Banca centrale europea)- Ha il monopolio della funzione legislativa- Deve dare esecuzione al bilancio dell'UE.
Il Trattato CEE del 1957 spiccava per un procedimento decisionale marcatamente intergovernativo.Lo schema iniziale era a prevalenza del canale di legittimazione degli stati rispetto a quello dei cittadini dell'UE.In origine dunque il modello delineato dalla
CEE non era dissimile da quello delle organizzazioni internazionali di tipo classico:- La Commissione, che rappresenta l'interesse generale dell'UE e non la sommatoria degli interessi nazionali, ha il potere esclusivo di presentare disegni di regolamenti e direttive. Monopolio dell'iniziativa della proposta.
- Il potere decisionale spettava al Consiglio, organo intergovernativo per eccellenza (esecutivi nazionali), all'unanimità.
- Il parlamento europeo, in origine definita assemblea, non era eletto direttamente dai cittadini degli Stati membri e si esprimeva solo attraverso dei pareri.
- il monopolio dell'iniziativa legislativa in capo alla Commissione;
- la possibilità di rendere il Parlamento europeo un organo direttamente eletto. Quest'ultimo inoltre aveva il diritto di esprimersi su un piano di parità con il Consiglio in relazione al bilancio comunitario, cioè
consenso degli stati e dei relativi parlamenti nazionali secondo ciò che dispongono le Costituzioni nazionali. Su proposta di uno Stato membro, della Commissione, del Parlamento Europeo, Il consiglio europeo delibera a maggioranza semplice una decisione favorevole all'esame della proposta. Se le modifiche che si intendono apportare sono sostanziose, attribuisce ad una apposita Convenzione, che è un'assemblea formata da rappresentanti della Commissione, del Parlamento europeo, degli Stati e dei Parlamenti Nazionali, il compito di redigere un progetto di Trattato. principio di attribuzione. L'UE quindi si fonda su un CECA 1952: il trattato crea un mercato comune del carbone e dell'acciaio, il primo ancora essenziale fonte di energia, il secondo utile per la ricostruzione postbellica. Attribuisce ad un organismo della Comunità il potere di assumere iniziative vincolanti per le imprese produttrici, potendo anche imporre limitazioni alla produzione se
funzionale allacircolazione.CEE 1957: è l'estensione del metodo funzionalista nato con la Ceca ad altri settori: si vuole creare un mercato comune=le merci, i lavoratori, i fornitori di servizi possono liberamente circolare nel territorio degli Stati membri senza che questipossano imporre dazi o ostacolarne la circolazione. Al fine di garantire regole armonizzanti per favorire la liberacircolazione dei prodotti si impone l'adozione di norme in materia ambientale, di parità di retribuzione uomo donna e ingenerale di condizioni in materia di lavoro perché differenze in questi settori tra paesi membri possono determinarecosti aggiuntivi per alcune imprese.clausola dei poteri impliciti: consentiva al Consiglio di legiferare anche su materie non formalmente attribuite allaComunità, ogni qualvolta tale intervento si rivelasse necessario per il funzionamento del mercato comune. Tale clausola,oggi chiamata "di flessibilità", è
Stata mantenuta ma la nuova versione, oltre a prevedere il voto di approvazione del Parlamento europeo, ha introdotto alcune limitazioni, escludendo ad esempio che tramite essa si possano armonizzare legislazioni nazionali nei casi in cui i Trattati lo escludano.
Atto Unico Europeo 1987-1989: è la prima importante modifica dei Trattati (del TCE) che formalizza tutta una serie di materie su cui già l'Unione interveniva; determina il superamento del compromesso di Lussemburgo e il Consiglio passerà ad assumere decisioni a maggioranza. Si incrina dunque la logica intergovernativa nella procedura decisionale.
Maastricht 1992: delinea una struttura istituzionale a tempio greco, fondata su tre pilastri. Il primo pilastro comprende metodo comunitario. Le tre comunità, disciplinate dai rispettivi trattati (CECA, CE e CEEA)= Gli altri due pilastri: Politica estera e sicurezza comune (PESC) e Giustizia e affari interni (GAI) sono disciplinati in un nuovo Trattato detto
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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